Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 4: differenze tra le versioni

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Ed eccoci alle navi ausiliarie. Ce ne sono molte, come in tutte le grandi Marine.
===Fucilieri di Marina===
 
Il Reggimento San Marco è un'unità militare di fucilieri di marina in forza alla Marina Militare Italiana. Costituisce, insieme al reggimento Lagunari "Serenissima", in forza all'Esercito Italiano, la componente anfibia delle Forze Armate Italiane.
Eccone alcune:
 
===Oceanografiche===
L''''Ammiraglio Bagnaghi'''(A5303) è una nave varata ai soliti Cantieri Navali Riuniti di Riva Trigoso l'8 ottobre 1974, consegnata alla MMI il 2 maggio 1975.
 
*Dimensioni: lunghezza 82,7 x larghezza 13,7 x pescaggio 3,1 m
*Dislocamento: 1.550 t
*Apparato motore: 2 diesel da 3.000 hp, 1 motore elettrico da 240 hp; velocità 15 nodi, oppure 4 (max) con il motore elettrico
*Equipaggio: 15+120
 
E' una nave ben equipaggiata per i compiti Oceanografici, elaborazione dati, navigazione di precisione, ha anche una piattaforma per un elicottero leggero AB212, per consentire atterraggi di circostanza (non vi è hangar). Questa nave è stata la prima ad essere realizzata, in Italia, appositamente per il ruolo oceanografico, affiancando le piccole 'Mirto' e 'Pioppo'. La sua struttura prevede un'alta plancia con un piccolo albero posteriore e un fumaiolo, una lunga sovrastruttura con due lance per parte, e infine la piattaforma per elicottero.
 
 
'''Mirto''' (A5306) e '''Pioppo'''(A5307) sono invece state realizzate a suo tempo, ma per impieghi diversi. La loro fisionomia, ancorché preistorica nei dettagli, rivela abbastanza bene quello che queste navi erano, ovvero unità dragamine, per la precisione ex-dragamine costieri, superstiti di diverse altre non più in servizio alla metà degli anni '90. Ma non sono parte della classe 'Castagno', nonostante il loro aspetto, il nome (i 'Castagno' erano: Castagno, Cedro, Gelso, Frassino, Platano, Loto, Mandorlo) e le dimensioni. A dire il vero i 'Castagno' erano dalle fattezze ben più robuste e moderne, eppure erano antecedenti a queste unità. Le caratteristiche:
 
*Dimensioni: lunghezza 44,12 m, larghezza 8,5 m, pescaggio 2,5 m
*Dislocamento 322,258 t
*Motore: 2 diesel per 1.200 hp totali; velocità 13,1 nodi
*Equipaggio: 3+31/35
*Armamento: 2 mitragliere da 20 mm
 
Come si vede hanno ancora armamento a bordo, nonostante il loro ruolo.
 
La cronologia:
 
*Mirto: Cantieri Breda Marghera, impostata 1952, varata 2.11.1954, consegna 4.8.1956
*Pioppo: Bellingham Washington, imp. 1952, varo agosto 1953, consegna 30.7.1954.
 
Quindi si tratta di una classe prodotta in maniera mista, prima negli USA e poi in Italia.
 
Quanto alle apparecchiature, esse sono (attorno al 1995):
 
Apparati di navigazione Loran C, Motorola Mini Ranger III, Toran F; Raydist; Scandaglio Atlas per media profondità, Elac Deneb Special per le alte profondità; batitermografi OC1, OC2, OC3, XBT, Plessey Sippican; Bativelocimetro; Strumenti idrologici vari come le bottiglie a rovesciamento, Nansen, bottiglie Niskin.
 
 
===Soccorso===
La A5309 ANTEO; E' stata costruita nei Cantieri Breda di Mestre con impostazione nel 1977 e consegna il 31 luglio 1980.
 
E' una nave fondamentale per varie ragioni, essenzialmente per il supporto e il soccorso durante le immersioni a grande profondità o per il soccorso ai sottomarini sinistrati, o per operare con il Consubin.
 
Caratteristiche:
*Dislocamento: 2.857 t
*Dimensioni: 98,4 x 15,8 x 5,1 m
*Motore: 3 generatori e un motore elettrico per 6.000 hp, 19 nodi
*Equipaggio: 9+104
 
La nave ha quindi la caratteristica inconsueta di essere mossa da un motore elettrico, ha una campana subacqua, un minisommergibile da 13,2 t (8 m di lunghezza, 1,9 larghezza, 2,7 immersione), capace di 5 nodi e trasportare 2 uomini per volta. Ha anche numerose altre attrezzature come una camera iperbarica, mentre a poppa vi era un hangar e ponte di volo per un AB212ASW. La plancia è ampia e piuttosto bassa, con un alto albero e piuttosto robusto. Due cose che la differenziano nettamente rispetto all'altra nave della flotta con la stessa mansione.
 
 
Il '''Proteo''' (A5310) era appena più piccolo, costruito ai Cantieri Navali Riuniti di Ancona, consegnato il 24 agosto 1951.
 
Caratteristiche:
*Dislocamento: 1.900 t
*Dimensioni: 75,7 x 11,7 x 5 m
*Motore: 2 diesel per 4.800 t, 16 nodi
*Equipaggio: 9+106
 
E' usata più che altro per l'addestramento e l'uso dei palombari ad alta profondità.
 
Altre navi, sempre considerando quelle da soccorso e salvataggio, ma di tipo diverso.
 
Una era la '''Raffaele Paolucci''', nave ambulanza per operazioni di soccorso in mare, costruita nei cantieri Picchiotti di Viareggio, consegnata il 12 settembre 1970.
Per la loro divisa e le tipologie di impiego, questo reparto potrebbe essere erroneamente definito in forza all'Esercito: in realtà il Battaglione San Marco non ha mai fatto parte dell'Esercito ed è appunto una delle più gloriose unità della Marina Militare oggi e lo fu della Regia Marina. Per ruolo e tipologia di impiego, sono paragonabili ai più celebri marines statunitensi con i quali condividono l'addestramento (a Quantico Base, Virginia) e l'equipaggiamento; il loro motto fu adottato anche dai Royal Marines.
 
Dislocamento: 70 t, dimensioni 17,715 x 7,4 m, velocità 21,3 nodi, equipaggio 1+7. Ha attrezzature a bordo per una vero ambulatorio medico di pronto intervento.
Nel corso dei decenni gli uomini del San Marco sono stati di volta in volta organizzati come Battaglione, Reggimento o Brigata.
 
L''''Alcide Pedretti''' e il '''Mario Martino''' sono MAS, che qui significa Motoscafi Appoggio Subacquei, che sono utilizzati più che altro per interventi di protezione civile, in aree disastrate. IL primo dei due ha un piccolo bacino allagabile a poppa, l'altro ha invece apparati per le missioni subacquee di maggior livello.
Oggi fa parte dalla Forza da sbarco della Marina Militare, insieme al Reggimento Carlotto, con cui condivide buona parte della storia.
 
Le origini dell'unità risalgono al 1713, quando Vittorio Amedeo II, duca di Savoia e neo-insediatosi re di Sicilia, istituì il Reggimento La Marina, un reparto composto da marinai della Squadra Navale, e questo reparto per primo entrò in Sicilia, per consegnare la regione al nuovo Re dopo che questi l'aveva ottenuta come regno dalla Spagna, a titolo di conquista, con la firma del trattato di Utrecht. Seguirono molte imprese militari per tutto il Risorgimento, fino a che questo reparto venne sciolo nel 1878 per volere del generale Benedetto Brin, ma reparti da sbarco vennero costituiti sulle navi principali e usati in varie occasioni, tra cui la prima vera missione 'internazionale' dell'epoca, la difesa delle Ambasciate durante la Rivolta dei Boxers, nel 1900. I Marò combatterono anche nella I GM con la 'Brigata Marina', seguirono vicissitudini varie come, dopo Caporetto, la difesa della città di Venezia sotto forma di un reggimento su tre, poi 4 battaglioni. Nel dopoguerra venne ricostituita come unità militare ufficiale, ricevendo la bandiera con il leone alato dal sindaco di Venezia. Nella Seconda guerra mondiale combattè sopratutto in Nord Africa con 7 battaglioni, poi si unì alla guerra di Liberazione, ma non nella sua totalità, alcuni reparti infatti andarono a combattere per la RSI. Alla fine della guerra il Reggimento era stato protagonista dell'entrata a Venezia, come onore per il suo servizio bellico. Nell'immediato dopoguerra, dal 1951, i Fucilieri di Marina vennero riuniti ai Lagunari nell'unita interforze esercito marina denominata Settore Forze Lagunari, e stanziati a Villa Vicentina, presso Udine. Il Settore Forze Lagunari era composto da due battaglioni, il Piave e il Marghera: i "marò" del San Marco costituivano la compagnia anfibia, i lagunari dell'esercito la compagnia autoportata.
 
Nel novembre dello stesso anno l'unita fu di nuovo in prima linea, questa volta in una missione di pace: gli uomini del San Marco furono i tra primi a prestare soccorso agli alluvionati del Polesine.
 
'''Raffaele Rossetti''' (A5315), e '''Murena'''(A 5305), sono due altre navi che hanno altri ruoli, sempre collegate all'acqua, anzi sott'acqua. La prima (250 t, 44,6 x7,9 x2 m, 2 motori da 1.200 hp complessivi, 14 nodi, 1+11 di equipaggio) è progettata, con la sua linea snella e essenziale (scafo con alto bordo libero, che fa sembrare quasi 'incassato' il blocco sovrastrutture centrali, in cui plancia, albero e fumaiolo sono molto raccoltamente disposti). Ha un compito particolare, come si vede dal ftto che il ponte anteriore ha un lanciasiluri leggero triplo. Ha la capacità di lanciare siluri leggeri e pesanti a scopo di test e prove, mettere a mare apparecchiature subacquee, ed è preposta per testarne il comportamento. La similare Murena ha un compito simile, il che significa che la MMI ha due navi in tutto per testare i siluri, che sono armi molto tenute in considerazione per le sue navi.
Nel 1956 il Battaglione venne sciolto. La componente dell'esercito che costituiva il Battaglione a partire dal 1° luglio 1957 venne riorganizzata nel Battaglione Isonzo, un'unità meccanizzata (di cui un gruppo su tre anfibio) unita dopo soli due mesi nel Raggruppamento Lagunare con i battaglioni anfibi Marghera e Piave. Dal primo luglio dell'anno successivo il raggruppamento divenne Reparto Lagunare Appoggio, gettando le basi per la prossima costituzione del Reggimento Lagunari Serenissima.
 
I vertici della Marina decisero di ricostituire il San Marco come battaglione nel 1964. La base venne trasferita a Taranto, presso i Baraccamenti Cugini; dal 1972 fu spostata nel castello di Brindisi, all'interno della Stazione Navale, venendo raggruppato con la IIIª Divisione Navale insieme a tutte le altre unità anfibie della Marina.
 
===Trasporti===
Nel 1982 il battaglione fu mandato in missione all'estero, in Libano, in missione di pace per proteggere i profughi palestinesi, perdendo in azione un operativo, Filippo Montesi.
Sempre nella seconda metà degli anni '80, assieme a nuove classi come le 'Maestrale', le 'Minerva' e altri tipi, arrivarono anche nuove navi, abbastanza numerose, stavolta per il trasporto costiero. Erano le Moto Trasporto Costieri o MTC.
 
Sono 6 navi dalle seguenti caratteristiche:
Nel 1987 il San Marco fu presente nel Golfo Persico. Il conflitto Iran-Iraq si era esteso alle rotte commerciali del Golfo, arrivando a minacciare gli interessi commerciali dei paesi occidentali. Gli Iraniani accusarono Arabia Saudita e Stati Uniti di supportare militarmente l'Iraq, e cominciarono a colpire le navi occidentali in transito. L'Italia inizialmente non partecipò alla forza multinazionale ONU, salvo poi essere spinta ad intervenire il 3 agosto successivo dopo l'assalto iraniano alla una nave italiana Jolly Rubino.
 
*Dislocamento: 500 t
Il 1991 vide il battaglione impegnato in ruoli di supporto nella guerra del Golfo, mentre nei due anni successivi fu presente in Somalia nella fallimentare operazione congiunta Restore Hope. Oltre a queste missioni, il San Marco è stato presente in Kosovo, Albania e in Eritrea come deterrente durante la guerra con l'Etiopia.
*Dimensioni: lunghezza 56,72 x larghezza 10 x pescaggio 2,6 x 4,5 m (altezza di costruzione).
*Motore: 2 diesel BRIF ID 36 8V, 760 hp
*Velocità: 14,5 nodi
*Equipaggio: 4+28
*Armamento: predisposizione per una mitragliera da 20/70 mm, alcune mtg MG42/59 mm (sempre come predisposizione)
 
Sono navi certamente non poderose, fatte per muoversi nei mari nazionali con trasporti per mezzi, materiali, con il supporto logistico di aliscafi e mezzi veloci, rifornimento acqua potabile (una delle missioni della MMI per le isole minori), trasporto materiali vari.
A partire dal 16 settembre 1996 il contingente è entrato a far parte della SILF (Spanish Italian Landing Force), una forza da sbarco congiunta ispano-italiana, attivata il 23 novembre successivo e destinata ad operare nei teatri di combattimento internazionali per conto della NATO.
 
Hanno anche la capacità di trasportare e mettere a mare mine, forse le uniche navi italiane con questa capacità potenziale. Sono anche dotate di un ambulatorio per assistenza naufraghi per le missioni di soccorso. In generale non sono certo una forza logistica poderosa, ma se non altro hanno rinnovato la componente di trasporto della flotta per le distanze più brevi e i compiti maggiormente di 'routine'. Hanno uno scafo con un profilo piuttosto aguzzo a prua, con una plancia abbastanza alta seguita da un sottile albero con un paio di radar di navigazione.
Il SILF è strutturato in forma di Brigata Anfibia, composta da due reggimenti di manovra, da artiglierie e armi di supporto anticarro ed antiaeree, ricognitori e demolitori, genieri, elicotteri e supporto aereo, IFV e mezzi da combattimento o assalto.
 
Ecco l'elenco. NB: tutte le navi sono state costruite nei Cantieri Navali Morini di Ancona, e tutte sono state impostate nel 1985.
Dal 1° ottobre 1999 il reggimento è stato riorganizzato in forma di Brigata come "Forza da sbarco della Marina Militare", suddiviso in Reggimento San Marco, Reggimento Carlotto e in un Gruppo Mezzi da Sbarco.
 
*Gorgona (A5347), varo 12 luglio 1986, consegnata alla MMI 23.12.86
La Forza da Sbarco, forte di 2100 uomini, è al comando di un contrammiraglio: il San Marco e il Carlotto sono a loro volta comandati da un capitano di vascello ognuno.
*Tremiti (A5348), varo 13 settembre 1986, consegna 2 marzo 1987
*Caprera (A5349), varo 8 novembre 1986, consegna 10 aprile 1987
*Pantelleria (A5351), varo 31 gennaio 1987, consegna 10 luglio 1987
*Lipari (A 5352), varo maggio 1987, consegna 10 luglio 1987
*Capri (A 5353), varo 18 giugno 1987, consegna 16 settembre 1987
 
Negli anni a seguito del 2000, la forza da sbarco ha partecipato a stretta collaborazione con l'Esercito Italiano nelle missioni in Afghanistan ed in Iraq, e non ultima come entry force (in collaborazione con il Reggimento Lagunari dell'Esercito) in Libano nella missione a mandato ONU Unifil 2.
 
Le Navi Trasporto Acqua erano di due tipi negli anni '90.
Il San Marco è un'unità altamente preparata, attrezzata e organizzata. Dal 1991 è stanziato a Brindisi in una caserma intitolata a Ermanno Carlotto, l'eroe dell'impresa cinese, costruita appositamente in contrada Brancasi. Nella caserma oltre alla sede dei Fucilieri di Marina si trova il centro di addestramento dello SDI, il Servizio Difesa Installazioni; la caserma è dotata di un'area di addestramento presso l'Isola di Pedagne, vicino a Brindisi.
 
'''Piave'''(A 5334) era in uso per il rifornimento idrico delle navi, isole e zone costiere. Varata il 18 dicembre 1971 al Cantiere 'Orlando' di Livorno, consegnata alla Marina Militare il 23 maggio 1973.
In virtù della molteplicità di competenze raccolte nel reggimento, è in grado di operare con autonomia in combattimento, sia in missioni di combattimento che nelle moderne missioni di peacekeeping.
 
Dislocamento: 5003 t
Il reggimento è oggi dotato di tre navi da assalto anfibio LPD costruiti appositamente per il San Marco da Fincantieri: le due navi classe San Giorgio: la San Giorgio e la San Marco e la migliorata e potenziata San Giusto (L 9894). Ogni nave può portare un intero battaglione di 300 uomini e 36 veicoli corazzati ed è inoltre dotata di una pista di atterraggio capace di ospitare tre velivoli.
*Dimensioni: lunghezza 97,8 m x larghezza 13,3 m x immersione 5,9 m
*Apparato motore: 2 diesel da 2.600 hp complessivi; 13,7 nodi
*Armamento: un cannone da 40/70 mm
*Equipaggio: 5+42.
 
Dunque era una nave piuttosto grande, anche se ancora per compiti costieri o poco oltre i confini nazionali. A questa si aggiungevano le più piccole Basento (A 5356), Bradano (A 5357), Brenta (A 5358), sono navi meno capaci ma per gli stessi compiti e grossomodo coeve:
Fino al 1988 il compito era svolto da due obsolete navi di costruzione USA, la Grado e la Caorle, acquisite nel 1972, e prima ancora da due unità, sempre di origine statunitense, Etna ed Anteo, acquisite nel 1962 che avevano affiancato le vecchie unità della Classe Stromboli e che nel loro compito erano state a sua volta affiancale dalla Bafile altra unità proveniente dalla US Navy.
 
*Dislocamento: 1.930 t
A poppa, le San Giorgio ospitano un bacino allagabile, che immette direttamente sul mare e consente lo sbarco rapido dei veicoli anfibi.
*Dimensioni: lunghezza 68,65 m x larghezza 10,07 m x immersione 3, 9 m
*Motore: 2 diesel da 1730 hp; 13 nodi
*Equipaggio: 2+25
*Armamento 2 mitragliere da 20 mm
 
Varo e consegne: Basento, 2.1970, 19.07.1971, Bradano settembre 1970, 29 dicembre 1971; Basento, maggio 1971, 18 aprile 1972. Sono destinate essenzialmente al rifornimento idrico delle isole, praticamente un compito istituzionale della Marina Militare anche se dovrebbe spettare ad altri enti. Navi modeste, che non entreranno mai nei libri di storia e senza particolari rilievi tecnici, dimensionali, di potenza; nondimeno, utili per la loro attività di rifornimento idrico, un lavoro che date le condizioni di molte isole, specie fino a quando non sono diventate 'ricche' per il turismo, era certamente prezioso.
Per il supporto aereo il reggimento è dotato di elicotteri Sikorsky SH3D Sea King e Agusta-Bell AB 212, raggruppati nel Nucleo Lotta Anfibia del 4° Gruppo Elicotteri, situato nella Stazione Aeromobili di Grottaglie.
 
Motto: Piave: ''Nomquam dicit sufficit''; Basento, ''Navigo per sette''; Bradano, ''Ubicumque per aquam navigabit''; Brenta, ''Nuc est bibendum''
Il supporto meccanizzato è fornito da corazzati anfibi AAV-7A1 e da veicoli da combattimento VCC-1, oltre che da altri veicoli leggeri.
Molti soldati del Reggimento San Marco possiedono anche il brevetto di Ardito Incursore e collaborano talvolta con gli operatori del COMSUBIN.
 
 
Struttura COMFORSBARC. Forza da Sbarco della Marina Militare
*Reggimento San Marco
*Reparto Comando
*Battaglione Assalto Grado
Battaglione Logistico da Combattimento Golametto
Compagnia Operazioni Navali
Compagnia Operazioni Speciali Bafile
Reggimento Carlotto
Comando
Reparto Amministrativo
Battaglione Logistico Cortellazzo
Battaglione Scuole Caorle
Gruppo Mezzi da Sbarco
Nucleo Mezzi da Sbarco
Nucleo Organizzazione Spiaggia
La pedina operativa della Forza da Sbarco è il Reggimento San Marco, le sue unità sono così costituite:
 
Le Navi ausiliarie per il trasporto acqua non finivano qui. V'erano anche '''Tirso'''(A 5377), '''Ticino'''(A 5376), costruite nei cantieri De Poli Pellestrina (VE). Sono state varate il 29 settembre 1992 e il 12 marzo 1994, con consegna rispettivamente il 12 marzo 1994 e il 10 giugno 1994.
Reparto Comando, formato da il comando di reggimento, compagnia C4 e diversi nuclei FAC.
 
Caratteristiche:
Battaglione Assalto Grado, pedina da combattimento della Forza da Sbarco, è organizzato su un comando, plotone radio, plotone pionieri/EOD, tre compagnie assalto (ognuna con plotone comando, tre plotoni assalto e un plotone controcarro) e una compagnia armi (con plotone comando, due plotoni mortai medi, plotone mortai pesanti e plotone missili).
*Dislocamento: 1.985 t
*Dimensioni: lunghezza 69,82 m, larghezza 10 m, immersione 3,9 m
*Velocità: 12 nodi
*Capacità di carico: 1.200 t
 
La motosistema '''Simeto'''( A 5375), costruita dai cantieri CINET di Molfetta, varata il 4 aprile 1988, consegnata alla MMI il 9 luglio 1988.
Battaglione Logistico da Combattimento Golametto, strutturato su comando, compagnia logistica, compagnia trasporti, e compagnia sanità. Provvede al sostegno logistico del battaglione Grado, e fornisce gli autisti dei vari mezzi blindati in dotazione alla forza da sbarco.
 
Caratteristiche:
Il Reggimento Carlotto è invece la pedina logistica della Forza da Sbarco. Il Battaglione Scuole Caorle si occupa della formazione di tutto il personale destinato alla Forza da Sbarco e non, mentre il Battaglione Logistico Cortellazzo si occupa delle infrastrutture della base a Brancasi, e della manutenzione di tutti i veicoli e tutti gli apparati in dotazione alla Forza da Sbarco.
*Dislocamento: 1.914 t
*Dimensioni: lunghezza 68,35 m, larghezza 10,06 m, immersione 3,9 m
*Velocità: 12 nodi
*Capacità di carico: 1.200 t
 
Esiste anche la Bormida (A 5359), da 471 t e 11 uomini d'equipaggio.
Il San Marco è una unità professionale e costituisce la forza da sbarco italiana. Sebbene recentemente non sia stato necessario svolgere operazioni per i quali il San Marco è addestrato, il Reggimento opera normalmente nei seguenti teatri operativi come testimoniato dalle operazioni effettuate:
 
- Litoranei costieri, forza anfibia (Libano)
 
Le navi MCC e le MOC (Moto Officine Costiere) sono altre unità leggere, costruite le prime dal Cantiere Nazionale Ferrari di La Spezia:
- Montagna, territori montuosi (Kosovo, addestramento nel Nevada (USA))
 
*MCC 1101 (A5370), imp. 1985, varo 26 ott. 1985, cons. 26 ago. 1986
- Territori particolarmente freddi, montagna
*MCC 1102 (A5371), imp. 1985, varo 16 nov. 1985, cons. 6 dic. 1986
*MCC 1103 (A5372), imp. 1985, varo 8 febbr. 1986, cons. 18 mag. 1987
*MCC 1104 (A5373), imp. 1985, varo 14 nov. 1987, cons. 20 mag. 1988
 
Dati:
- Deserto o territori aridi (Afghanistan, Iraq)
 
*Dislocamento: 450 t
- Territori anfibi, giungla (addestramento in Africa Centrale)
*Dimensioni: lunghezza 50 m, larghezza 10 m, immersione 3,2 m
*Velocità: 13 nodi
*Equipaggio: 12 nodi
*Capacità: autonomia 2.000 nm, trasporto oltre 500 m3 di combustibile.
 
Le M.O.C. (Moto Officina Costiere), la MOC 1201 (A5331), 1202 (A5332), 1203 (A5333), 1204 (A5334), 1205 (A5335), sono vecchie navi da sbarco costruite in UK nel 1945, consegnate nel 1950-55, la 1201 per attività siluristica, e la 1202 per appoggio dragamine. Sono navi molto vecchie.
Il Reggimento San Marco è l'unico reparto italiano ed uno dei pochi reparti europei a poter condurre simultaneamente ed indipendentemente (senza l'intervento di altri reparti) azioni via mare (come lo sbarco), via terra (come attacchi di artiglieria) e via aerea (da truppe elitrasportate o grazie ad esempio agli elicotteri in dotazione).
 
*Dislocamento: 711,52 t
*Lunghezza: 58,25 m
*Larghezza: 9,22 m
*Pescaggio 2,1 a pieno carico
*Motore: 1000 hp, 9 nodi
*Equipaggio: 2+20
*Armamento: mitragliere da 20 mm (vi sono ancora molte piazzole che originariamente erano occupate da queste armi, ora dismesse)
 
L'addestramento
Gli operativi del San Marco sono scelti tra i Volontari in Ferma Breve della scuola sottufficiali della Marina Militare di Taranto.
 
Altro problema di una nazione con ampie coste è il servizio fari: le Moto Trasporto Fari servono a questo.
Dopo un periodo di incorporamento di due settimane, vi è un primo corso di 4/5 settimane per la selezione degli idonei, che vengono inviati alla caserma Carlotto per il corso gestito dal Battaglione Scuole Caorle.
 
*Dislocamento: 600 t
L'addestramento prevede una prima fase di otto settimane per l'addestramento fisico, e una seconda di 12 settimane che comprende i corsi tecnici. In questa seconda fase i soldati vengono addestrati alle varie specializzazioni (mortaista, missilista, assaltatore e pioniere).
*Lunghezza: 56,72 m
*Larghezza: 10 m
*Pescaggio 2,4 m
*Motore: 2 diesel I.F. ID 36 SS8 V800 da 1800 hp, due assi, 14 nodi
*Equipaggio: 2+32
*Armamento: predisposizioni per migt da 7,62 mm.
 
Navi (tutte costruite ai Cantieri Navali Morini di Ancona, tutte impostate il 25 marzo 1987 eccetto l'ultima 14 settembre 1989):
I soldati idonei prima di poter essere mandati in azione devono partecipare a due esercitazioni su scala nazionale o NATO.
 
*Ponza (A5364), varo 24 settembre 1988, consegna 20 dicembre 1988
Gli ufficiali sono reclutati dai Corsi Normali dell'Accademia Navale: dopo il triennio di base, gli idonei vengono inviati a Brindisi per un anno ultimando la preparazione per un ulteriore anno negli USA, a Quantico Marines Base (Virginia) con gli US Marines ed i Royal Marines.
*Tavolara (A5367), varo 28 novembre 1988, consegna 28 febr. 1989
*Palmaria (A5368), varo 25 febbraio 1989, consegna 19 maggio 1989
*Levanzo (A5366), varo 21 giugno 1989, consegna 6 settembre 1989
*Procida (A5383), varo 23 giugno 1990, consegna 14 novembre 1990.
 
L'addestramento degli ufficiali e dei sottufficiali, in Italia e negli USA, è uno dei più duri tra le forze armate italiane e sicuramente il più arduo di tutti i corpi armati ad eccezione di alcune unità di incursori.
 
 
===Navi d'addestramento===
Le tattiche
L'AMERIGO VESPUCCI non è certo la nave più grande, né la più recente (anzi, è la più antica) né la più moderna della Marina Militare, ma con ogni evidenza è la più nota della flotta.
Gli assalti anfibi hanno subito una notevole evoluzione negli ultimi decenni, per via dei miglioramenti dei sistemi offensivi e difensivi.
 
Costruita nel Regio Cantiere di Castellammare di Stabia, con progetto dal Tenente Colonnello del Genio Navale T.Col. del Genio Navale Francesco Rotundi.
La prima fase di un attacco prevede l'intervento di squadre DOA e RECON, rispettivamente Demolitori Ostacoli Antisbarco e Ricognitori. Questi specialisti vengono portati in zona di operazioni in modo segreto, con gommoni o elicotteri, e svolgono una prima analisi del teatro di operazioni.
 
Attualmente nota con la siglaa A 5312, è stata impostata il 12 maggio 1930, ed è stata varata il 22 febbraio 1931.
Le squadre RECON forniscono al comando informazioni sull'area, mentre i DOA procedono al sabotaggio delle postazioni nemiche più pericolose. In seguito predispongono la bonifica di eventuali ostacoli antisbarco o mine, tramite esplosivi ("controcariche").
 
Questa colossale nave, ha tre alberi di cui i maggiori con 5 vele di grandezza decrescente, ha vele quadre, bompresso, tre ponti principali: questi sono quello di coperta, batteria, corridoio con catello a prua e cassero poppiero.
Una volta preparata la bonifica dell'area, le navi della forza di sbarco aprono il fuoco, coadiuvate dai velivoli, e i genieri fanno detonare le cariche piazzate sugli ostacoli e sulle difese. Intanto dalle San Giorgio i mezzi anfibi vengono lanciati verso la costa, attraverso il canale di sbarco aperto dai DOA.
 
Questa colossale nave ha una stazza di 3.771 t, lunga 70 metri e anzi, all'estremità del bompresso arriva a 101 m, mossa con 3.000 mq di superficie velica. Questa nave, con lo scafo nero, le due file di oblò dipinte in bianco, la parte superiore dello scafo color oro, ha subito due ammodernamenti notevoli, nel 1951 e 1958. Certo è una costruzione impressionante, ma per quanto sia bella e 'classica', questa nave tradisce un segreto, non ovvio: nonostante l'aspetto, le sue altissime fiancate, come del resto tutto lo scafo, non è fatto di legno, ma di una ben più leggera lega d'acciaio. Insomma è una nave 'neoclassica'. La forza motrice era data anche da 2 motori diesel, che però non sono collegati direttamente alle eliche, generano invece corrente con una dinamo, che potenzia il motore elettrico. L'equipaggio ha 13 ufficiali e 228 altri, tra cui sopratutto gli allievi dell'Accademia navale. Il motto è ''Non chi comincia ma quel che persevera''.
Rispetto al passato, oggi le operazioni di sbarco si svolgono ad alta velocità, per evitare perdite dovute al lento stazionamento in mare aperto; tramite motobarche veloci si portano a terra le squadre, composte da otto uomini ognuna.
 
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Dopo la prima ondata di fanteria anfibia, vengono sbarcati i veicoli d'assalto anfibi, che concludono la presa della testa di ponte, ed in seguito si sbarcano i corazzati pesanti e i cingolati (VCC-1) tramite mezzi da sbarco. Per ultimi vengono sbarcati i mezzi su ruote e l'equipaggiamento per consolidare le difese.
Progettata dall'ingegnere Francesco Rotundi, tenente colonnello del Genio Navale, fu interamente costruita ai cantieri di Castellammare di Stabia nel 1930 e varata il 22 febbraio 1931. Il 15 ottobre 1931, nel porto di Genova, l'unità ricevette la bandiera di combattimento nelle mani del suo primo comandante, Augusto Radicati di Marmorito. Il suo compito fu quello di affiancare il Cristoforo Colombo nell'attività di addestramento, fino al termine della seconda guerra mondiale, quando per l'effetto degli accordi internazionali, il Cristoforo Colombo dovette essere ceduto all'URSS, quale risarcimento dei danni di guerra.
 
Dal 1946 al 1952 è stata l'unica nave scuola a vela della marina militare italiana fino all'entrata in servizio dell'Ebe, un brigantino goletta costruito nel 1921 ed acquistato dalla Marina Militare nel 1952. Attualmente è la più anziana nave della Marina Militare ancora in servizio.
 
Il motto della nave, ufficializzato nel 1978, è «Non chi comincia ma quel che persevera» ed esprime la sua vocazione alla formazione ed addestramento dei futuri ufficiali della Marina Militare. I precedenti motti sono stati: «Per la Patria e per il Re»; sostituito nel 1946 con «Saldi nella furia dei venti e degli eventi».
Riorganizzazione logistica
A partire dal 16 settembre 1996 il contingente è entrato a far parte della SILF (Spanish Italian Landing Force), una forza da sbarco congiunta ispano-italiana, attivata il 23 novembre successivo e destinata ad operare nei teatri di combattimento internazionali per conto della NATO.
 
L'addestramento si svolge attraverso le Campagne Addestrative. Queste Crociere d'Istruzione, effettuate già 71 volte, avvengono con itinerari diversi; in particolare questa nave scuola si è recata in Nord Europa 37 volte, 20 in Mediterraneo, 4 in Atlantico Orientale, 7 in Nord America, 1 in Sud America e 1 circumnavigando il Globo.
Il SILF è strutturato in forma di Brigata Anfibia, composta da due reggimenti di manovra, da artiglierie e armi di supporto anticarro ed antiaeree, ricognitori e demolitori, genieri, elicotteri e supporto aereo, IFV e mezzi da combattimento o assalto.
Oltre all'addestramento in particolare nell'ultimo decennio, ha spesso avuto il compito di ambasciatore sul mare dell'arte, della cultura e dell'ingegneria italiana, presentandosi in molti dei più importanti porti del mondo in particolari occasioni come ad Auckland (Nuova Zelanda) nell'ottobre 2002 in occasione della 31° edizione dell'America's Cup e più recentemente ad Atene nel 2004 per le Olimpiadi ed a Portsmouth nel 2005 per la commemorazione della battaglia di Trafalgar ove ha avuto un ruolo di primo piano.
 
È un veliero che mantiene vive le vecchie tradizioni. Le vele sono ancora in tela olona, le cime sono tutte ancora di materiale vegetale, e tutte le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano; ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante, tramite il nostromo, con il fischietto; l'imbarco e lo sbarco di un Ufficiale avviene con gli onori al barcarizzo a seconda del grado dell'ospite.
Dal 1° ottobre 1999 il reggimento è stato riorganizzato in forma di Brigata come "Forza da sbarco della Marina Militare", suddiviso in Reggimento San Marco, Reggimento Carlotto e in un Gruppo Mezzi da Sbarco.
 
Nel 2006, a 75 anni dall'entrata in servizio, ha ricevuto presso l'Arsenale Militare Marittimo della Spezia pesanti lavori di manutenzione con la sostituzione completa dell'albero di trinchetto per sopraggiunti limiti di usura, ricostruito fedelmente all'originale ricorrendo alle artigianali tecniche dell'epoca; la sostituzione di alcune lamiere a scafo richiodate da abili artigiani e la riconfigurazione del locale ausiliari con impianti di recente concezione.
La Forza da Sbarco, forte di 2100 uomini, è al comando di un contrammiraglio: il San Marco e il Carlotto sono a loro volta comandati da un capitano di vascello ognuno.
 
Ha partecipato nel 2000 alla Tall Ships' Race, la competizione che mette a confronto le Tall Ship, i velieri ad alti alberi delle Marine Militari di tutto il mondo.
Il Reggimento San Marco costituisce una forza di assalto anfibio con capacità di proiezione e combattimento sulla terraferma, mentre il Reggimento Carlotto svolge ruoli più prettamente formativo-tecnico-logistici, curandosi degli approvvigionamenti e della manutenzione dei veicoli.
In sei mesi l'Amerigo Vespucci ha percorso oltre 10.000 miglia, arrivando seconda, dietro la tedesca Gorch Fock.
La nave-scuola ha guidato i velieri italiani anche alle The Tall Ships' Races 2007 Mediterranea. L'Amerigo Vespucci ha partecipato alla manifestazione "IL MARE DEVE VIVERE", crociera ecologica del Mediterraneo svoltasi dal 9 aprile al 15 giugno 1978. In tale occasione la nave è approdata nei porti più importanti del Mediterraneo. Le Poste hanno dedicato all'evento una serie di quattro francobolli da L. 170 con un annullo speciale richiamante l'annullo del 20 aprile 1978, giorno dell'approdo nel porto di Cagliari.
 
*Dislocamento: 3.410,36-4.150 t
Il Gruppo Mezzi da Sbarco invece gestisce le unità navali minori e le veloci motonavi da sbarco: il Gruppo è al comando di un capitano di fregata.
*Lunghezza fuori tutto (bompresso compreso): 100,5 m
pr/pp: 82,38 m
*Larghezza: 15,50 m
*Pescaggio: 7 m
*Velocità: 10 nodi
*Autonomia: 5.450 mn (propulsione elettrica)
*Equipaggio: 16 ufficiali, 70 sottufficiali e circa 200 marinai + allievi
 
Altri dati tecnici:
Oggi i compiti dell'unità riguardano principalmente ruoli che prevedono la presenza in luoghi "caldi" a fini di deterrente, le operazioni di mantenimento della pace, l'evacuazione di civili da aree di crisi e il recupero di materiali oltre all'assistenza umanitaria e ai ruoli di soccorso in caso di calamità naturali.
*Stazza netta: 1.202,57 t
*Scafo: in acciaio (lamiere chiodate) a tre ponti definiti di coperta, batteria e corridoio con castello e cassero rispettivamente a prua e poppa.
Imbarcazioni di supporto: n. 11 per l'addestramento e per i servizi portuali.
*Superficie velica: 2.800 mq su 26 vele quadre e di taglio in tela olona (fibra naturale)
*Alberatura: su 3 alberi e bompresso, albero di maestra (54 metri), trinchetto (50 metri) e mezzana (43 metri) - parte inferiore degli alberi, pennoni bassi e sartie in acciaio
Manovre fisse e correnti in fibra naturale per circa 34 km di lunghezza
*Copertura del ponte, castello, cassero e rifiniture in legno teak.
Apparato motore:due motori Diesel Fiat B308 ESS accoppiati ad un motore elettrico di propulsione Marelli di 1491,4 kW, 1 elica a 4 pale fisse, quattro alternatori Diesel per l'energia elettrica.
 
L'equipaggio è composto da 11 ufficiali, 72 sottufficiali e 190 sottocapi e comuni. Nei mesi estivi imbarca anche gli allievi del primo anno dell'Accademia Navale di Livorno, circa 140 allievi, per un totale di circa 470 persone.
 
L'equipaggio ha compiti diversi ed è suddiviso in Servizio Operazioni (addetto a tutte le operazioni riguardanti la navigazione), Servizio Marinaresco (addetto alle operazioni varie alle imbarcazioni e di ormeggio e disormeggio), Servizio Dettaglio (gestisce le mense di bordo), Servizio Armi (custodisce le armi e si occupa dell'addestramento all'uso), Servizio Genio Navale/Elettrico (si occupa dell'apparato motore, dell'energia elettrica), Servizio Amministrativo/Logistico (predispone gli atti amministrativi e gestisce le cucine) e Servizio Sanitario (cura tutto il personale).
Armamento
Beretta 92FS (pistola semiautomatica 9 Parabellum)
Beretta AR 70/90 (fucile d'assalto 5.56mm)
Heckler & Koch MP5A3 (pistola mitragliatrice 9 Parabellum)
FN Minimi (mitragliatrice di squadra 5.56mm)
MG 42/59 (mitragliatrice di squadra 7.62mm)
M-2HB Browning (mitragliatrice pesante 12.7mm)
Instalaza C-90 (lanciarazzi usa e getta)
Panzerfaust 3 (lanciarazzi)
Milan (sistema c/c a media gittata)
BGM-71 TOW2 (sistema c/c a lunga gittata)
FIM-92 Stinger (sistema antiaereo)
Heckler & Koch MSG-90 (fucile di precisione 7.62mm)
Accuracy International AWS / AWP (fucile di precisione 7.62mm)
Barret M-85 (fucile di precisione antimateriali 12.7mm)
McMillan M-87 (fucile di precisione antimateriali 12.7mm)
Mortaio Breda 81mm (mortaio 81mm)
Mortaio Thomson 120-RT (mortaio rigato 120mm)
 
 
Non tutti sanno che, come la classica storia del sole e della Luna, esiste una 'sorella oscura' del Vespucci. Questa era il CRISTOFORO COLOMBO, nave sorella della prima, che però venne ceduta all'URSS nel dopoguerra come parte del conto danni di guerra (assieme a navi come il GIULIO CESARE, che è stato poi distrutto da un'esplosione 'misteriosa', quasi certamente un sabotaggio di incursori subacquei, forse del Consubin). La Colombo non ha avuto altrettanta fortuna della gemella; lasciata mandare alla malora per decenni, usata come nave deposito, è stata alfine demolita.
 
La Cristoforo Colombo è stata una nave a vela della Regia Marina usata, unitamente alla nave scuola Amerigo Vespucci, come nave scuola fino alla fine seconda Guerra Mondiale.
Corazzati
 
Il progettista di questa unità fu il Tenente Colonnello del Genio Navale Francesco Rotundi. Essa fu impostata nel Regio cantiere navale di Castellamare di Stabia il 15 aprile 1926. Il varo avvenne il 4 aprile 1928 ed entrò in servizio l'1 luglio 1928. Nel 1931 venne poi affiancata da un'altra nave scuola, molto simile, che ancora oggi è in attività: la Amerigo Vespucci.[1]
VCC-1 / VCC-2
M-106
AAV-7A1
VM-90
Iveco VTLM Lince
Astra SM 44.31 ACTL
 
La Cristoforo Colombo che portava il nome del famoso navigatore genovese svolse la sua attività fino al 1943 effettuando 9 Campagne Addestrative unitamente alla Vespucci nel Mediterraneo, in Nord Europa e nell'Atlantico, fino allo scoppio della seconda guerra mondiale.
Aviazione
 
Le due navi pur apparendo come gemelle, presentavano alcune differenze, fra cui la diversa inclinazione del bompresso, il diverso attacco delle sartie, che nel caso della VESPUCCI erano a filo di murata, mentre sulla COLOMBO erano invece cadenti all' esterno. Altra notevole differenza era rappresentata dalle imbarcazioni maggiori che sulla COLOMBO erano sistemate a centro nave con il relativo picco per la manovra di ammainata ed issata delle dette. La Cristoforo Colombo, inoltre aveva due eliche mentre La Vespucci ne aveva solamente una.
Sikorsky SH3D Sea King
Agusta-Bell AB 212
AgustaWestland EH-101 ASH / TTH
 
Nel 1949, in ottemperanza al trattato di pace firmato a Parigi, dovette essere ceduta all'Unione Sovietica. Ribattezzata con il nome Dunay (Danubio in russo) venne utilizzata come nave scuola ad Odessa nel Mar Nero fino al 1959. Ceduta poi nel 1960 all'Istituto Nautico di Odessa, nel 1961 sarebbe dovuta essere sottoposta ad importanti lavori di manutenzione, che mai furono iniziati, venendo nel frattempo adibita a nave di trasporto per il legno finché nel 1963 bruciò insieme al suo carico nelle acque sovietiche venendo radiata dall'albo delle navi nello stesso anno. Rimasta abbandonata e semidistrutta per altri otto anni fino al 1971 anno nel quale fu definitivamente demolita.
 
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LPD Classe San Giorgio
 
[[Immagine:Nave_Palinuro.JPG|300px|left|thumb]]
Comando subacquei ed incursori
Se si vede una nave più piccola,con fianchi più bassi, con una sola 'striscia bianca' sui fianchi, quella non è la 'Vespucci' ma la PALINURO (A 5311), goletta per l'addestramento degli Allievi Nocchieri e Portuali. Naturalmente usare nell'era delle navi moderne delle unità a vela ha una validità relativa, un pò come volare con un biplano e poi passare ad un F-104. Ma tant'é, la MMI ha reputato necessario usare ancora queste navi per l'addestramento. Questa nave è stata varata a Nantes nel 1934 come 'Commandant Louis Richard, nascendo praticamente in maniera coetanea rspetto alla 'Vespucci'.
 
E' un'ottima nave per la sua tipologia, e così questo tre alberi venne comprato nel 1950 dalla MMI, e ne venne cambiata la fisionomia con una serie di grandi lavori. Ecco le sue caratteristiche:
COMSUBIN
 
*Dislocamento: 1.341 t
*Dimensioni: lunghezza 68,9 m x largheza di 10,1 m x immersione 4,8 m
Comandanti
*Motore: vela e 450 hp diesel, 898 m2 di superficie velica
Comandante corrente Contrammiraglio Donato Marzano
*Alberi: trinchetto altro 35 m, maestra 34,5 m; mezzana, 30 m
Capo cerimoniale
*Equipaggio: 4+44
Colonnello del reggimento
*Motto: ''Faventibus ventis''
Comandanti degni di nota
Simboli
Simbolo
Simbolo
Simbolo
Progetto:Guerra
Il Comando subacquei ed incursori (conosciuto anche con l'acronimo di COMSUBIN), il cui nome ufficiale è Raggruppamento subacquei ed incursori "Teseo Tesei", è il Raggruppamento della Marina Militare incaricato di svolgere le operazioni di guerra non convenzionale in ambiente acquatico.
Assieme al reggimento "Col Moschin" dell'Esercito, al "GIS" dei Carabinieri ed alle nuove forze speciali dell'Aeronautica (Incursori e Fucilieri dell'Aria) costituiscono le forze speciali italiane. Le unità militari con qualifica di ranger sono considerate più come "forze d'élite" che "forze speciali" per il loro uso più tradizionale.
 
Gli incursori navali italiani sono fra i corpi armati più famosi e hanno ispirato molte delle unità simili nelle altre nazioni (compresi gli SBS inglesi ed i SEALs statunitensi, nati molti anni dopo).
 
Il personale è interamente professionista e l'addestramento è molto difficile, in modo da garantire elevati standard operativi. Attualmente le unità italiane sono considerate fra le migliori del mondo.
 
Naturalmente, se queste navi erano grosse e potenti unità a vela, non possono mancare quelle più piccole, ecco quelle disponibili attorno al 1995:
Indice [nascondi]
*Stella Polare (A 5313) e Corsaro II (A 5316); serve per gli ufficiali appena usciti dall'Accademia Navale, dove hanno l'onore e l'onere di prestare servizio in mare con queste imbarcazioni, progettate entrambe con caratteristiche similari ma non uguali, progettate dai noti architetti navali mondiali, gli americani Stephen e Sparkman. Non sono proprio uguali per dettagli come l'altezza degli alberi, ma sono definite RORC 1a Classe,. Sono note come 'Yawl', con due alberi, che sono di differenti altezze. La Corsaro ha alberi di 25 e 12 m, la S.Polre 24,3 e 26 m. Sono state realizzate rispettivamente dai Caneirei Navali Costaguta (Genova), e Cantieri Sangermani di Lavagna (Chiavari). Entrata in servizio rispettivamente 5 gennaio 1961 e 8 ottobre 1965. Oltre alle vele possiedono un motore Mercedes da 96 hp, e un piccolo equipaggio di 2+4.
1 Origini
2 Oggi
3 Armi ed equipaggiamenti
4 Voci correlate
5 Collegamenti esterni
 
 
A questi si aggiungono il Caroly (A 5302) per gli allievi dell'Accademia Navale di Livorno, un'altra yawl a duealberi, costruita nel 1948 dai Cantieri di Baglietto (Varazze), poi donata alla MM. E' lunga 23,75 m, larga 4,6, capace di 9 nodi. Picola, ma già nell'inverno 1948-49 attraversò l'Atlantico partendo da Genova e arrivando a Buenos Aires. Nel 1955-56 fece il percorso inverso, passando anche per NY
Origini [modifica]
La formazione di gruppi di incursione subacquea si ebbe con la prima guerra mondiale: utilizzando mezzi come i MAS gli uomini della Regia Marina portarono a segno numerose azioni contro la flotta austro-ungarica infliggendo pesanti perdite al nemico in azioni sensazionali come la storica impresa di Premuda.
 
La Capricia (A 5322) è un altro regalo. SE la Caroly venne donata dai fratelli Preve, questa venne donata niente di meno che dall'Avvocato Giovanni Agnelli (il 'giovane'), precisamente nel 1993. Usata dagli allievi navali dal 1994, è anch'essa una bella nave progettata nel 1962 e realizzata l'anno dopo con il progetto dello studio di architettura navale Sparkman & Stephens. E' una nave d'epoca visto che non ha avuto cambiamenti nel tempo, lunga 22,54 m, 16,46 al galleggiamento, baglio max 5,03 m per un dislocamento che arriva a 55 t. Ha una superficie velica di 254 m2.
L’origine del COMSUBIN va tuttavia ricondotta specificamente agli anni trenta, con l’impiego sperimentale – oltre ai già rammentati MAS – di mezzi d'assalto speciali. Fino al 1° luglio 1939, però, non era stato costituito un reparto organico ad hoc. In tale data, alla Spezia, nacque la I Flottiglia MAS.
 
L'Orsa Maggiore (A 5323) è stata consegnata nel 1994, un Ketch fatto in materiali compositi per le crociere oceaniche, realizzato al Cantiere Tencara di Venezia, quello del 'Moro di venezia'. Commissionato dalla MMI nel novembre 1993, è stato varato esattamente un anno dopo. Questa in sostanza è l'unica della flotta delle navi della MM a vela moderne, almeno attorno alla metà anni '90.
Il raggruppamento di incursori, che nel 1941 fu rinominato X Flottiglia MAS, ottenne notevoli successi in azioni che tuttora sono studiate dalle forze speciali di tutto il mondo, in particolare riuscendo ad infiltrarsi nelle munitissime basi avversarie site in Suda, Gibilterra, Alessandria d'Egitto. L’unità è anche legata al ricordo di Teseo Tesei, un ufficiale caduto in combattimento insieme a diversi compagni durante una missione nel porto di Malta nel luglio del 1941, mentre cercava su un siluro a lenta corsa di far saltare una ostruzione di ingresso; per quella azione Tesei ottenne la medaglia d'oro alla memoria, lasciando inoltre in dote al reparto gli studi e le realizzazioni nel campo dei materiali e degli armamenti per operazioni speciali. Nel corso del secondo conflitto mondiale gli incursori utilizzarono soprattutto i siluri a lenta corsa, detti anche "maiali", ed i barchini esplosivi, armamenti dei quali i britannici si affrettarono, a loro volta, a dotarsi a seguito delle azioni italiane.
 
Dimensioni: lunghezza 23,52 m, fuori tutto 28,3 m; larghezza 6,35 m; dislocamento 75 t; pescaggio 4 m; superficie velica 900 m2.
Dopo l'8 settembre il gruppo militare fu sciolto e parte del personale dello stesso confluì nel neonato corpo denominato Mariassalto (comandante: Ernesto Forza) proseguendo la guerra al fianco degli alleati. Al contempo, però, presso la Repubblica Sociale Italiana, e sotto il “vecchio” nome di X Flottiglia MAS, (comandante: il principe Junio Valerio Borghese), altri elementi del reparto incursori della Marina continuarono a battersi sotto la bandiera della Repubblica di Salò o R.S.I. Nel dopoguerra i reparti (le cui capacità di sabotaggio erano espressamente vietate dal Trattato di pace di Parigi del 1947) furono riorganizzati semiclandestinamente all’attuale sede del Varignano (La Spezia), originariamente con la costituzione di Maricentrosub, da cui sorsero il Gruppo Gamma (1950) ed i Nuclei SDAI (Sminamento, Difesa, Antimezzi Insidiosi).
 
Un gruppo di Arditi Incursori nel 1952Diventarono strutture ufficiali della Marina Militare nel 1952 (dopo la revoca dei vincoli del Trattato) con la costituzione, sotto il comando del tenente di vascello Massarini, del "Gruppo Arditi Incursori" , successivamente ridenominato MARICENT.ARD.IN i cui membri, oltre alle operazioni in mare, venivano addestrati al combattimento in montagna ed alle attività aviolancistiche per consentire all'unità una preparazione in tutti gli scenari di combattimento. Alcuni operatori del reparto venivano inviati a frequentare corsi specialistici negli Stati Uniti d'America, in Francia e nel Regno Unito presso reparti analoghi. Il 15 febbraio 1960 fu ufficialmente costituito il Comando Raggruppamento Subacquei e Incursori “Teseo Tesei”, denominato appunto COMSUBIN.
 
COMSUBIN in parata
Oggi [modifica]
Il Comsubin comprende due reparti combattenti: il GOI ed il GOS.
 
il GOI, Gruppo operativo incursori, è l'unità di attacco. Le attività attuali comprendono tutte le tecniche di attacco in mare, l'abbordaggio di navi, la posa di mine, le infiltrazioni e le esfiltrazioni di personale. Fino alla creazione dei GIS e NOCS, il Comsubin era l'unica unità italiana addestrata alla liberazione di ostaggi.
il GOS, Gruppo operativo subacqueo, è l'unità di palombari e sommozzatori specializzata nella bonifica dalle mine, nella bonifica dai vari ordigni trovati in mare (ad esempio bombe d'aereo inesplose, munizioni, navi cariche di esplosivo, eccetera) e nel soccorso dei sommergibili e sottomarini. È il punto di riferimento italiano per la dottrina e le attrezzature delle immersioni. L'unità è nata nel 1954 dalla riorganizzazione di strutture precedenti. La prima scuola palombari italiana nacque a Genova nel 1849. Il GOS è stato utilizzato anche per attività di protezione civile quali il recupero di un automezzo inabissato in un lago.
Il personale del Comsubin ha partecipato ed è presente nella gran parte delle missioni estere delle nostre forze armate. La sede del Comando è nel promontorio del Varignano in provincia della Spezia. In vari porti italiani esistono delle unità di Palombari ed Artificieri Subacquei del G.O.S.
 
===Rimorchiatori e minori===
Altre navi anonime, e nemmeno belle, ma molto utili, sono le navi tipo rimorchiatore. Ve n'erano, nel 1995, in servizio 8 d'altura, tutti con nomi mitologici: Atlante, Prometeo, Ciclope, Titano, Gigante, Polifemo, Tenace, Saturno. Strano che manchi Ercole, ma tant'é.
 
I due 'Atlante' e 'Prometeo', entrarono in servizio nel 1975:
Armi ed equipaggiamenti [modifica]
Ciascun operatore dispone di:
 
*Dimensioni: 38,9 m x 9,6 x 3,7 m
Pistola Beretta 92SB - FS
*Dislocamento: 600t
Arma lunga fucile Beretta AR70/90, attualmente solo per uso addestrativo
*Velocità: 13,5 n
Arma lunga fucile Colt M4, anche associato al lanciagranate M203
*Equipaggio: 25
Pistola mitragliatrice Beretta M12, in via di dismissione
Pistola mitragliatrice HK MP5, in varie versioni (anche silenziate)
Armi di squadra:
 
Mitragliatrice leggera FN Minimi 5.56mm
Mitragliatrice M60E3 7.62mm
Mitragliatrice MG42/59 7.62mm
Mitragliatrice Browning M2 12.7mm solo su automezzi
Lanciagranate automatico H&K AGS 40mm
Per le trasmissioni sono impiegati apparati di alto contenuto tecnologico: radio palmari e terminali satellitari.
 
Veicoli terrestri: Iveco VM90.
 
Agli otto d'altura si aggiungono 11 navi costiere: P.Ischia, Riva Trigoso, Porto Ferraio, Porto Venere, Porto Salvo, P. Pisano, P.Conte, P. Empedocle, P.Fossone, P.Torres, P.Corsini.
Imbarcazioni speciali: Futura Commando; RHIB (Rigid Hull Inflatable Boat) di tipo Hurricane.
 
E infine 33 locali: RP.101-33
 
Da ricordare il traghetto CHERADI, apparentemente l'unico della sua 'specie' della MM.