Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-6: differenze tra le versioni

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===Blindati===
L'autoblindo Panhard '''[[w:Panhard AML|Panhard AML]]''' (Auto-Mitrailleuse Legeré) è uno dei maggiori successi nel campo dei mezzi leggeri da esplorazione e combattimento. Caratterizzata da uno scafo incredibilmente leggero e piccolo (praticamente, quanto un'utilitaria, con una lunghezza inferiore a 4 m), ha un'equipaggio di 3 uomini, 1 dei quali nello scafo e gli altri 2 nella torretta biposto.
 
Lo sviluppo iniziò negli anni '50, in sostituzione dei mezzi leggeri che l'esercito francese aveva usato fino ad allora, con alterne fortune, nelle operazioni coloniali, come il Daimler Ferret, giudicato troppo leggermente armato. È entrata in servizio nel 1961.
 
Il nuovo veicolo aveva una torretta assai ampia, installata su uno scafo molto angusto, simile al veicolo predecessore, dotato di sole 4 ruote motrici e di un motore a benzina di bassa potenza. Per oltrepassare le trincee era necessario usare i 'canali' metallici, normalmente usati come paraurti.
 
Se lo scafo (in acciaio, spessore max. 12 mm) non aveva nulla per essere degno di citazione (eccetto il fatto che era molto angusto), la torretta ospitava un cannone da 90 mm, come quelli in uso nei carri dell'epoca, ma a media pressione, per rendere possibile il fuoco da tale leggero veicolo. L'arma, di produzione DEFA, aveva come principio base quello dell'utilizzo di testate a carica cava, riconosciute le uniche utilizzabili da un veicolo leggero con potenza sufficiente a distruggere un carro armato. Il proiettile anticarro (HEAT) aveva 320mm. di penetrazione assicurati, in un raggio di circa 1000 metri. Solo 21 i colpi HE/HEAT imbarcati, a causa del limitato spazio disponibile. Altre versioni comprendevano L'AML-60 con il particolare cannone-mortaio di tipica scuola francese, sia nel modello Serval con abbinamento cannone-mortaio+cannome da 20 mm., che nella versione AML-60-12 con mitragliatrice M2. Il veicolo non aveva protezione standard NBC, apparati di visione notturna o telemetri.
 
La meccanica, basata su una trasmissione integrale per i 2 assi, un cambio manuale, un volante e un motore Panhard a benzina, era usata anche nel veicolo per la fanteria M3, anch'esso molto diffuso a partire dagli anni '60, per un binomio che soddisfava, con macchine straordinariamente leggere ed economiche, praticamente tutte le esigenze tattiche.
 
AML-90:
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 5.11 m, 3,79 (! praticamente è un'utilitaria anche sa da 6 t) solo scafo, larghezza 1.97 m, altezza 2.07 m
*Peso: 5.5 t
*Corazzatura: 12 mm
*Motore: Panhard Model 4 HD 4 cilindri a benzina da 90 hp
*Prestazioni: velocità max 90 km/h, autonomia 600 km
 
In servizio, il nuovo mezzo venne ben accolto, anche se andava usato secondo precise regole per non cadere vittima delle limitazini relative alla protezione e al movimento fuoristrada.
L'AML era di per sé molto più piccola di un carro, quindi difficile da avvistare, anche assai silenziosa, e su strada anche molto più mobile. Aveva quindi una ragionevole possibilità di non essere avvistata e se così fosse stato, eseguire un tiro pericoloso per chiunque nel raggio di 1 km.
 
Il successo dell'AML divenne rapidamente di scala mondiale, e il veicolo, usato sia come mezzo da esplorazione che come macchina cacciacarri, venne esportato in numerosi Paesi. In Sudafrica venne riprodotto come Eland, un nome di antilope locale, ma in generale gli ampi spazi pianeggianti erano l'ideale per tale veicolo e l'Africa ha costituito la destinazione di molti dei 4000 veicoli prodotti.
 
La carriera bellica dell'AML ha avuto una serie incredibile di eventi, quasi tutti dati da conflitti locali in Paesi del Terzo Mondo, mentre in Europa essa venne usata con maggiore parsimonia, data la vulnerabilità in presenza di forze convenzionali molto organizzate e potenti. Il cannone dell'AML-90, capace di mettere fuori uso ogni carro dell'epoca, l'ha resa in conflitti regionali un formidabile mezzo da combattimento, veloce, sfuggente, dotato di semplice meccanica e impiegato in missioni in cui i carri armati non potevano essere impiegati, lenti e complessi come erano (e comunque, molti Paesi africani non ne avevano). Le versioni con armi di calibro inferiore hanno avuto molto meno successo, e raramente se ne è ssentito parlare o viste fotografie. Il cannone da 90 era l'unica arma capace di mettere fuori uso un carro armato e questo fatto ha reso l'autoblinda AML-90 molto più popolare degli altri modelli, anche se più costosa e pesante. Le AML hanno partecipato spesso alle sanguinose guerre civili o di confine, che tanto hanno afflitto il continente.
 
L'Eland ha combattuto anche contro forze organizzate in un conflitto convenzionale, contro il corpo di spedizione cubano e l'esercito angolano durante numerose operazioni militari negli anni '70-80. Essendo vulnerabile a qualunque arma pesante nemica, è stata usata per colpire e scappare, con rilevante successo. Infatti, la sua persistenza in combattimento, con un numero di colpi appena sufficiente per sostenere un conflitto a fuoco di pochi minuti, e la vulnerabilità ad ogni mitragliera pesante o arma anticarro, la rendeva inadeguata ad un uso prolungato in azioni di prima linea. Si potrebbe valutare in questo senso la Eland/AML-90 in rapporto ad una delle sue vittime preferite: il carro T-34/85. Questo era dotato di un cannone leggermente più piccolo, eppure pesava circa 6 volte tanto. Però: poteva superare trincee di quasi 3 m, sopportare proiettili di mitragliera su tutto lo scafo anche da breve distanza, poteva persistere in combattimento con la sua dotazione di munizioni di 55 colpi per il cannone, dotato di alta velocità iniziale, e non doveva temere anche i proiettili e le schegge che potevano facilmente bucare le ruote di un mezzo ruotato: si pensi cosa questo significa in un campo di battaglia dove entro un km vi sia una mitragliera come le M2 o le KPV da 14.5 mm: pericoli mortali per qualunque blindato leggero, poco più che seccature per un carro medio. Per questo le AML andavano usate con sagacia e rapidi sganciamenti dai reparti nemici, magari approfittando dell'erba alta della savana. Entrambi i contendenti potevano annientarsi reciprocamente e quindi era solo una questione di chi per primo vedeva chi. Le AML non erano, a parte i limiti di mobilità, degli avversari facili: è come mettere un cannone su una dune buggy, per intendersi. Usate con criterio, sono un nemico insidiosissimo.
 
Durante la Guerra delle Falklands, il terreno cedevole ha reso praticamente impossibile alle poche AML-90 argentine il movimento fuori da Port Stanley, e i cingolati leggeri Scorpion, che pure avevano molto da perdere nello scontro, poterono muoversi indisturbati nelle lande dell'arcipelago.
 
L'esercito Israeliano ha impiegato un piccolo numero di AML, ma le ha radiate presto data la loro complessiva vulnerabilità.
 
Ancora oggi vi sono veicoli di questo tipo in servizio in almeno 40 eserciti africani, asiatici e latino-americani, anche se la loro sostituizione con mezzi a 6 o 8 ruote ha significato l'evoluzione verso veicoli decisamente più costosi e pesanti: la Rooikat sudafricana, per esempio, raggiunge le 28 tonnellate. Persino i 'gipponi' moderni, leggermente corazzati, tendono a superare in peso e potenza le piccole blindo francesi, che hanno fatto epoca, ma che sono ormai totalmente obsolete.
 
Anche il fabbricante francese provvide a progettare una sostituta più moderna, presentando la ERC nel 1977.
 
 
 
La '''[[w:Panhard ERC|Panhard ERC]]''' è una moderna autoblindo 6x6 francese, dotata di una struttura molto compatta e di una sagoma ridotta, ideata in sostituzione della precedente AML, divenuta troppo piccola ed angusta per molte delle esigenze degli utilizzatori dei moderni veicoli blindati.
 
 
La grande popolarità dell'AML non riusciva a nascondere i suoi limiti di protezione e mobilità: per quanto essa pesasse la metà di un M113, e avesse nondimeno la potenza di fuoco per distruggere carri 10 volte più pesanti, le caratteristiche fuoristrada erano limitate dalla formula 4x4, che rendeva necessario usare i canali metallici per oltrepassare trincee e fossi di modesta larghezza. La Panhard nel 1970 partecipò al concorso per un nuovo veicolo blindato da trasporto truppe francese, vinto però dal VAB della Renault. Le tecnologie sviluppate in questo frangente non vennero sprecate, allorché la ditta mise mano ad un nuovo progetto di autoblinda leggera e il risultato, abbastanza scontato, vide la realizzazione di una trasmissione 6x6 e l'aumento sensibile delle dimensioni dello scafo, come anche il miglioramento di tutta l'impiantistica. Il nuovo modello, chiamato ERC, venne presentato nel 1977. Nel frattempo, allo scopo di utilizzare in maniera efficiente ogni singolo franco speso nello sviluppo, venne messo mano anche al progetto di un mezzo successore dell'M3 da trasporto truppe e il risultato fu il VCR, basato in larga misura sulla meccanica ERC.
 
La Nuova autoblindo raggiunge un peso di 7,65 t. in assetto di combattimento, maggiore del 50% rispetto all'AML, come della stessa misura è l'aumento in termini di assi portanti, ma anche così il mezzo è piccolo, leggero e assai economico.
 
La struttura è convenzionale, il pilota è davanti e 2 membri d'equipaggio in torretta, al centro dello scafo. Il motore è nella parte posteriore.
 
La mobilità vede una velocità su strada di 100kmh, ma anche la capacità anfibia, con il movimento in acque calme possibile a 4,5kmh. A richiesta è disponibile una coppia di idrogetti che raddoppiano la velocità in acqua, e questo rende il mezzo molto più capace di guadare corsi d'acqua e zone con moto ondoso. La caratteristica più interessante della trazione impiegata è che il mezzo ha le 2 ruote centrali sollevabili da terra per il movimento su strada, cosicché questo può essere svolto in maniera più efficiente. L'autonomia raggiunge gli 800km, nonostante il propulsore sia un Peugeot V-6 a benzina da ben 155hp.
 
La torretta, con 2 uomini d'equipaggio, ha un armamento normalmente costituito da un cannone DEFA a media pressione con 20 colpi. La possibilità di scelta, in verità, è ampia e possono essere installate torri con cannoni-mortai da 60mm+cannone da 20, o mortaio da 81mm. Sono disponibili anche torrette antiaeree con 2 armi da 20 o 25mm e la torretta dell'AML.
 
La versione in servizio con l'esercito francese ha un cannone GIAT ad alta pressione TS-90 da 90mm. con elevazione di -8/+15. essendo riuscito il tentativo di abbinare tale potente cannone a uno scafo così leggero, è possibile tirare anche proiettili APFSDS con V° di 1350m/s. e perforazione di 120mm a 60 gradi (forse a 2000 metri). Disponibili su richiesta apparati di condizionamento aria, visione notturna e telemetri laser, mentre standard è l'apparato di protezione NBC (nucleare-biologico-chimico).
 
 
ERC-90 Sagaie :
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 7.69 m, larghezza 2.5 m, altezza 2.25 m
*Peso: 8.3 t
*Corazzatura: 10 mm
*Motore: Benzina Peugeot a 6 cilindri da 155 hp
*Prestazioni: velocità max 100 km/h, autonomia 700 km
*Armamento: 1 cannone da 90 mm, 1 mitragliatrice da 7.62 mm, 4 lanciafumogeni.
 
Dal 1979 la Panhard ERC è andata in produzione equipaggiando tra l'altro le forze armate di Argentina, Costa d'Avorio, Messico ed Irak. In Francia, essa è stata adottata in circa 200 esemplari nel modello summensionato, noto come ERC-90 TS-90 Sagaie.
 
Una nuova generazione di queste leggere ed efficienti blindo è nata nel decennio successivo, Denominata ERC-90 Sagaie 2, che si differenzia per numerose innovazioni, con uno scafo più lungo, una corazza migliore e una dotazione di munizioni aumentata dagli insufficienti (retaggio dell'AML) 20 colpi a 32 o 35, 10 o 13 di pronto impiego in torretta. I motori, dato il maggiore peso del mezzo, sono adesso 2 Peugeut XD 3T diesel a 4 cilindri da 196hp in totale oppure 2 Peugeot a 6 cilindri benzina, da 290hp complessivi. Mantenuta la capacità anfibia e il sistema di controllo del tiro è stato migliorato. Il modello è stato prodotto per l'export soltanto.
 
ERC-90 Sagaie 2:
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 5.57 m, larghezza 2.7 m, altezza 2.3 m
*Peso: 10 t
*Corazzatura: 12 mm
*Motore:Diesel Peugeot XD 3T o 2 Peugeot a benzina da 196 o 290 (+41/145) hp
*Prestazioni: velocità max 100 km/h, autonomia 600 km
*Armamento: 1 cannone da 90 mm F4 con 32-35 colpi (+12/15) ,2 mitragliatrici da 7.62 mm, 4 lanciafumogeni.
 
Nell'insieme, la ERC è stata uno dei progetti più interessanti e efficienti di autoblindo. Incapace di emulare il successo della più vecchia AML, ha tuttavia costituito un esempio di equilibrio nelle caratteristiche di progettazione, e soprattutto è forse la migliore concretizzazione di tale categoria di mezzi. Infatti, ancorché esistano veicoli più potenti e pesanti come la Centauro o la Rooikat, essi tendono ad essere :
 
*1-costosi: una Centauro raggiunge tranquillamente i 4 miliardi di vecchie lire, per un costo totale del programma al 1992 stimato in 1500 miliardi, mentre l'aggiornamento-cancellato- di 400 Leopard 1 ne richiedeva solo 655.
*2-non-anfibi: eppure in Europa, la presenza di acqua è pressoché certa in ogni percorso che si tenti di affrontare, la mancanza di capacità anfibie può limitare enormemente la mobilità effettiva (questo vale molto di più per la Centauro che per la Rooikat, che nel deserto africano non ha di questi problemi).
*3-non aviotrasportabili: le Centauro sono praticamente impossibili di trasportare per via aerea con i mezzi dell'AM (C-130 e G-222), mentre le ERC-90 possono facilmente essere portate, teoricamente, persino da un G-222. Se si considera che le ERC equipaggiano la forza d'intervento rapido francese, si può capire quanto questo fattore sia fondamentale.
*4-facili bersagli: nessuna blindo ha una protezione sufficiente per affrontare un carro armato o un missile anticarro pesante, ma la sagoma (e la segnatura termica ed acustica) di una blindo come l'ERC è enormemente più ridotta di quanto non accada per le macchine più grandi e pesanti: dimensioni di 5x 2,5x 2,3 metri contro, nel caso della Centauro, 7,85x 3x 2,75m. Anche la segnatura termica, con motori classe 200 hp, non eccede quella di un grosso furgone.
 
 
Il trasporto truppa '''[[w:VAB|VAB]]''' ha avuto origine da una richiesta dell'Esercito francese per un veicolo da trasporto truppe ruotato da aggiungere ai tipi cingolati. In questo modo, con tale combinazione, le forze terrestri erano meglio servite per ogni tipo di esigenza, potendo affrontare meglio e con mezzi più economici le situazioni di crisi e guerre a bassa intensità.
Così assieme agli IFV AMX-10P vennero introdotti in servizio i VAB, che significa 'Vehicule d'avant blindé', veicolo di prima linea blindato.
Esso venne realizzato dalla Saviem/Renault, che iniziò a lavorarci nel 1970, mentre i prototipi apparvero nel 1972 e vennero poi considerati migliori del concorrente ideato dalla Panhard. Questo venne ufficializzato nel 1974, a maggio, mentre i primi mezzi vennero consegnati nel 1976 all'esercito francese, che aveva dichiarato all'epoca un fabbisogno di 4000 esemplari.
 
Il VAB è un mezzo alto e simile a un grosso furgone blindato. Ricorda molto il Saxon inglese, come forma, essenzialmente a parallelepidedo piuttosto che, come in tanti altri casi, basso e con pareti inclinate. Ha una struttura in acciaio saldato, con il pilota e il capocarro nella parte anteriore, godenti ampio campo visivo attraverso i blindovetri, se necessario ricopribili da una piastra blindata. I portelli di accesso sono sui lati, anch'essi con finestrini in blindovetro. Il capocarro è armato di una mitragliatrice da 7,62mm in postazione aperta.
Come sull' OT-64 cecoslovacco, dietro di loro vi è il motore, in questo caso un diesel MAN, di costruzione tedesca, da 235hp.
Dietro ancora vi è un comparto per la truppa, una squadra di 10 soldati equipaggiati. La comunicazione con il capocarro è possibile grazie ad un passaggio a lato del motore. La parte posteriore del mezzo ha 2 o 3 portelli per lato con feritoie di tiro e osservazione. Dietro il veicolo vi sono 2 portelli d'accesso, che rendono rapido l'entrare e uscire quando necessario. Questa di avere un'accesso posteriore assai comodo è una caratteristica tipica dei mezzi con motore centrale, o più spesso, anteriore del veicolo.
L'armamento è basicamente, di una mitragliatrice leggera, ma è possibile anche usare un' arma pesante da 12,7, o un cannone in torretta Creusot-Loire. Si tratta di un'arma da 20mm o anche da 25mm in opzione.
 
'''Renault VAB 4x4''':
*Equipaggio: 2+10
*Dimensione: lunghezza 5.98 m, larghezza 2.49 m, altezza 2.06 m
*Peso: 13 t
*Corazzatura: 8-12 mm.
*Mobilità: MAN diesel 6 cilindri 235 hp
*Prestazioni: v.max 92 km/h, autonomia 1.000 km, pendenza max 60%,
 
Esistono poi numerosi modelli derivati: un veicolo radar con il RATAC, radar di tiro d'artiglieria, per la direzione delle artiglierie Un veicolo comando è anche disponibile, grazie al volume disponibile e il tetto alto , ambulanza, veicolo officina, portamortaio da 81 mm, trattore di mortaio da 120 mm, veicolo contraerei con torre binata da 20 mm veicolo contraerei missilistico (di più recente produzione) con impianto Santal che è una sistema di lancio binato per missili Mistral ad azionamento manuale e mira ottica, lanciamissili UTM 800 con 4 Euromissile HOT controcarro a lungo raggio, una torretta similare, ma retrattile, del tipo Mephisto. Una decina di missili sono disponibili per la ricarica in ciascun caso.
La meccanica è a 2 assi 4 x 4 oppure quella 6 x 6. Gli pneumatici sono di grande diametro, scolpiti in maniera accentuata per il movimento in acqua, mentre vi è, nel modello 4x4, una cassetta porta-attrezzi laterale. Opzionale anche la presenza di un sistema di movimento in acqua con idrogetti Messier-Dowty per 7kmh di velocità.
Standard, invece, us sistema di visione notturna passiva e uno di protezione NBC (Nuclerare, biologico, chimico), necessario per la guerra in un teatro ad alta intensità.
 
I VAB hanno ottenuto un considerevole successo, con la loro robusta semplicità e l'ampio spazio interno. Già al 1984 vi erano state esportazioni per 800 esemplari, 400 dei quali comprati dal Marocco, che ne ha fatto uso contro il Polisario, perdendone ben presto alcuni esemplari in azione.
Anche l'Esercito francese ha usato il VAB in teatri operativi vari, dal 1991 almeno in poi. Esso è presente in diverse versioni, ma incidentalmente, solo nella versione 4x4.
Il modello 6x6 costava il 10% in più, ma questo aumento non esorbitante di costo era ed è più che compensato da una maggiore mobilità, consentendo il superamento di fossati di oltre 1 metro, che altrimenti sarebbero insuperabili per i VAB normali. Eppure, pur ordinando inizialmente 4000 veicoli, i francesi hanno voluto soltanto il modello più economico, anche se con il 6x6 sarebbero stati ordinabili comunque 3600 mezzi. Con il senno di poi non ordinare almeno un'aliquota di 6x6 si è dimostrato un'errore sostanziale, specie adesso che gli eserciti hanno mezzi ruotati che facilmente sono 8x8.
 
Il VAB è stato impiegato nel Golfo, dalla ex-Jugoslavia e in numerosi altri posti. La sua economia, l'ottima autonomia e la gestione simile in generale a quella di un grosso autocarro lo hanno reso prezioso, come anche la velocità su strada di 92kmh per il modello 4x4, anche se il movimento fuoristrada è limitato in maniera assai marcata, come tutti i mezzi convenzionali a 2 assi.
Alla fine del 1992 ne erano stati prodotti complessivamente 5.300 esemplari, 4.300 dei quali per i francesi. A quel punto finiva la produzione del modello 4x4, ma continuava quella del 6x6. Le esportazioni erano all'epoca state ottenute in 13 nazioni. Anche la Gendarmeie francese ne ha acquistati un certo quantitativo.
Nel 1995 finiva anche quella del modello 6x6 'di prima genearazione', ma iniziava quella del VAB di 'nuova generazione'(stavolta solo 6x6, a quanto pare), dotato di un motore diverso (Renault MID-6), trasmissione automatica Transfluide, e corazzatura migliorata, ciò che porta il peso a 14,2 t.
 
 
Il '''[[w:M3|M3]]''' è un veicolo trasporto truppe (APC, Armoured Personal Carrier) blindato ruotato di fabbricazione Francese.
Esso ha una massa di poche tonnellate, guidatore sul davanti e una squadra nella parte posteriore. Sviluppato con il 95% delle componenti meccaniche dell’AML, esso era una macchina straordinariamente leggera ed economica, anche per la sua comunanza con la famosa, piccola autoblindo. Dopo l’immissione nel mercato alla fine degli anni’60, sono stati prodotti migliaia di esemplari per decine di clienti, militari e paramilitari.
 
Lo scafo del piccolo APC è di acciaio, con spessore tra gli 8 e gli 11 mm. In avanti vi è il pilota, dietro di lui il motore, un Panhard a 4 cilindri a benzina, da 90hp, dietro il comparto truppa per un massimo di ben 10 uomini. Il motore ha i tubi di scappamento sopra lo scomparto truppa, anche per scoraggiare eventuali facinorosi a salire sopra il mezzo, durante le azioni di polizia. La trazione è 4x4, con un cambio manuale nell’angusta cabina di pilotaggio. Il veicolo è anfibio, in acqua si muove solo con le ruote ad un massimo di 4kmh, ovvero solo quanto basta per il movimento in corsi d’acqua calma. Per muoversi in caso di trincee sono disponibili una sorta di canali a rotaia, in cui il mezzo passa. È macchinoso, ma consente di superare persino 3,2metri.
L’equipaggio ha una serie di uscite e feritoie molto nutrita. I fanti hanno 3 feritoie per lato, per vedere e sparare, 1 grande portello su ciascun lato, 1 sopra il mezzo e 2 dietro. Al centro del veicolo esiste infatti la possibilità di portare un armamento sul tetto: esso varia da una mtg. leggera scudata, ad un cannone teleguidato da 20 mm. Dietro il comparto equipaggio, vi è anche la predisposizione per un’altra mitragliatrice leggera.
 
Tra le tante versioni presenti, vi sono molte interessanti piattaforme di tiro, come quella antiaerea, chiamata M3 VDA, con una torretta dotata di 2 cannoni da 20mm, dotata anche di una mtg. leggera per la difesa vicina, 4 lanciagranate nebbiogene e addirittura un piccolo radar di ricerca leggero, capace di inseguire contemporaneamente 4 bersagli aerei, mentre la torretta ha una velocità di rotazione di 60 gradi/sec. e una di elevazione di ben 90. Vi sono martinetti di stabilizzazione che si abbassano, elevando tutta la massa del mezzo a diversi decimetri di altezza sul suolo. Esso ha 300 colpi per arma, e un ragionevole sistema di controllo del tiro anche senza il radar, grazie ad un apparato P56 optronico.
Esistono altre varie versioni, come quella portamortaio da 60mm (in torretta stabilizzata). Vi è una serie di mezzi secondari, come autoveicoli recupero, mezzi officina, veicolo autoambulanza.
 
'''Panhard M3''':
*Equipaggio 2+10
*Dimensione: lunghezza 4.45 m, larghezza 2.55 m, altezza 2 m senza armi
*Peso 6,1 t
*Corazzatura: acciaio saldato, 12 mm max.
*Mobilità: motore motore Panhard M4 HD 4 cilindri a benzina 90 hp
*Prestazioni: v.max 90 km/h, autonomia 600km, pendenza max 60%
Oltre 1500 esemplari sono stati venduti nei primi 15 anni a ben 35 clienti, soprattutto paesi africani e medio-orientali.
 
Veicoli leggeri come l’AML, l’ERC ma soprattutto l’M3, il mini-semovente antiaereo di maggior successo, hanno una torretta con radar e 2 cannoni da 20mm Oerlikon da 200 (per bersagli a terra) o 1000 colpi al minuto e 600 proiettili complessivi. L'M3 è molto economico e essendo un mezzo da trasporto truppe ha un vano di discrete dimensioni per accogliere i sistemi elettronici. Il radar della Dassult ruota a 40 giri al minuto e segue fino a 4 bersagli aerei, la rapidità di brandeggio è di 60 gradi al secondo, l'alzo delle armi varia tra -5 /+85 con una velocità di ben 90 gradi/sec. 4 martinetti hanno la necessità di essere abbassati a terra,sollevando totalmente il veicolo, per consentire la stabilità nel tiro antiaereo alla massima cadenza di tiro. In pratica è un veicolo molto efficiente e reattivo, con costi ridottissimi e capacità ognitempo. Entrò in servizio a partire dal 1975, destinato all'export.
 
 
Il '''[[w:VCR|VRC]]''' (Vehicule de Combat à Rues, veicolo da combattimento ruotato), è un mezzo blindato dalla sagoma compatta, meccanicamente imparentato al 90% con l'autoblindo ERC, come il predecessore M3 era parente della blindo AML (addirittura al 95%). La principale differenza tra le 2 generazioni è che l'ultima ha 6 ruote motrici, indispensabili per un buon movimento fuoristrada. Il prototipo venne completato nel 1977, e la produzione partì 2 anni dopo.
 
Questo piccolo veicolo, particolarmente grande quanto un'utilitaria, è una mezzo caratteristico e dalle soluzioni molto ingegnose, che permettono a una dozzina di uomini di muoversi e combattere in condizioni di guerra di elevata intensità.
La corazza in acciaio saldato è di 8-12 mm., valore notevole per un mezzo da 7 t, spiegabile con la riduzione delle dimensioni, per esempio la lunghezza è molto inferiore a 5m. Le piastre sono per lo più ben inclinate.
Esso ha una meccanica estremamente compatta, ed adattata alle minuscole proporzioni del mezzo, essendo essa ripartita su 3 assi e dunque di tipo 6x6, con pneumatici di limitato diametro, necessariamente viste le piccole dimensioni del veicolo, che ha una capacità di guado anfibio con movimento dato solo dagli pneumatici, a 4kmh.Esiste anche una versione 4x4.Sulla versione 6x6 le ruote centrali possono essere sollevate quando il veicolo cammina su strada,per ridurre il consumo di carburante e pneumatici.
Sempre in termini di meccanica, le ruote sono sempre in presa, con servosterzo agente solo su quelle anteriori. Quando il mezzo viaggia su strada, per rendere il veicolo più efficiente ed economicamente vantaggioso, la ruota centrale è sollevata da terra, ma essendo sempre in presa, nondimeno, continua a girare disperdendo inutilmente potenza. Anche così il risparmio è sensibile. Quando il VCR è su terreno vario le ruote dell'asse centrale sono invece abbassate.
Il motore è a benzina di buona potenza, un Peugeot da 155hp che dà oltre 20cv./ton. e prestazioni brillanti. Anche se non è stato adottato un diesel, la riserva di carburante è tale da garantire un'elevata autonomia.
Il motore si trova al centro del veicolo, dietro il pilota, che invece è sul davanti. Il propulsore è dietro a destra, il capocarro dietro a sinistra. Dietro questi vi è lo scomparto equipaggio, con 2 portelli sul retro, 3 feritoie di tiro per lato, portelli superiori. Nonostante la compattezza estrema, e certamente anche in maniera un poco scomoda, sono disponibili posti per 9 soldati equipaggiati.
L'armamento principale è possibile da scegliere in numerose configurazioni. Si parte da una mtg da 7,62mm scudata, per arrivare a lanciamissili controcarro a lungo raggio.
 
'''Panhard VCR''':
*Equipaggio: 3+9
*Dimensione: lunghezza 4.47 m, larghezza 2.49 m, altezza 2.03 m senza armi
*Peso: 7 t
*Corazzatura: acciaio saldato, 12 mm max.
*Mobilità: Peugeot PVR benzina a 6 cilindri a V 145 hp
*Prestazioni: v.max 100 km/h, autonomia 800 km, pendenza max 60%, guado anfibio, trincea 1,1 m.
Il VCR è stato realizzato esplicitamente per l'esportazione, abbinata con quella della ERC.
I risultati commerciali della nuova generazione di piccoli veicoli da combattimento francesi non hanno però raggiunto nemmeno lontanamente quelli dei più vecchi AML/M3, prodotti in migliaia di esemplari ma l'ERC è stato nondimeno esportato in Argentina, Iraq, Emirati Arabi Uniti.
La versione più interessante è stata certamente quella per l'Irak, con 106 mezzi armati con una torretta UTM 800 dell'Euromissile, con 4 missili pesanti controcarri HOT (gittata 4,25km.x 800+mm. di perforazione), e 10 armi di ricarica, al posto del comparto truppa. Ciò potenziò a suo tempo in maniera notevole le capacità controcarri dell'esercito iracheno contro gli iraniani.
Questa non è la sola versione realizzata, esistono infatti il modello ambulanza VCR/IS con 4 barelle, il posto di comando VCR/PC, il veicolo riparazioni VCR/AT, oltre a un molto interessante modello con torretta armata di cannone-mortaio da 81mm ERC/ENC (rimasto apparentemente allo stadio di prototipo), e naturalmente il modello base da trasporto VCR/TT con un' armamento dato da una mitragliatrice o un cannone da 20 mm in torretta monoposto. 7t.
 
 
L''''[[w:AMX-10P|AMX-10P]]''' è da lunghi anni l'IFV cingolato standard dell'esercito francese. Costruito nello stabilimento di Issy-les-Moulineaux, ma già nel 1972 il veicolo passò di mano dalla ditta originale all'Atelier de costruction de Roanne.
 
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Il costo era inoltre molto basso: la Vespa all'epoca costava in Francia intorno ai 500 dollari USA mentre del cannone SR M20 esistevano grandi scorte. Ne furono realizzati così circa 800 esemplari. L'uso di veicoli (ultra)leggeri come forza da combattimento non era certo una novità: celebri i side-car tedeschi con una mitragliatrice MG3. Però l'idea di trasformare un motociclo in un semovente capace di sparare anche contro i carri armati era decisamente un estremo. Certo è che la predilezione francese per mezzi piccoli, leggeri ed economici trovava massima soddisfazione in questo mezzo che si potrebbe definire un Vespa-cannone (per assonanza con gli auto-cannoni).
 
 
 
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214 hp
*Prestazioni: velocità max 75 km/h, autonomia 800 km
 
 
 
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Il fuoristrada '''[[w:Hotchkiss M201|Hotchkiss M201]]''' è stato per molti anni il veicolo leggero standard dell'esercito francese.Era una Willys MB prodotta dalla Hotchkiss su licenza, produzione che arrivò a oltre 40.000 esemplari entro i tardi anni '60. Essa mostrava spesso equipaggiamenti particolari, come per esempio 4 rampe scatolate per missili controcarro Entac.
 
Il '''[[w:Peugeot P4|Peugeot P4]]''' è un mezzo 4x4 che sostituisce nell'Esercito Francese il precedente Hotchkiss M 201. Esso è un fuoristrada con carrozzeria squadrata e robusta, con motore da 88hp, ordinato in non meno di 15.000 esemplari. La carrozzeria è derivata da quella del Veicolo leggero Mercedes-Benz, mentre il motore è prodotto in Francia dalla Peugeot.
 
L'autoblindo Panhard AML (Auto-Mitrailleuse Legeré) è uno dei maggiori successi nel campo dei mezzi leggeri da esplorazione e combattimento. Caratterizzata da uno scafo incredibilmente leggero e piccolo (praticamente, quanto un'utilitaria, con una lunghezza inferiore a 4 m), ha un'equipaggio di 3 uomini, 1 dei quali nello scafo e gli altri 2 nella torretta biposto.
 
Lo sviluppo iniziò negli anni '50, in sostituzione dei mezzi leggeri che l'esercito francese aveva usato fino ad allora, con alterne fortune, nelle operazioni coloniali, come il Daimler Ferret, giudicato troppo leggermente armato. È entrata in servizio nel 1961.
 
A partire dalla metà degli anni '80, il principale autocarro francese pesante è diventato così il Renault '''[[w:TRM 10.000|TRM 10.000]]''', un mezzo utilizzato per vari compiti, come il trasporto dei cannoni TR da 155 mm dell'artiglieria campale e altri carichi, vista la sua capacità di trasportare su terreno vario 10 ton. teoriche, 12,6 massime.
Il nuovo veicolo aveva una torretta assai ampia, installata su uno scafo molto angusto, simile al veicolo predecessore, dotato di sole 4 ruote motrici e di un motore a benzina di bassa potenza. Per oltrepassare le trincee era necessario usare i 'canali' metallici, normalmente usati come paraurti.
In verità, questo mezzo costruito da Renault ha una storia complessa perché è il derivato del Berliet GBD, messo in commercio come Renault TRM 9000 ma non adottato dall'esercito d'oltralpe. In compenso ne vennero prodotti oltre 3.000 per l'export, la metà dei quali finita in Marocco. Il Renault TRM 10.000 ha quindi ancora discendenza Berliet, visto che rispetto al TRM 9000 ha solo poche modifiche che comprendono una leggera capacità di incremento del carico utile da 9 t. a 10 t., un sistema di trasmissione diverso, una maggiore lunghezza. L'autonomia è una delle migliori della categoria.
 
La cabina del mezzo è di tipo 'moderno', con forma squadrata, ribaltabile in avanti per ispezionare il motore sottostante. Il cambio è manuale, con 9 marce avanti e 1 indietro. Il comparto trasporto ha copertura in tela e può ospitare se necessario 24 uomini in sedili appositi. Le opzioni sono varie, in termini di equipaggiamento; cambio automatico, verricello, postazione per mitragliatrice da 12,7mm.
Se lo scafo (in acciaio, spessore max. 12 mm) non aveva nulla per essere degno di citazione (eccetto il fatto che era molto angusto), la torretta ospitava un cannone da 90 mm, come quelli in uso nei carri dell'epoca, ma a media pressione, per rendere possibile il fuoco da tale leggero veicolo. L'arma, di produzione DEFA, aveva come principio base quello dell'utilizzo di testate a carica cava, riconosciute le uniche utilizzabili da un veicolo leggero con potenza sufficiente a distruggere un carro armato. Il proiettile anticarro (HEAT) aveva 320mm. di penetrazione assicurati, in un raggio di circa 1000 metri. Solo 21 i colpi HE/HEAT imbarcati, a causa del limitato spazio disponibile. Altre versioni comprendevano L'AML-60 con il particolare cannone-mortaio di tipica scuola francese, sia nel modello Serval con abbinamento cannone-mortaio+cannome da 20 mm., che nella versione AML-60-12 con mitragliatrice M2. Il veicolo non aveva protezione standard NBC, apparati di visione notturna o telemetri.
Oltre 5000 mezzi costruiti dal 1994 per le sole esigenze dell'Esercito francese, che così ha rinnovato il suo parco automezzi pesanti. Uno dei compiti è il traino dei cannoni TR da 155mm di nuova produzione, assai più pesanti e potenti dei tipi precedenti.
 
La meccanica, basata su una trasmissione integrale per i 2 assi, un cambio manuale, un volante e un motore Panhard a benzina, era usata anche nel veicolo per la fanteria M3, anch'esso molto diffuso a partire dagli anni '60, per un binomio che soddisfava, con macchine straordinariamente leggere ed economiche, praticamente tutte le esigenze tattiche.
 
AML-90:
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 5.11 m, 3,79 (! praticamente è un'utilitaria anche sa da 6 t) solo scafo, larghezza 1.97 m, altezza 2.07 m
*Peso: 5.5 t
*Corazzatura: 12 mm
*Motore: Panhard Model 4 HD 4 cilindri a benzina da 90 hp
*Prestazioni: velocità max 90 km/h, autonomia 600 km
 
In servizio, il nuovo mezzo venne ben accolto, anche se andava usato secondo precise regole per non cadere vittima delle limitazini relative alla protezione e al movimento fuoristrada.
L'AML era di per sé molto più piccola di un carro, quindi difficile da avvistare, anche assai silenziosa, e su strada anche molto più mobile. Aveva quindi una ragionevole possibilità di non essere avvistata e se così fosse stato, eseguire un tiro pericoloso per chiunque nel raggio di 1 km.
 
Il successo dell'AML divenne rapidamente di scala mondiale, e il veicolo, usato sia come mezzo da esplorazione che come macchina cacciacarri, venne esportato in numerosi Paesi. In Sudafrica venne riprodotto come Eland, un nome di antilope locale, ma in generale gli ampi spazi pianeggianti erano l'ideale per tale veicolo e l'Africa ha costituito la destinazione di molti dei 4000 veicoli prodotti.
 
La carriera bellica dell'AML ha avuto una serie incredibile di eventi, quasi tutti dati da conflitti locali in Paesi del Terzo Mondo, mentre in Europa essa venne usata con maggiore parsimonia, data la vulnerabilità in presenza di forze convenzionali molto organizzate e potenti. Il cannone dell'AML-90, capace di mettere fuori uso ogni carro dell'epoca, l'ha resa in conflitti regionali un formidabile mezzo da combattimento, veloce, sfuggente, dotato di semplice meccanica e impiegato in missioni in cui i carri armati non potevano essere impiegati, lenti e complessi come erano (e comunque, molti Paesi africani non ne avevano). Le versioni con armi di calibro inferiore hanno avuto molto meno successo, e raramente se ne è ssentito parlare o viste fotografie. Il cannone da 90 era l'unica arma capace di mettere fuori uso un carro armato e questo fatto ha reso l'autoblinda AML-90 molto più popolare degli altri modelli, anche se più costosa e pesante. Le AML hanno partecipato spesso alle sanguinose guerre civili o di confine, che tanto hanno afflitto il continente.
 
L'Eland ha combattuto anche contro forze organizzate in un conflitto convenzionale, contro il corpo di spedizione cubano e l'esercito angolano durante numerose operazioni militari negli anni '70-80. Essendo vulnerabile a qualunque arma pesante nemica, è stata usata per colpire e scappare, con rilevante successo. Infatti, la sua persistenza in combattimento, con un numero di colpi appena sufficiente per sostenere un conflitto a fuoco di pochi minuti, e la vulnerabilità ad ogni mitragliera pesante o arma anticarro, la rendeva inadeguata ad un uso prolungato in azioni di prima linea. Si potrebbe valutare in questo senso la Eland/AML-90 in rapporto ad una delle sue vittime preferite: il carro T-34/85. Questo era dotato di un cannone leggermente più piccolo, eppure pesava circa 6 volte tanto. Però: poteva superare trincee di quasi 3 m, sopportare proiettili di mitragliera su tutto lo scafo anche da breve distanza, poteva persistere in combattimento con la sua dotazione di munizioni di 55 colpi per il cannone, dotato di alta velocità iniziale, e non doveva temere anche i proiettili e le schegge che potevano facilmente bucare le ruote di un mezzo ruotato: si pensi cosa questo significa in un campo di battaglia dove entro un km vi sia una mitragliera come le M2 o le KPV da 14.5 mm: pericoli mortali per qualunque blindato leggero, poco più che seccature per un carro medio. Per questo le AML andavano usate con sagacia e rapidi sganciamenti dai reparti nemici, magari approfittando dell'erba alta della savana. Entrambi i contendenti potevano annientarsi reciprocamente e quindi era solo una questione di chi per primo vedeva chi. Le AML non erano, a parte i limiti di mobilità, degli avversari facili: è come mettere un cannone su una dune buggy, per intendersi. Usate con criterio, sono un nemico insidiosissimo.
 
Durante la Guerra delle Falklands, il terreno cedevole ha reso praticamente impossibile alle poche AML-90 argentine il movimento fuori da Port Stanley, e i cingolati leggeri Scorpion, che pure avevano molto da perdere nello scontro, poterono muoversi indisturbati nelle lande dell'arcipelago.
 
L'esercito Israeliano ha impiegato un piccolo numero di AML, ma le ha radiate presto data la loro complessiva vulnerabilità.
 
Ancora oggi vi sono veicoli di questo tipo in servizio in almeno 40 eserciti africani, asiatici e latino-americani, anche se la loro sostituizione con mezzi a 6 o 8 ruote ha significato l'evoluzione verso veicoli decisamente più costosi e pesanti: la Rooikat sudafricana, per esempio, raggiunge le 28 tonnellate. Persino i 'gipponi' moderni, leggermente corazzati, tendono a superare in peso e potenza le piccole blindo francesi, che hanno fatto epoca, ma che sono ormai totalmente obsolete.
 
Anche il fabbricante francese provvide a progettare una sostituta più moderna, presentando la ERC nel 1977.
 
 
 
La Panhard ERC è una moderna autoblindo 6x6 francese, dotata di una struttura molto compatta e di una sagoma ridotta, ideata in sostituzione della precedente AML, divenuta troppo piccola ed angusta per molte delle esigenze degli utilizzatori dei moderni veicoli blindati.
 
 
La grande popolarità dell'AML non riusciva a nascondere i suoi limiti di protezione e mobilità: per quanto essa pesasse la metà di un M113, e avesse nondimeno la potenza di fuoco per distruggere carri 10 volte più pesanti, le caratteristiche fuoristrada erano limitate dalla formula 4x4, che rendeva necessario usare i canali metallici per oltrepassare trincee e fossi di modesta larghezza. La Panhard nel 1970 partecipò al concorso per un nuovo veicolo blindato da trasporto truppe francese, vinto però dal VAB della Renault. Le tecnologie sviluppate in questo frangente non vennero sprecate, allorché la ditta mise mano ad un nuovo progetto di autoblinda leggera e il risultato, abbastanza scontato, vide la realizzazione di una trasmissione 6x6 e l'aumento sensibile delle dimensioni dello scafo, come anche il miglioramento di tutta l'impiantistica. Il nuovo modello, chiamato ERC, venne presentato nel 1977. Nel frattempo, allo scopo di utilizzare in maniera efficiente ogni singolo franco speso nello sviluppo, venne messo mano anche al progetto di un mezzo successore dell'M3 da trasporto truppe e il risultato fu il VCR, basato in larga misura sulla meccanica ERC.
 
La Nuova autoblindo raggiunge un peso di 7,65 t. in assetto di combattimento, maggiore del 50% rispetto all'AML, come della stessa misura è l'aumento in termini di assi portanti, ma anche così il mezzo è piccolo, leggero e assai economico.
 
La struttura è convenzionale, il pilota è davanti e 2 membri d'equipaggio in torretta, al centro dello scafo. Il motore è nella parte posteriore.
 
La mobilità vede una velocità su strada di 100kmh, ma anche la capacità anfibia, con il movimento in acque calme possibile a 4,5kmh. A richiesta è disponibile una coppia di idrogetti che raddoppiano la velocità in acqua, e questo rende il mezzo molto più capace di guadare corsi d'acqua e zone con moto ondoso. La caratteristica più interessante della trazione impiegata è che il mezzo ha le 2 ruote centrali sollevabili da terra per il movimento su strada, cosicché questo può essere svolto in maniera più efficiente. L'autonomia raggiunge gli 800km, nonostante il propulsore sia un Peugeot V-6 a benzina da ben 155hp.
 
La torretta, con 2 uomini d'equipaggio, ha un armamento normalmente costituito da un cannone DEFA a media pressione con 20 colpi. La possibilità di scelta, in verità, è ampia e possono essere installate torri con cannoni-mortai da 60mm+cannone da 20, o mortaio da 81mm. Sono disponibili anche torrette antiaeree con 2 armi da 20 o 25mm e la torretta dell'AML.
 
La versione in servizio con l'esercito francese ha un cannone GIAT ad alta pressione TS-90 da 90mm. con elevazione di -8/+15. essendo riuscito il tentativo di abbinare tale potente cannone a uno scafo così leggero, è possibile tirare anche proiettili APFSDS con V° di 1350m/s. e perforazione di 120mm a 60 gradi (forse a 2000 metri). Disponibili su richiesta apparati di condizionamento aria, visione notturna e telemetri laser, mentre standard è l'apparato di protezione NBC (nucleare-biologico-chimico).
 
 
ERC-90 Sagaie :
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 7.69 m, larghezza 2.5 m, altezza 2.25 m
*Peso: 8.3 t
*Corazzatura: 10 mm
*Motore: Benzina Peugeot a 6 cilindri da 155 hp
*Prestazioni: velocità max 100 km/h, autonomia 700 km
*Armamento: 1 cannone da 90 mm, 1 mitragliatrice da 7.62 mm, 4 lanciafumogeni.
 
Dal 1979 la Panhard ERC è andata in produzione equipaggiando tra l'altro le forze armate di Argentina, Costa d'Avorio, Messico ed Irak. In Francia, essa è stata adottata in circa 200 esemplari nel modello summensionato, noto come ERC-90 TS-90 Sagaie.
 
Una nuova generazione di queste leggere ed efficienti blindo è nata nel decennio successivo, Denominata ERC-90 Sagaie 2, che si differenzia per numerose innovazioni, con uno scafo più lungo, una corazza migliore e una dotazione di munizioni aumentata dagli insufficienti (retaggio dell'AML) 20 colpi a 32 o 35, 10 o 13 di pronto impiego in torretta. I motori, dato il maggiore peso del mezzo, sono adesso 2 Peugeut XD 3T diesel a 4 cilindri da 196hp in totale oppure 2 Peugeot a 6 cilindri benzina, da 290hp complessivi. Mantenuta la capacità anfibia e il sistema di controllo del tiro è stato migliorato. Il modello è stato prodotto per l'export soltanto.
 
ERC-90 Sagaie 2:
*Equipaggio: 3
*Dimensioni: lunghezza 5.57 m, larghezza 2.7 m, altezza 2.3 m
*Peso: 10 t
*Corazzatura: 12 mm
*Motore:Diesel Peugeot XD 3T o 2 Peugeot a benzina da 196 o 290 (+41/145) hp
*Prestazioni: velocità max 100 km/h, autonomia 600 km
*Armamento: 1 cannone da 90 mm F4 con 32-35 colpi (+12/15) ,2 mitragliatrici da 7.62 mm, 4 lanciafumogeni.
 
Nell'insieme, la ERC è stata uno dei progetti più interessanti e efficienti di autoblindo. Incapace di emulare il successo della più vecchia AML, ha tuttavia costituito un esempio di equilibrio nelle caratteristiche di progettazione, e soprattutto è forse la migliore concretizzazione di tale categoria di mezzi. Infatti, ancorché esistano veicoli più potenti e pesanti come la Centauro o la Rooikat, essi tendono ad essere :
 
*1-costosi: una Centauro raggiunge tranquillamente i 4 miliardi di vecchie lire, per un costo totale del programma al 1992 stimato in 1500 miliardi, mentre l'aggiornamento-cancellato- di 400 Leopard 1 ne richiedeva solo 655.
*2-non-anfibi: eppure in Europa, la presenza di acqua è pressoché certa in ogni percorso che si tenti di affrontare, la mancanza di capacità anfibie può limitare enormemente la mobilità effettiva (questo vale molto di più per la Centauro che per la Rooikat, che nel deserto africano non ha di questi problemi).
*3-non aviotrasportabili: le Centauro sono praticamente impossibili di trasportare per via aerea con i mezzi dell'AM (C-130 e G-222), mentre le ERC-90 possono facilmente essere portate, teoricamente, persino da un G-222. Se si considera che le ERC equipaggiano la forza d'intervento rapido francese, si può capire quanto questo fattore sia fondamentale.
*4-facili bersagli: nessuna blindo ha una protezione sufficiente per affrontare un carro armato o un missile anticarro pesante, ma la sagoma (e la segnatura termica ed acustica) di una blindo come l'ERC è enormemente più ridotta di quanto non accada per le macchine più grandi e pesanti: dimensioni di 5x 2,5x 2,3 metri contro, nel caso della Centauro, 7,85x 3x 2,75m. Anche la segnatura termica, con motori classe 200hp, non eccede quella di un grosso furgone.
 
Il trasporto truppa VAB ha avuto origine da una richiesta dell'Esercito francese per un veicolo da trasporto truppe ruotato da aggiungere ai tipi cingolati. In questo modo, con tale combinazione, le forze terrestri erano meglio servite per ogni tipo di esigenza, potendo affrontare meglio e con mezzi più economici le situazioni di crisi e guerre a bassa intensità.
Così assieme agli IFV AMX-10P vennero introdotti in servizio i VAB, che significa 'Vehicule d'avant blindé', veicolo di prima linea blindato.
Esso venne realizzato dalla Saviem/Renault, che iniziò a lavorarci nel 1970, mentre i prototipi apparvero nel 1972 e vennero poi considerati migliori del concorrente ideato dalla Panhard. Questo venne ufficializzato nel 1974, a maggio, mentre i primi mezzi vennero consegnati nel 1976 all'esercito francese, che aveva dichiarato all'epoca un fabbisogno di 4000 esemplari.
 
Il VAB è un mezzo alto e simile a un grosso furgone blindato. Ricorda molto il Saxon inglese, come forma, essenzialmente a parallelepidedo piuttosto che, come in tanti altri casi, basso e con pareti inclinate. Ha una struttura in acciaio saldato, con il pilota e il capocarro nella parte anteriore, godenti ampio campo visivo attraverso i blindovetri, se necessario ricopribili da una piastra blindata. I portelli di accesso sono sui lati, anch'essi con finestrini in blindovetro. Il capocarro è armato di una mitragliatrice da 7,62mm in postazione aperta.
Come sull' OT-64 cecoslovacco, dietro di loro vi è il motore, in questo caso un diesel MAN, di costruzione tedesca, da 235hp.
Dietro ancora vi è un comparto per la truppa, una squadra di 10 soldati equipaggiati. La comunicazione con il capocarro è possibile grazie ad un passaggio a lato del motore. La parte posteriore del mezzo ha 2 o 3 portelli per lato con feritoie di tiro e osservazione. Dietro il veicolo vi sono 2 portelli d'accesso, che rendono rapido l'entrare e uscire quando necessario. Questa di avere un'accesso posteriore assai comodo è una caratteristica tipica dei mezzi con motore centrale, o più spesso, anteriore del veicolo.
L'armamento è basicamente, di una mitragliatrice leggera, ma è possibile anche usare un' arma pesante da 12,7, o un cannone in torretta Creusot-Loire. Si tratta di un'arma da 20mm o anche da 25mm in opzione.
 
'''Renault VAB 4x4''':
*Equipaggio: 2+10
*Dimensione: lunghezza 5.98 m, larghezza 2.49 m, altezza 2.06 m
*Peso: 13 t
*Corazzatura: 8-12 mm.
*Mobilità: MAN diesel 6 cilindri 235 hp
*Prestazioni: v.max 92 km/h, autonomia 1.000 km, pendenza max 60%,
 
Esistono poi numerosi modelli derivati: un veicolo radar con il RATAC, radar di tiro d'artiglieria, per la direzione delle artiglierie Un veicolo comando è anche disponibile, grazie al volume disponibile e il tetto alto , ambulanza, veicolo officina, portamortaio da 81 mm, trattore di mortaio da 120 mm, veicolo contraerei con torre binata da 20 mm veicolo contraerei missilistico (di più recente produzione) con impianto Santal che è una sistema di lancio binato per missili Mistral ad azionamento manuale e mira ottica, lanciamissili UTM 800 con 4 Euromissile HOT controcarro a lungo raggio, una torretta similare, ma retrattile, del tipo Mephisto. Una decina di missili sono disponibili per la ricarica in ciascun caso.
La meccanica è a 2 assi 4 x 4 oppure quella 6 x 6. Gli pneumatici sono di grande diametro, scolpiti in maniera accentuata per il movimento in acqua, mentre vi è, nel modello 4x4, una cassetta porta-attrezzi laterale. Opzionale anche la presenza di un sistema di movimento in acqua con idrogetti Messier-Dowty per 7kmh di velocità.
Standard, invece, us sistema di visione notturna passiva e uno di protezione NBC (Nuclerare, biologico, chimico), necessario per la guerra in un teatro ad alta intensità.
 
I VAB hanno ottenuto un considerevole successo, con la loro robusta semplicità e l'ampio spazio interno. Già al 1984 vi erano state esportazioni per 800 esemplari, 400 dei quali comprati dal Marocco, che ne ha fatto uso contro il Polisario, perdendone ben presto alcuni esemplari in azione.
Anche l'Esercito francese ha usato il VAB in teatri operativi vari, dal 1991 almeno in poi. Esso è presente in diverse versioni, ma incidentalmente, solo nella versione 4x4.
Il modello 6x6 costava il 10% in più, ma questo aumento non esorbitante di costo era ed è più che compensato da una maggiore mobilità, consentendo il superamento di fossati di oltre 1 metro, che altrimenti sarebbero insuperabili per i VAB normali. Eppure, pur ordinando inizialmente 4000 veicoli, i francesi hanno voluto soltanto il modello più economico, anche se con il 6x6 sarebbero stati ordinabili comunque 3600 mezzi. Con il senno di poi non ordinare almeno un'aliquota di 6x6 si è dimostrato un'errore sostanziale, specie adesso che gli eserciti hanno mezzi ruotati che facilmente sono 8x8.
 
Il VAB è stato impiegato nel Golfo, dalla ex-Jugoslavia e in numerosi altri posti. La sua economia, l'ottima autonomia e la gestione simile in generale a quella di un grosso autocarro lo hanno reso prezioso, come anche la velocità su strada di 92kmh per il modello 4x4, anche se il movimento fuoristrada è limitato in maniera assai marcata, come tutti i mezzi convenzionali a 2 assi.
Alla fine del 1992 ne erano stati prodotti complessivamente 5.300 esemplari, 4.300 dei quali per i francesi. A quel punto finiva la produzione del modello 4x4, ma continuava quella del 6x6. Le esportazioni erano all'epoca state ottenute in 13 nazioni. Anche la Gendarmeie francese ne ha acquistati un certo quantitativo.
Nel 1995 finiva anche quella del modello 6x6 'di prima genearazione', ma iniziava quella del VAB di 'nuova generazione'(stavolta solo 6x6, a quanto pare), dotato di un motore diverso (Renault MID-6), trasmissione automatica Transfluide, e corazzatura migliorata, ciò che porta il peso a 14,2 t.
 
 
 
 
 
 
Il M3 è un veicolo trasporto truppe (APC, Armoured Personal Carrier) blindato ruotato di fabbricazione Francese.
Esso ha una massa di poche tonnellate, guidatore sul davanti e una squadra nella parte posteriore. Sviluppato con il 95% delle componenti meccaniche dell’AML, esso era una macchina straordinariamente leggera ed economica, anche per la sua comunanza con la famosa, piccola autoblindo. Dopo l’immissione nel mercato alla fine degli anni’60, sono stati prodotti migliaia di esemplari per decine di clienti, militari e paramilitari.
 
Lo scafo del piccolo APC è di acciaio, con spessore tra gli 8 e gli 11 mm. In avanti vi è il pilota, dietro di lui il motore, un Panhard a 4 cilindri a benzina, da 90hp, dietro il comparto truppa per un massimo di ben 10 uomini. Il motore ha i tubi di scappamento sopra lo scomparto truppa, anche per scoraggiare eventuali facinorosi a salire sopra il mezzo, durante le azioni di polizia. La trazione è 4x4, con un cambio manuale nell’angusta cabina di pilotaggio. Il veicolo è anfibio, in acqua si muove solo con le ruote ad un massimo di 4kmh, ovvero solo quanto basta per il movimento in corsi d’acqua calma. Per muoversi in caso di trincee sono disponibili una sorta di canali a rotaia, in cui il mezzo passa. È macchinoso, ma consente di superare persino 3,2metri.
L’equipaggio ha una serie di uscite e feritoie molto nutrita. I fanti hanno 3 feritoie per lato, per vedere e sparare, 1 grande portello su ciascun lato, 1 sopra il mezzo e 2 dietro. Al centro del veicolo esiste infatti la possibilità di portare un armamento sul tetto: esso varia da una mtg. leggera scudata, ad un cannone teleguidato da 20 mm. Dietro il comparto equipaggio, vi è anche la predisposizione per un’altra mitragliatrice leggera.
 
Tra le tante versioni presenti, vi sono molte interessanti piattaforme di tiro, come quella antiaerea, chiamata M3 VDA, con una torretta dotata di 2 cannoni da 20mm, dotata anche di una mtg. leggera per la difesa vicina, 4 lanciagranate nebbiogene e addirittura un piccolo radar di ricerca leggero, capace di inseguire contemporaneamente 4 bersagli aerei, mentre la torretta ha una velocità di rotazione di 60 gradi/sec. e una di elevazione di ben 90. Vi sono martinetti di stabilizzazione che si abbassano, elevando tutta la massa del mezzo a diversi decimetri di altezza sul suolo. Esso ha 300 colpi per arma, e un ragionevole sistema di controllo del tiro anche senza il radar, grazie ad un apparato P56 optronico.
Esistono altre varie versioni, come quella portamortaio da 60mm (in torretta stabilizzata). Vi è una serie di mezzi secondari, come autoveicoli recupero, mezzi officina, veicolo autoambulanza.
 
'''Panhard M3''':
*Equipaggio 2+10
*Dimensione: lunghezza 4.45 m, larghezza 2.55 m, altezza 2 m senza armi
*Peso 6,1 t
*Corazzatura: acciaio saldato, 12 mm max.
*Mobilità: motore motore Panhard M4 HD 4 cilindri a benzina 90 hp
*Prestazioni: v.max 90 km/h, autonomia 600km, pendenza max 60%
Oltre 1500 esemplari sono stati venduti nei primi 15 anni a ben 35 clienti, soprattutto paesi africani e medio-orientali.
 
Veicoli leggeri come l’AML, l’ERC ma soprattutto l’M3, il mini-semovente antiaereo di maggior successo, hanno una torretta con radar e 2 cannoni da 20mm Oerlikon da 200 (per bersagli a terra) o 1000 colpi al minuto e 600 proiettili complessivi. L'M3 è molto economico e essendo un mezzo da trasporto truppe ha un vano di discrete dimensioni per accogliere i sistemi elettronici. Il radar della Dassult ruota a 40 giri al minuto e segue fino a 4 bersagli aerei, la rapidità di brandeggio è di 60 gradi al secondo, l'alzo delle armi varia tra -5 /+85 con una velocità di ben 90 gradi/sec. 4 martinetti hanno la necessità di essere abbassati a terra,sollevando totalmente il veicolo, per consentire la stabilità nel tiro antiaereo alla massima cadenza di tiro. In pratica è un veicolo molto efficiente e reattivo, con costi ridottissimi e capacità ognitempo. Entrò in servizio a partire dal 1975, destinato all'export.
 
 
Il VCR (Vehicule de Combat à Rues, veicolo da combattimento ruotato), è un mezzo blindato dalla sagoma compatta, meccanicamente imparentato al 90% con l'autoblindo ERC, come il predecessore M3 era parente della blindo AML (addirittura al 95%). La principale differenza tra le 2 generazioni è che l'ultima ha 6 ruote motrici, indispensabili per un buon movimento fuoristrada. Il prototipo venne completato nel 1977, e la produzione partì 2 anni dopo.
 
Questo piccolo veicolo, particolarmente grande quanto un'utilitaria, è una mezzo caratteristico e dalle soluzioni molto ingegnose, che permettono a una dozzina di uomini di muoversi e combattere in condizioni di guerra di elevata intensità.
La corazza in acciaio saldato è di 8-12 mm., valore notevole per un mezzo da 7 t., spiegabile con la riduzione delle dimensioni, per esempio la lunghezza è molto inferiore a 5m. Le piastre sono per lo più ben inclinate.
Esso ha una meccanica estremamente compatta, ed adattata alle minuscole proporzioni del mezzo, essendo essa ripartita su 3 assi e dunque di tipo 6x6, con pneumatici di limitato diametro, necessariamente viste le piccole dimensioni del veicolo, che ha una capacità di guado anfibio con movimento dato solo dagli pneumatici, a 4kmh.Esiste anche una versione 4x4.Sulla versione 6x6 le ruote centrali possono essere sollevate quando il veicolo cammina su strada,per ridurre il consumo di carburante e pneumatici.
Sempre in termini di meccanica, le ruote sono sempre in presa, con servosterzo agente solo su quelle anteriori. Quando il mezzo viaggia su strada, per rendere il veicolo più efficiente ed economicamente vantaggioso, la ruota centrale è sollevata da terra, ma essendo sempre in presa, nondimeno, continua a girare disperdendo inutilmente potenza. Anche così il risparmio è sensibile. Quando il VCR è su terreno vario le ruote dell'asse centrale sono invece abbassate.
Il motore è a benzina di buona potenza, un Peugeot da 155hp che dà oltre 20cv./ton. e prestazioni brillanti. Anche se non è stato adottato un diesel, la riserva di carburante è tale da garantire un'elevata autonomia.
Il motore si trova al centro del veicolo, dietro il pilota, che invece è sul davanti. Il propulsore è dietro a destra, il capocarro dietro a sinistra. Dietro questi vi è lo scomparto equipaggio, con 2 portelli sul retro, 3 feritoie di tiro per lato, portelli superiori. Nonostante la compattezza estrema, e certamente anche in maniera un poco scomoda, sono disponibili posti per 9 soldati equipaggiati.
L'armamento principale è possibile da scegliere in numerose configurazioni. Si parte da una mtg da 7,62mm scudata, per arrivare a lanciamissili controcarro a lungo raggio.
 
'''Panhard VCR''':
*Equipaggio: 3+9
*Dimensione: lunghezza 4.47 m, larghezza 2.49 m, altezza 2.03 m senza armi
*Peso: 7 t
*Corazzatura: acciaio saldato, 12 mm max.
*Mobilità: Peugeot PVR benzina a 6 cilindri a V 145 hp
*Prestazioni: v.max 100 km/h, autonomia 800 km, pendenza max 60%, guado anfibio, trincea 1,1 m.
Il VCR è stato realizzato esplicitamente per l'esportazione, abbinata con quella della ERC.
I risultati commerciali della nuova generazione di piccoli veicoli da combattimento francesi non hanno però raggiunto nemmeno lontanamente quelli dei più vecchi AML/M3, prodotti in migliaia di esemplari ma l'ERC è stato nondimeno esportato in Argentina, Iraq, Emirati Arabi Uniti.
La versione più interessante è stata certamente quella per l'Irak, con 106 mezzi armati con una torretta UTM 800 dell'Euromissile, con 4 missili pesanti controcarri HOT (gittata 4,25km.x 800+mm. di perforazione), e 10 armi di ricarica, al posto del comparto truppa. Ciò potenziò a suo tempo in maniera notevole le capacità controcarri dell'esercito iracheno contro gli iraniani.
Questa non è la sola versione realizzata, esistono infatti il modello ambulanza VCR/IS con 4 barelle, il posto di comando VCR/PC, il veicolo riparazioni VCR/AT, oltre a un molto interessante modello con torretta armata di cannone-mortaio da 81mm ERC/ENC (rimasto apparentemente allo stadio di prototipo), e naturalmente il modello base da trasporto VCR/TT con un' armamento dato da una mitragliatrice o un cannone da 20mm in torretta monoposto. 7t.
 
Il Peugeot P4 è un mezzo 4x4 che sostituisce nell'Esercito Francese il precedente Hotchkiss M 201. Esso è un fuoristrada con carrozzeria squadrata e robusta, con motore da 88hp, ordinato in non meno di 15.000 esemplari. La carrozzeria è derivata da quella del Veicolo leggero Mercedes-Benz, mentre il motore è prodotto in Francia dalla Peugeot.
 
TRM-10000
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*Prestazioni: v.max 89 km/h, autonomia 1.200 km, pendenza max 60%,
Per molti anni il Berliet GBU 15 6x6 da 6 t. è stato l'autocarro pesante standard francese, ma ad un certo punto anche questo veicolo ha avuto bisogno di un sostituto.
 
A partire dalla metà degli anni '80, il principale autocarro francese pesante è diventato così il Renault TRM 10.000, un mezzo utilizzato per vari compiti, come il trasporto dei cannoni TR da 155 mm dell'artiglieria campale e altri carichi, vista la sua capacità di trasportare su terreno vario 10 ton. teoriche, 12,6 massime.
In verità, questo mezzo costruito da Renault ha una storia complessa perché è il derivato del Berliet GBD, messo in commercio come Renault TRM 9000 ma non adottato dall'esercito d'oltralpe. In compenso ne vennero prodotti oltre 3.000 per l'export, la metà dei quali finita in Marocco. Il Renault TRM 10.000 ha quindi ancora discendenza Berliet, visto che rispetto al TRM 9000 ha solo poche modifiche che comprendono una leggera capacità di incremento del carico utile da 9 t. a 10 t., un sistema di trasmissione diverso, una maggiore lunghezza. L'autonomia è una delle migliori della categoria.
La cabina del mezzo è di tipo 'moderno', con forma squadrata, ribaltabile in avanti per ispezionare il motore sottostante. Il cambio è manuale, con 9 marce avanti e 1 indietro. Il comparto trasporto ha copertura in tela e può ospitare se necessario 24 uomini in sedili appositi. Le opzioni sono varie, in termini di equipaggiamento; cambio automatico, verricello, postazione per mitragliatrice da 12,7mm.
Oltre 5000 mezzi costruiti dal 1994 per le sole esigenze dell'Esercito francese, che così ha rinnovato il suo parco automezzi pesanti. Uno dei compiti è il traino dei cannoni TR da 155mm di nuova produzione, assai più pesanti e potenti dei tipi precedenti.