Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Olanda-2: differenze tra le versioni

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===Forze armate olandesi, previsioni per il futuro (al 1990)<ref>Valpolini,Paolo: ''L'Olanda verso il 2000'', P&D Luglio 1992, pagg. 48-53</ref>===
E' senz'altro interessante rivedere come il Ministero della Difesa olandese erafosse interessato a cambiare la sua capacità militare alla fine della Guerra Fredda.
 
In base al Libro Bianco della Difesa del 1991 v'era la volontà di mantenere unita la NATO, con appoggio anche alle missioni multinazionali, enfasi sulla mobilità e flessibilità che oggi sembrano scontate, ma molto meno all'epoca di un confronto militare con truppe corazzate massicciamente dispiegate in Europa. Il servizio di leva era ridottoda ridursi da 14 a 12 mesi e riorganizzare le F.A. significava anche ridurle, data anche la potenza accumulata in una nazione tanto piccola come l'Olanda. Le riduzioni dell'organico sarebbero comunque andate a finanziare l'innovazione e quindi con l'aggiornamento, le F.A. olandesi avrebbero guadagnato in efficienza e modernità, magari anche superando i precedenti limiti di funzionalità. E il bilancio era davvero notevole: 14.087 milioni di fiorini, ovvero 9.500 miliardi di lire, quasi la metà di quello italiano (e l'Italia à una nazione 10 volte più grande e 5 volte più popolata), e questo era previsto nel 1992, con un taglio di 245 milioni di fiorini già con le riforme previste dal Libro bianco, e altri 275 con la revisione del bilancio. Le riduzioni erano previste fino almeno al 1996 in ragione del 2% annuo.
Anzitutto la marina, che non ha avuto un coinvolgimento nel trattato CFE e tanto meno è stata tagliata per le nuove necessità strategiche, al contrario ben interessate alla sua nuova strategia post-guerra fredda. Di certo la riduzione della prontezza operativa, speculare a quella della Marina Russa, era un motivo di economizzazione.
 
L'organico attorno al 1992 era, per la '''Koniklijke Marine''':
 
*2 sottomarini 'Walrus' e due ordinati
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*2 rifornitori di squadra
 
In tutto v'erano 17.000 uomini e donne, di cui solo 1.500 di leva, oltre a 5.700 civili, ripartiti, come organizzazione operativa, sopratutto nei due gruppi d'altura, ciascuno con un paio di navi antiaeree di cui una 'Tromp', e 4-6 fregate. C'era da ridurre gli organici del 10% nella seconda metà degli anni '90, mettendo in riserva alcune navi grazie al maggiore preavviso per la mobilitazione dopo la fine della Guerra fredda. In seguito vi sarebbero stati 2 gruppi d'altura principali e uno secondario, oltre ai cacciamine. La forza di questi gruppi era diprevista in 1 fregata contraerea di nuovo tipo, da impiegare anche come nave comando, una fregata contraerea, 4 fregate ASW del tipo 'M' o 'Karel Doorman' e 3 'Kortenaer' per la difesa ravvicinata con due elicotteri l'una, e infine un vitale rifornitore di squadra e 3 sottomarini. Dei due gruppi solo uno sarebbe stato mantenuto ain piena attività per un ridotto preavviso, ed era quello costituito dalle navi di cui sopra. ILIl secondo gruppo, a ridotta prontezza operativa, sarebbe stato formato da 4 fregate 'Kortenaer', ma nel 2006 sarebbe stato ordinato. La radiazione di 2 navi 'Kortenaer' era prevista dal Libro bianco nel 1994 per due navi, ma poi sono stateè previstestato aldeciso un taglio ben più ampio in sede di contrariorevisione: 3 navi e altrettante da mettere in vendita, riducendo le 'Kortenaer' da 10 a 4. Nel 2006 sarebbe stata anche la volta dei due 'Zwaardis', senza rimpiazzo. La prima linea sarebbefinita rimastaad costituitaun datotale di 16 navi, ovvero le due fregate antiaeree di nuovo tipo, 4 'Kortenaer', 8 'Doorman' e 2 navi contraeree 'Eisembeeck'. Nel frattempo sarebbero state messe in riserva 4 'Alkmaar', e si cercavasarebbe cercato di rimpiazzare gli 11 dragamine 'Dokkum', forse in collaborazione col Portogallo e sicuramente col Belgio. Le navi idrografiche in servizio sarebbero state radiate entro il 2000, ma non rimpiazzate. Questo perché sostituite da due cacciaminedei leridondanti avrebbero sostituitecacciamine. Diverso per i rifornitori, con due navi da costruire con un programma multilaterale con la Spagna. La Marina olandese avrebbe anche messo in servizio una nave LPD da sbarco, erano infine previsti 20 NH-90, molto necessari per rimpiazzare i Lynx. I P-3 Orion erano invece confermati, come anche i Mariniers: delil 1° battaglione Korps Mariniers, gli incursori subacquei, una compagnia mortai da 120 mm, erano tutti in organico del 3° Commando Brigade della Royal Navy, con cui v'era una forte intesa. Costituivano infatti la UK/NL Amphibious Force. La forza olandese era addestrata per i climi artici. Il 2° battaglione dei fanti di marina era parte della SMF, la Forza Aeromobile Alleata. ILIl 3° Battaglione era in riserva e il 4° nelle Antille olandesi. insomma, i fucilieri di marina olandesi erano una forza piccola ma realmente fondamentale per lo strumento operativo dell'Olanda.
 
L'aviazione, '''Koninklijke Luchtmacht''', era in fase di riduzione, ma per lo più si trattava di ferraglia: gli ultimi 79 F-5 del 316° Sqn sono stati radiati e rivenduti a 3 diverse nazioni. Ora c'erano solo gli F-16, ordinati in ben 213 esemplari, l'ultimo dei quali consegnato solo il 27 febbraio 1992, al termine di oltre 10 anni di forniture. Erano attivi all'epoca in 8 squadroni da 18 apparecchi, ma anche il 306° da ricognizione e il 314° con dieci aerei per compiti OCU. Erano tutti concentrati a Volkel, Twenthe, Gilze-Rhein-Eindhoven, e Leeuwarden. Era stata fatta una completa scelta in termini di flessibilità: non solo gli aerei ma anche i piloti, negli ultimi 5 anni, erano diventati capaci di operazioni sia aria-aria che aria-superficie. In questo modo, con un maggior addestramento era possibile rendere al meglio con una piccola flotta aerea (nemmeno tanto, a dire il vero), da ridurre comunque a 144 apparecchi rispetto ai 162 presenti (solo considerando la dotazione dei reparti), sciogliendo uno dei gruppi e forse riducendo le basi da caccia a 3 con la chiusura di Gilze (o meglio, la messa in libertà per altri compiti). Nel frattempo erano in fase di ammodernamento nel radar e altri sistemi, che gli avrebbero dato grandi capacità come i missili AMRAAM. Il tutto sarebbe arrivato sopratutto nel periodo 1996-99. Per il resto, l'aviazione olandese, così forte in termini di reparti di prima linea, era equipagiataequipaggiata solo col 334° Sqn da trasporto, da trasferire a Eindhoven e passare dai Fokker F.27 e 27M, vecchi oramai di oltre 20 anni, ad una forza di 2 aerei da rifornimento in volo, 6 medi e 2-3 leggeri. Le aerocisterne sarebbero state le grandi KC-10 trireattori. Gilze aveva anche gli elicotteri, con il Groep Lichte Vliegtuigen o GPLV, raggruppante tutti gli elicotteri leggeri per l'esercito ma gestiti ufficialmente dall'aeronautica, con tanto di tuta blu anziché mimetica.Era sotto il controllo del 1° Corpo d'Armata, ma v'era anche lo squadrone SAR con 4 Alouette III da rimpiazzarsi con 3 elicotteri nuovi.
 
I 2 Reggimenti missili dislocati in Germania, il 2 e 5°, avevano l'HAWK2 ingruppi due gruppiHAWK l'uno, e altrettante unità Patriot, più gruppi di difesa con gli Stinger. Inoltre v'erano altri 7 gruppi HAWK per la difesa delle basi aeree. I Reggimenti erano da ritirare dalla Germania dal 1994, ementre si doveva rendere disponibili due gruppi I-HAWK e 2 di Patriot per la forze di reazione rapida della NATO. Altri acquisti di Patriot sono stati annullati, ma già v'erano già 20 lanciatori in 4 unità di fuoco, con 160 missili disponibili, ovvero 2 ricariche. EL'Olanda è stata la prima nazione ad avere questi missili, spendendo 843 milioni di fiorini secondo il programma del 1983, aumentati poi a 866 poi di cui 552 'rientranti' sotto forma di compensazioni industriali varie, o come affitto degliaffitti americani per le basi e servizi offerti dall'Olanda. Il sistema contraereo olandese era pensato per essere integrato nella triade messa in campo, con sistemi americani, dei migliori missili americani: Patriot, I-HAWK e Stinger, tutti sistemi letali e tutti ben integrati tra di loro, come dimostrato per esempio alla esercitazione Dragon Hammer del '92 in Mediterraneo.
 
Era prevista la riduzione degli organici del 16% entro il 1995, e poi un altro 14% dopo. La soglia di partenza era di 15.700 effettivi, di cui solo 3.000 di leva, e 2.700 civili.
 
L''''esercito''' era il servizio più colpito, abbastanza ovviamente. Era all'epoca costruito dal 1° Corpo d'armata, del Gruppo Armate Nord o NORTHAG della NATO, più un comando per l'esercito territoriale. Il Corpo d'Armata era costituito da ben 3 divisioni, la 11a e 4a regolari e 5a di riserva, oltre alla 101a brigata di fanteria, sempre in riserva. Di queste unità v'era solo una brigata, la 41a brigata corazzata della 4a divisione, in Germania, le altre erano sul proprio territorio nazionale. Da riorganizzare il tutto in due divisioni indipendenti in termini logistici: la 1a divisione avrebbe perso la 11a brigata da trasformarsi in unità aeromobile e restando di conseguenza su 3 brigate meccanizzate (una delle quali proveniente dalla 5a Divisione, e normalmente tenuta in riserva. La 5a Divisione invece sarebbe stata sciolta).
 
La 4a sarebbe diventata importante, con 4 brigate di cui 3 meccanizzate (una in riserva) e una blindata leggera (per l'appunto, la 41ima, quella di stanza in Germania, dove sarebbe rimasta, con 40ub battaglione carri dicon un40 battaglioneLeopard 2, un battaglione fanteria meccanizzata e due esploranti, più vari supporti logistici. La sua missione sarebbe stata la copertura, specie in termini di ricognizione, del corpo di reazione rapida della NATO cona cui era ufficialmente assegnata una forza di tre plotoni carri su 4 Leopard 2, 3 plotoni fanteria meccanizzata, 3 da ricognizione da equipaggiare con un nuovo corazzato leggero ruotato.
 
In sostanza, il 1° Corpo d'armata avrebbe avuto due divisioni, la 1a e la 4a, ma anche la 101 brigata di fanteria, normalmente in riserva, e la 11a brigata aeromobile. Questa sarebbe stato l'elemento da assegnare al Corpo di reazione rapida NATO e presumibilmente equipaggiato con 3 battaglioni di fanteria aeromobile (1 in riserva), con missili Trigat, TOW, personale professionista con ferma fino a 8 anni.
 
L'aviazione leggera era da ammodernare: non c'era altro che capacità di ricognizione leggera (BO-105), mentre mancava una capacità controcarri e da trasporto. Ragion per cui erano da comprare circa 30 elicotteri da trasporto da consegnare già nel 1994, due anni dopo l'ordine. Su quale modello, era ancora da decidere tra CH-47, Super Puma, e UH-60. L'attacco sarebbe stato garantito da 40 elicotteri (che poi eranosarebbero stati gli AH-64, ma ancora la gara non era finitaaperta tra questi e altri tipi, in particolare gli A.129). Erano previsti anche altri cambiamenti, piuttosto tediosi da descrivere, ma in generale la forza del 1° Corpo d'armata sarebbe stata basata su 4 brigate meccanizzate a effettivi incompleti, una blindata leggera e la brigata aeromobile, quasi tutte raggruppate nelle divisioni 1 e 4.
 
ILIl comando territoriale sarebbe stato invece riordinatolasciato benquasi pocointatto, ma avrebbe perso le due brigate di mobilitazione, visto la riduzione del 25% delle riserve, lo scioglimento del corpo delle colonne mobili per la protezione civile. In tutto, entro il '95 sarebbe stato perso il 17% dei 75.000 uomini e donne, inclusi 11.500 civili e 40.000 di leva. Quest'ultimo sarebbe stato ridotto del 20%, aumentando il totale dei professionisti al 40% del totale.
 
Il trattato CFE avrebbe permesso la radiazione di molti carri armati: dei 913 erano da ridurre a 743, con 170 Leopard 1 da cedere alla Grecia (ma poi sarebbero stati molti di più, questo era solo l'inizio). La Grecia avrebbe eliminato 503 carri obsoleti sempre per lo stesso motivo. Nel '98 sarebbero stati mantenuti solo 445 carri armati Leopard 2. Dei 1080 mezzi da trasporto truppe 387 erano in eccesso e allora 104 M113 e 24 YPR-408 sarebbero stati ceduti al Portogallo ed eliminandoeliminati gli altri veicoli in eccesso fino a scendere a 712. Ben 831 artiglierie di calibro superiore al 100 mm erano censite, di cui 224 da eliminare per il trattato CFE. Erano da sciogliere i 4 gruppi con 60 M110A2 da 203 mm, potenti ma piuttosto obsoleti e privi di protezione. Per il resto si trattava di M101 da 105 mm, il gruppo Lance dicon 8 lanciatori, e alla fine del 1998 le artiglierie campali sarebbero state solo 496.
 
Gli investimenti, specie per l'11a Brigata,erano ingenti: solo per gli elicotteri erano previsti l'equivalente di 1.900 miliardi, sistemi per l'avvistamento aereo per i missili Stinger, 300 veicoli fuoristrada leggeri, i missili Stinger POST (entro il '92). Era in distribuzione il sistema Adbis per le comunicazioni digitali, c'erano le prime compagnie di guerra elettronica simili a quelle tedesche, gli RPV con raggio di 30 km. La Polizia militare era pure da ridurre del 10%.
 
La riduzione dello strumento militare era di 21,.000 effettivi sui 128.500 del 1990, ma questa era la prima fase, per la metà anni '90: nel 2000 erano previsti solo 8850088.500 effettivi ovvero menoun taglio di 19.000 di leva, 14.500 professionisti e per il resto civili.
 
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