Storia di Roma/L'ascesa di Roma: differenze tra le versioni
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== Roma e la monarchia ==
Fin dal II millennio a.C., il Lazio era abitato da popolazione di lingua indoeuropea: i ''Latini'' e i ''Sabini''; insediati nel guado del fiume Tevere in villaggi di agricoltori e pastori, che svolgevano anche il commercio del sale. Qui si formò la prima ''civitas'' latina, cioè la prima comunità unita dal culto di un/a dio/dea.
All'inizio Roma fu governata da re; poche sono le notizie sui primi quattro (Romolo, [[w:Numa Pompilio|Numa Pompilio]], [[w:Anco Marzio|Anco Marzio]] e [[w:Tullio Ostilio|Tullio Ostilio]]) L'ultimo re == La repubblica e il conflitto tra patrizi e plebei ==
Con la caccia dell'ultimo re etrusco e il graduale passaggio alla repubblica, furono inserite varie modifiche durate oltre un secolo. La principale novità
Il senato continuò ad assistere i consoli nelle decisioni più importanti, ma fu incrementato dai nuovi gruppi familiari: i ''conscripti'' (inscritti nella lista dei senatori) e dai magistrati che terminavano il loro mandato. In oltre furono soppiantati i comizi curiati per sostituirli ai ''comizi tributi'' e ai ''comizi centuriati''; i comizi tributi si basavano su una nuova divisione dei distretti territoriali, chiamati '''tribù'''; l'iscrizione a una tribù conferiva la cittadinanza romana, che non dipendeva più dall'appartenenza a una [[wikt:gens|gens]]. Nei comizi tributi si trovavano a fianco i patrizi e i plebei, ma non essendo la principale assemblea eleggeva soltanto magistrati minori. Mentre i comizi centuriati era l'assembles dei cittadini-soldati romani, divenne l'assemblea più importante del popolo ed eleggeva i consoli e approvava le leggi. La popolazione adulta maschile, divisa in ''cinque classi'' in base al [[wikt:censo|censo]], partecipava ai comizi centuriati raggruppata in 193 gruppi, chiamate centurie che oltre a formare l'unità di voto, costituiva i contingenti militari. La prima classe era quella dei grandi proprietari terrieri, disponeva della maggioranza dei voti e con 98 centurie formala la maggior parte dell'esercito; le altre quattro classi fornivano il resto della fanteria leggera e pesante, mentre i proletari svolgevano attività di sostegno all'esercito, poiché la loro unica ricchezza erano i figli. Dai primi decenni della repubblica iniziò subito uno ''scontro da patrizi e plebei'' che durò circa un secolo e mezzo, le nuove riforme non avevano indebolito il predominio dei patrizi che oltre alla maggioranza dei voti, solo loro avevano il potere di eleggere i consoli, far parte del senato e amministrare la giustizia; ma abusavano del loro potere, infatti '''senza leggi scritte''' i giudici patrizi attuavano ogni forma di sopruso.
== Roma si rafforza ==
Per tutto il V sec. a.C., Roma fu indebolita dalla faticosa respinta dei [[w:Chiusi|Chiusi]], che volevano riaffermare il controllo etrusco della città, e della guerra contro un'alleanza di città latine che non accettavano l'egemonia. Dopo la battaglia del lago Regillo, nel 496 a.C., fu stilato un trattato di pace: il ''foedus cassium'', che ricostruì la federazione latina che vedeva in parità Rome e le altre città. Dopodiché, nel 396 a.C. Roma, conquistò la città di Veio, dopo un lungo assedio, ma subì un attacco da parte dei ''Galli Senoni'', che varcati gli Appennini dalle Marche, invasero la città e la incendiarono; la sconfitta spinse Roma a rafforzarsi militarmente. Il territorio di Veio
Questo atto == La conquista della penisola ==
La pace raggiunta con le Leggi Licinie-Sestie, permise a Roma di riprendere la politica di espansione; attorno alla metà del IV sec. a.C. Roma sconfisse tutte le città del Lazio, ristabilendo la propria egemonia e sciogliendo quindi la federazione latina nel [[w:340 a.C.|340 a.C.]]
L'occasione per espandersi fu la richiesta d'aiuto di Capua, che era minacciata dai Sanniti; inizio quindi una lotta in cui era in gioco il controllo di tutta l'Italia centrale. Così dal 343 al [[w:290 a.C.|290 a.C.]] si tennero tre guerre contro i Sanniti, nel 321 a.C. Roma subì una sconfitta umiliante nelle Forche Caudine, mentre nella terza guerra Roma sconfisse una grande alleanza antiromana, nella battaglia di Sentino [[w:259 a.C.|259 a.C.]] Padrona dell'Italia centrale, Roma si trovò a contatto con la Magna Grecia, molte città chiesero la sua alleanza; ma Taranto nel 282 a.C. chiese l'aiuto di Pirro, re dell'Epiro poiché si sentiva minacciata da Roma. Pirro sbarcò in Italia nel 280 a.C. e sconfisse due volte i romani, sia per la superitità militare sia per la presenza degli elefanti che disorientarono i soldati romani. Dopodiché Pirro raggiunse la Sicilia dove distrusse i cartaginesi e si proclamò re dell'isola, ma si scontrò con Siracusa e le altre città, fu costretto quindi a ritirarsi, ma venne sconfitto a Benevento nel 275 a.C., anche Taranto si arrese ai romani, che nel III sec. a.C. che avevano sotto il loro dominio tutta l'Italia peninsulare.
[[Categoria:Storia di Roma|Ascesa di Roma]]
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