Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 3: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
|||
Riga 861:
Nella Marina Militare Italiana il ruolo degli aliscafi è oggi ricoperto dalle nuove unità minori,, quale la Classe Comandanti le cui capacità operative sono ampliate dalla disponibilità di un elicottero imbarcato. Stessa necessità che ha portato la rimozione di parte dell'armamento dalle corvette classe Minerva per ospitare un ponte di volo.
Dati:
*Dislocamento: 63 t
*Lunghezza: 24,6 m
*Larghezza: 12,1 m
*Motore: 1 turbina a gas R.R. Proteus da 4.500 hp (movimento sulle 'ali'), un diesel da 160 hp (navigazione in dislocamento)
*Velocità: 50 nodi circa in planata, 9 in dislocamento; raggio d'azione 185 km, autonomia circa 8 ore o 550 km.
*Equipaggio: 2+7
*Equipaggiamento: 1 radar di scoperta in superficie, un radar RTN-10X per il cannone, alcune altre apparecchiature, sopratutto arrivate in seguito, come una suite miniaturizzata per ESM/ECM e lancia-chaff.
*Armamento: 1 cannone da 76 Compatto, sistema Teseo con due Otomat Mk 2
*Scafo: due alette principali, una anteriore, in alluminio saldato (di tipo resistente alla corrosione), elaborazione computerizzata (riprogettata totalmente la sovrastruttura iniziando dal NIBBIO per migliorarne l'aerodinamica).
Ecco i dati delle 6 navi ' di serie' (tutti progettati nei Cantieri Navali Riuniti del Muggiano):
'''Unità''':
{| class="wikitable"
|-
! Pennant number
! Nome
! Impostazione
! Varo
! entrata in servizio
|-
| P421
| Nibbio
| 1 agosto 1977
| 9 marzo 1980
| 7 marzo 1982
|-
| P422
| Falcone
| 1 ottobre 1977
| 27 ottobre 1980
| 7 marzo 1982
|-
| P423
| Astore
| 1 luglio 1978
| 10 febbraio 1981
| 7 marzo 1982
|-
| P424
| Grifone
| 15 novembre 1978
| 1 dicembre 1981
| 5 febbraio 1982
|-
| P425
| Gheppio
| 16 maggio 1979
| 24 giugno 1982
| 20 settembre 1983
|-
| P426
| Termoli
| 21 marzo 1980
| 25 gennaio 1983
| 7 aprile 1984
|}
A parte questo bisogna dire che il costo giornaliero degli 'Sparviero' è grossomodo analogo a quello dei pattugliatori 'Cassiopea'. In pratica sono stati sostituiti in seguito con le NUMC, sia pure navi del tutto diverse. Durante la loro carriera erano comunque un deterrente pericoloso, capaci di arrivare e colpire con cannoni e missili. La Marina aveva una forza di supporto sia con mezzi terrestri che aerei, mentre era possibile restare in mare fino a circa 1 settimana con il rifornimento in mare. Comunque questo tipo di nave era davvero molto piccolo, più simile ad un pattugliatore marittimo aereo che ad una nave vera e propria, anche per l'angusta sistemazione tra centrale dei radar e la giostrina del cannone, la turbina e i lanciamissili Otomat poppieri. Non c'era un vero vantaggio rispetto ad un aereo,per esempio un Atlantic armato con missili antinave (non in forza alla MMI).
[[Categoria:Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo|Italia]]
|