Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

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==Inizi==
Durante gli ultimi 100 anni l'Argentina ha conosciuto molti interessanti sviluppi nel settore militare, che fin dall'inizio del XX secolo ne lanciarono le ambizioni di potenza navale regionale, con una vera 'corsa agli armamenti' contro il Cile e il Brasile (il quale arrivò ad ordinare due corazzate armate con 14 cannoni da 305 mm, le navi monocalibre con il maggior numero di artiglierie principali, che però vennero requisite dalla Royal Navy dopo lo scoppio della Grande Guerra). L'acquisto di 4 incrociatori corazzati del tipo 'Garibaldi' (navi corazzate con armamento policalibro e motori alternativi a vapore, antenate degli incrociatori pesanti ma spesso considerate anche come 'navi da battaglia di terza classe') fu un considerevole potenziamento della flotta. Altri contratti riguardarono addirittura due nuove corazzate ordinate negli Stati Uniti, armate con 10 pezzi da 305 mm.
Durante gli ultimi 100 anni l'Argentina ebbe molti interessanti sviluppi in termini militari, che fin dall'inizio del XX secolo ne lanciarono le ambizioni di potenza navale regionale, spesso con una vera 'corsa agli armamenti' contro il Brasile (che arrivò ad ordinare due corazzate armate con 14 cannoni da 305mm, a tutt'oggi le navi monocalibre con il maggior numero di artiglierie principali, anche se vennero requisiste dalla Royal Navy dopo lo scoppio della Grande Guerra). L'acquisto degli incrociatori corazzati del tipo 'Garibaldi', appartenenti a quel tipo di navi corazzate che possedevano un armamento policalibro e motori alternativi a vapore, e pur essendo le antenate degli incrociatori pesanti erano spesso considerate semplicemente 'navi da battaglia di terza categoria'. Altri contratti seguirono con la massima sollecitudine, fino ad arrivare addirittura a due nuove corazzate ordinate negli Stati Uniti, armate con 10 pezzi da 305 mm. Agli inizi degli anni '30 entrarono in servizio gli incrociatori classe '25 de Mayo', che erano belle navi moderne, sostanzialmente la versione 'ridotta' dei 'Trento' italiani. Questi incrociatori, con ponte corazzato da 30mm (ma non è chiaro vi era un ponte singolo o due dotati di tale corazzatura), cintura da 70mm , torri da 50mm, erano protetti in maniera comparabile con quella degli incrociatori leggeri dell'epoca. Quello che erano di diverso era l'armamento, molto consistente ed originale, anche se ben inferiore a quello dei 'Trento' per via del minore dislocamento: al posto degli 8 pezzi da 203 vi erano solo 6 cannoni da 190mm, un nuovo tipo appositamente prodotto per tali navi, con prestazioni forse dell'ordine di 23 km per proiettili da 90kg, anche se con una cadenza di tiro, di converso, presumibilmente maggiore. Si trattò di una riduzione del progetto originale simile a quella che generò gli 'York' dai 'County' inglesi, anche se in questo caso i 6 cannoni erano ancora da 203mm. Nuovi erano anche i cannoni secondari bivalenti. Ve n'erano ben 6 binati da 102mm, molti di più degli standard dell'epoca, mentre i siluri erano lanciabili da 6 tubi fissi da 533mm ,laterali, protetti dagli agenti atmosferici, ma dall'utilità estremamente dubbia. Vi erano anche 2 idrovolanti in un hangar prodiereo, e infine 4 mitragliere da 40/39 mm Vickers. Le navi avevano una potenza di 80.000 hp e stazzavano circa 9000 t a pieno carico, per una velocità di circa 32 nodi. La loro pecca maggiore era la stabilità con mare agitato, che nell'ambiente oceanico era la norma, ma i pesi in alto erano consistenti (nonostante le sovrastrutture fossero particolarmente basse), sopratutto lo scafo era molto lungo rispetto alla larghezza, anche se aiutato da pinne stabilizzatrici sui lati. La mancanza di stabilità era talmente seria, che gli impianti binati da 102mm non avevano alcun tipo di scudatura protettiva. In seguito, la catapulta per idrovolanti, a causa delle mareggiate e dei vicini cannoni di prua, venne spostata saggiamente a centro nave, sita trasversalmente. L'idro era un modello americano. La stabilità delle navi non era invece un problema risolto, anche se sembra che esse furono molto popolari nella Marina. In ogni caso, con successivi ammodernamenti postbellici, esse ebbero sostituiti i vecchi 4 cannoni da 40mm Vickers e sopratutto tutti i 12 cannoni da 102mm, ciascun impianto venne sostituito giusto con una mitragliera singola Bofors da 40mm e un radar di tiro: se questo fu un'appesantimento nei confronti delle Vickers, non lo fu certamente rispetto ai cannoni binati da 102mm. In pratica queste navi ebbero a quel punto solo 6 cannoni da 190, 6 lanciasiluri e 10 cannoni da 40mm. Stranamente i lanciasiluri fissi non vennero tolti, nonostante l'utilità pressoché nulla.
 
Durante gli ultimi 100 anni l'Argentina ebbe molti interessanti sviluppi in termini militari, che fin dall'inizio del XX secolo ne lanciarono le ambizioni di potenza navale regionale, spesso con una vera 'corsa agli armamenti' contro il Brasile (che arrivò ad ordinare due corazzate armate con 14 cannoni da 305mm, a tutt'oggi le navi monocalibre con il maggior numero di artiglierie principali, anche se vennero requisiste dalla Royal Navy dopo lo scoppio della Grande Guerra). L'acquisto degli incrociatori corazzati del tipo 'Garibaldi', appartenenti a quel tipo di navi corazzate che possedevano un armamento policalibro e motori alternativi a vapore, e pur essendo le antenate degli incrociatori pesanti erano spesso considerate semplicemente 'navi da battaglia di terza categoria'. Altri contratti seguirono con la massima sollecitudine, fino ad arrivare addirittura a due nuove corazzate ordinate negli Stati Uniti, armate con 10 pezzi da 305 mm. Agli inizi degli anni '30 entrarono in servizio gli incrociatori classe '25 de Mayo', che erano belle navi veloci e moderne, sostanzialmente la versione 'ridotta' dei 'Trento' italiani. Questi incrociatori, con ponte corazzato da 30mm30 mm (ma non è chiaro se vi erafossero un ponte singolouno o due dotatiponti dicon tale corazzatura), cintura da 70mm70 ,mm e torri da 50mm,50 mm erano protetti in maniera comparabile con quella degli incrociatori leggeri dell'epoca. QuelloInvece, che erano diera diverso era l'armamento, molto consistente ede di tipo originale, anche se ben inferiore a quello dei 'Trento' per via del minore dislocamento dello scafo: al posto degli 8 pezzi da 203 mm vi erano solo 6 cannoni da 190mm190 mm, di un nuovo tipo appositamente prodotto per tali navi, con prestazioni inferiori, forse dell'ordine di 23 km per proiettili da 90kg90 kg, anchementre se con unala cadenza di tiro, di converso, era presumibilmente maggiore. Si trattò di una riduzione del progetto originale simile a quella che generò gli 'York' dai 'County' inglesi, anche se in questoquest'ultimo caso i 6 cannoni erano ancora da 203mm203 mm. Nuovi erano anche i cannoni secondari bivalenti. Ve n'erano, ben 6 impianti binati da 102mm102 mm, moltimolto di più degli standard dell'epoca (tipicamente 4 cannoni contraerei singoli), mentre i siluri erano lanciabili da 6 tubi fissi da 533mm533 mm ,laterali, protetti dagli agenti atmosferici (erano dentro le sovrastrutture), ma dall'utilità estremamente dubbia. Vi erano anche 2 idrovolanti in un hangar prodiereoprodiero, e infine 4 mitragliere da 40/39 mm Vickers. Le navi avevano una potenza di 80.000 hp e stazzavano circa 90009.000 t a pieno carico, per una velocità di circa 32 nodi. La loro pecca maggiore era la stabilità con mare agitato, che nell'ambiente oceanico era la norma, ma i pesi in alto erano consistenti (nonostante le sovrastrutture fossero particolarmente basse), e sopratutto lo scafo era molto lungo rispetto alla larghezza, anche se aiutato da pinne stabilizzatrici sui lati. La mancanza di stabilità era talmente seria, che gli impianti binati da 102mm102 mm non avevano alcun tipo di scudatura protettiva. In seguito, la catapulta per idrovolanti, a causa delle mareggiate e dei vicini cannoni di prua, venne spostata saggiamente a centro nave, sitasistemata trasversalmente. L'idro era un modello americano. La stabilità delle navi non erafu invecemai un problema risolto, anche se sembra che esse furono molto popolari nella Marina argentina. In ogni caso, con successivi ammodernamenti postbellici, essei ebberodue sostituitiincrociatori ividero vecchirimpiazzati i 4 cannoni da 40mm40 mm Vickers e sopratutto tutti i 12 cannoni da 102mm,102 mm: ciascun impianto venne sostituito giusto con una mitragliera singola Bofors da 40mm40 mm e un radar di tiro abbinato: se questo fu un'appesantimento neirispetto confrontialle dellevecchie mitragliere Vickers, non lo fu certamente rispettoper aii cannoni binati da 102mm102 mm. In pratica queste navi ebberosi aritrovarono quelsenza puntola batteria di medio calibro, quindi con solo 6 cannoni da 190 mm, 6 lanciasiluri e 10 cannoni da 40mm40 mm. Stranamente i lanciasiluri fissi non vennero tolti, nonostante l'utilità pressoché nulla e la necessità di ridurre i pesi in alto (in controtendenza con quello che accadeva in altre marine: gli incrociatori vennero piuttosto armati con numerosi cannoni contraerei e persero totalmente i lanciasiluri).
Le navi rimasero in servizio per parecchi anni, fino a che vennero riinviate a Genova, dove naquero, per la demolizione. I loro sostituti erano i nuovi incrociatori Brooklin americani, forse meno eleganti (o forse si potrebbe dire 'essenziali'), ma armati con 15 cannoni da 152mm e 8 da 127mm. Nell'insieme un armamento superiore, come erano superiori nel loro insieme queste nuove e grandi navi da 13.000 t, anche se anch'esse di progetto prebellico (ma non tanto anziane quanto i '25 de Mayo').
 
Le navi rimasero in servizio per parecchi anni, fino a che vennero riinviatetornarono a Genova, dove naquero, per la demolizione. I loro sostituti eranofurono i nuovi2 incrociatori 'Brooklin' americani, forse meno eleganti (o forse si potrebbe dire 'essenziali'), ma armati con 15 cannoni da 152mm152 mm e 8 da 127mm.127 Nell'insiememm une armamento superiore, come eranocomplessivamente superiori nel loro insieme queste nuove e grandimeglio navi da 13equipaggiate.000 t, anche se anch'esse di progetto prebellico (ma non tanto anziane quanto i '25 de Mayo').
 
==Dal dopo guerra agli anni '80==
Oltre a vari programmi nazionali, l'Argentina comprò numerosi armamenti da nazioni di quasi tutto il mondo occidentale. Uno di questi acquisti fu il bombardiere Camberra inglese, seppure in un limitato numero di esemplari. Un altro, di cui si dirà successivamente, era il Mirage III. Prima ancora, però, l'Argentina cercò di costruire aerei ad elica e a pistoni, anche di prestazioni relativamente alte. Uno di questi progetti era il Pulqui, un caccia simile al MiG-15 come impostazione e rimasto senza seguito, progettato dalla FMA. Un mezzo simile fu l'F-86F Sabre, consegnato in 28 esemplari di seconda mano nel 1960, dal 26 settembre di quell'anno1960, e immatricolati con sn. C-101/128. La loro carriera fu molto breve, ma nondimeno ebbero modo di mettersi in luce allorché attaccarono la base navale di Punta Indio distruggendo un C-54 della marina. Questo scontro fratricida aveva una motivazione molto seria: si trattava di reprimere il tentato colpo di stato dell'aprile 1962. In seguito gli F-86 continuarono il servizio con la FAA, anche se i compiti principali di combattimento erano passati ai Mirage e agli A-4. Ancora nel 1976 erano disponibili per unala vendita al Venezuela, ma quell'anno la dittatura argentina attirò pesantemente l'attenzione dell'ONU chefacendo mise sotto embargofallire la vendita, e un altro tentativo venne fatto senza successo con l'Uruguay. I vecchi caccia erano ancorarimasero in Argentina, abbastanza ben conservati perchéda far sì che qualcuno proponesse di schierarli a Port Stanley durante la guerra dell'82, ma: la cosa venne considerata 'poco pratica' e i velivoli vennero trattenuti nel continente. La loro sorte non è ben chiara, forse vennero radiati poco dopo, mala fine delle ostilità. Ma in ogni caso, già da anni apparentemente non avevano nessun ruolo importante nella FAA, come dimostrano anche i tentativi di vendita all'estero degli anni '70.
 
 
===Marina===
[[Immagine:Crucero9deJulio.jpg|250px|left|thumb|L'9 de Julio, parente dello sfortunato 25 de Mayo]]
La Marina argentina, nell'immediato dopoguerra comprò una intera flotta di navinavidi exseconda mano dagli anglo-americaneamericani: non soltanto acquisìoltre i due incrociatori 'Brooklin', macomprò anchela un'altraportaerei grandedi nave,scorta anche più importante: La portaereibritannica Warrior, classe Colossus, che venne varata nel 1944 per servire come nave di scorta nella marina britannica.
 
Nel frattempoInfine, vennero comprati anche nuovi cacciatorpediniere, Gearing FRAM I/II, e almeno 2 sottomarini GUPPY, tutte navi americane aggiornate della Seconda guerra mondiale, anche se aggiornate con nuovi sistemi. Successivamente, la flotta ebbe anche nuovi aerei: addestratori armati MB-326 di produzione italiana e brasiliana, P-2 Neptune da pattugliamento marittimo basati a terra, i summenzionati S-3 (piccoli, compatti ed efficienti bimotori da pattugliamento ASW) ed elicotteri Sea King (sia americani che di produzione, in versioni leggermente diverse, italiana).
 
 
====La AAR Indipendencia e la Venticinquo de Mayo====
La naveHMS Warrior diventò operativa nel 1945, ma allora la guerra era finita e i compiti meno chiari per la surdimensionata marina britannica. Venne data in prestito alla marina canadese per due anni, poi venne dotata diebbe un ponte di volo di nuovo concetto, addirittura di tipo 'flessibile' (proprio gli inglesi, per ironia della sorteironicamente, che avevano inventato il ponte di volo corazzato) per consentire l'atterraggio di aerei muniti di pattini speciali. Questo era possibile perché le macchine sperimentate erano aviogetti, oramai in uso anche con le marine mondiali più avanzate (ovvero, non c'era più il problema dell'elica che 'strisciava' sul ponte di volo rovinandosi irrimediabilmente). Nel biennio 1952-53 si ritornò ad un concetto strutturalmente ortodosso, ma il ponte venne angolato di 5 gradi in orizzontale (la prinicpaleprincipale innovazione postbellica) nel settore, il cosidetto ponte angolato, per lanciare e larecuperare navein doposimultanea altrigli aggiornamentiaerei) e la nave venne usata come unità comando dell'Operazione Grapple, ovvero i test nucleari britannicobritannici con bombe H esplose sull'isola di Christmas, Oceano pacifico. Questo accadde nel 1957, e poifu l'ultima missione importante con la Royal Navy della HMS Warrior. Dopo venne fornita alla Marina argentina, che a partire dall'estate del 1958 l'adottòla ricevette e ribattezzò come Indipendencia nell'estate, facendola entrare in linea già per ila dicembre dell'anno. La dptazionedotazione di bordo, come armamento, era di 12 impianti binati o quadrupli da 40mm40 mm, ridotti subito a 8. Poi, nel 1962 si decise di elevarloaumentare ala difesa antiaerea con 1 impianto da 40 mm quadruplo e 8 binati.

Nell'agosto 1963 arrivarono i primi aviogetti della Marina, che fino ad allora aveva macchine come i Corsairpiù dellerecenti ultimedegli versioniF4U Corsair. La prima macchina a reazione fu il Grumman F9F Phanter, già obsoleto da circa 10 anni. In tutto vi erano a bordo fino a 24 tra Phanter mono e biposto (addestrativi), F4U-5 (capaci di portare anche 18001.800 kg di bombe e volare a 720 kmh), quindi ancora utili come macchine d'attacco)e T-28 armati (nella versione Fennec francese). Alla fine degli anni '60 essala portaerei aveva invece una funzione ASW: radiati gli F9F e F4U, si era ridotta a portare solo 6 S-2 ASW e 14 Fennec. Infine, ma già nel 1970 passò in riserva e venne avviata alla demolizione l'anno dopo. Venne sostituita dalla sorella 'Karel Doorman', radiata dalla marina olandese, e diventata la AAR '25 De Mayo'.
[[Immagine:ARA25mayo - 1985.jpg|300px|right|thumb|La Venticinquo de Mayo]]
Questa era una nave similaredel tutto simile, ma futoccò lall'Olanda ad riceverla nel dopoguerra, prestando servizio nella sua marina militare dal 1948 come Karel Doorman . 20 anni dopo ebbe un grave incendio in sala macchine e le riparazioni, ancorché possibili, non vennero giudicate convenienti. La 'Karel Doorman' venne a quel punto comprata dall'Argentina, che si fece carico delle sue riparazioni, da esegursieseguirsi nei cantieri olandesi. TaliI riparazionilavori finirono nel 1969 e il primo settembre di quell'anno salpò per l'emisfero Australe, perdove servireavrebbe concambiato il nome diin 'Venticinquo de Mayo', la festa nazionale argentina. La sua rinnovata dotazione elettronica comprendeva un avanzato sistema Ferranti CAAIS per l'elaborazione dati di combattimento e display Plessey. Questo sistema, britannico, era in grado di scambiare i dati con i caccia Type 42, anch'essi comperaticomprati dalla Gran bretagna, essenzialmente come scorte per la nuova ammiraglia. Perché l'Argentina non abbia ammodernato direttamente la 'Indipendencia' è difficile dire; forse le condizioni generali della nave lo rendevano antieconomico. Fatto sta che nel mentre la vecchia nave venivavenne posta in disarmo, la 'nuova' unità venivadivenne accettataparte nelladella flotta, inizialmente con un reparto di volo di 8 A-4Q, 6 S-2E e 4 Sea King. L'equipaggio era di 10001.000 uomini e 500 del reparto volo, distribuiti su quasi tutti i 211,3 metri di lunghezza e i 24,4 (42,4 col ponte di volo angolato) di larghezza dello scafo. Come armamento conservava 9 impianti singoli da 40mm40 mm. La velocità era di 24,25 nodi con i motori a turbina da 40.000hp000 hp e dislocamento a pieno carico di 19.900 t circa. Da notare, che i motori erano praticamente della stessagli potenzastessi che consentivano ai cacciatorpediniere britannici degli anni '40 di arrivare a 36 nodi circa: nonostante l'aumento del dislocamento di circa 8 volte e delle dimensioni circa doppie (con un pescaggio che arrivava a ben 7,6 m), la nave era ancora capace di una velocità pari a 2 terzi di queste unità, il che dimostra come l'attrito (che aumenta al quadrato della velocità, ma può essere incentivato anche da altri fattori) renda estremamente 'costoso' raggiungere velocità molto alte. Se quindi 20 nodi sono una velocità da nave economica ma troppo limitata, 30 sono ideali, ma troppo costosi da ottenere per una portaerei (con la necessità per una simile nave di circa 100.000hp000 hp) e con macchinari pesanti e costosi, specie ai tempi delle turbine a vapore. In seguito, con le turbine a gas è cambiato (in meglio) molto, ma i consumi si sono dimostrati rilevanti (come gli stessi 'Type 42' avrebbero dimostrato). La scelta di un valore intermedio, comunque migliore della ventina scarsa di nodi di altre portaerei di scorta, venne evidentemente fatta per ottenereavere una classe di portaerei leggere di ragionevoli prestazioni velocistiche, con una buona autonomia e uno scafo abbastanza grande per ospitare molti aerei. La Venticinquo, che nonostante tutto quanto sopra avrebbe frequentemente soffertosoffrì di problemi meccanici (nonchée anche del semplice fatto che, non essendo abbastanza veloce, non poteva distanziare eventuali SSN inglesi che la inseguissero) ebbe un altro aggiornamento nel 1980 con aumento dello spazio per ospitare due aerei in più sul ponte, edi quest'ultimo vennevolo, rinforzato per aerei più pesanti. La portaerei ebbe un ruolo importante per la conquista delle Falklands, tentò di attaccare la flotta inglese ma poi ritornò in acque metropolitane per via della minaccia dei sottomarini. La composizione del reparto imbarcato, dopo la guerra, venne costituita da 4-6 [[w:A-4|A-4]], 8 [[w:Dassault-Breguet Super Etendard|Super Etendard]], 6 Tracker e 4 Sea King, per ottimizzare la polivalenza dello stormo imbarcato, ospitabile parzialmente nell'hangar interno di 135,6 x15,8 x5,3 m. Infine, nei tardi anni '80 ebbe altri lavori di ristrutturazione, ma con scarsi risultati.
 
 
====Hercules e Trinitad====
[[Immagine:ARASant%C3%ADsimaTrinidadD-2.jpg|300px|right|thumb|La Santissima Trinitad. Qui vi è una testimonianza estremamente rara di quello che c'é 'sotto' le cupole bianche dei radar guidamissili]]
InAssieme seguitoa queste navi arrivarono anche i primi e unici 2 '''[[w:Westland Lynx|Westland Lynx]]''' britannici. Questi erano assiemeper aii cacciatorpediniere 'Hercules' e 'Santissima Trinitad', che erano vascelli della Classeclasse 'Type 42,' e quindi armati idi missili Sea Dart a lungo raggio. Le navi vennero costruite in cantieri argentini e rappresentarono l'unico successo di questa classe per l'export, nonostante fosse assai interessante perché armata con missili a medio raggio pur dislocando relativamente poco. Ma i missili Sea Dart, per quanto capaci di oltre 40-60 km grazie ad uno statoreattore, erano piuttosto costosi rispetto ai Terrier/Tartar/Standard con motore a razzo, e le apparecchiature elettroniche erano a loro volta molto ingombranti e piuttosto obsolete.
 
La costruzione del Santissima Trinitad avvenne in Argentina, mentre l'Hercules venne costruito in Gran Bretagna. Il contratto, che infatti prevedeva la fornitura completa di un caccia e dei materiali per costruirne nei cantieri AFNE (Astilleros y Frabricas Navales del Estrado) nazionali, fu siglato presiamente il 1 marzo 1969. La costruzione di entrambe le navi venne funestata da incidenti e imprevisti: lo Sheffield, nave capoclasse delle 14 per la Royal Navy, ebbe la prua danneggiata da un incendio all'inizio del 1971, e gli argentini acconsentirono a cedere la prua dell'Hercules per completare la nave inglese in tempo per il varo (a cui avrebbe presenziato la regina Elisabetta II). Il Santissima Trinitad era invece in allestimento, quando nel 1974 un gruppo di guerriglieri dei Montoneros, che imperversava all'epoca nel Paese, riuscì ad entrare nel cantiere ed affondò la nave con una carica da 80 kg. Essa venne riportata a galla, ma i danni si rivelarono tanto gravi che non fu possibile rimetterla realmente in sesto, e dal 1989 questa nave non ha avuto praticamente alcun utilizzo.