Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni

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Le 'Doria' sono state costruite in maniera molto sofferta e rallentata da innumerevoli problemi, inclusa la separazione inglese (con la sua flotta che era potenzialmente la maggiore utente di queste navi) che è andata per la sua via, con le 'Type 45' con equipaggiamenti propri ma ancora i missili Aster-15 e 30. Le navi franco-italiane sono state armate ed equipaggiate con il meglio disponibile nelle due nazioni. Vi sono state ovviamente delle soluzioni di compromesso.
 
Una di queste è stata la rinunzia al cannone di medio calibro, ovvero ad uno degno di questo nome. I francesi avevano il loro valido Compact da 100 mm, cadenza di tiro 80 c.min, gli italiani la famiglia del Compatto da 127 mm, ma nessuna di queste è stata adottata: piuttosto, sono stati impiegati i cannoni SR da 76 mm, sopratutto per compiti antimissile. La loro presenza, sia pure in diversi esemplari, è opinabile, dato che per navi da 7.000 t i pezzi da 3 pollici sono davvero armi ridotte. Era previsto un cannone di medio calibro e CIWS. Per esempio, il pezzo da 127 mm OTO e il Myriad da 25 mm da 10.000 c.min. Alla fine è stato previsto di fare un sistema intermedio con armi né troppo pesanti né troppo leggere buone per tutte le occasioni o quasi. Anche se il Myriad ha un volume di fuoco e una precisione tale da aumentare la portata pratica rispetto ad altri tipi di calibro piccolo, la gittata masima è pur sempre di un paio di km, molto meno dei 6 km dei pezzi da 76 mm; del resto questi ultimi non hanno certo la gittata e potenza dei 127 mm; ma per quanto questi ultimi siano validi complessivamente, non sono mai stati intesi (come del resto i 76 mm 'Compatto') come armi antimissile. Le navi francesi hanno dovuto adottare le armi da 76 mm, già da tempo in competizione diretta coi 100 mm, ma le hanno limitate a due (a quanto pare nemmeno il 100 mm è capace di ruoli antimissili validi; eppure se si vede la cadenza di tiro delle armi moderne: 225 c.min per i 57 mm, 120 per i 76, 80 per i 100 e 40 per i 127 mm, non c'é una differenza tecnologica evidente) in quanto hanno adottato anche due lanciamissili Sadral. I missili Aster sono nati come armi francesi, in quanto sostanzialmente si tratta di un sistema nato da un progetto comune con quello dei MICA aria-aria: alette leggermente modificate a parte, sembra la versione con booster d'accellerazione del primo (o forse è il MICA che è la versione senza booster dell'Aster?). La massa è analoga: 110 kg del MICA, 300 kg (ma con un booster molto più grosso del missile) per l'Aster-15 e 450 per l'Aster-30 con un booster più grosso ma lo stesso corpo missile (o poco modificato), che poi viene sganciato al termine della combustione, per lasciar libero il minuscolo corpo missile, che continua con un motore da crociera. L'Aster ha una portata ufficiale di 15 e 30 km, ma questa dipende dal tipo dei bersagli: il primo caso varia tra 10 e 30+ km, nel secondo arriva fino a 80 e passa km. In pratica l'Aster ha una gittata superiore a quella dichiarata in origine. La guida è radar attiva, con autopilota intermedio. E' un missile francese, ma il programma è stato ben presto messo a monte comune con l'Italia per ragioni economiche. Se la Francia ha dovuto abbandonare il 100 mm, l'Italia ha dovuto a questo punto abbandonare l'Aspide/Albatross. I missili restano francesi, il lanciatore Sylver e le consolles MARA italiane, i radar sono sia italo-britannici che francesi.
 
Le navi francesi hanno dovuto adottare le armi da 76 mm, già da tempo in competizione diretta coi 100 mm, ma le hanno limitate a due (a quanto pare nemmeno il 100 mm è capace di ruoli antimissili validi; eppure se si vede la cadenza di tiro delle armi moderne: 225 c.min per i 57 mm, 120 per i 76, 80 per i 100 e 40 per i 127 mm, non c'é una differenza tecnologica evidente) in quanto hanno adottato anche due lanciamissili Sadral. I missili Aster sono nati come armi francesi, in quanto sostanzialmente si tratta di un sistema nato da un progetto comune con quello dei MICA aria-aria: alette leggermente modificate a parte, sembra la versione con booster d'accellerazione del primo (o forse è il MICA che è la versione senza booster dell'Aster?). La massa è analoga: 110 kg del MICA, 300 kg (ma con un booster molto più grosso del missile) per l'Aster-15 e 450 per l'Aster-30 con un booster più grosso ma lo stesso corpo missile (o poco modificato), che poi viene sganciato al termine della combustione, per lasciar libero il minuscolo corpo missile, che continua con un motore da crociera. L'Aster ha una portata ufficiale di 15 e 30 km, ma questa dipende dal tipo dei bersagli: il primo caso varia tra 10 e 30+ km, nel secondo arriva fino a 80 e passa km. In pratica l'Aster ha una gittata superiore a quella dichiarata in origine. La guida è radar attiva, con autopilota intermedio. E' un missile francese, ma il programma è stato ben presto messo a monte comune con l'Italia per ragioni economiche. Se la Francia ha dovuto abbandonare il 100 mm, l'Italia ha dovuto a questo punto abbandonare l'Aspide/Albatross. I missili restano francesi, il lanciatore Sylver e le consolles MARA italiane, i radar sono sia italo-britannici che francesi.
[[Immagine:Orizzonte03.jpg|420px|right|thumb|I sistemi delle 'Orizzonte']]
Questi radar sono due: l'EMPAR è un prodotto italo-britannico, attualmente dell'AMS (Alenia-Marconi Systems), ed è il più potente dei due, adatto quindi a navi come i caccia, incrociatori e portaerei. E' un sistema ibrido, nel senso che ruota (a 60 giri al minuto) attorno all'orizzonte, mentre la scoperta in altezza si svolge con scansione elettronica. Praticamente è un sistema che funziona come una 'faccia' dell'AEGIS, ma anziché 4 facce pesanti e fisse, 1 rotante. Questo lo rende più economico e molto più leggero, e la velocità di rotazione rende possibile trascurare il fatto che vi è solo una faccia irradiante. Esistono anche sviluppi del progetto base, con varie innovazioni, dato che dopotutto l'EMPAR è stato messo a punto 15 anni fa. L'ARABEL è un tipo più leggero: la portata è di 100 km anziché 180, mentre il numero di bersagli inseguibili, decine di bersagli in ogni caso, mentre il totale di missili guidabili è di 16 su 10 bersagli diversi. L'ARABEL è un sistema più semplice dell'EMPAR (già installabile su navi da 2.500 t in su), ed è più leggero ed economico dell'altro. Nonostante le prestazioni inferiori è ideale abbinato all'EMPAR che svolge la funzione di scoperta e l'Arabel il controllo del tiro per i missili, ma entrambi sono multifunzione. A dire il vero entrambi sono multimodali. Ovvero, pur essendo simili ad un radar 3D, hanno anche la capacità di inseguimento e guida dei missili.
 
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I due cannoni SR sono collegati alla centrale NA-25X e potranno avere anche proiettili iperveloci DART e guidati Davide. Vi sono poi 8 OTOMAT Mk 2A oppure 2 Exocet MM-40, due lanciarazzi SCLAR-H da 1150 kg con alzo fino a 60 gradi, 2 lanciasiluri binati per i siluri MU-90 da 50 nodi e 14+ km di portata, prodotti già in 1200 esemplari per 7 nazioni; sistema antisiluro SLAT, 2 cannoni da 25 mm in affusto per la difesa ravvicinata anti-barchini e simili, con affusto OTO mod. 503 e camera termica SAGEM francese. Le navi francesi, confermando che sono più numerose ma in economia, hanno il cannone poppiero rimpiazzato da due lanciamissili Sadral a 6 canne, e hanno due cannoni da 20 mm GIAT F.2 da 20mm, meno efficaci ma molto meno costosi dei 25 mm KBA. Infine v'é un hangar per l'elicottero di cui sopra, due lanciasiluri per i MU-90 o simili siluri leggeri (e meno costosi), e i 4 lanciarazzi per decoys.
 
Insomma, il risultato è questo: dopo 15 anni in cui l'Horizon è rimasto 'all'orizzonte' senza avvicinarsi, le due Marine si sono dotate di un tipo di fregata/cacciatorpediniere antiaerei che ha, essendo arrivato dopo analoghi progetti europei, un maggior margine di modernità e capacità operative, anche se non è univocamente migliore. Sopratutto, è stato necessario aspettare molti anni e ridurre parimenti gli ordinativi, il che ha reso aleatoria la volontà della MM di dotarsi di altre due 'Orizzonte', a maggior ragione considerando l'impegnativo programma FREMM. In generale questo costoso, ma non eccessivamente, programma (i costi di produzione sono circa 500 mln di euro per nave, praticamente i due 'Doria' italiani costano quanto i 4 'Artigliere' ex-irakeni) navale è stato realizzato unendo le esperienze comuni di due grandi marine, che rischiavano altrimenti di restare intrappolate tra le grandi ambizioni e le limitazioni di budget (combinazione micidiale, se è vero che tedeschi, spagnoli e olandesi, senza troppe pretese, hanno proceduto speditamente e senza difficoltà anche da soli) esistenti. Il risultato, di tutto rispetto, è arrivato con circa 10 anni di ritardo e con un terzo degli scafi necessari. Tecnicamente riguarda una nave progettata con la carena 'figlia' dei De la Penne, la stealthness delle 'Lafayette' (ma non certo allo stesso livello di traccia radar, essendo navi molto grandi e con grossi alberi), cannoni, radar di tiro, sistema di combattimento, lanciatori di decoys grossomodo definibili come italiani, turbine (italo)americane, radar ed elicotteri anglo-italiani o europei, lanciamissili, radar a lungo raggio, missili SAM, sonar, diesel, trasmissione francesi, missili francesi o franco-italiani, e così via in uno stretto rapporto di collaborazione. Operativamente, peraltro va notato come L'Aster, analogamente al Mica e all'AMRAAM, è capace di autoguidarsi sul bersaglio, differentemnte dallo Standard americano: ma costa molti soldi e non ha grande gittata, sopratutto non ne è certificata la capacità antibalistica. Del resto la massa degli Aster, inferiore a 500 kg, a parità di tecnologia non può certo equivalere i 600-1.300 kg degli SM. Se questi ultimi sono meno validi per la difesa ravvicinata rispetto agli Aster (specie con la combinazione di 16 Aster-15 e 32 Aster-30, tipicamente prevista per gli 'Orizzonte'), è anche vero che hanno una gittata molto maggiore e capacità d'ingaggio spaziali senza paragoni.

Inoltre i 'Burke' hanno un sistema Aegis completo, forse superiore, e, come 'asso', questo è servito da ben 90-98 pozzi lanciamissili contro appena 48, max 64. Infine, l'Mk 41 porta gli Standard, gli ESSM, i Sea Sparrow, gli ASROC VL, i Tomawhak, i lanciatori Sylver solo gli Aster, una differenza in flessibilità abissale. Da un lato 32 missili a medio raggio e 16 a corto, dall'altro 90 pozzi che possono contenere tra i 90 e i 360 missili (anche gli Aster) di tutti i tipi e validi per ingaggi tra 3 e 2000 km a seconda dei tipi. Anche con i 16 lanciatori per gli Scalp, e con gli 8 OTOMAT/Milas le navi europee non arrivano che a 72 lanciamissili, tutti legati solo ad uno o due tipi di missile, e in nessun caso capaci di ingaggi a portate tanto elevate. Inoltre, se gli ESSM sono di qualcosa meno prestanti, sono anche meno costosi degli Aster, quindi non è facile stabilire quale sia il miglior sistema disponibile per la difesa ravvicinata. In altri termini le navi AEGIS sono superiori nelle capacità d'ingaggio a lungo raggio e nell'autonomia di fuoco, ma non sono del tutto indifese nemmeno nella difesa ravvicinata. L'opposto non vale per gli 'Orizzonte', ottimi a corto raggio, buoni a medio, quasi inesistenti nel lungo raggio. Se a questo si aggiunge la novità di un più costoso ma efficace modello ESSM con la testata attiva dell'AMRAAM, le cose nel futuro potrebbero praticamente equalizzarsi anche nelle brevi distanze. In ogni caso, la possibilità che un 'Burke' possa avvicinarsi vicino alla costa nemica con 40 Tomawhak, 40 Standard, 8 ASROC VL, 32 ESSM non può minimamente essere confrontata con quello che un 'Orizzonte' è capace di fare. Per giunta, il tipo americano non ha rinunciato al pezzo da 127 mm, attualmente in grado di sparare munizioni di precisione anche a 110 km quando adotta la canna da 62 calibri, un altro vantaggio che nemmeno i proiettili da 76 con gittata prolungata a 30 km riescono minimamente a mettere in discussione. Infine i Burke degli ultimi lotti hanno due elicotteri contro uno delle 'Orizzonte'. Queste restano migliori per certi versi, per esempio hanno una migliore autonomia (ma inferiore velocità, sia pure di poco), sistemi elettronici per alcuni versi più moderni, migliore difesa ravvicinata.

A tutti gli effetti, sono il meglio che l'Europa poteva costruire entro le 7.000 t di dislocamento, che sono 2.000 in meno rispetto a quello dei 'Burke'. Ma forse il vero problema è che i 'Burke' sono stati realizzati in 58 esemplari, iniziando dal 1991, mentre le 'Orizzonte' sono arrivate con 16 anni di ritardo e saranno presumibilmente solo 2 (se i piani di rimpiazzare anche i 'De la Penne' e i 'Cassard' a suo tempo, non saranno posti in essere con altre navi aggiuntive), e anche aggiungendo le 'Daring' britanniche non si superano i 10 esemplari, pochi rispetto anche ai propositi di costruire complessivamente 22 navi armate del PAAMS, certamente una forza piuttosto labile rispetto all'armada che l'US Navy è capace di schierare da sola (peraltro senza quasi navi di fascia 'inferiore', come invece avviene nelle marine europee). Con poche navi e frammentate tra varie flotte, in effetti l'Europa non può competere con la politica di egemonia statunitense sui mari del mondo.
 
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