Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

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====Artiglierie====
Il primo 'articolo' mensionabile è senz'altro il prodotto del CITEFA. Questa sigla non è altro che indicante l'Instituto de Investigaciones Cientificas y Tecnicas de las Fuerzas Armadas. Esso ebbe l'incarico di sostituire l'obice M114 da 14,6 km di gittata, risalente alla Seconda guerra mondiale ed usato dall'Esercito. Esso era valido, ma la gittata era sempre più insoddisfacente per gli standard moderni, e allora il cannone di nuovo tipo venne realizzato con un nuovo affusto utilizzante il cannone semovente F Mk3 francese. L'obice aveva una lunghezza di 33 calibri e venne omologato nel 1977, mentre una versione successiva era il Modello 81, con bocca da fuoco di produzione argentina. La gittata arriva a 22 km con munizioni a razzo, 23,3 km. La massa è di 8 t e per questo, per quanto potente, solo 4 vennero inviati alle Falklands, dove spararono da Port Stanley le loro potenti granate. Per lo più, furonfurono gli obici someggiati OTO-Melara da 105mm105 mm leggeri ad essere utilizzati, con un totale di 30 pezzi in 5 batterie. D'altro canto anche gli inglesi rinunciarono ad utilizzare i loro FH-70, M-109 e persino i relativamente leggeri Abbot, con il tipo di terreno da superare, cosicché dovettero mandare solo i loro nuovi light Gun da 105mm. Gli argentini fecero sentire la loro potenza di fuoco in alcuni casi, come nelle fasi finali della guerra a Mount London o a Wireless Ridge. Da notare che le batterie di artiglierie da 105mm erano esattamente pari, 5 batterie per parte.
 
Un'altro campo in cui le artiglierie argentine son meritevoli di attenzione è senz'altro quello dei semoventi, che hanno compreso anche i cannoni francesi F Mk.3 su scafo AMX-13 di cui sopra. Pur essendo in configurazione minima, senza torretta o casamatta protettiva, si trattava pur sempre di artiglierie di interesse per una nazione del Sud-America.
 
La dotazione di armi contraerei, invece, era senz'altro molto varia e consistente, con sistemi in molti casi davvero moderni. Comprendeva cannoni contraerei Bofors di vario modello da 60 e 70 calibri, e il loro diretto concorrente postbellico, l'Oerlikon GDF. Già leader delle artiglierie leggere antiaeree da 20mm20 mm, l'Oerlikon cercò di strappare alla Bofors anche il mercato dei medi calibri, con un tipo di arma di nuova concezione; anziché utilizzare un cannone da 40mm40 mm per sparare 300 colpi al minuto, l'affusto GDF aveva due cannoni da 35mm35 mm capaci di tirarne 11001.100 nel loro insieme. Le caratteristiche balistiche erano eccellenti, con una velocità iniziale molto superiore e una gittata quasi eguale. La granategranata APDS arrivava a perforare 40mm40 mm/60°/1km1 km. Entrò in produzione attorno al 1963 e ha avuto innumerevoli aggiornamenti, tra i quali l'abbinamento a radar come lo Skyguard e nuovi sistemi d'alimentazione per 56 proiettili per cannone, poi anche aumentati, al posto dei clip di 4 colpi. Il limite era quello di sparare proiettili privi di spoletta di prossimità, poco pratica sotto il 40mm40 mm, per questo il volume di fuoco era tanto alto. La cosa è stata risolta di recente con il munizionamento AHEAD, programmato per esplodere appena davanti al bersaglio con l'uso di un computer e telemetro laser, moltiplicandone la letalità. Ma questo, negli anni 60-80 era ancora da venire. Oltre 16001.600 pezzi vennero ordinati da 20 nazioni e hanno costituito l'armamento anche dei [[w:Gepard|Gepard]], e in questo ambito hanno ottenuto davvero di sostituire il 40mm40 mm (di vecchia generazione) perché prima l'esercito tedesco usava il Duster americano (2x40 mm). I 35mm35 mm vennero usati nella Guerra delle Falklands e ottennero forse almeno una vittoria aerea, nonché in almeno 2 esemplari durante la battaglia di Goose Green contro i paracadutisti britannici (sparandogli mentre erano a terra). Gli inglesi li catturarono, alcuni li sistemarono sulle navi per aumentare la difesa, e sopratutto la RAF li ha poi adottati per la difesa delle sue basi nel dopoguerra. Notare che gli argentini non hanno portato i Bofors sulle isole, forse perché troppo pesanti. La gittata era di 3,5-4km4 km pratica antiaerea, ma poteva arrivare anche oltre nel tiro di sbarramento, e 9500m9500 m contro bersagli a terra, quanto i cannoni L60, ma meno degli L70 che sparavano granate più pesanti (circa 1 kg contro 650 gr dei GDF) a 12,5 km, anche se la portata antiaerea massima era sempre dell'ordine di 4 km.
 
I cannoni Rheinmetall Rh-202 erano su affusti binati da circa 2t2 t, e si trattava di armi realmente eccellenti, quanto costose, per il calibro 20mm20 mm. Rispetto ai cannoni da 20mm20 mm dell'epoca bellica (830ms830 ms, 400 colpi/min) questi erano capaci di 1000 c.min e 1000 ms, con per giunta, un'affusto motorizzato, un congegno di tiro computerizzato e una abbondante riserva proiettili di primo impiego. Gli Argentini, che già comprarono gli eccellenti Oerlikon da 35 e i Bofors da 40mm, pensarono bene di comprare anche gli Rh-202, completando una notevole panoplia di armi contraerei campali, le migliori della loro categoria. La gittata massima sull'orizzonte era di 6 km, quella antiarea pratica 2km, massimo 4 in tiri di sbarramento.
 
I SAM compreseroerano i Blowpipe inglesi, gli unici portatili europei dell'epoca, i vecchi ma abbastanza efficaci Tigercat su rampa tripla, missili SA-7 forniti quasi di certo dai libici, e sopratutto i missili Roland in versione trainata, un impianto dei quali venne portato a Port Stanley. Venne spostato di continuo per evitare che lo localizzassero e non venne mai messo fuori uso. La Euromissile dichiarò che abbatté 5 Harrier e Sea Harrier, gli inglesi smentirono e dichiararono che ne aveva abbattuto solo 1, come del resto i Blowpipe argentini.

In ogni caso, con Blowpipe, SA-7, Roland, Rh-202, GDF, Bofors e anche altre armi, gli argentini si erano dotati di una difesa aerea a corto raggio di tutto rispetto.
 
==1982: guerra delle Falklands<ref>Sgarlato, Nico: ''Falklands, una guerra fuori dal tempo'', Aerei n.3/1992 pag.20-30 </ref>==