Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Marocco: differenze tra le versioni

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Il Marocco è stato particolarmente interessato dagli interessi europei tra il 19imo e 20imo secolo, quando le nazioni del Vecchio concorrente si spartirono l'Africa. Nel 1912 vi fu un accordo tra la potente Francia e la vecchia e decadente, ma più vicina, Spagna. Venne stabilita un totale di 4 sezioni d'influenza, il Marocco Francese con la capitale Rabat, il Marocco spagnolo con capitale di Tetouan, il Protettorato meridionale del Sahara spagnolo, e la zona intermedia del Tangier. Il protettorato francese era comandato dal generale Louis Lyautey, mentre nominalmente il Sultano del Marocco (immortalato da Il vento e il Leone di John Milius) restava il capo della nazione, ma in maniera essenzialmente figurativa.
 
 
L'Armata di Franco, proveniente dal Marocco spagnolo, fu determinante per la vittoria della Guerra civile (purtroppo conclusasi con la sconfitta del legittimo ma impopolare governo di sinistra, al posto del quale è stato installato un regime dittatoriale quarantennale). Durante la seconda guerra mondiale il Marocco francese rimase invece fedele al governo di Vichy (indimenticabile il film Casablanca..), fino a che durante gli sbarchi Alleati dell'8 novembre 1942, gli Alleati combatterono contro i francesi e dopo avere vinto lo usarono come base importantissima per la propria campagna europea e africana.
 
Finita la guerra, che vide Casablanca e altre città come scali fondamentali per gli Alleati (che per questo tentarono la conquista, certo non indolore), il Sultanto Sidi Mohammed chiese ai francesi e agli spagnoli di andarsene e chiedendo l'indipendenza del Marocco. Scoppiarono disordini in Marocco, ma sopratutto la guerra civile algerina, e i francesi dovettero andarsene nel '56, a Marzo. A Ottobre Tangeri venne assegnata al Marocco tramite accordi internazionali, mentre la Spagna cedette il Protettorato del Sud nel '58. Tuttavia Ceouta e Melilla e alcune isole vennero mantenute dagli spagnoli e furono la pietra dello scandalo per varie aspre discussioni e tensioni con la Spagna.
 
Alla fine Sidi Mohammed venne incoronato come Mohammed V nel '57, dopotutto era il padre della Patria, e nel '61 già arrivò il successore Hassan. Il regime marocchino è una monarchia, ma ben inteso costituzionale, con un parlamento a due camere e un primo ministro di designazione reale. Insomma, una struttura di governo moderna, col re che ha compito di garanzia costituzionale.
 
Il Marocco si ritrovò senza appoggio francese e americano quando nel '61, in piena Guerra fredda, divenne marcatamente pro-sovietico, tanto che ebbe, per quanto possa sembrare strano attualmente, anche caccia MiG: uno squadrone di MiG-17 e MiG-15UTI venne fornito dall'URSS. Ma l'inedità vicinanza di una monarchia all'URSS è stata di breve durata e dopo un quinquennio ritornò, nel '66, ad avvicinarsi al mondo occidentale, tanto che ebbe un reparto di 18 F-5.A e 2 B, poi aumentati a 23 in tutto con alcuni esemplari iraniani. Erano tutti basati a Kenitra.
 
Gli F-5 marocchini servono come componenti importanti nella Al Quwwat al Jawwiya, in termini internazionali Royal Air Force of Morocco che per quanto possa sembrare strano, ne è stata una delle più attive utilizzatrici. Infatti il Marocco ha avuto modo di usarli in molte situazioni reali.
 
Il Marocco non era un Paese del tutto stabile se è vero, come è vero, che nel giugno del' 65 King Hassan II, successore del padre volle dichiarare una dittatura reale, una specie di semi-monarchia assoluta, in cui aveva sia compiti legislativi che esecutivi. Questa situazione durò anni, tanto che ancora il 16 Agosto 1972 il Re era in carica nei suoi poteri. Allora successe una cosa incredibile, degna di un film d'azione (sarà stata ispiratrice del film Airport '80?). Quel giorno 3 F-5A attaccarono un Boeing 727 che portava il Re dalla visita in Francia. Incredibilmente, l'aereo, forse attaccato solo con i cannoni, riuscì ad atterrare in emergenza e il Re sopravvisse. Ma non finì lì. L'aereo atterrò a Rabat, e l'aeroporto della Capitale marocchina venne poi mitragliato da uno degli F-5, non ancora pago del risultato. Il giorno dopo il Palazzo Reale venne colpito da altri 4 F-5 il giorno stesso, più tardi. Tutto questo non bastò ad impedire al Re di restare al potere. Nel '74 il Sahara spagnolo venne abbandonato dalla Spagna, e il Re Hassan organizzò la cosidetta 'Marcia verde' di oltre 300.000 uomini e donne disarmati nella regione disputata. Nel '76 la Spagna cedette il Sahara meridionale sia al Marocco e Mauretania. Venne chiamato Sahara Occidentale.
 
Negli anni successivi le due nazioni si misero d'accordo nominalmente per ripartire il territorio, ricchissimo di certi minerali, come i fertilizzanti. Qui arrivò in campo il Polisario, ovvero il Fronte Popolare per la Liberazione di Saguiet el-Hamra e Rio de Oro, supportato dall'Algeria (e anche dalla Libia), che cominciò a combattere nella primavera del '76. Gli F-5 Marocchini di Kenitra iniziarono gli attacchi contro il Polisario, ma i missili SA-7 si dimostrarono, nonostante il calore del deserto e le basse emissioni dei piccoli F-5, riuscirono ad abbatere diversi aerei marocchini. Allora i Marocchini comprarono i nuovi F-5E con finanziamenti sauditi.
 
Il Marocco si defilò dalla porzione mauritania del Sahara occidentale nel '79 ma tenne la sua zona, combattendo contro il Polisario, senza risultati decisivi. Solo nell'88 quando Marocco e Algeria 'normalizzarono' le loro relazioni, il sostegno per il Polisario scemò e questo rese meno agguerrito e armato questo movimento. Nel '91 l'ONU riuscì a stabilire una tregua, anche se armata. V'era da stabilire il futuro di quei territori con un referendum, ma questo non si è tenuto forse per il timore di dovere poi accettare un risultato non proprio indolore. In sostanza non si capiva nemmeno chi doveva votare e in tutto il territorio rimane 'teoricamente' il controllo amministrativo del Marocco.
 
Con il ritorno del Marocco nell'aerea 'occidentale', nonostante l'assenza di democrazia, arrivarono i caccia Mirage F.1C ed E nei tardi anni '70, 16 F-5E e 4 F-5F vennero ordinati per essere consegnati nell'81. Non erano soli: per armarli adeguatamente per attacchi al suolo vennero armati con i temibili AGM-65B con sensore TV con ingrandimento, come anche le micidiali bombe Mk.20 Rockeye con 247 submunizioni a grappolo in appena 227 kg. Vennero anche forniti di sonde per il rifornimento in volo con un Boeing B 707 modificato. Ma ancora, questi aerei non sono stati immuni dalle perdite, stavolta, data la presenza di lanciatori di flares (presumibilmente montati) e della distanza maggiore di ingaggio con i missili, i loro nemici sono stati armi maggiormente prestanti: il Polisario era armato persino con i temibili SA-6 Gainful, e alcuni F-5 (come anche F.1) vennero abbattuti da questi missili SAM mobili a medio raggio, come anche dagli SA-9, fratelli 'maggiori' degli SA-7. Infine, nell'ottobre 1989 arrivarono dall'USAF (basati ad Alconbury) 12 aerei F-5E (incredibile come i pur pochissimi F-5E, utilizzati dai reparti 'aggressors' siano poi diventati obiqui in diverse parti del mondo come prodotti 'di seconda mano': evidentemente, una dozzina qua, una là e il gioco è fatto).
 
 
Quanto ai Mirage F.1, simili in aspetto (per i missili all'estremità alare, ma solo per quello e il muso appuntito: per tutto il resto sono ben diversi) agli F-5 e più potenti hanno seguito una carriera simile: in tutto sono arrivati, pare, un totale di ben 30 CH, 14 EH da attacco, e 6 EH-200 anche con la con sonda per il rifornimento in volo. Anch'essi vennero consegnati dalla fine degli anni settanta. Contro il Polisario hanno subito varie perdite e solo la metà resta operativa, pur rappresentando la principale forza da combattimento dell'Aeronautica Marocchina.
 
 
===Il muro delle FAR nella Zona Militare Sud (1990)===