Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Messico: differenze tra le versioni

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Per il resto, il Messico tiene fede al vecchio proverbio sudamericano, ''la disgrazia di questo Paese è quella d'essere troppo lontano da Dio e troppo vicino agli Stati Uniti''. Si sa che l'intera america Latina è da decenni nella sfera di influenza politica americana, e con questa (vedi per esempio gli accordi ALCA) anche economica. Solo alcune nazioni, come Cuba e di recente, Venezuela sfuggono a questa tendenza, ma pagando prezzi elevati in termini di isolamento politico e dissesto economico. Per il Messico non v'é scelta: confina con gli Stati Uniti per un lunghissimo tratto. Presidenti come Vicente Fox sono usualmente fedeli alleati degli Stati Uniti, ma questo non vuol dire necessariamente che sia un buon affare per il Paese e per le sue risorse naturali (abbondanti). E' l'unica nazione che si possa definire Latino-americana e nordamericana al tempo stesso. Spesso viene erroneamente assimilata al Sud America, ma almeno geograficamente appartiene chiaramente all'America Settentrionale (che di fatto, specie ora che esiste il Canale di Panama, è un continente proprio rispetto al Sud America).
 
Fino al 1800 era anche una nazione potente, civile (le prime città sono ed organizzata, ma finì col perdere clamorosamente contro i coloni anglosassoni, in particolare il Texas, che a dire il vero, è rimasto sia un pò 'latino' che uno Stato americano a sè, molto differente dal resto degli USA. In ogni caso, sull'epica resistenza di Alamo poggia non poco della retorica patriottica americana.
 
Quanto al Messico odierno, dopo la decadenza del XIX secolo, non è che sia ritornato a grandi altezze: sede di turismo per le splendide spiagge, sede però anche di ingiustizie sociali clamorose, corruzione, commerci loschi. E' clamoroso il numero di donne uccise in Messico, specie in paesi di confine con gli USA: a tutt'oggi non si sa bene quale sia il movente di tali omicidi. Non meno lo è l'immigrazione clandestina di 'latinos' negli Stati Uniti, tanto che questi ultimi hanno costruito letteralmente un muro di sicurezza lungo i confini messicani, con l'intento di ridurre l'immigrazione. E d'altra parte, il Messico a sua volta ha problemi di immigrazione clandestina: spesso i 'Latinos' arrivano dal Sud-America e attraversano il Messico per raggiungere gli USA: viaggio massacrante di per sè, a maggior ragione se si considera che i messicani hanno a loro volta barriere di confine (più corto e più facile da controllare) che includono anche campi minati!. Inoltre il Sud del Messico è particolarmente povero e a maggioranza india, ma la cosa è stata tenuta nascosta (o minimizzata, come si vedrà poi) per anni e decenni, fino a che, nel '94 a capodanno divenne di dominio 'internazionale' grazie al sequestro di numerosi turisti occidentali da parte degli zapatisti che avrebbero fatto poi parlare molto di sè negli anni successivi (il sub-comandante Marcos, il Chapas). Per le risorse economiche di cui sopra, il ritrovamento di petrolio in grandi quantità nel Golfo del Messico ha aumentato molto le somme spese per il settore militare, ma è stato accompagnato da crisi economiche che hanno postposto parecchi programmi militari.
 
 
===1985<ref>Armi da guerra n.110</ref>===
Analizziamo ora la situazione militare messicana come appare dalla sempre verde enciclopedia Armi da guerra fascicolo n. 110. Il Messico era allora organizzato in 35 zone che in sostanza corrispondevano ai 31 stati che lo compongono (sì, anche il Messico, come gli USA e il Canada, è basicamente una federazione) oltre al Distretto federale. L'America Latina, e in generale i Paesi del Terzo mondo sono poco afflitti da guerre ma molto da problemi di ordine pubblico, devastazioni ambientali, lotta al narcotraffico e in generale a tutti quei problemi che nazioni ricche di risorse mal distribuite, ingiustizia sociale e problemi climatici e geografici hanno quasi in maniera congenita. Quindi le F.A. erano ampiamente impegnate, tutte e tre, in un'opera di educazione, ingegneria civile, sanità e igiene pubblica che ne facevano una forza utile per il Paese anche senza impugnare le armi, e le tenevano ragionevolmente lontane dai Palazzi del Potere (chiaramente, un golpe ha maggiore consenso tra militari privi di stimoli e impegni, chiusi nelle loro caserme e arsenali).
 
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===1991<ref>Labndaburu, Federico: ''Messico: le sue F.A. e la sua difesa'', RID Ottobre 1991 pagg. 52-61</ref>===
 
Il Messico aveva allora compiunto alcuni significativi miglioramenti nello sviluppo della sua struttura militare. Ricordiamo qui i dati fondamentali del Messico: 1.978.000 km2, 86 milioni di abitanti (attorno al 1990) per un totale di appena 40 per chilometro quadro, Costituzione tra le più antiche essendo stata promulgata nel 1917. La sua storia politica fu un anno di svolta: andarono al potere quelli del Partito Rivoluzionario Istituzionale o PRI e lo hanno esercitato per i decenni successivi, certo con poco giovamento per il ricambio della classe politica in quella che in ogni caso rappresenta pur sempre una repubblica, il primo Paese ispanico per popolazione del mondo. Il governo aveva poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, il presidente era anche a Capo delle F.A. e Capo di Stato (quindi non v'é una repubblica con una personalità 'di garanzia', re o presidente che sia: è una repubblica presidenzialista). Tutti questi poteri erano esercitati per 6 anni che era un mandato piuttosto lungo per un politico esecutivo. Per le F.A. armate era presente un gabinetto di guerra di 17 Segretari di Stato, un 'fiscal general', il Governatore del Distretto Federale. Il parlamento era costituito dalle classiche due camere: Deputati con 500 membri e Senatori, di appena 64. Quanto al potere giudiziario vedeva un sistema di corti statali e federali anche per gran parte delle cause civili. Esisteva una Corte suprema di giustizia e un massimo tribunale di Appello. Il territorio messicano è molto vario: deserti a nord, foreste e colline a sud, la cordigliera montagnosa dall'Istmo di Tehauntepec dividendosi in due con la Sierra Madre Occientale e Orientale con un altopiano di 2.400 km di lunghezza e 800 di larghezza, un immenso territorio poco popolato e dal clima secco e desertico.
 
Quanto alla situazione economica, nel 1980-90 vi sono state crisi e hanno portato in tutta l'America Latina una grave recessione, e questo ha avuto molto a che fare con l'alto debito pubblico che plaga le nazioni più abbienti, figuriamoci quelle che hanno economie meno forti. Il presidente Salinas, in carica nel 1991, affermò che il Messico avrebbe dato il massimo impegno al pagamento del debito estero, ma non senza condizioni. Dopo estenuanti trattative arrivò a negoziare il debito a 'soli' 20 miliardi di dollari circa, ma con la riduzione degli interessi, diminuzione della percentuale di interessi, apporto di nuove risorse (buffo come certi problemi abbiano la tendenza a ripresentarsi ovunque con la stessa modalità). Questo avrebbe stabilizzato l'economia messicana, perché come sempre, più che il debito pubblico era drammatico l'apporto degli interessi all'ammontare e all'incremento dello stesso.
 
 
 
 
 
 
 
<references/>
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