Storia di Roma/La crisi della Repubblica: differenze tra le versioni

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* '''Propose di estendere la cittadinanza a tutti gli abitanti della penisola'''.
L'ultima proposta fu usata dagli avversari di Caio per far credere alla plebe romana che sarebbe stata danneggiata, a loro volta i cavalieri non appoggiarono più Caio credendo di dover condividere gli appalti con gli italici. Grazie a una nuova legge si ripresentò alle elezioni come tribuno nel 122 a.C. ma non fu rieletto, così per non essere ucciso come il fratello, occupò in armi l'Aventino e attaccato dalle truppe dei consoli si fece togliere la vita da un servo.
 
== L'ascesa di Mario ==
 
Il tentativo dei Gracchi di porre fine ai problemi sociali che la ''nobilitas'' creava era fallito. La classe dirigente romana si divise in due fazioni: gli [[w:optimates|optimates]] cioè la parte più conservatrice della nobilitas e i [[w:populares|populares]] che cercavano l'appoggio delle classi minori. Non solo, in questi anni la politica estera intacco i contrasti interni; nella Numidia, guidata da [[w:Giugurta|Giugurta]], erano stati uccisi molti mercanti italici, nel 112 a.C. il senato si vide costretto a dichiarare guerra a Giugurta. Fu inviato [[w:Quinto Cecilio Metello|Quinto Cecilio Metello]], che sconfisse Giugurata ma lo fece scappare; a catturarlo fu [[w:Caio Mario|'''Caio Mario''']] un uomo di ceto equestre eletto console nel 107 a.C. dai cavalieri e i nobili più permissivi.
I Cimbri e i Teutoni discesero dalla regione del Baltico della Gallia Cisalpina arrecando varie sconfitte alle legioni romani come a Noreia nel 113 a.C. da parte dei teutoni e ad Arausio nel 105 a.C. dai Cimbri. Per contrastare questa minaccia fu scelto Mario; riordinò le truppe romane e sconfisse i Teutoni nel 102 a.C. alla Acquae Sextiae e i Cimbri ai Campi Raudi nel 101 a.C. ;le vittorie di Mario facevano di lui un grande generale, appoggiato dal proprio esercito. Dopo il suo primo consolato, Mario aveva stabilito che tutti potevano arruolarsi nell'esercito, anche se nullatenente in cambio di un servizio di 16 anni, le armi, una paga e la possibilità di fare carriera. Questo cambiò radicalmente l'esercito, che non era più composto da contadini-soldati arruolati per un periodo limitato, ma da un corpo di professionisti a tempo pieno. Durante tutto il consolato di Mario non si era ancora riusciti a trovare delle soluzioni per i tre principali problemi:
* la riforma agraria incompiuta
* la rivalità tra cavalieri e senatori
* l'aspirazione degli italici per la cittadinanza romana.
Tanti furono le persone che cercarono di porre rimedio come i tribuni della plebe: Saturnino e [[w:Marco Livio Druso tribuno)|Marco Livio Druso]]. Dopo l'uccisione di Druso, scoppiò una forte ribellione tra Roma e gli italici, provò centinaia di vittime, ma Roma prevalse. La forte repressione si concluse nell'88 a.C. con il console [[w:Lucio Cornelio Silla|'''Lucio Cornelio Silla''']]
 
[[Categoria:Storia di Roma|La crisi della Repubblica]]
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