Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Flag_of_Argentina.svg|150px|left|thumb]]
L''''[[w:Argentina|Argentina]]''', lanazione sudamericana seconda nazione per importanza del Sud-America dietrosolo al Brasile, ha conosciuto nei decenni scorsi dittature, guerre e più di recente, recessioni economiche dovute allead embarghi politici prima, e poi a disastrose politiche iper-liberiste che sono persino giunte ad affamare la popolazione di quello che è uno dei più grandi produttori mondiali di carne. L'arrivo di Nestor Khirkner al potere ha tuttavia aiutato la Nazione a risollevarsi, poco a poco, efino ad uscire dal default in cui cadde nel 2001. Le Forze armate argentine, in passato partecipi della vita politica anche in modo diretto, con la breve ma feroce dittatura militare seguitadel alla1976-82 che seguiva la fine del peronismo, sono attualmente ridotte e,ma sopratutto escluse direttamente dalla vita politica della nazione, anche se il processo di riappacificazione nazionale, con migliaia di criminali del tempo della dittatura, ancora in circolazionelibertà, è uno dei piùmolto difficilidifficile e delicatidelicate da portare a termine senza provocare crisi e instabilità.
 
==Inizi<ref>Brescia, Maurizio: ''Incrociatori italiani in Argentina, Storia Militare Settembre 2007 pagg. 22-39</ref>==
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*Motore: 6 caldaie Yarrow (di concezione inglese) e 2 riduttori Tosi (tipo Parsons americani); 85.000 hp su due assi, combustibile 1.800, max. 2.000 t, autonomia 8.000 miglia a 14 nodi e velocità massima 32 nodi.
*Corazzatura: 70 mm cintura corazzata (tra le due torri principali) , ponte coperta e locale timoni (agghiaccio) 30 mm, barbette e torri 50 mm, torrione comando 65 mm.
*Armamento iniziale: 6 cannoni da 190/52 mm, 12 cannoni da 102/45 mm, tutti in impianti binati; 6 mitragliere Vickers-Terni da 40/39 mm; 6 tls da 533 mm fissi; 1 idrovolante (max due).
 
La loro pecca maggiore era la stabilità con mare agitato, che nell'ambiente oceanico era la norma (era normale che l'acqua di mare penetrasse dentro i portelli lasciati aperti in coperta, persino senza mare agitato), ma i pesi in alto erano consistenti (nonostante le sovrastrutture fossero particolarmente basse), e sopratutto lo scafo era molto lungo rispetto alla larghezza, anche se aiutato da pinne stabilizzatrici sui lati. L'affidabilità meccanica non fu mai a prova di critica, anzi continue riparazioni furono necessarie per mantenerle efficienti. La mancanza di stabilità era talmente seria, che gli impianti binati da 102 mm non avevano alcun tipo di scudatura protettiva. In seguito la catapulta per idrovolanti, a causa delle mareggiate e dei vicini cannoni di prua, venne spostata saggiamente a centro nave, sistemata trasversalmente. L'idro era un modello americano. La stabilità delle navi non fu mai un problema risolto, anche se sembra che esse furono popolari nella Marina argentina. Un'altro problema si manifestava In ogni caso, con successivi ammodernamenti postbellici, i due incrociatori videro rimpiazzati i 4 cannoni da 40 mm Vickers e sopratutto tutti i 12 cannoni da 102 mm: ciascun impianto venne sostituito con una mitragliera singola Bofors da 40 mm e un radar di tiro abbinato: se questo fu un'appesantimento rispetto alle vecchie mitragliere Vickers, non lo fu certamente per i cannoni binati da 102 mm ( cui affusti pesavano circa 15 t l'uno, molto di più di un pezzo Bofors da 40 mm). In pratica queste navi si ritrovarono senza la batteria di medio calibro, quindi con solo 6 cannoni da 190 mm, 6 lanciasiluri e 10 cannoni da 40 mm. Stranamente i lanciasiluri fissi non vennero tolti, nonostante l'utilità pressoché nulla e la necessità di ridurre i pesi in alto (in controtendenza con quello che accadeva in altre marine: gli incrociatori vennero piuttosto armati con numerosi cannoni contraerei e persero totalmente i lanciasiluri).
 
Le navi rimasero in servizio per parecchi anni, e alla fine della loro trentennale carriera tornarono a Genova, dove naquero, per la demolizione. I loro sostituti furono i 2 incrociatori 'Brooklin' CL-46 'Phoenix' e CL-47 'Boise' americani, forse meno eleganti (o forse si potrebbe dire 'essenziali'), ma armati con 15 cannoni da 152 mm e 8 da 127 mm e complessivamente superiori e meglio equipaggiate. Vennero comprati nel 1951 e battezzati 17 DE OCTOBRE e 9 de JULIO. Questi rimasero in servizio a lungo (Il 'Belgrano' in particolare), ma non erano soli: il programma del '26 prevedeva un terzo incrociatore moderno, che venne però finanziato solo nel '35. Questa nave, più piccola, meno armata (era un derivato dei piccoli incrociatori inglesi 'Arethusa' con 6 pezzi da 152 e 4-8 da 102 mm) e nondimeno più marinara delle altre due, era l'ARA 'La Argentina'. Usata spesso anche come nave scuola, rimase ininterrottamente in servizio per quasi 40 anni, fino alla radiazione del 1974. Da notare che questi 5 incrociatori, l'inglese, i due grossi 'Brooklin' americani e i due italiani hanno costituito per tutti gli anni '50 il nucleo combattente di maggior consistenza dell'intero Sud America, anche senza considerare la portaerei e i cacciatorpediniere, pure numerosi e ben armati.

Altre navi comprate nel periodo prebellico e che hanno avuto una lunga vita sono stati i caccia inglesi della classe 'Buenos Aires', 7 caccia costruiti in Gran Bretagna nel 1938. Il 'Corrientes' fu speronato accidentalmente, e affondato, dall' 'Almirante Brown'. Gli altri rimasero, pur essendo di caratteristiche superate (eran analoghi alla 'classe G') e nonostante i caccia americani di ultimo modello, in servizio fino al 1973, per cui a buon titolo si possono considerare tra le navi postbelliche.
 
==Dal dopo guerra agli anni '80==
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Nell'agosto 1963 arrivarono i primi aviogetti della Marina, che fino ad allora aveva macchine come i più recenti degli F4U Corsair. La prima macchina a reazione fu il Grumman F9F Phanter, già obsoleto da circa 10 anni. In tutto vi erano a bordo fino a 24 tra Phanter mono e biposto (addestrativi), F4U-5 (capaci di portare anche 1.800 kg di bombe e volare a 720 kmh, quindi ancora utili come macchine d'attacco)e T-28 armati (nella versione Fennec francese). Alla fine degli anni '60 la portaerei aveva invece una funzione ASW: radiati gli F9F e F4U, si era ridotta a portare solo 6 S-2 ASW e 14 Fennec. Infine, nel 1970 passò in riserva e venne avviata alla demolizione l'anno dopo. Venne sostituita dalla sorella 'Karel Doorman', radiata dalla marina olandese, e diventata la AAR '25 De Mayo'.
[[Immagine:ARA25mayo - 1985.jpg|300px|right|thumb|La Venticinquo de Mayo]]
Questa era una nave del tutto simile, ma toccò all'Olanda, prestando servizio nella sua marina militare dal 1948. 20 anni dopo ebbe un grave incendio in sala macchine e le riparazioni, ancorché possibili, non vennero giudicate convenienti. La 'Karel Doorman' venne a quel punto comprata dall'Argentina, che si fece carico delle riparazioni, da eseguirsi nei cantieri olandesi. I lavori finirono nel 1969 e il primo settembre di quell'anno salpò per l'emisfero Australe, dove avrebbe cambiato il nome in 'Venticinquo de Mayo', la festa nazionale argentina. La sua rinnovata dotazione elettronica comprendeva un avanzato sistema Ferranti CAAIS per l'elaborazione dati di combattimento e display Plessey. Questo sistema, britannico, era in grado di scambiare i dati con i caccia Type 42, anch'essi comprati dalla Gran bretagna come scorte per la nuova ammiraglia. Perché l'Argentina non abbia ammodernato direttamente la 'Indipendencia' è difficile dire; forse le condizioni generali della nave lo rendevano antieconomico. Fatto sta che nel mentre la vecchia nave venne posta in disarmo, la 'nuova' unità divenne parte della flotta, inizialmente con un reparto di volo di 8 A-4Q, 6 S-2E e 4 Sea King. L'equipaggio era di 1.000 uomini e+ 500 del reparto volo, distribuiti su quasi tutti i 211,3 metri di lunghezza e i 24,4 (42,4 col ponte di volo angolato) di larghezza dello scafo. Come armamento conservava 9 impianti singoli da 40 mm. La velocità era di 24,25 nodi con motori a turbina da 40.000 hp e dislocamento a pieno carico di 19.900 t circa. Da notare che iI motori erano praticamente gli stessi che consentivano ai cacciatorpediniere britannici deglida anni1.700 '40t di arrivare a 36 nodi circa: nonostante l'aumento del dislocamento di circa 8 volte e le dimensioni circa doppie (con un pescaggio che arrivava a ben 7,6 m), la naveportaerei era ancora capace di una velocità pari a 2 terzi di queste unità, il che dimostra come l'attrito (che aumenta al quadrato della velocità, ma può essere incentivato anche da altri fattori) renda estremamente 'costoso' raggiungere velocità molto alte. Se quindi 20 nodi sono una velocità economica ma troppo limitata per una nave bellica, 30 sono ideali, ma troppomolto costosi da ottenere per una portaerei (con la necessità per una simile nave di circa 100.000 hp, la potenza tipica di navi come le 'Illustrious') e con macchinari pesanti e costosi, specie ai tempi delle turbine a vapore. In seguito, con le turbine a gas è cambiato (in meglio) molto, ma i consumi si sono dimostrati rilevanti (come gli stessi 'Type 42' avrebbero dimostrato). La scelta di un valore intermedio, comunque migliore della ventina scarsa di nodi di altre portaerei di scorta, venne(vedi evidentementele fattanavi peramericane averedel unaperiodo classebellico), diottenne portaerei leggere di ragionevoli prestazioni velocistiche (grazie ad un sistema motore da cacciatorpediniere), con una buona autonomia e uno scafo abbastanza grande per ospitare molti aerei.

La 'Venticinquo', che nonostante tutto quanto sopra frequentemente soffrì di problemi meccanici (e anche del semplice fatto che, non essendo abbastanza veloce, non poteva distanziare eventuali SSN inglesi che la inseguissero) ebbe un altro aggiornamento nel 1980 con aumento dello spazio per ospitare due aerei in più sul ponte di volo, rinforzato per aerei più pesanti. La portaerei ebbe un ruolo importante per la conquista delle Falklands, tentò di attaccare la flotta inglese ma poi ritornò in acque metropolitane per via della minaccia dei sottomarini. La composizione del reparto imbarcato, dopo la guerra, venne costituita da 4-6 [[w:A-4|A-4]], 8 [[w:Dassault-Breguet Super Etendard|Super Etendard]], 6 Tracker e 4 Sea King, per ottimizzare la polivalenza dello stormo imbarcato, ospitabile parzialmente nell'hangar interno di 135,6 x15,8 x5,3 m. Infine, nei tardi anni '80 ebbe altri lavori di ristrutturazione, ma con scarsi risultati. Alla fine venne posta fuori servizio negli anni '90, anche se non è chiaro se sia stata definitivamente radiata.
 
 
====Hercules e Trinitad<ref>Cacciatorpedinere Type 42 in Argentina, RID </ref>====
[[Immagine:ARASant%C3%ADsimaTrinidadD-2.jpg|300px|right|thumb|La Santissima Trinitad. Qui vi è una testimonianza estremamente rara di quello che c'é 'sotto' le cupole bianche dei radar guidamissili]]
Assieme a queste navi arrivarono anche i primi e unici 2 '''[[w:Westland Lynx|Westland Lynx]]'''. Questi erano per i cacciatorpediniere 'Hercules' e 'Santissima Trinitad', classe 'Type 42' e quindi armati di missili Sea Dart a lungo raggio. Le navi vennero costruite in cantieri argentini e rappresentarono l'unico successo estero di questa classe per l'export, nonostante fosse assai interessante perché armata con missili a medio raggio pure dislocando al tempo stesso relativamente poco. Ma i missili [[w:Sea Dart|Sea Dart]], per quanto capaci di oltre 40-60 km grazie ad uno statoreattore, erano piuttosto costosi rispetto ai [[w:RIM-2 Terrier|RIM-2 Terrier]]/Tartar/Standard con motore a razzo, e le apparecchiature elettroniche erano a loro volta molto ingombranti e piuttosto obsolete.
 
La costruzione del Santissima Trinitad avvenne in Argentina, mentre l'Hercules, per sua fortuna, venne costruito in Gran Bretagna. Il contratto, che infatti prevedeva la fornitura completa di un caccia e dei materiali per costruirnecostruire l'altro nei cantieri AFNE (Astilleros y Frabricas Navales del Estrado) nazionali, fu siglato presiamente il 1 marzo 1969. La costruzione di entrambe le navi venne funestata da incidenti e imprevisti: lo Sheffield, nave capoclasse delle 14 per la Royal Navy, ebbe durante la costruzione -all'inizio del 1971-la prua danneggiata da un incendio all'inizio del 1971, e gli argentini acconsentirono a cedere la prua dell'ARA 'Hercules' per completare la nave inglese in tempo per il varo (a cui avrebbe presenziato la regina Elisabetta II). Questo causò un rallentamento della consegna, ovviamente. Il Santissima Trinitad era invece in allestimento, quando nel 1974 un gruppo di guerriglieri deidella formazione 'Montoneros', che imperversava all'epoca imperversava nel Paese, riuscì ad entrare nel cantiere ed affondò la nave con una carica da 80 kg. Essa venne riportata a galla, ma i danni si rivelarono tanto gravi che non fu possibile rimetterlaripristinarla realmentetotalmente. Benché sia entrata in sestoservizio comunque, la sua vita operativa ne ha sempre risentito e dal 1989 questa nave non ha avuto praticamente alcun utilizzo. Se si considera che si tratta di una delle due sole navi argentine con missili SAM da difesa d'area si capisce quale problema ciò abbia comportato.
 
Durante l'Operazione ROSARIO (occupazione delle Falklands), la D-29 Santissima trinitad venne usata, in considerazionegrazie degliai considerevoli spazi liberi, come trasporto veloce per un centinaio di truppe d'assalto, assieme ad altre navi. Dopo di che venne utilizzata come nave da guerra a tutti gli effetti, con la gemella HERCULES (D-28), pattugliando un tratto di mare assegnate al Task Group 40.3, poi con varie vicissitudini, le navi rimasero in mare per cercare l'occasione di un attacco di sopresa in una 'favorevole occasione' che però non giunse mai. Si trattava delledi ben 7 navi: le due 'Type 42' argentine, due corvette A.69 e due cacciatorpedinierecaccia FRAM, tutti armati con Exocet (per un totale di non meno di 20 missili dispibili), e della nave di supporto CAMPO DURAN, una nave cisterna.
 
Le 'Type' 42 argentine erano infatti armate con 20 missili Sea Dart in un lanciatore binato prodiero, dietro il cannone a medio raggio da 114mm114 mm. Vi erano anche 2 mitragliere da 20mm20 mm, due lanciasiluri leggeri, l'elicottero Lynx,; ma oltre a questi armamenti, standard con quelli della Marina Britannica, erano anche equipaggiati conc'era un armamento sensibilmente migliorato per la difesa ravvicinata con 4 mitragliatrici d a 12,7mm7 mm, mae sopratutto vi erano 2 (Hercules, inizialmente) o 4 (St.Trinitad ed Hercules) lanciamissili MM.38 Exocet che davanoper una capacità antinave ben maggiore rispetto ai 25-30 km dei comunque pericolosi missili Sea Dart, utilizzabili in doppio ruolo. La capacità sbarco venne usata anche dal sottomarino ARA 'Santa Fe,' che raggiunse, ma con soli 12 uominimarines, la Georgia del Sud,. da dove nonNon sarebbe più, come + noto, ripartitoritornato, vittima dell'attacco di diversi elicotteri inglesi.
 
[[Immagine:B52ARAHercules.jpg|300px|right|thumb|La Hercules dopo la trasformazione in un cacciatorpediniere d'assalto anfibio]]
I 'Type 42' argentini continuarono la loro carriera nella stessa Divisione di cacciatorpediniere fino al 1989, quando il 'Santissima Trinitad' venne tolto dalla prima linea e venne utilizzato solo come fonte di parti di ricambio (l'embargo inglese si fece sentire). Il 15 luglio 1994 entrambe le navi cessarono ufficialmente di far parte della Prima Divisione cacciatorpediniere. La SANTISSIMA TRINITAD venne messa semplicemente in riserva, comeper fontei motivi di ricambicui sopra, per l'HERCULES. Quest'ultimo è stato invece trasformato in nave d'assalto anfibio veloce, con la sigla B-52. La nave è stata modificata sostanzialmente nell'hangar dai cantieri ASMAR di Valparaisio sostanzialmente nell'hangar: i cileni avevano già modificato i loro 'County' degli ex-nemici cileni con un hangar maggiorato capace, invece del Wessex o del Lynx, di portare almeno un elicottero Sea King. Nel caso dei ben più piccoli 'Type 42' tale trasformazione coinvolse più approfonditamente la parte poppiera della nave: venne installato un enorme hangar poppiero capace di ospitare ben due elicotteri AS-61 Sea King, costruiti dall'Agusta. Questi hanno capacità di combattimento elevate, in quanto gli argentini hanno modificato tali macchine con i missili AM.39 Exocet (fino a due per elicottero). Il passaggio da un solo elicottero medio-leggero a due pesanti è stato indubbiamente un salto notevole per le infrastrutture di supporto.
 
IIl lanciamissili Sea Dart, con una massa totale di 60 tonnellate, vennerovenne all'inizio mantenutimantenuto, mentre il secondo radar guidamissili, sopra l'hangar, era statofu sbarcato (come anche i 2 lanciamissili Exocet) nel rinnovareingrandire l'hangar. In seguito si è deciso di privare l'Hercules anche del lanciamissili Sea Dart, togliendo alla marina argentina l'ultima nave armatapiattaforma con missili a medio raggio -sebbene obsoleti- che aveva ancora disponibile. Lo spazio viene usato per alloggiamenti aggiuntivi per le truppe. Originariamente si era anche previsto di sostituire tutti i missili Exocet con 6 gommoni Zodiac, ma poi si è deciso di mantenerli, sebbene l'utilittà di tali armi per un trasporto 'veloce' anfibio è questionabile (al più servono per autodifesa). Và detto che gli elicotteri non sono necessariamente sempre disponibili e la capacità antinave che i Sea Dart potevano offrire come ruolo secondario è venuta meno dopo la loro radiazione, anche se per fortuna il cannone Mk 8 prodiero è stato mantenuto.
 
====A-69<ref>Armi da guerra, n.71</ref>====
La Marina argentina divenne titolare anche di un'altra classe di nave non esportata in nessuna altra nazione (almeno all'epoca): le 3 navi del tipo A-69, Drummond, Guerrico e Granville (P1-3), entrate in servizio a metà anni '70, dopo che l'Argentina aveva comprato il progetto dalla Francia, costruendole nei propri cantieri, e portando così esattamente a 20 il totale costruito. Si trattava di navi di buone capacità per compiti non realmente di prima linea, armate comunque con un cannone da 100mm100 mm capace di 60 colpi al minuto, nella versione alleggerita ada 17 (invece che 21) tonnellate, dando una potenza di fuoco notevole per una nave da circa 1200 t, armata anche con lanciarazzielanciarazzi e siluri di grosso calibro ASW, enonché due missili MM.38 Exocet. Una di queste,la 'Guerrico', venne danneggiata quando si avvicinò sottocosta alla Georgia del Sud, durante le operazioni di sbarco argentine del 3 aprile. La nave sostenne danni da armi leggere e persino missili controcarri, dovendo poi restare in cantiere alcuni giorni per le riparazioni del caso. Ragionevolmente efficaci nel ruolo ASW, abbastanza armate in quello antinave, meno valide nella lotta contraerei, piuttosto veloci (24 nodi), queste navi sono state intese sopratutto come cannoniere economiche da impiegare in lunghi pattugliamenti oltremare, come una sorta di navi coloniali. Per questo hanno anche predisposizioni per alloggiare, per periodi prolungati, 17 marines in aggiunta all'equipaggio normale, mentre i motori diesel, relativamente poco potenti, sono sia abbastanza agevoli in termini di manutenzione che di consumi ridotti.