Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 75:
L'Aviacion Naval Argentina è stata per lungo tempo equipaggiata con macchine non particolarmente sofisticate.
[[Immagine:Super-Etendard_1.jpg|300px|right|thumb|La nuova arma per la Marina Argentina era il piccolo ma letale Super Etendard, qui su di una portaerei francese]]
La 2a Escuadrilla, una delle più importanti della Marina Argentina, venne costituita ufficialmente il 9 agosto 1956, a Punta El Indio. La consistenzaforza ammontava a 26 Vougth F4U-5, e fu tenuta tale fino al 1965. 4 anni dopo la 2a venne riattivata con 12 Fennec e francese, ovvero i T-28 Trojan prodotti dalla Sud-Aviation: in tutto ne entrarono in servizio 12 T-28P imbarcabili (con una modifica locale) e 8 T-28F esclusivamente terrestri.
 
A parte questo, fino al 1967 la componente imbarcata di aviogetti era data solo dadi 11 A-4Q imbarcati sulla 'Indipendencia', e i successivi tentativi di rinforzare questi pochi aerei, in servizio con la 3a Esquadrilla Aeronaval de Caza Y Ataque, vennero fatti tentando di comprare 12 vecchi Skyraider o anche 16 Etendard IVM. La contrarietà degli USA ad incrementare la forza aerea argentina, che operava per un regime oramai apertamente dittatoriale, venne superata ricorrendo ad un altro venditore: la Francia, chee sebbene la Marina aefentinaargentina chiedesse un totale di appena 10 aerei, si firmò un contratto per un totale di 16 Supe[[w:Dassault Super Etendard|Dassault Super Etendard]], ridotti poi a 14. Il costo preventivato arrivò inizialmente aera 100 milioni di dollari, ovvero 7 per aereo. Si trattava di una macchina subsonica, ma valeva il costo per via dell'avionica molto sofisticata per un caccia da 11 tonnellate. Il contratto arrivòvenne firmato nel lulgio 1979 con consegne entro 24 mesi. Ma per sfortuna degli argentini, questo programma non venne rispettato e le macchine, che aprebberoavrebbero potutodovuto essere quindi pronte per la guerra delle Falklands, erano solo all'inizio delle consegne. Il ritardo, sebbene ridotto, si sarebbe dimostrato fondamentale per i successivi sviluppi bellici.
 
Non meno di 50 uomini, di cui 10 piloti (al comando del cap. Italo Lavezzo), vennero inviati in Francia per ottenere l'abilitazione iniziale, volando una cinquantina di ore e usando il simulatore (Il Super Etendard era solo in versione monoposto). La prima fornitura avvenne nel dicembre 1981 sulla base di Espora, e riguardava 5 aerei e altrettanti missili Exocet AM.39. Da notare, incidentalmentecome coincidenza storica, che questi bombardieri antinave vennero consegnati esattamente 40 anni dopo [[w:Pearl Harbour|Pearl Harbour]] (7 dicembre 1981).
 
La guerra scoppiò solo pochi mesi dopo e non vi fu modo di completare l'organico della 3a Escuadrilla, previsto all'epoca per il 1984. La forza di combattimento poté disporre di un solo missile per aereo, e venne posizionata sulla base di Rio Grande. Imparando ad evitare al meglio i radar Type 965 e 992Q dei caccia 'Type 42' argentini, per uno straordinario caso gli unici esportati al di fuori della Gran Bretagna (in un periodo di relativa distensione con gli Argentini come i tardi anni '60), i Super Etendard compirono 5 missioni con tanto di rifornimento in volo, e precisamente:
La guerra scoppiò solo pochi mesi dopo e non vi fu modo di completare l'organico, previsto per il 1984. La forza di combattimento poté disporre di un solo missile per aereo, e venne posizionata sulla base di Rio Grande. Imparando ad evitare al meglio i radar 965 e 992Q dei caccia Type 42 argentini, per uno straordinario caso gli unici esportati al di fuori della Gran Bretagna in un periodo di relativa distensione con gli Argentini, i Super Etendard compirono 5 missioni con tanto di rifornimento in volo, e precisamente: 2 maggio, il cap.corvetta J.Colombo e il ten. fregata C. Machetanz decollarono per ricercare le navi inglesi, il giorno precedente protagoniste di attacchi contro le Isole Malvine. La missione subì un annullamento per cause tecniche. due giorni dopo altri due piloti, con gli stessi gradi, A.Betacarratz e A-Mayora decollarono alle 9.45 e si diressero sulla posizione segnalata dal P-2H del cap.corvetta Proni Leston. Non erano soli, in quanto un Super Etendard volava in avanti con funzione di scout, e gli altri due li rifornirono in volo, sia all'andata che, forse, al ritorno. Uno dei caccia localizzò due navi a 23 miglia nautiche, passò le informazioni agli altri due e questi da 27 miglia (quasi 50 km) e alle 11.04 lanciarono contro lo Sheffield (D80), classe Type 42 e la Yourmouth. Stava comunicando con il sistema satellitare e non aveva, a quanto pare, le ESM attive, a causa di una mutua interferenza. Così, solo 6 secondi dall'impatto il missile venne localizzato da marinai inglesi sulla plancia comando, e colpì il caccia. Non è chiaro se vi fu l'esplosione della testata, ma l'impatto avvenne a 2,4 m di altezza e causò una falla di 3x1,2m. Lo Sheffield, incendiato dal micidiale propellente residuo (che pure era in gran parte consumato durante il volo di quasi 50 km), venne abbandonato dall'equipaggio a 70 miglia da P.Stanley (58°48'S-57°41'O), poi venne preso a rimorchio dopo che gli incendi l'avevano distrutto, ma affondò a causa del mare grosso 5 giorni dopo. La missione dei Super Etendard 0752/3-A-202 e 0753/3-A-203 terminò invece alle 12.04, dopo avere eseguito un rifornimento in volo. Gli inglesi vennero colti di sorpresa, aspettandosi il lancio degli Exocet da media quota, sfruttandone così la gittata massima utile. Visto che le distanze erano troppo elevate, e che i Dagger di scorta non avevano sonde per il rifornimento in volo, la loro tattica invece consistette nel volare a pelo d'acqua a circa 930 kmh e riuscirono a localizzare le navi inglesi a circa 50 km, senza essere localizzati. La Yarmouth fu più fortunata, pur essendo una nave vecchia e priva di efficaci difese antiaeree, e riuscì a evitare il missile, forse con le ECM. L'arma si infilò in mare a 300 metri dalla prua della fregata inglese meno di un secondo dall'impatto!
 
2 maggio, il cap.corvetta J.Colombo e il ten. fregata C. Machetanz decollarono per cercare le navi inglesi, il giorno precedente protagoniste di pesanti attacchi contro le Isole Malvinas. La missione subì un annullamento per cause tecniche.
La terza missione avvenne il 23 maggio, ma il duo di aerei del cap. R.Agotegaray e del ten. J.Rodriguez Mariani non trovarono i loro bersagli, dimostrando i problemi di targeting contro navi in movimento in mare aperto, cosa che mandò a vuoto parecchie altre missioni argentine.
 
La guerra scoppiò solo pochi mesi dopo e non vi fu modo di completare l'organico, previsto per il 1984. La forza di combattimento poté disporre di un solo missile per aereo, e venne posizionata sulla base di Rio Grande. Imparando ad evitare al meglio i radar 965 e 992Q dei caccia Type 42 argentini, per uno straordinario caso gli unici esportati al di fuori della Gran Bretagna in un periodo di relativa distensione con gli Argentini, i Super Etendard compirono 5 missioni con tanto di rifornimento in volo, e precisamente: 2 maggio, il cap.corvetta J.Colombo e il ten. fregata C. Machetanz decollarono per ricercare le navi inglesi, il giorno precedente protagoniste di attacchi contro le Isole Malvine. La missione subì un annullamento per cause tecniche. dueDue giorni dopo altri due piloti, con gli stessi gradiparigrado, A.Betacarratz e A-Mayora, decollarono alle 9.45 e si diressero sulla posizione segnalata dal P-2H del cap.di corvetta Proni Leston. Non erano soli, in quanto un Super Etendard volava in avanti con funzione di scout, e gli altri due li rifornirono in volo, sia all'andata che, forse, al ritorno. Uno dei caccia salì a 150 m di quota (e fu visto per alcuni istanti dagli inglesi), localizzò due navi a 23 miglia nautiche, passò le informazioni agli altri due e questi da 27 miglia (quasi 50 km) e, alle 11.04, lanciarono contro lo Sheffield (D80), classe Type 42 e la HMS Yourmouth. StavaIl primo stava comunicando con il sistema satellitare e non aveva, a quanto pare, le ESM attive, a causa di una mutua interferenza tra le antenne. Il radar o non era attivo o non fece bene il suo dovere. Così, solo 6 secondi dall'impatto il missile venne localizzato da marinai inglesi sulla plancia comando, e subito dopo colpì il caccia. Non è chiaro se vi fu l'esplosione della testata, ma l'impatto avvenne a 2,4 m di altezza e causò una falla di 3x1,2m2 m<ref>Armi da guerra, n.24 pag 473</ref>. Lo Sheffield, incendiato dal micidiale propellente residuo (che pure era in gran parte consumato durante il volo di quasi 50 km), venne abbandonato dall'equipaggio a 70 miglia da P.Stanley (58°48'S-57°41'O), poi venne preso a rimorchio dopo che gli incendi l'avevano distrutto, ma affondò a causa del mare grosso 5 giorni dopo. La missione dei Super Etendard 0752/3-A-202 e 0753/3-A-203 terminò invece alle 12.04, dopo avere eseguito un rifornimento in volo. Gli inglesi vennero colti di sorpresa, aspettandosi il lancio degli Exocet da media quota, sfruttandoneper sfruttarne così la gittata massima utile. Visto che le distanze erano troppo elevate, e che i Dagger di scorta non avevano sonde per il rifornimento in volo, la loro tattica invece consistette nel volare a pelo d'acqua a circa 930 kmh e riuscirono a, localizzare le navi inglesi a circa 50 km, senza essere localizzati (né dalle ESM né dal radar). La 'Yarmouth' fu più fortunata, pur essendo una nave vecchia e priva di efficaci difese antiaeree, e riuscì a evitare il missile, forse con le ECM. L'arma si infilò in mare a 300 metri dalla prua della fregata inglese , meno di un secondo dall'impatto!
La quarta ebbe successo: il 25 maggio , giorno di massimo sforzo degli argentini, il cap. R.Curilovic e il ten. J.Barraza sugli Etendard 3-A-203 e 204 decollarono alle 14.28 e alle 16.32 trovarono un bersaglio, ritenendo che fosse una portaerei, sparando i missili AM.39. Il bersaglio era forse una portarei circondata da navi più piccole, e stavolta le anvi inglesi ebbero l'avviso dell'attacco, quando gli aerei argentini salirono a 150 metri per individuare le navi con il radar e il radar 992 dell'Ambuscade li vide in tempo per dare l'allarme. Ma i missili Exocet, dopo essere stati ingannati dai chaff, vennero attirati dall'Atlantic Conveyor che era totalmente privo di ECM, essendo solo un portacontainer requisito per il trasporto. Fortunatamente esso aveva già scaricato i Sea Harrier che aveva a bordo, ma non così accadde per tre dei 4 preziosissimi CH-47 pesanti, i 6 Wessex e un Lynx, tutti e dieci questi elicotteri vennero perduti assieme alla nave. La missione, che comprese anche due rifornimenti in volo con un KC-130H, finì alle 18.38, ben 4 ore e 10 minuti dopo. La nave inglese venne colpita a 90 miglia ad est di Port Stanley (50°30'S/56°08'O) e affondò poco dopo tra le fiamme. L'ultima missione dei Super Etendard avvenne il 30 maggio, e il capitano di corvetta A. Francisco (3-A-202) aiutato dall'aereo (in funzione di scout) del ten. L. Collavino (3-A-205) decollarono alle 15.03 con 4 A-4C Skyhawk del Grupo 4. Individuarono il gruppo della portaerei Invincible a 173 miglia nautiche ad Est delle Isole. La missione fallì con l'Exocet abbattuto dalla fregata Avenger, mentre 2 A-4 vennero distrutti dai missili Sea Dart (in un caso disputati con il cannone della stessa Avenger). Non v'erano più missili e allora i piloti si addestrarono con le bombe, ma la guerra finì prima che venissero inviati in azione.
 
La terza missione avvenne il 23 maggio, ma il duo di aerei del cap. R.Agotegaray e del ten. J.Rodriguez Mariani non trovarono i loro bersagli, dimostrando i problemi di targeting contro navi in movimento in mare aperto, cosa che mandò a vuoto parecchie altre missioni argentine convenzionali (ovvero con bombe).
Alla fine del 1982 tutti i 14 Super Etendard (due vennero decurtati) erano consegnati, assieme a molti Exocet, ma questi aerei, dimostratisi da soli capaci di distruggere due navi inglesi senza perdite, giunsero oramai troppo tardi. Se almeno gli argentini avessero avuto il lotto di 20 Exocet inviato, assieme ad altri 5 Etendard in Irak come interim per i nuovi F.1, o fossero riusciti a modificare qualcuno dei loro 200 MM.38 per l'aviolancio sarebbe stato diverso. In pratica, dovettero adattare altri Exocet per il lancio da basi terrestri, con i quali danneggiarono il Glamorgan. I missili Exocet su rimorchio furono una buona idea, se le batterie argentine catturate sono state poi usate dagli inglesi per la difesa di Gibilterra.
 
La quarta missione ebbe successo: il 25 maggio , giorno di massimo sforzo degli argentini, il cap. R.Curilovic e il ten. J.Barraza sugli Etendard 3-A-203 e 204 decollarono alle 14.28 e alle 16.32 trovarono un bersaglio, ritenendoe chesubito fosse una portaerei,dopo sparando i missili AM.39. Il bersaglio era forse una portarei circondata da navi più piccole, e stavolta le anvinavi inglesi ebbero l'avviso dell'attacco, quando gli aerei argentini salirono a 150 metri per individuare le navi con il radar e il radar Type 992 dell'Ambuscade li vide in tempo per dare l'allarme. Ma i missili Exocet, dopo essere stati ingannati dai chaff lanciati dai sistemi Chorvus di bordo, vennero attirati dall'Atlantic Conveyor che era, totalmente privo di ECM, essendo solo un portacontainer requisito per il trasporto. Fortunatamente esso aveva già scaricato i Sea Harrier che aveva a bordo, ma non così accadde per tre dei 4 preziosissimi CH-47 pesanti (della cui carenza molto si soffrì da parte britannica), i 6 Wessex e un Lynx, e tutti e dieci questi elicotteri vennero perduti assieme alla nave, affondata in fiamme. La missione, che comprese anche due rifornimenti in volo con un KC-130H, finì alle 18.38, ben 4 ore e 10 minuti dopo. La nave inglese venne colpita a 90 miglia ad est di Port Stanley (50°30'S/56°08'O) e affondò poco dopo tra le fiamme. L'ultima missione dei Super Etendard avvenne il 30 maggio, e il capitano di corvetta A. Francisco (3-A-202) aiutato dall'aereo (in funzione di scout) del ten. L. Collavino (3-A-205) decollarono alle 15.03 con 4 A-4C Skyhawk del Grupo 4. Individuarono il gruppo della portaerei Invincible a 173 miglia nautiche ad Est delle Isole. La missione fallì con l'Exocet abbattuto dalla fregata Avenger, mentre 2 A-4 vennero distrutti dai missili Sea Dart (in un caso disputati con il cannone della stessa Avenger). Non v'erano più missili e allora i piloti si addestrarono con le bombe, ma la guerra finì prima che venissero inviati in azione.
 
L'ultima missione dei Super Etendard avvenne il 30 maggio, e il capitano di corvetta A. Francisco (3-A-202), aiutato dall'aereo (in funzione di scout) del ten. L. Collavino (3-A-205) decollò alle 15.03, assieme anche a 4 A-4C Skyhawk del Grupo 4. Individuarono il gruppo della portaerei Invincible a 173 miglia nautiche ad Est delle Isole. La missione fallì, con l'Exocet abbattuto dalla fregata Avenger, mentre 2 A-4 vennero distrutti dai missili Sea Dart (in un caso disputati con il cannone della stessa Avenger). Non v'erano più missili e allora i piloti si addestrarono con le bombe, ma la guerra finì prima che venissero inviati in azione.
Negli anni vi sono stati problemi e perdite. La Venticinquo de Mayo ha avuto una serie quasi ininterrotta di guai meccanici che l'hanno condannata ai cantieri per molto tempo, mentre la crisi economica ha ridotto a circa 70-80 ore, agli inizi degli anni '90, la media per pilota. Per fortuna v'era disponibile anche il simulatore divolo al Centro de Adiestramiento della Fuerza Aeronaval n.2. I piloti dei Super arrivavano ai più moderni aerei da combattimento argentini dopo avere volato sugli Xavante e gli A-4Q. Fino al primo agosto 1989 questo reparto non ebbe perdite di sorta, ma l'3-A-210, quel giorno non rientrò da una missione di volo, con la perdita anche del pilota ten. Manchinelli. Sempre in quello stesso anno un altro Super -l'A-212- era impegnato in una campagna di tiri sull'Isola di Capo Verde, quando, per avaria del propulsore, il pilota Médici dovette eiettarsi. Per il resto, circa la metà dei 12 Super, rimasti senza altre perdite fino al 1993, ovvero le uniche due perdite di dodici anni di attività ebbero luogo nello stesso anno. La crisi economica rallentò l'attività aerea, e la metà della flotta rimasta non era, mediamente, disponibile, essendo impegnata nei vari lavori di manutenzione a vario livello.
 
Alla fine del 1982 tutti i 14 Super Etendard (dueerano vennerogià decurtati) eranostati consegnati, assieme a molti Exocet, ma questi aerei, dimostratisi da soli capaci di distruggere due navi inglesi senza perdite, giunsero oramai troppo tardi. Se almeno gli argentini avessero avuto il lotto di 20 Exocet inviato, assieme ad altri 5 Etendard, in Irak come interim per i nuovi F.1, o fossero riusciti a modificare qualcuno dei loro 200 MM.38 per l'aviolancio sarebbe stato diverso. In pratica, dovettero adattare altri Exocet per il lancio da basi terrestri, con i quali danneggiarono il Glamorgan. I missili Exocet su rimorchio furono una buona idea, secosa ampiamente provata dal fatto che le batterie argentine catturate sono state poi usate dagli inglesi per la difesa di Gibilterra. In tutto le navi inglesi soffrirono 3 perdite o navi fuori uso con il lancio di soli 6 missili. Se gli argentini avessero potuto entrare con la loro flotta a contatto con i gruppi inglesi, e se i loro aerei avessero avuto missili antinave a sufficienza, i risultati sarebbero stati molto diversi. Ma i ritardi nelle forniture degli aerei e relativi missili, e la minaccia dei sottomarini nucleari britannici di fatto limitarono questi pericoli. E dire che appena un anno o due dopo gli argentini avevano una squadriglia completa di aerei antinave e 4 sottomarini moderni, oltre alla flotta delle fregate MEKO. Gli inglesi si stavano riorganizzando per aumentare la prontezza delle proprie forze, ma per molti anni la loro flotta mancò largamente di una capacità antiaerea e antimissile adeguate.
 
 
Negli anni successivi vi sono stati problemi e perdite. La 'Venticinquo de Mayo' ha avuto una serie quasi ininterrotta di guai meccanici che l'hanno condannata ai cantieri per molto tempo, mentre la crisi economica ha ridotto a circa 70-80 ore, agli inizi degli anni '90, la media di volo annuale per pilota. Per fortuna v'era disponibile anche il simulatore di volo, installato al Centro de Adiestramiento della Fuerza Aeronaval n.2. I piloti dei 'Super' arrivavano ai più moderni aerei da combattimento argentini solo dopo avere volato sugli Xavante e gli A-4Q.
 
Negli anni vi sono stati problemi e perdite. La Venticinquo de Mayo ha avuto una serie quasi ininterrotta di guai meccanici che l'hanno condannata ai cantieri per molto tempo, mentre la crisi economica ha ridotto a circa 70-80 ore, agli inizi degli anni '90, la media per pilota. Per fortuna v'era disponibile anche il simulatore divolo al Centro de Adiestramiento della Fuerza Aeronaval n.2. I piloti dei Super arrivavano ai più moderni aerei da combattimento argentini dopo avere volato sugli Xavante e gli A-4Q. Fino al primo agosto 1989 questo reparto non ebbe perdite di sorta, ma l'3-A-210, quel giorno non rientrò da una missione di volo, con la perdita anche del pilota ten. Manchinelli. Sempre in quello stesso anno un altro 'Super' -l'A-212- era impegnato in una campagna di tiri sull'Isola di Capo Verde, quando, per avaria del propulsore, il pilota Médici dovette eiettarsi. Per il resto, circa la metà dei 12 Super, rimastiEtendard, senza altre perdite fino al 1993,. ovveroStranamente la forza di questi aerei ebbe le sole uniche duesue perdite dinei dodiciprimi 12 anni di attivitàcarriera ebberoaccadute luogoin nellomeno stessodi un anno l'una dall'altra. La crisi economica rallentò l'attività aerea, e la metà della flotta rimasta non era, mediamente, disponibile, essendo impegnata nei vari lavori di manutenzione a vario livello. In sostanza, nei primi anni '90 c'erano circa 6-7 'Super' (come vengono chiamati in Argentina) disponibili, gli altri erano in riserva o in manutenzione.
 
===Aeronautica===