Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni

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Le navi di questa classe sono anche particolarmente versatili ed utilizzabili per operazioni di supporto alla popolazione nel contesto della Difesa Civile e della Protezione Civile. La disponibilità a bordo di dissalatori, strutture sanitarie, elisupporto, unita alle caratteristiche operative di flessibilità logistica e rapida proiettabilità, le rendono tra i mezzi migliori per il supporto delle operazioni di Protezione Civile. Nel corso della più grande operazione europea di Protezione Civile del 2008, Sardinia 2008, la 'San Marco' è stata scelta e configurata come mezzo principale di proiezione in teatro e supporto logistico-operativo per tutti i contingenti civili e militari internazionali coinvolti, e per il trasporto e lo sbarco rapido di tutti i loro mezzi tecnici.
 
 
== Unità ==
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Descrizione generale
 
Tipo Nave da sbarco
Classe San Giorgio
Costruttori Fincantieri
Cantiere Riva Trigoso, (GE) Italia
Matricola L 9894
Impostazione 19 agosto 1991
Varo 2 dicembre 1993
Entrata in servizio 14 aprile 1994
Dislocamento a pieno carico 8000 t
Lunghezza 133,3 m
Larghezza 20,5 m
Ponte di volo 100 x 20,5 m
Propulsione 2 motori diesel Grandi Motori Trieste A-430.12
Potenza: 16.900 HP (12.426 kW)
Velocità 20 nodi
Autonomia 4500 miglia a 20 nodi
Capacità di carico 1000 tonnellate
350 uomini del Reggimento San Marco
Numero di cabine {{{numero_di_cabine}}}
Equipaggio 16 ufficiali + 180 sottufficiali e comuni
Armamento artiglieria:
1 cannone da 76/62mm
2 cannoni da 25/90 mm
2 mitragliere da 12,7 mm
3 elicotteri medi SH-3D o EH 101
Motto Coragio no manca co' semo nel giusto
 
La nave d'assalto anfibio San Giusto è la terza unità della Classe San Giorgio, della quale costituisce una versione migliorata e potenziata.
La nave, costruite come le altre dalla Fincantieri a Riva Trigoso è entrata in servizio nel 1994 e viene classificata LPD. La differenza principale con le altre unità della classe stà nel propulsore, leggermente più potente e nel ponte di volo che è 3/4 di quello delle sorelle: 100 x 20,5 m. Il ponte è stato accorciato per permettere l'installazione a prua di un cannone da 76/62mm Super RapidoCompatto per aumentare le capacità difensive dell'unità.
 
Gli ampi spazi e le capacità di alloggio ne consentono l'impiego come Nave Scuola per Allievi ufficiali dell'Accademia o delle scuole sottufficiali, e dotata a tale scopo di attrezzature didattiche e specialistiche, l'unità svolge il ruolo di Nave Scuola per gli Allievi Ufficiali del 2° anno dell'Accademia Navale di Livorno, un ruolo che in passato nella Marina Militare era stato svolto dal Montecuccoli, dal San Giorgio e dal Duilio
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La campagna addestrativa del 2005, svolta nel Mediterraneo ha visto imbarcati anche 12 Allievi ufficiali di marine straniere, mentre nell'estate del 2006 la campagna addestrativa svolta nel Mediterraneo Orientale è stata breve in quanto l'unità è stata impegnata poi in Libano nell'operazione Leonte insieme alle altre unità della Classe San Giorgio e al Garibaldi. Nel corso di questi anni il San Giusto è stato anche impegnato nell'operazione Antica Babilonia.
 
 
La Classe Sparviero è una serie di aliscafi missilistici prodotta, come residuo del programma NATO per questo tipo d'imbarcazioni, in sette esemplari, incluso il prototipo, entrati in linea nella Marina Militare durante gli anni '70 e radiati nel decennio scorso, molto simili ai Pegasus americani .
 
Sorprendentemente piccoli, essi portavano addirittura un cannone compatto da 76 mm e 2 missili a lungo raggio Otomat, ma il raggio d'azione era di soli 500 km e i costi operativi comparabili con quelli di una fregata. Proprio a causa degli elevati costi d'esercizio, e dei nuovi scenari creatisi con la fine della guerra fredda, le unità di questa classe sono state prima messe in riserva, e poi nel 2000 ne è stata anche tentata la vendita all'estero, con scarso successo. Anche la stessa marina giapponese, che tra il 1991 ed il 1993 mise in servizio le tre unità PG-01, derivate dal tipo Sparviero, dopo aver previsto inizialmente altre 9 unità ha optato successivamente per unità d'attacco veloci di tipo convenzionale.
 
Nella Marina Militare Italiana il ruolo degli aliscafi è oggi ricoperto dalle nuove unità minori,, quale la Classe Comandanti le cui capacità operative sono ampliate dalla disponibilità di un elicottero imbarcato. Stessa necessità che ha portato la rimozione di parte dell'armamento dalle corvette classe Minerva per ospitare un ponte di volo.