Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Unione sovietica-2: differenze tra le versioni

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==Semoventi d'artiglieria==
L'URSS è stata ereditiera delle tradizioni dell'artiglieria russa, con una potenza di fuoco che non ha fatto altro che incrementare durante gli anni, portandola di gran lunga al primo posto tra tutte le armi d'artiglieria mondiali.
 
Nondimeno, forse per la stessa grande massa che inevitabilmente portava eccessiva inerzia, l'[[w:Armata Rossa|Armata Rossa]] è stata assai lenta a dotarsi di semoventi d'artiglieria campali, invece adottati in massa dagli occidentali già dagli anni '50.
 
Ma se spesso questa deficienza viene fatta notare dai commentatori militari, va anche detto che i sovietici erano interessati ad altri 2 tipi di sistemi d'arma mobili.
 
La principale preoccupazione era quella degli attacchi aerei occidentali, e la conseguenza fu di sviluppare armamenti adatti per difendere le truppe sul campo di battaglia. Questo significava sistemi semoventi, spesso assai complessi e costosi.
 
Dall'altro lato, le artiglierie campali erano viste come sistemi dotati di un certo livello di compromesso tra mobilità e gittata utile. Vi erano artiglierie trainate a lungo raggio come i cannoni [[M-46]], come anche obici a media gittata dotati di elevate caratteristiche di mobilità come il D-30. Ma soprattutto vi erano i lanciarazzi campali Katjusha, in vari ed evoluti modelli, che erano tutti armi semoventi, in quanto montati su di un autocarro a trazione integrale. Questo stato di cose cominciò a cambiare negli anni '70, quando i sovietici modernizzarono il 'Dio della guerra' (come Stalin chiamava l'artiglieria) con l'arrivo di una serie di artiglierie semoventi ricavate da armi trainate e scafi di vario genere, mettendoli insieme con un sistema comparabile agli analoghi occidentali. La dotazione di armi d'artiglieria, 25.000 pezzi oltre i 100mm nel 1975, arrivò a 62.000 nel 1989. La percentuale dei pezzi trainati passò da meno del 10% al 40% in appena 14 anni, con un massiccio programma di aggiornamento che era ovviamente decisamente oneroso.
 
I semoventi d'artiglieria antiaerei erano invece un problema affrontato presto, con una serie di veicoli di ottime caratteristiche dagli anni '50 in poi. L'ultimo e migliore, ancorché anche il più pesante e costoso, è il 2S6 Tunguska.