Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: Marina 1: differenze tra le versioni

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Insomma, il risultato è questo: dopo 15 anni in cui l'Horizon è rimasto 'all'orizzonte' senza avvicinarsi, le due Marine si sono dotate di un tipo di fregata/cacciatorpediniere antiaerei che ha, essendo arrivato dopo analoghi progetti europei, un maggior margine di modernità e capacità operative, anche se non è univocamente migliore. Sopratutto, è stato necessario aspettare molti anni e ridurre parimenti gli ordinativi, il che ha reso aleatoria la volontà della MM di dotarsi di altre due 'Orizzonte', a maggior ragione considerando l'impegnativo programma FREMM. In generale questo costoso, ma non eccessivamente, programma (i costi di produzione sono circa 500 mln di euro per nave, praticamente i due 'Doria' italiani costano quanto i 4 'Artigliere' ex-irakeni) navale è stato realizzato unendo le esperienze comuni di due grandi marine, che rischiavano altrimenti di restare intrappolate tra le grandi ambizioni e le limitazioni di budget (combinazione micidiale, se è vero che tedeschi, spagnoli e olandesi, senza troppe pretese, hanno proceduto speditamente e senza difficoltà anche da soli) esistenti. Il risultato, di tutto rispetto, è arrivato con circa 10 anni di ritardo e con un terzo degli scafi necessari. Tecnicamente riguarda una nave progettata con la carena 'figlia' dei De la Penne, la stealthness delle 'Lafayette' (ma non certo allo stesso livello di traccia radar, essendo navi molto grandi e con grossi alberi), cannoni, radar di tiro, sistema di combattimento, lanciatori di decoys grossomodo definibili come italiani, turbine (italo)americane, radar ed elicotteri anglo-italiani o europei, lanciamissili, radar a lungo raggio, missili SAM, sonar, diesel, trasmissione francesi, missili francesi o franco-italiani, e così via in uno stretto rapporto di collaborazione.
 
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