Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 3: differenze tra le versioni

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===Navi MCM (Contromisure Mine)<ref>Caiti Pierangelo ''cacciamine Usa a La Spezia, RID 12/97</ref>===
Tra le tante navi MCM vi sono certo da citare STORIONE e SQUALO, classe 'Storione'. Sono MSO ceduti dall'US Navy, che ancora alla metà anni '90 erano attive, ma come pattugliatori, avendo dismesso il sonar e le attrezzature per il dragaggio. Due unità similari, SGOMBRO e SALMONE vennero radiate nel 1990-91. All'epoca erano usate solo come pattugliatori, ma avevano un passato da navi MCM d'altura lungo decenni. Da notare che non erano i soliti residui della II GM: praticamente vennero consegnate nuove dopo essere state costruite negli anni '50.
 
Caratteristiche:
*Dislocamento: 665 t
*Dimensioni: lunghezza 50,72 t, larghezza 10,98 m, immersione 3,28 m
*Motore: 2 diesel da 1.600 hp, 13 nodi
*Equipaggio: 4+58
*Armamento: un Bofors da 40/56 mm.
 
Cronologia (per le due navi superstiti):
*Storione (P5431, ex MSO 506): Cantiere Martinolich SB Co., impostato nel 1953, varato il 13 novembre 1954, consegnato il 23 febbraio 1956
*Squalo (P5431, ex-MOS 518): Cantiere Tampa Marine Co., impostato nel 1953, varato nel 1955 e consegnato il 20 giugno 1957.
 
 
Poi vanno senz'altro mensionati i più piccoli '''Castagno''' con scafo in legno. Anche questi erano mezzi navali americani, degli AMS trasferiti nel 1953/55. Attorno alla metà anni '90 restavano ancora in servizio, grazie alla modifica in cacciamine, ma solo in attesa degli ultimi 'Gaeta', 3 delle 7 navi di questo tipo trasformate in cacciamine negli anni '70.
 
*Dislocamento: 354,46 t
*Dimensioni: lunghezza f.t. 43,915 m, larghezza 8,255 m, pescaggio 2,675 m
*Motore: 2 diesel da 1.760 hp complessivi, 1 motore ausiliario V.Schneider o Riva-Calzoni da 310 hp; 11.4 nodi
*Equipaggio: 3+38
*Armamento: 1 mitragliera da 20/70 mm Oerlikon.
 
Di queste ultime navi, CASTAGNO e GELSO sono stati ceduti alla Marina Militare ellenica il 20 ottobre 1995, il PLATANO è stato radiato il 29 settembre dello stesso anno. Certo che, en passant, non si può dire che la Marina greca nel settore MCM si sia concessa mai lussi sfrenati, come quello di comprare navi vecchie di 40 anni e ampiamente logorate, della MMI. Il loro aspetto era del tutto simile a quello che le successive 'Lerici' avrebbero avuto, solo visibilmente più piccoli e stretti. L'aspetto era per il resto, nonostante la costruzione in legno, quello tipico dei cacciamine: plancia alta e tozza, mitragliera anteriore, scafo con un alto ponte di castello lungo circa 2/3, fumaiolo piuttosto vicino a poppa, dove v'erano le apparecchiature di dragaggio mine, un corto albero dietro la plancia. Il ponte principale, che corre per tutta la lunghezza della nave, è esattamente come nei 'Lerici', sottolineato da una sporgenza sulla fiancata, quasi a segnalare visivamente la sua presenza, come se fosse conficcato nella murata stessa.
 
 
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I cacciamine classe '''Lerici''' sono unità moderne, realizzate negli anni '80 per la Marina Militare Italiana in quattro esemplari, che hanno avuto un notevole successo di esportazione. Unità discendenti da queste sono state costruite per le Marine di Stati Uniti (12 unità), Australia (6), Malaysia (4), Nigeria (2), Tailandia (2), per un totale di ventisei unità. Esse hanno lo scafo in vetroresina, in un unico elemento, per avere la resistenza superiore a quella degli scafi in legno e l'amagneticità che gli scafi in acciaio generalmente non consentono. Tuttavia si tratta di navi costose e dall'impatto ambientale molto elevato per le centinaia di tonnellate di resine sintetiche utilizzate. Il motore diesel principale è sospeso in una culla indipendente dallo scafo, mentre i motori ausiliari dei gruppi elettrogeni e per caccia di mine sono situati sopra il ponte di coperta allo scopo di ridurne la segnatura acustica e magnetica. Allo scopo di rudurre la rumorosità, le eliche sono a basso numero di giri, mentre i motori e le varie apparecchiature sono isolati acusticamente. Queste unità dispongono di tre motori idraulici, a scomparsa ed orientabili a 360°, di cui uno a prora e due a poppa, che normalmente vengono usati durante la caccia e che possono funzionare anche da motori di emergenza nel caso di guasto al motore diesel principale. Oltre ai normali sensori, le unità dispongono di sistema di radionavigazione, di sistema integrato di navigazione GPS e tracciamento Datamat SMA SSN-714V)2, di sistema complesso di telecomunicazioni. Dispongono di mezzi di ricerca e caccia subacquea Pluto e MIN-77 o MIN Mk 2.[1]