Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Italia: esercito 1: differenze tra le versioni

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===La [[w:Autoblindo Centauro|Autoblindo Centauro]]<ref>Dossier JP4: 'Speciale MBT', giugno 1990</ref><ref>Stanglini,Ruggero: ''Prova di Forza (Ariete e Centauro in azione)'', P&D Luglio 1992 pagg.26-33</ref>===
[[Immagine:Blindo_centauro_desertoCentauro_Tank_Iraq.jpg|320px|left|thumb|Centauro in Irak]]
Questo mezzo è nato con un programma non ben chiaro nella sua origine. Quello che è certo è che l'Italia non aveva una tradizione sulle autoblindo degna di nota fino a questo progetto. A parte le blindo AB40 e 41, armate con un cannone da 20 mm ed usate in limitato numero (la loro meccanica, efficiente, era piuttosto complessa da costruire) durante la guerra e anche dopo, poi l'E.I si adattò alle autoblindo M8, che peraltro erano le migliori americane, eccellenti veicoli 6x6 anche se con torretta scoperta, ma armata con un pezzo da 37 mm. Questo veicolo di fatto è stato radiato senza sostituzione. Negli anni '70 apparvero finalmente dei mezzi corazzati italiani di progettazione originale. Erano i blindati 4x4 della serie 6600, prodotti dalla Fiat: il 6614 APC, e il 6616, blindo. Pesanti circa 8 t, corazze di spessore di 7-8 mm, in acciaio saldato, inclinate molto, sopratutto davanti, per rendere possibile una difesa balistica ottimale nei limiti degli spessori. Veicoli 'onesti', simili a tanti altri della categoria, ebbero destini diversi. La 6614 venne esportata in varie nazioni, sopratutto Perù (con tanto di versione portamortaio da 81 mm, ma erano previsti anche tipi lanciarazzi multipli leggeri da 51 mm e altri allestimenti) e ancora di più Corea del Sud che ha comprato anche la licenza di produzione, con un totale di circa 500 veicoli. In tutto ne sono stati costruiti circa 1000, né tanti né pochi. In genere l'armamento era di una torretta da 7,7 mm binata per un uomo solo, e c'era la possibilità di portare e far sparare dall'interno una squadra di fanti. In pratica è stato usato in Italia solo da reparti di polizia, come del resto anche è accaduto alle 6616. Queste non hanno avuto export alcuno e non hanno ottenuto altro che commesse per una cinquantina di esemplari per i carabinieri. Armate con una torretta da 20 mm con la potente mitragliera Rh-202 e due posti. Una versione migliorata con una torretta armata con un pezzo Cockerill belga da 90 mm venne approntata anni dopo: ma non ha ottenuto attenzione alcuna.
 
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Le Centauro, quindi come spiegamento strategico non sono affatto 'rapide' da schierare: poco più veloci dei rimorchi autocarrati, e forse dei treni (sempre che le strade siano decenti), non trasportabili da nessun aereo italiano (anche se i C-130 hanno il vano di carico largo 3,12 m contro 3,05 della Centauro, questa a pieno carico è troppo pesante). Come autoblindo sono molto grandi e visibili, addirittura più grosse di un autocarro. Come cacciacarri sono abbastanza efficienti, ma un veicolo ben più semplice con missili TOW può colpire con efficacia un carro armato anche a 4 km di distanza, cosa che ben difficilmente un pezzo da 105 mm può eguagliare. Inoltre le Centauro, come mezzo da trasporto truppe sono (come del resto il Merkava) nel migliore dei casi un ripiego, e come carro da combattimento troppo vulnerabili. Si criticano i carri armati sovietici per la vulnerabilità alle armi occidentali, ma se non altro non hanno bisogno di corazze aggiuntive per resistere ai colpi di mitragliatrice. Inoltre le ruote sono sempre vulnerabili a schegge e pallottole se non al fuoco nel senso più letterale del termine.
 
Poi c'é il costo: quasi 4 mld per blindo. L'E.I. ha rottamato i suoi carri Leopard 1 senza nemmeno tentare (eccetto che nel caso dei Leopard 1A5, e giusto grazie alle torrette di 'seconda mano') di aggiornarli, come avrebbero indubbiamente meritato (e come è stato fatto da molti utenti). Il costo per 400 carri era stimato in circa 650-700 mld. comprendento il sistema di controllo del tiro TURMS. Questo significa che a parità di costo tutti i Leopard 1 dell'EI avrebbero potuto essere ammodernati. E' significativo poi considerare il successo 'export' della Centauro. Questa è stata valutata (negativamente) dall'US Army, è stata comprata in alcuni esemplari dagli spagnoli. Ma questi successi dovrebbero piuttosto dimostrare, paradossalmente, come la Centauro non sia stata un progetto 'di successo'. Essendo tanto avanzata e moderna, e diversa da altre blindo, avrebbe dovuto ottenere molti più successi rispetto a quel poco che ha raccolto, dopo ben 10 anni dall'arrivo del prototipo. Gli altri eserciti hanno preferito ammodernare i loro carri armati o comprarne di nuovi, assieme a mezzi per la fanteria e artiglieria. Nessun altro esercito ha seguito quindi lo stesso ordine di preferenza per investire i propri denari nell'ammodernamento: prima sono venuti i carri e la fanteria, poi l'artiglieria, i mezzi esploranti molto indietro. Forse l'E.I. non avendo soldi per tutto avrà prediletto un mezzo piuttosto flessible per vari ruoli, ma di sicuro non per ragioni di 'peace Keeping' che non erano contemplate all'epoca della Guerra Fredda, almeno non nella misura in cui sono state compiute poi, con mezzi pesanti. Come mezzo tattico la Centauro non è di dimensioni trascurabili, e non è anfibia: due cose tutt'altro che secondarie per l'ambiente italiano, montuoso e ricco di fiumi. E' vero che anche la Rooikat sudafricana è grossa e non anfibia, ma si tratta di un ambiente del tutto diverso operativamente e non ha nessun senso effettuare tale paragone. Come mezzo di combattimento, avendo una corazza sottile, ruote vulnerabili e solo una quarantina di colpi da 105 mm, non ha nessun margine contro un Leopard parimenti aggiornato nei sistemi, che tra l'altro è stato concepito per resistere ai colpi da 20 mm, non da 7,62 come la Centauro originaria. In termini di confronti 'teorici', non esiste cannone di carro che non potrebbe trapassare la potente Centauro, mentre non è vero il contrario. All'epoca della blindo AML, per esempio, questa era sì vulnerabilissima ai carri armati, ma poteva metterli KO con il pezzo da 90 mm e sfuggire rapidamente con le sue piccole dimensioni. La blindo ERC poteva fare qualcosa di simile avendo un cannone da 90 mm lungo, contro mezzi tipo l'M60 e il Leopard 1. Ma con i mezzi moderni non si scherza. L'M1 e il Leopard 2 non sono solo più veloci, ma anche molto meglio protetti e armati. E' difficile che un veicolo, specie se grosso come la Centauro, sfugga ai loro sistemi IR (mentre prima poteva bastare un cespuglio per nascondere una AML), ed è difficile che la velocità o le piccole dimensioni bastino ad evitare il fuoco di un sistema di controllo del tiro moderno. Questo vale anche per la Centauro, ma almeno frontalmente, non c'é partita: anche di fronte ad un M1 Abrams con il pezzo da 105 mm la Centauro è praticamente incapace di perforarlo, mentre il carro è capace di trapassarla e distruggerla ad ogni distanza valida di tiro. I mezzi corazzati leggeri, specie se operano da soli, sul campo di battaglia moderno non hanno molte chances di sopravvivenza. E le armi controcarri come le RPG, Apilas, Panzerfaust 3 sono abbastanza potenti da mettere KO anche un carro, con un colpo ben piazzato: blindati leggermente protetti non avrebbero invece scampo, nemmeno sull'arco frontale. Insomma, per molti aspetti le Centauro sono una riproposizione dell' [[w:incrociatore da battaglia|incrociatore da battaglia]]: entrambi hanno dimensioni e costi paragonabili a quelli delle unità maggiormente corazzate, sono veloci, ben armati, ma anche vulnerabili e possibilmente senza molte chances di sopravvivere in una battaglia ad alta intensità. Questo parallelismo tra mezzi navali e terrestri non dovrebbe stupire: la teoria di mezzi veloci e con buona potenza di fuoco esiste già nella storia dei corazzati: non per niente gli inglesi e altre nazioni diedero origine ai 'carri incrociatori', il cui squilibrio di caratteristiche non diede altro che cattivi risultati (troppo vulnerabili, sostanzialmente).
 
L'E.I. negli anni '80 poteva certo limitarsi ad un mezzo meno potente e meno dispendioso. Attualmente, invece, c'é la tentazione di scegliere la Centauro con la torretta HITFACT, con un nuovo, particolarmente potente pezzo da 120 mm, come rimpiazzo per i Leopard 1A5. Il tempo dirà se la cosa andrà in porto, ma questo veicolo sarebbe ancora troppo vulnerabile in un grande conflitto convenzionale e al contempo fin troppo complesso e costoso per una missione 'di pace'. Che l'E.I. avesse inteso di dotarsi di mezzi superiori alle sue possibilità, negli anni '80, lo dimostra del resto anche il prototipo del VCC-80 Dardo: era dotato di un periscopio d'osservazione e puntamento per il capocarro, come sui carri e le blindo, ma era un caso unico a livello mondiale: così è stato soppresso e il sistema di tiro e osservazione notevolmente semplificato nel caso degli esemplari prodotti in serie. I costi erano davvero troppo alti per un mezzo corazzato per la fanteria. I fanti italiani hanno così continuato ad usare il VCC-1 e 2, nati come ripiego negli anni '70, fino grossomodo ai nostri giorni, dato che i Dardo sono molto pochi (almeno inizialmente 200 al costo di ben 1.100 mld, paragonabile a quello iniziale per i carri Ariete).