Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 1: differenze tra le versioni

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===L'era della [[w:Autoblindo Centauro|Centauro]]<ref>Dossier JP4: 'Speciale MBT', giugno 1990</ref><ref>Stanglini,Ruggero: ''Prova di Forza (Ariete e Centauro in azione)'', P&D Luglio 1992 pagg.26-33</ref>===
[[Immagine:Centauro_Tank_Iraq.jpg|320px|left|thumb|Centauro in Irak]]
Questo mezzo è nato con un programma non ben chiaro nella sua origine ed evoluzione. Quello che è certo è che l'Italia non aveva una tradizione sulle autoblindo degna di nota, fino a questo progetto molto avanzato. A parte le blindo AB40 e 41, armate con un cannone da 20 mm ed usate in limitatoun numero limitato (la loro meccanica, efficiente, era anche piuttosto complessa da costruire) durante la guerra e anche dopo, poi l'E.I si adattò alle autoblindo M8, che peraltro erano le migliori blindo americane, eccellenti veicoli 6x6 anche se con torretta scoperta, ma armataarmate con un pezzo da 37 mm. QuestoMa questo veicolo di fatto è stato radiato senza sostituzione.sostituzionee solo Neglinegli anni '70 apparvero finalmente dei mezzi corazzati italiani di progettazione originale. Erano i blindati 4x4 della serie 6600, prodotti dalla Fiat: il 6614 APC, e il 6616, la blindo. Pesanti circa 8 t, corazze di spessore di 7-8 mm, in acciaio saldato, molto inclinate molto, sopratutto davanti, per rendere possibile una difesa balistica ottimale nei limiti degli spessori. Veicoli 'onesti', simili a tanti altri della categoria, ebbero destini diversi. La 6614 venne esportata in varie nazioni, sopratutto Perù (con tanto di versione portamortaio da 81 mm, ma erano previsti anche tipi lanciarazzi multipli leggeri da 51 mm e altri allestimenti) e ancora di più Corea del Sud, che ha comprato anche la licenza di produzione, conper un totale di circa 500 veicoli. In tutto ne sono stati costruiti circa 1000, né tanti né pochi. In genere l'armamento era di una torretta da 7,762 mm binata per un uomo solo, e c'era la possibilità di portare e far sparare dall'interno una squadra di fanti. In pratica è stato usato in Italia solo da reparti di polizia, come del resto anche è accaduto alle 6616. Queste non hanno avuto export alcuno e non hanno ottenuto altro che commesse persolo una cinquantina di esemplari sono stati costruiti per i carabinieri (che erano e sono un corpo militare). Armate con una torretta daper 20due mmposti con la potente mitragliera Rh-202 eda due20 posti.mm Una+1 MG42/59 da 7,62 mm, una versione migliorata con una torretta armata con un pezzo Cockerill belga da 90 mm venne approntata anni dopo:, ma non ha ottenuto attenzione alcuna in un mercato già saturo di prodotti similari.
 
Dati questi precedenti è davvero difficile spiegarsi come ad un certo punto all'E.I. venne l'idea di munirsi di una blindo che al contrario è diventata la più costosa, pesante e potente della NATO (superata come peso solo dalla Roiikat sudafricana). Per esempio, nel caso della Francia l'evoluzione delle blindo è stata vasta ma graduale. La nuovaB1 Centauro è stata pensata con un lungo dibattito concettuale, e alla fine è diventata un bestione di gran lunga più costoso e pesante delle altre blindo. Il prototipo apparve in fretta, attorno al 1987 e pochi anni dopo entrò in produzione, per rimpiazzare i Leopard dadi molte unità, sopratutto nel caso di quelle blindate. A maggior ragione tutto questo è 'strano' se si considera come, nonostante fossero ben più economici e nonostante l'esperienza della Fiat-Iveco sui mezzi ruotati, nonon si sia voluto costituirecostituito delle truppe blindate moderne su veicoli ruotati, come quelle messe sù dal Patto, dai Francesi, dagli Spagnoli e dai Tedeschi, per dirne alcuni. LaInvece Centaurosi ècostruirono stataquasi pensata5.000 conmezzi undella lungofamiglia dibattitoM113, tutti rigorosamente concettualecingolati. Eccetto questi, enon allav'erano finealtro, ènell'E.I, diventatache unautocarri bestionea ditrazione granintegrale, lungamentre piùi costosoblindati eserie pesante6600 dellenon altresono blindomai stati presi seriamente in considerazione.
 
HaLa Centauro ha una blindatura di acciaio saldato, molto inclinata ma non molto spessa, ma con alcuni miglioramenti introdotti successivamente: dal 101° esemplare èha stata prodotta inavuto una versione con corazzatura migliore: questa comprende un inspessimento della blindatura d'acciaio ma anche una pannellatura interna della Mikrex, in kevlar, capace di fermare anche a distanza ridotta (diciamo sui 100 m) le munizioni da 12,7 mm ordinarie, e da circa 300-500 m quelle da 14,5 mm, nonché le micidiali schegge da 155 mm da 15 m di distanza sullrispetto all'esplosione. L'incremento di peso è di circa 700800 kg. Dal momento che il motore è avanti a destra, dietro c'é lo spazio per ospitare 2-3 uomini, ma in assetto molto precario. Dal 251imo esemplare sarebbevenne quindi stato allungato lo scafo di 22 cm per portare 4 esploratori con un certo confort, in ogni caso al posto di parte delle munizioni (14 sono in torretta, 24 nello scafo posteriore in 'racks' da 12 colpi). Per i mezzi in servizioprecedenti era in studio, nel '92, un kit per ospitare 2 uomini e un pacco munizioni (quindi solo 26 colpi in tutto). Era allo studio un sistema d'allarme laser collegato ai lanciagranate da 80 mm Galix, della Lacroix francese, capaci di generare in meno di un secondo una cortina fumogena anti-IRanche enello spettro visibileinfrarosso, e persistente per alcune decine di secondi. Si studiava anche un kit per la corazzatura da retrofittare sui primi 100 mezzi, anche se probabilmente questo valeva solo per i pannelli interni.
 
L'armamento della Centauro è costituito da un cannone da 105/52 mm, di tipo a 'lungo rinculo', con un freno di bocca a più luci, estrattore di fumi, manicotto termico, sistemato in una torretta piuttosto piccola e con una massa di circa 5 t (circa un quarto di quella di un carro armato tipo Ariete). I sistemi di controllo del tiro sono come quelli dell'Ariete, a cui rimandiamo. Va detto però che qui il capocarro non è dietro il cannoniere ma a sinistra del cannone (come si capisce dalla posizione del periscopio panoramico). Questo, della SFIM, se è uguale a quello dell'Arietedel Leclerc consente una visione IL a 2,5x e due ingrandimenti diurni con 2,5 o 10x. Nonostante il suo volume questo ha quindi meno ingrandimenti (e senza zoom) di quello del Leopard 1, anche se è molto più avanzato. La Centauro non ha lo stesso livello di stabilità dell'Ariete: anche se spara con un cannone meno potente e a lungo rinculo (con una forza di rinculo attenuata dal freno di bocca), e per fare 'centro' deve fermarsi per qualche istante e sparare, specie se si muove su terreno vario. La dotazione di colpi è di 38 proiettili senza truppe dietrodentro lo scafo, poi ci sono 2 (in seguito 3, con lo stesso discorso visto per l'Ariete) da 7,62 mm del tipo MG 42/59.
 
Il motore è un diesel della stessa famiglia di quello dell'Ariete, da 520 hp, con trazione motrice 8x8. La velocità max è di 100 kmh (gli pneumatici sono capaci di reggere fino a 120 kmh), l'autonomia di 800 km su strada.
 
Le dimensioni sono imponenti: lo scafo è lungo 7,4 m, col cannone avanti (nonostante che la torretta èsia sistemata nella zona centro-posteriore) 8,51 m, la larghezza è di 3,05 m e l'altezza, tutto compreso, 2,71 m. La vecchia 6616 pesava un terzo, e le dimensioni erano invece di 5,37 x 2,5 x 2,03 m.
 
La Centauro è diventata molto, e meritatamente, famosa per il suo impegno nelle missioni di 'Peace Keeping' oet similisimilia ('Peace enforcing', praticamente una guerra a bassa intensità), iniziando dalla Somalia. Visto che i primi 5 esemplari apparvero in una esercitazione 'Farfadet' italo-francese solo nel '92, anche questi sono mezzi realizzati in ritardo per la Guerra fredda. Per incrementare la protezione sono stati applicati due kit di corazze distanziate, uno instentebritannico insistente sopratutto nella torretta, l'altro per la torre e i lati dello scafo a forma di mattonelle (ma non è una corazza reattiva). Una Centauro è statavenne messa KO da un RPG durante lo scontro al Check Point Pasta. 24 mezzi sono stati inizialmente (dalla Spagna nel 1999 e ne sono seguiti altri) dallaper Spagnaun neltotale 1999di un'ottantina.
 
Insomma, la Centauro è di sicuro il mezzo più popolare della 'nuova generazione' dell' E.I. Questo anche perché l'ordine originario era per ben 450 mezzi, e la decurtazione, differenemente da quella dell'Ariete, Dardo e persino SidamSIDAM, è stata limitata a meno del 10% del totale. Inoltre, SidamSIDAM a parte, ha avuto una decisa preferenza nella priorità delle compere per i nuovi mezzi, tanto da avere la preferenza sui carri armati, pure coevi, tipo 'Ariete' (del resto la Fiat-Iveco è un colosso industriale e 'contava' molto di più della OTO-Melara).
 
Il costo delle Centauro, sopratutto per la considerevole complessità del sistema di controllo del tiro, pari a quello dell'ArieteTURMS, è stato davvero notevole: ben 1.500 mld abbondanti stimati già nel 1992 per appena 400 mezzi, ovvero circa i 2/3/4 didel quellicosto dei carri300 Ariete. La produzione avrebbe visto 10 prototipi, 90 di serie entro il 1992, addirittura 120 nel '93, 100 nel '94 e 80 nel '95. Quindi in tutto si è trattato di 390 mezzi di serie e 10 prototipi, a fronte di 450 (tutti di serie?) preventivati. InNonostante ogni caso iquesti costi sono notevoli, i tagli sono stati ridotti e la consegna molto rapida. Questo non è un fattore di poco conto rispetto ai tagli a ripetizione che hanno colpito altri importanti programmi: cancellazione di FIROS, OTOMATIC, ritardi e tagli notevoli agli Ariete e alle blindo leggere Puma, nonché ai VCC-80 e altri sistemi ancora.
 
Difficile criticare una blindo di successo come la Centauro, che per le missioni di Peacekeeping ha indubbiamente 'la faccia giusta': imponente, rapida, ben armata, con un cannone piuttosto minaccioso e dispositivi di visione ognitempo. Ma è reale tutta questa gloria? Specialmente all'inizio, si è pensato di no. E i dubbi su di un impiego in un largo combattimento convenzionale non sono mai stati realmente dissolti. Vediamo perché.
 
La Centauro ha un sistema di controllo del tiro è analogo a quello dell'Ariete, ma non è così per il resto del mezzo. Il motore è sistemato davanti, il che offre protezione aggiuntiva (a scapito del motore..), ma solo sul lato destro. Il pilota non ne trae giovamento,dato inoltre ha un posto di pilotaggio veramente (e sorprendentemente data la taglia del veicolo)angusto. Anche la torretta è piuttosto piccola se comparata ad un carro armato, nonostante debba ospitare 3 uomini. Il vantaggio èdella diconfigurazione averescelta seè nondi altroavere un portello posteriore, molto utile per varie ragioni, dall'ospitare altre persone a riarmare rapidamente il mezzo, ma la disposione è più simile a quella di un APC cingolato che a quella di una blindo e questo non necessariamente è un fattore positivo adel tutto campo positivo(anche se è tornato utile poi per la versione da trasporto truppe VBC).
 
La Centauro è stata descritta in tanti modi: cacciacarri, carro leggero, autoblindo, mezzo da intervento rapido. Quest'ultima è stata la sua vera ragione d'essere. La Centauro ad un certo punto si vedeva orignariamente 'giustificata' dal fatto di d'essere un mezzo rapidamente rischierabile per fronteggiare situazioni di crisi,: ovvero, senello scenario della Guerra fredda, visto che le unità corazzate italiane erano dislocate nel Nord-Est, ese 'qualcuno' invadeva il Sud Italia, allora questi mezzi sarebbero rapidamente intervenuti. Questo però non è un tipo di spiegazione convincente. A meno che la psicosi causata dall'invasione della Sicilia del '43 non albergasse in chi ha immaginato questo impiego, c'é da dire che solo i commandos sovietici e libici potevano eventualmente fare colpi di mano nel Sud-Italia, e certo non c'era bisogno di spostare masse corazzate dal Nord per affrontarli, anche perché esistevano pur sempre i corazzati della scuola di Lecce). E poi, se il problema percepito era questo, allora tanto avrebbe valso stanziare un battaglione corazzato direttamente in Sicilia. Uno della trentina complessivi,disponibili non avrebbe fatto molta differenza, per lo strumento del NE,schierato alla 'porta di Gorizia'.
 
A parte il preposizionamento, i paragoni si dovrebbero fare con quanto sia rapido spostare i mezzi da un fronte all'altro, tenendo presente della loro reale validità, al di là delle elucubrazioni teoriche. Le 'Centauro' erano e sono rapide su strada, ma solo se comparate aai mezzi cingolati, dopotutto con 100 kmh e 800 km di autonomia non sono diverse da un normale autocarro a pieno carico. Se si considera solo quale sia il tempo di percorrenza (e in tempo di pace) della Salerno-Reggio Calabria, è chiaro che puntare sulla velocità su strada è poco importanteproduttivo. Un veicolo portacarri con un Leopard avrebbe mantenuto probabilmente una media appena inferiore, ma(e unain voltaassenza sbarcatodi ingorghi), ilma suoavrebbe mezzopoi sarebbe statosbarcato un carro senza compromessi. Un altro modo è la ferrovia, vulnerabile ad attacchi sulle sue linee più di qualunque altro tipo di comunicazione, ma un treno merci sarebbeè un sistema ragionevolmente rapido per spostare veicoli con ragionevole rapidità. Un traghetto rapido (20-30 nodi) avrebbeha anch'esso la sua validità. Ma vi è ancora un'altra possibilità, l'aviotrasporto. SE al posto della Centauro vi fosse stata per esempio, una macchina come l'AMX-10RC da 15 t, o una Centauro 'equivalente' a questa', sarebbe stato possibile imbarcarne una dozzina e portarli da Venezia a Palermo in poco più di 3 ore a bordo di altrettanti C-130H Hercules. Abbassando i requisiti vi sono le blindo 6616, oppure, se si cercano mezzi capaci di contrastare addirittura i carri armati (cosa che, in una operazione di sbarco, avrebbero al più potuto portare gli americani, in caso di una improbabile guerra con l'Italia di Craxi), le blindo AML da 5,7 o le ERC-90 da 7,8 t. In sostanza, con una cinquantina di aerei G-222 e C-130 disponibili, se il problema del rischieramento rapido era questo, si sarebbe potuto caricare un intero battaglione di questi veicoli (ospitabili anche dai G-222) e portarli in qualche ora ovunque nel territorio nazionale. Inoltre, una volta arrivati sulla punta della Calabria, treni, autoblindo, rimorchi si sarebbero tutti dovuti fermare ed aspettare per un traghetto. Gli aerei invece avrebbero continuato senza problemi giungendo direttamente in Sicilia.
 
Ma vi è ancora un'altra possibilità, l'aviotrasporto. Se al posto della Centauro vi fosse stata per esempio, una macchina come l'AMX-10RC da 15 t, o una Centauro 'equivalente'(per esempio, 6x6), sarebbe stato possibile imbarcarne una dozzina e portarli da Venezia a Palermo in poco più di 3 ore a bordo di altrettanti C-130H Hercules. Abbassando i requisiti operativi vi sono le blindo 6616, oppure, se si cercano mezzi capaci di contrastare addirittura i carri armati (che avrebbero al più potuto portare gli americani, e in caso di una improbabile guerra con l'Italia di Craxi), le AML da 5,7 o le ERC-90 da 7,8 t. In sostanza, con circa 50 G-222 e C-130, se il problema era quello del rischieramento rapido, si sarebbe potuto caricare un intero battaglione di questi veicoli (per l'appunto ospitabili anche dai G-222) e portarli in qualche ora ovunque nel territorio nazionale. Inoltre, una volta arrivati sulla punta della Calabria, treni, autoblindo, rimorchi si sarebbero tutti dovuti fermare ed aspettare per un traghetto. Gli aerei invece avrebbero continuato senza problemi giungendo facilmente in Sicilia.
Le Centauro, quindi come spiegamento strategico non sono affatto 'rapide' da schierare: poco più veloci dei rimorchi autocarrati, e forse dei treni (sempre che le strade siano decenti), non trasportabili da nessun aereo italiano (anche se i C-130 hanno il vano di carico largo 3,12 m contro 3,05 della Centauro, questa a pieno carico è troppo pesante). Come autoblindo sono molto grandi e visibili, addirittura più grosse di un autocarro. Come cacciacarri sono abbastanza efficienti, ma un veicolo ben più semplice con missili TOW può colpire con efficacia un carro armato anche a 4 km di distanza, cosa che ben difficilmente un pezzo da 105 mm può eguagliare. Inoltre le Centauro, come mezzo da trasporto truppe sono (come del resto il Merkava) nel migliore dei casi un ripiego, e come carro da combattimento troppo vulnerabili. Si criticano i carri armati sovietici per la vulnerabilità alle armi occidentali, ma se non altro non hanno bisogno di corazze aggiuntive per resistere ai colpi di mitragliatrice. Inoltre le ruote sono sempre vulnerabili a schegge e pallottole se non al fuoco nel senso più letterale del termine.
 
Le Centauro, quindi, come spiegamento strategico non sono affatto 'rapide' da schierare: poco più veloci dei rimorchi autocarrati, e forse dei treni (sempre che le strade siano decenti), non trasportabili da nessun aereo italiano (anche se i C-130 hanno il vano di carico largo 3,12 m contro 3,05 della Centauro, questa a pieno carico è troppo pesante), sono trasportabili solo via mare o via terra. Come autoblindo sono molto grandi e visibili, addirittura più grosse di un autocarrocarro. Come cacciacarri sono abbastanza efficienti, ma un veicolo ben più semplice con missili TOW può colpire con efficacia un carro armato moderno anche a 4 km di distanza, cosa che ben difficilmente un pezzo da 105 mm può eguagliare, anche nelle migliori condizioni. Inoltre le Centauro, come mezzo da 'trasporto truppe' sono (come del resto il Merkava) nel migliore dei casi un ripiego. Infine, e come carro da combattimento sono troppo vulnerabili. Si criticano i carri armati sovietici per la vulnerabilità alle armi occidentali, ma se non altro non hanno bisogno di corazze aggiuntive per resistere ai colpi di mitragliatrice pesante, anzi frontalmente hanno una buona resistenza ai colpi da 105 e anche da 120 mm, dipende dalle versioni. Inoltre le ruote sono sempre vulnerabili a schegge e pallottole, se non al fuoco nel senso più letterale del termine (leggi napalm e molotov).
Poi c'é il costo: quasi 4 mld per blindo. L'E.I. ha rottamato i suoi carri Leopard 1 senza nemmeno tentare (eccetto che nel caso dei Leopard 1A5, e giusto grazie alle torrette di 'seconda mano') di aggiornarli, come avrebbero indubbiamente meritato (e come è stato fatto da molti utenti). Il costo per 400 carri era stimato in circa 650-700 mld. comprendento il sistema di controllo del tiro TURMS. Questo significa che a parità di costo tutti i Leopard 1 dell'EI avrebbero potuto essere ammodernati. E' significativo poi considerare il successo 'export' della Centauro. Questa è stata valutata (negativamente) dall'US Army, è stata comprata in alcuni esemplari dagli spagnoli. Ma questi successi dovrebbero piuttosto dimostrare, paradossalmente, come la Centauro non sia stata un progetto 'di successo'. Essendo tanto avanzata e moderna, e diversa da altre blindo, avrebbe dovuto ottenere molti più successi rispetto a quel poco che ha raccolto, dopo ben 10 anni dall'arrivo del prototipo. Gli altri eserciti hanno preferito ammodernare i loro carri armati o comprarne di nuovi, assieme a mezzi per la fanteria e artiglieria. Nessun altro esercito ha seguito quindi lo stesso ordine di preferenza per investire i propri denari nell'ammodernamento: prima sono venuti i carri e la fanteria, poi l'artiglieria, i mezzi esploranti molto indietro. Forse l'E.I. non avendo soldi per tutto avrà prediletto un mezzo piuttosto flessible per vari ruoli, ma di sicuro non per ragioni di 'peace Keeping' che non erano contemplate all'epoca della Guerra Fredda, almeno non nella misura in cui sono state compiute poi, con mezzi pesanti. Come mezzo tattico la Centauro non è di dimensioni trascurabili, e non è anfibia: due cose tutt'altro che secondarie per l'ambiente italiano, montuoso e ricco di fiumi. E' vero che anche la Rooikat sudafricana è grossa e non anfibia, ma si tratta di un ambiente del tutto diverso operativamente e non ha nessun senso effettuare tale paragone. Come mezzo di combattimento, avendo una corazza sottile, ruote vulnerabili e solo una quarantina di colpi da 105 mm, non ha nessun margine contro un Leopard parimenti aggiornato nei sistemi, che tra l'altro è stato concepito per resistere ai colpi da 20 mm, non da 7,62 come la Centauro originaria. In termini di confronti 'teorici', non esiste cannone di carro che non potrebbe trapassare la potente Centauro, mentre non è vero il contrario. All'epoca della blindo AML, per esempio, questa era sì vulnerabilissima ai carri armati, ma poteva metterli KO con il pezzo da 90 mm e sfuggire rapidamente con le sue piccole dimensioni. La blindo ERC poteva fare qualcosa di simile avendo un cannone da 90 mm lungo, contro mezzi tipo l'M60 e il Leopard 1. Ma con i mezzi moderni non si scherza. L'M1 e il Leopard 2 non sono solo più veloci, ma anche molto meglio protetti e armati. E' difficile che un veicolo, specie se grosso come la Centauro, sfugga ai loro sistemi IR (mentre prima poteva bastare un cespuglio per nascondere una AML), ed è difficile che la velocità o le piccole dimensioni bastino ad evitare il fuoco di un sistema di controllo del tiro moderno. Questo vale anche per la Centauro, ma almeno frontalmente, non c'é partita: anche di fronte ad un M1 Abrams con il pezzo da 105 mm la Centauro è praticamente incapace di perforarlo, mentre il carro è capace di trapassarla e distruggerla ad ogni distanza valida di tiro. I mezzi corazzati leggeri, specie se operano da soli, sul campo di battaglia moderno non hanno molte chances di sopravvivenza. E le armi controcarri come le RPG, Apilas, Panzerfaust 3 sono abbastanza potenti da mettere KO anche un carro, con un colpo ben piazzato: blindati leggermente protetti non avrebbero invece scampo, nemmeno sull'arco frontale. Insomma, per molti aspetti le Centauro sono una riproposizione dell' [[w:incrociatore da battaglia|incrociatore da battaglia]]: entrambi hanno dimensioni e costi paragonabili a quelli delle unità maggiormente corazzate, sono veloci, ben armati, ma anche vulnerabili e possibilmente senza molte chances di sopravvivere in una battaglia ad alta intensità. Questo parallelismo tra mezzi navali e terrestri non dovrebbe stupire: la teoria di mezzi veloci e con buona potenza di fuoco esiste già nella storia dei corazzati: non per niente gli inglesi e altre nazioni diedero origine ai 'carri incrociatori', il cui squilibrio di caratteristiche non diede altro che cattivi risultati (troppo vulnerabili, sostanzialmente).
 
Poi c'é il costo: quasi 4 mld per blindo. L'E.I. ha rottamato i suoi carri Leopard 1 senza nemmeno tentare (eccetto che nel caso dei Leopard 1A5, e giusto grazie alle torrette di 'seconda mano') di aggiornarli, come avrebbero indubbiamente meritato (e come è stato fatto da molti utenti: Germania, Canada, Belgio etc). Il costo per 400 carri era stimato in circa 650-700 mld comprendento il sistema di controllo del tiro TURMS. Questo significa che a parità di costo tutti i Leopard 1 dell'EI avrebbero potuto essere ammodernati. E' significativo poi considerare il successo all'export' della Centauro. Questa è stata valutata (negativamente) dall'US Army, è stata comprata in alcuni esemplari dagli spagnoli. Ma questi successi dovrebbero piuttosto dimostrare, paradossalmente, come la Centauro non sia stata un progetto 'di successo'. Essendo tanto avanzata e moderna, e diversa da altre blindo, avrebbe dovuto ottenere molti più successi rispetto a quel poco che ha raccolto, e solo dopo ben 10 anni dal prototipo. Gli altri eserciti hanno preferito ammodernare i loro carri armati o comprarne di nuovi, assieme a mezzi per la fanteria e artiglieria. Per i movimenti rapidi degli MBT è stata incrementata la forza di veicoli portacarri. Nessun altro esercito ha seguito quindi lo stesso ordine di preferenza per investire i propri denari nell'ammodernamento: prima sono venuti i carri e la fanteria, poi l'artiglieria, ma i mezzi esploranti molto indietro. Forse l'E.I., non avendo soldi per tutto, avrà prediletto un mezzo piuttosto flessible per vari ruoli, ma di sicuro non per ragioni di 'peace Keeping' che non erano contemplate all'epoca della Guerra Fredda, almeno non nella misura in cui sono state compiute poi, con mezzi pesanti.
L'E.I. negli anni '80 poteva certo limitarsi ad un mezzo meno potente e meno dispendioso. Attualmente, invece, c'é la tentazione di scegliere la Centauro con la torretta HITFACT, con un nuovo, particolarmente potente pezzo da 120 mm, come rimpiazzo per i Leopard 1A5. Il tempo dirà se la cosa andrà in porto, ma questo veicolo sarebbe ancora troppo vulnerabile in un grande conflitto convenzionale e al contempo fin troppo complesso e costoso per una missione 'di pace'. Che l'E.I. avesse inteso di dotarsi di mezzi superiori alle sue possibilità, negli anni '80, lo dimostra del resto anche il prototipo del VCC-80 Dardo: era dotato di un periscopio d'osservazione e puntamento per il capocarro, come sui carri e le blindo, ma era un caso unico a livello mondiale: così è stato soppresso e il sistema di tiro e osservazione notevolmente semplificato nel caso degli esemplari prodotti in serie. I costi erano davvero troppo alti per un mezzo corazzato per la fanteria. I fanti italiani hanno così continuato ad usare il VCC-1 e 2, nati come ripiego negli anni '70, fino grossomodo ai nostri giorni, dato che i Dardo sono molto pochi (almeno inizialmente 200 al costo di ben 1.100 mld, paragonabile a quello iniziale per i carri Ariete).
 
Come mezzo tattico la Centauro non è affatto di dimensioni trascurabili, e non è anfibia: due cose tutt'altro che secondarie per l'ambiente italiano, montuoso e ricco di fiumi. E' vero che anche la Rooikat sudafricana è grossa e non anfibia, ma si tratta di un ambiente del tutto diverso operativamente e sarebbe semplicemente disonesto fare tale paragone. Si pensi solo che, tornando allo stretto di Sicilia, una AMX-10RC potrebbe, con mare non troppo proibitivo, persino attraversarlo speditamente a 10 kmh.
 
Come mezzo di combattimento, avendo una corazza sottile, ruote vulnerabili e solo una quarantina di colpi da 105 mm, non ha nessun margine rispetto ad un Leopard 1 parimenti aggiornato, che tra l'altro è stato concepito per resistere ai colpi da 20 mm, non da 7,62 come la Centauro originaria.
 
In termini di confronti 'teorici' (con il classico 'duello' statico), non esiste cannone di carro che non potrebbe trapassare la potente Centauro, mentre non è vero il contrario. Ma c'é di più. All'epoca della blindo AML (anni '60), per esempio, questa era sì vulnerabilissima ai carri armati, ma poteva metterli KO con il pezzo da 90 mm e sfuggire rapidamente, tanto era piccola e veloce. La blindo ERC (anni '70) poteva fare qualcosa di simile avendo un cannone da 90 mm medio o lungo, contro mezzi tipo l'M60 e il Leopard 1. Ma con i loro discendenti non si scherza. L'M1 e il Leopard 2 non sono solo più veloci, ma anche molto meglio protetti e armati. E' difficile che un veicolo, specie se grosso come la Centauro, sfugga ai loro sistemi IR (mentre prima poteva bastare un cespuglio per nascondere una AML), ed è difficile che la velocità o le piccole dimensioni bastino ad evitare il fuoco di un sistema di controllo del tiro moderno (sperimentato persino contro elicotteri). Questo vale anche per la Centauro, ma almeno frontalmente, non c'é partita: anche di fronte ad un M1 Abrams con il pezzo da 105 mm la Centauro è praticamente incapace di perforarlo, mentre il carro è capace di trapassarla e distruggerla ad ogni distanza valida di tiro. I mezzi corazzati leggeri, specie se operano da soli, sul campo di battaglia moderno non hanno molte chances di sopravvivenza. E le armi controcarri come le RPG, Apilas, Panzerfaust 3 sono abbastanza potenti da mettere KO anche un carro, con un colpo ben piazzato: blindati leggermente protetti non avrebbero invece scampo, nemmeno sull'arco frontale. Insomma, per molti aspetti le Centauro sono una riproposizione dell' [[w:incrociatore da battaglia|incrociatore da battaglia]]: entrambi hanno dimensioni e costi paragonabili a quelli delle unità maggiormente corazzate, sono veloci, ben armati, ma anche vulnerabili e senza molte chances di sopravvivere in una battaglia ad alta intensità.
 
Questo parallelismo tra mezzi navali e terrestri non dovrebbe stupire: la teoria di mezzi veloci e con buona potenza di fuoco esiste già nella storia dei corazzati: non per niente gli inglesi e altre nazioni diedero origine ai 'carri incrociatori', il cui squilibrio di caratteristiche non diede altro che cattivi risultati (troppo vulnerabili, sostanzialmente). Un mezzo come il BT-7 sovietico per esempio, ha subito danni gravissimi in combattimento contro truppe corazzate ben addestrate e forti. I carri britannici tipo 'cruiser', armati con lo stesso pezzo da 40 mm dei 'Matilda II' da fanteria, molto più veloci ma meno corazzati, sono stati letteralmente sterminati, mentre i loro cugini più corazzati, per quanto lenti ad arrivare in zona operativa, hanno combattuto con successo per molto tempo. Inoltre, se mancano le condizioni per la mobilità (per esempio su di un terreno fangoso) un mezzo poco protetto ma altamente mobile diventa poco protetto e basta: anche per questo gli inglesi persero a Bir-el Gobi contro gli italiani (nonostante fosse in pieno deserto, il terreno era inzuppato d'acqua e favoriva quindi la difesa rispetto alla manovra offensiva). Insomma, storicamente la mobilità a scapito della protezione non paga, specialmente con sistemi di controllo del tiro tanto efficaci e precisi.
 
L'E.I. negli anni '80 poteva certo limitarsi ad un mezzo meno potente e meno dispendioso. Attualmente, invece, c'é la tentazione di scegliere la Centauro con la torretta HITFACT, con un nuovo, particolarmente potente pezzo da 120 mm, come rimpiazzo per i Leopard 1A5. Il tempo dirà se la cosa andrà in porto, ma questo veicolo sarebbe ancora troppo vulnerabile in un grande conflitto convenzionale e al contempo fin troppo complesso e costoso per una missione 'di pace'. Specialmente nell'epoca di missili controcarri 'fire and forget' tipo lo Javelin, che possono essere portati in azione persino da team montati su jeep e colpire in maniera letale qualunque carro armato.
 
L'E.I. negli anni '80 poteva certo limitarsi ad un mezzo meno potente e meno dispendioso. Attualmente, invece, c'é la tentazione di scegliere la Centauro con la torretta HITFACT, con un nuovo, particolarmente potente pezzo da 120 mm, come rimpiazzo per i Leopard 1A5. Il tempo dirà se la cosa andrà in porto, ma questo veicolo sarebbe ancora troppo vulnerabile in un grande conflitto convenzionale e al contempo fin troppo complesso e costoso per una missione 'di pace'. Che l'E.I. avesse inteso di dotarsi di mezzi superiori alle sue possibilità, negli anni '80, lo dimostra del resto anche il prototipo del VCC-80 Dardo: era dotato di un periscopio d'osservazione e puntamento per il capocarro, come sui carri e le blindo, maed era un caso unico a livello mondiale: cosìdati i costi che comportava, è stato soppresso e il sistema di tiro e osservazione notevolmente semplificato nel caso deglinegli esemplari prodotti in serie. I costi erano davvero troppo alti per un mezzo corazzato per la fanteria. I fanti italiani hanno così continuato ad usare il VCC-1 e 2, nati come ripiego negli anni '70, fino grossomodo ai nostri giorni, dato che i Dardo sono molto pochi (almeno inizialmente 200 al costo di ben 1.100 mld, paragonabile quasi a quello iniziale per idei carri Ariete).