Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-6: differenze tra le versioni
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==Carri armati==
Il carro leggero '''[[w:AMX-13|AMX-13]]''' è uno dei mezzi di successo dell'industria francese del settore, anche se oramai è un veicolo superato e i larga misura radiato dal servizio attivo. Esso venne messo in produzione nel dopoguerra (1952), e si dimostrò il veicolo francese di maggior successo di quella generazione. Il suo equivalente ruotato, la Panhard EBR 8x8, non ebbe la stessa diffusione, mentre il carro pesante AMX-50 non ebbe seguito in quanto giunsero un gran numero di M47 Patton dagli USA. Tutti questi mezzi avevano una torretta basculante, ovvero con il cannone il cui movimento di elevazione era connesso a quello dell'intera parte superiore della torre. Questo accoppiamento rigido consentiva un sistema di carica automatica assai semplice e lineare, non dovendo prevedere complessi e ingombranti meccanismi per adeguare la carica all'alzo dell'artiglieria. Progettato e costruito nel 1948 dall'Atelier de Construction di Issy–les Moulineaux, venne prodotto in serie all'Atelier de Costruzione de Roanne, a partire dal 1952.
Il peso del compatto carro armato era indicato nel nome stesso, 13 erano infatti le tonnellate del peso di progetto, poi di poco superate. Da notare che lo stesso peso era dato anche al progetto italiano M13/40. Rispetto a quest'ultimo, l'AMX-13 , che pure è solo di pochi anni successivo, ha significato un grande miglioramento complessivo: la corazzatura era simile, anche se saldata, ma comunque leggera (max. 40mm.), mentre la mobilità (60 km/h) garantita dal motore a benzina da 250 hp era circa 2 volte maggiore (anche l'autonomia, 350-400km). Anche la potenza di fuoco era basata su di un'arma molto più potente, ma con un artificio per consentirne l'uso da parte di tale leggero veicolo.
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Il carro medio (MBT) '''[[w:AMX-30|AMX-30]]''' è stato fino a non molto tempo fa il veicolo standard dell'esercito francese. Si tratta di un veicolo molto compatto, leggero, potente, poco corazzato e con problemi iniziali di affidabilità alla trasmissione, che ancora costituisce il più diffuso carro d'assalto di produzione francese nel mondo, e viene tuttora utilizzato per le esercitazioni delle reclute di cavalleria.
Dopo la seconda guerra mondiale, l'Esercito francese si ritrovò con molti M4 Sherman di fornitura americana, integrati da alcuni ALR-44 nazionali – mezzi che tuttavia vennero presto superati dalle tecnologie correnti. Così, durante i primi anni della Guerra fredda, gli USA fornirono consistenti lotti di M47 Patton, un carro giudicato insoddisfacente in patria, ma particolarmente adatto per l'esportazione. Per sostituire gli M-47, alla fine degli anni '50 venne studiato un nuovo veicolo, assieme allo stato maggiore tedesco. Il progetto finale fu elaborato nel 1956, e vide anche la partecipazione dell'Italia nella formulazione dei requisiti.
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Alla fine del decennio sia la Francia che la Germania erano a buon punto nel realizzare il loro nuovo veicolo da combattimento cingolato. Nel 1960 venne completato il prototipo dell'AMX-30, dove il "30" stava a indicare le tonnellate di peso (una denominazione mal rispettata, vista la massa di 36 tonnellate in ordine di combattimento).
Si trattava comunque di un carro ancora estremamente leggero rispetto agli altri
Per rendere l'idea, un RPG-7 era in grado di perforare dai 250 ai 330 mm di acciaio omogeneo, 150 mm ad un metro dal punto di scoppio o 100 mm. a un metro e mezzo, e un cannone da 120 mm senza rinculo poteva perforare 300 mm di corazza a oltre un metro di distanza dal punto di scoppio. Inoltre, i missili controcarro potevano distruggere facilmente uno o più carri a 2 o 3 km di distanza (tanto quanto prevedeva la gittata del missile), e dunque da distanze di totale sicurezza – col solo, evidente svantaggio, di dover inquadrare il bersaglio nell'arco di non più di 30 secondi dal lancio.
Il carro di nuova generazione doveva quindi essere sufficientemente veloce da impedire ai missili controcarro una mira sufficiente a raggiungerli e colpirli, doveva potersi eclissare dietro cortine nebbiogene, nascondersi dietro ostacoli ed evitare col semplice movimento la gran parte degli ordigni in arrivo. Si sarebbe dovuto porre l'accento sulla potenza dell'armamento, con un cannone di almeno 105 mm di calibro, e munizioni capaci di affrontare i carri armati più potenti, del tipo APDS o HEAT.
I due mezzi sviluppati secondo questa filosofia, il Leopard di fabbricazione tedesca e l'AMX-30, vennero svolte con la supervisione dell'Esercito Italiano, e dimostrarono che il carro francese aveva una precisione di tiro leggermente superiore, ma soffriva una meccanica meno affidabile. Poiché i progetti erano entrambi risultati soddisfacenti, entrambi entrarono in produzione per i rispettivi eserciti e si fecero poi una cordiale concorrenza nei mercati internazionali.
L'AMX-30 era un mezzo potente e moderno, basso e compatto,
Originariamente l'armamento non era stabilizzato, e comprendeva soprattutto il cannone da 105mm CN-105F1, con manicotto antidistorsione, capace di tirare granate HEAT, perforando con grande precisione, a fronte di un obbiettivo fermo o a media distanza, fino a 400 mm di acciaio. La riserva era di 47 proiettili, 19 dei quali in torretta per il pronto impiego.
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Lo scafo del carro aveva una struttura di tipo convenzionale, con piastre molto inclinate. Sebbene esse non fossero più spesse che nel caso del Leopard, probabilmente la loro struttura offriva maggiore protezione contro le armi di piccolo calibro (il requisito originale parlava di resistenza minima al 20 mm): in ogni caso apparivano inadeguate alla minaccia dei colpi ad alta perforazione già sviluppati all'epoca della progettazione.
*Equipaggio: 4
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*AMX-30DT – carro da sminamento, telecomandabile, con sistema a rulli meccanici KMT di tipo sovietico (pare provenienti direttamente dagli arsenali della DDR) a cui è stato aggiunto un importante particolare: una catena che serve a far esplodere le mine con attivazione tramite asta, eventualmente passate tra i due gruppi di rulli (e assolutamete micicidali, perché si attivano proprio sotto lo scafo).
Entrato i produzione nel 1966, l'AMX-30 rimpiazzò gli M47 in Francia e venne distribuito diffusamente all'estero, soprattutto tra i Paesi non allineati. Ciononostante, in ambito NATO si rivelava un mezzo lievemente inferiore in termini di qualità e resistenza sul campo rispetto al Leopard tedesco, e pertanto in Europa ebbe mercato esclusivamente in patria. Israele decise di non acquistarne, a causa della scarsa protezione rispetto a mezzi americani, sovietici e britannici.
L'Armée de Terre ebbe 1084 AMX-30, la Spagna 299, la Grecia 190, l'Arabia Saudita 150, il Venezuela 84, il Cile 21, e altri mezzi vennero esportati a Cipro, nel Qatar, negli Emirati Arabi Uniti, in Argentina, in Tunisia, in Jugoslavia.
Gli aggiornamenti furono frequenti, e alcune Nazioni operarono per conto proprio.
La Spagna sostituì la trasmissione con un modello americano, poco tempo dopo l'acquisto;
Negli anni '80 fu sviluppato l'AMX-30B2, con un sistema di tiro migliorato (chiamato COTAC) grazie a un puntamento che si basava su calcolatore balistico, telemetro laser APX-550, videocamera LLLTV.
Tra il 1982 e 1986 la nuova versione fu prodotta in 217 esemplari per esigenze nazionali, e alcune altre centinaia per l'export;
La conversione dei mezzi base AMX-30 ha avuto luogo tra il 1984 e 1989, ma solo poco più di 500 veicoli furono aggiornati, a causa degli alti costi.
L'AMX-30, costruito in oltre 2000 esemplari, ha avuto un servizio lungo e intenso negli eserciti che lo hanno impiegato, ma ha visto ben pochi combattimenti reali, ma tra questi ricordiamo l'esperienza francese ai tempi di Desert Storm, in cui i carri del corpo di spedizione (Operazione Daguet) combatterono alcune battaglia minori come quella della conquista della base aerea di al-Salmān.
===Blindati===
L'AMX-10P è da lunghi anni l'IFV cingolato standard dell'esercito francese. Costruito nello stabilimento di Issy-les-Moulineaux, ma già nel 1972 il veicolo passò di mano dalla ditta originale all'Atelier de costruction de Roanne.
Fu adottato dall'esercito francese nel 1973 in sostituzione dell'AMX-13 VCI, e se tutto andrà secondo i piani avrà come erede il VBCI (Véhicule blindé de combat d'infanterie).
Questo mezzo rappresenta il secondo esempio europeo di veicolo da combattimento per la fanteria, dopo il Marder tedesco. Esso ha praticamente lo stesso armamento principale, una mitragliera da 20mm. ma per tutto il resto si tratta di un mezzo molto diverso, più leggero e semplice. Lo scafo è in alluminio saldato, come sull'M113, e si tratta della prima volta per un veicolo francese. Ma questo veicolo ha le piastre molto più inclinate, specie quelle della parte anteriore, e così ha sia una sagoma più sfuggente che una migliore protezione balistica. Internamente v'è un pilota, a sinistra con il motore a fianco, dietro v'é la torretta biposto per il capocarro e il cannoniere e infine il comparto truppa.
La somiglianza del mezzo rispetto a veicoli di produzione straniera ha poco a che vedere con il Marder, il doppio più pesante e potente, e molto con il BMP sovietico, che appena più leggero, con una disposizione simile, un armamento più potente ma azionato da una torretta monoposto. Quello dell'AMX-10P è pensato invece per fornire supporto di fuoco alla fanteria trasportata, ma senza capacità di ingaggiare carri armati nemici. In compenso la mitragliera e la mtg. coassiale da 7,62mm sono capaci di ingaggiare aerei e soprattutto elicotteri, grazie alla precisione, velocità e cadenza di tiro dei proiettili usati, come anche per l'alzo, che passa da -8 a +50 gradi. Il cannone è sistemato praticamente fuori della torretta: come per il Marder, l'equipaggio è sistemato quasi del tutto dentro lo scafo e la torretta è giusto un supporto per le armi.
La dotazione di munizioni è di 800 colpi da 20 mm di tipo APDS e HE, capaci -i primi- di perforare 20-30 mm a 1000m. di distanza. La mitragliatrice coassiale ha 2000 colpi, e infine vi sono 4 lancia-nebbiogeni nella parte posteriore dello scafo, rivolti in avanti.
Esistono apparati di visione notturna per pilota, capocarro e cannoniere, con un proiettore probabilmente a luce bianca o IR sistemato in maniera coassiale al cannone. Ampi dispositivi di visuale (iposcopi) sono presenti tutt'attorno alla torretta. Dietro v'é il comparto per 8 fanti, l'accesso a questo comparto avviene con una rampa motorizzata abbassabile, ed esistono anche 2 portelli sul tetto. 2 feritoie di tiro sono presenti nella rampa.
Buona la mobilità grazie ad un HS-115 da 280 hp x circa 20 hp/t, ma esiste anche la possibilità di navigare in acqua con 2 idrogetti posteriori. Il treno di rotolamento, essendo lo scafo assai piccolo (è il più piccolo tra tutti gli IFV), ha solo 5 ruote principali per lato con rulli reggicingolo di rinvio e ruota motrice anteriore.
Nonostante i suoi meriti, l'AMX-10P ha anche alcuni limiti, nel 1973 tutt'altro che evidenti dato lo stato dell'arte. In particolare la protezione è limitata (forse frontalmente resiste entro certi limiti al 20 mm, ma per il resto non regge verosimilmente nemmeno il 12.7) e il cannone avrebbe bisogno di essere rimpiazzato da un'arma da 25 mm.
Nell'insieme, il mezzo ha valorizzato anzitutto la mobilità, poi la potenza di fuoco e infine la protezione.
*Equipaggio: 3+8
*Dimensioni: lunghezza 5.78 m, larghezza 2.78 m, altezza 2.57 m
*Peso: 14.2 t
*Corazzatura: alluminio saldato
*Armamento: cannone M693 da 20 mm, 1 mitragliatrice da 7,62 mm
*Apparati di tiro: ottici con telemetro e sistemi notturni.
*Motore: diesel da 280 hp
*Prestazioni: velocità max 65 km/h, autonomia 600 km
Versioni:
*AMX-10P Milan: equipaggiata con due lanciamissili controcarro Milan
*AMX-HOT: equipaggiata 4 missili controcarro HOT in posizione di lancio
*AMX-10 TM: dotata di mortaio da 120 mm trainato, porta per esso all'interno 60 bombe
*AMX-10PAC 90: dotata di cannone GIAT de 90mm
*AMX-10P Marine: con capacità anfibie migliorate
*AMX-10PC: posto comando
*AMX-10VOA: veicolo per osservazione di artiglieria
Altre versioni ancora comprendono un veicolo radar RATAC, un mezzo addestramento, un'autoambulanza e portamortaio (a bordo del mezzo) da 81mm.
Clienti:
Arabia Saudita,
Emirati arabi uniti,
Francia,
Grecia,
Indonesia,
Messico,
Qatar,
Singapore
Ne sono stati costruiti oltre 2000 esemplari di cui circa la metà esportati, ma che in Francia hanno trovato il loro miglior cliente, l'Esercito francese che lo utilizza al posto del precedente AMX-VCI (di fatto la Francia ha inaugurato l'era degli IFV con tale mezzo), lo ha fatto operare con il carro AMX-30. L'AMX-10P, assai superiore nell'insieme a veicoli come il VCC italiano (un'M113 migliorato con corazze aggiuntive e feritoie) ma molto più leggero dei veicoli tedeschi e poi, anglo-americani, è entrato in servizio in un'epoca in cui gli IFV non erano affatto diffusi in Occidente, e ha rappresentato una sorta di intermezzo tra i semplici APC e i veicoli da combattimento per la fanteria.
Esso è entrato in servizio appena prima del BMP-2 a cui per molti aspetti somiglia maggiormente: ha una torretta biposto armata di mitragliera, sistemata quasi al centro dello scafo. Ma il BMP-2 ha un 30 mm ed elevabile fino a 74 gradi, la torretta è motorizzata, ha un lanciamissili AT-5 o AT-4 che consente l'ingaggio dei carri armati e la blindatura è probabilmente di qualcosa superiore, mentre il peso dei 2 veicoli è uguale.
In ogni caso la relativa economicità dell'AMX-10P ne ha consentito l'acquisto anche da parte di nazioni normalmente ben lontane dalla possibilità di comprare veicoli da combattimento per la fanteria occidentali.
Tra le versioni, l'AMX-10PAC 90 è particolarmente notevole, in quanto presenta, un po' come lo Scorpion 90, caratteristiche superiori rispetto a quelle dei veicoli nazionali. Ha infatti una torretta biposto GIAT con cannone da 90 mm, anche se le munizioni stivabili sono solo 20. Oltre ai 3 uomini d'equipaggio ospita mezza squadra fanti. I veicoli di questo tipo sono stati realizzati solo per l'export, e in particolare per l'Indonesia, la cui struttura ad arcipelago richiede elevate capacità di sbarco anfibio e nonostante il maggiore peso può essere sbarcato in mare grazie alla migliore capacità di galleggiamento che gli è stata data (praticamente, un equivalente del..PT-76). In ossequio alla tendenza di sostituire i cingolati con blindati pesanti, anche la Francia si appresta a rimpiazzare gli AMX-10P, dopo il tentativo fallito agli inizi anni '90 della famiglia di cingolati MARS 15, con i nuovi VBCI 8x8.
L'[[w:AMX-10RC|AMX-10RC]] è la più potente blindo francese e anche la più pesante autoblindo e potente blindo anfibia, prodotta dalla GIAT Industries.
Dopo l'esperienza con la Panhard EBR 8x8 l'esercito francese voleva un rimpiazzo altrettanto potente ma più moderno. I lavori per il nuovo veicolo giunsero nel 1971, alla realizzazione del prototipo, e dopo di allora il mezzo entrò in produzione per le esigenze nazionali e di quelle del Marocco.
La potente AMX-10RC ha raggiunto le dimensioni massime per un veicolo trasportabile da C-130 e anfibio, il suo scafo è costituito di leghe d'alluminio saldato e così pure la torretta. La disposizione è convenzionale, con il comparto guida davanti, quello di combattimento al centro e il motore posteriormente.
L'impianto della trasmissione, come anche il motore sono derivati direttamente da quelli del cingolato AMX-10P della fanteria. In virtù di questo, le ruote, pure tutte motrici, non ruotano, ma sono regolate come i cingoli dei blindati, fermandosi o avanzando in maniera differenziale, anche per questo il veicolo appare tanto compatto, ma non ha una meccanica totalmente adeguata, essendo di fatto un compromesso. Il movimento comunque non ne è particolarmente inficiato, mentre esistono 2 idrogetti posteriori con i quali si possono raggiungere, previa l'erezione della piastra flangiflutti anteriore, i 7,2 kmh. Le sospensioni interamente idropneumatiche poi sono sofisticate al punto che il veicolo può alzarsi dal suolo tra i 330 e i 470 mm, se necessario differenziando anche l'altezza tra un lato e l'altro, in genere cambiando a seconda se il movimento avviene su strada o fuoristrada.
Il cannone da 105 mm è a media pressione (il meglio che si poteva fare con un veicolo di questo peso: l'AMX-10RC non è una Centauro) ed è servito da un sofisticato sistema di controllo del tiro con telemetro laser, computer balistico, apparati IL di visione notturna, persino un utile periscopio panoramico (diurno) per il capocarro. NB: come per l'Italia molti anni dopo, il primo sistema di controllo del tiro realmente moderno venne introdotto in Francia con una autoblinda e non un carro armato (sarebbero passati altri anni prima dell'arrivo degli AMX-30B2). La torretta ha 3 uomini, come nei carri armati: capocarro, tiratore e caricatore (cosa non pacifica: le AML-ERC ne hanno solo due, come del resto le vecchie ERC con il caricatore automatico posteriore). A bordo vi sono 40 colpi da 105 mm, e oltre 4.000 da 7.62. Esistono anche 4-6 lanciafumogeni.
*Equipaggio: 4
*Dimensioni: lunghezza 6.36 m, larghezza 2.95 m, altezza 2.66 m
*Peso: 15.8 t
*Corazzatura: alluminio saldato
*Armamento: cannoneda 105 mm, 1 mitragliatrice da 7,62 mm
*Apparati di tiro: ottici con telemetro e sistemi notturni.
*Motore: Badouin diesel da 280 hp
*Prestazioni: velocità max 85 km/h, autonomia 1000 km
In servizio l'AMX-10RC si è dimostrato un mezzo utile e potente. Non c'erano e non ci sono state altre autoblindo capaci di competere per almeno 15 anni, e i veicoli (roiikat e Centauro) che alla fine l'hanno superata si sono dimostrati ancora più costosi e pesanti, oltre che non anfibi né C-130-compatibili (due cose che hanno a che fare con la mobilità strategica e tattica).
L'AMX-10RC ha partecipato a Desert Storm e a numerosi scontri con il Polisario, nel Marocco meridionale. Nel primo caso non ha subito nemmeno una perdita, ma nel secondo è probabile che diverse siano andate perdute: il Polisario ha causato severi danni all'esercito marocchino.
===Veicoli non corazzati===
L'ACMA Troupes Aeról Portées Mle. 56 era indubbiamente un veicolo alquanto anonalo per essere un veicolo militare: venne infatti realizzato partendo niente di meno che dalla Vespa ed utilizzato dalle truppe aerotrasportate francesi anche in teatri di guerra come in Indocina e in Algeria. Era realizzato dall'ACMA (Ateliers de Construction de Motocycles et Automobiles) che già produceva su licenza la Vespa per il mercato transalpino e che già aveva prodotto la ACMA Vespa 400. Su questo scooter veniva montato un cannone anticarro senza rinculo da 75 mm M20 capace di perforare una corazza di 100 mm di spessore, sistemato sotto la sella e lo scudo dello scooter.
Questi veicoli venivano aviolanciati in coppia ed erano serviti complessivamente da cinque militari. Un veicolo era armato di cannone mentre l'altro serviva per il trasporto di parte della squadra e delle munizioni. Sembra che una squadra di serventi ben addestrata riuscisse a sparare anche con il veicolo in movimento.
Il costo era inoltre molto basso: la Vespa all'epoca costava in Francia intorno ai 500 dollari USA mentre del cannone SR M20 esistevano grandi scorte. Ne furono realizzati così circa 800 esemplari. L'uso di veicoli (ultra)leggeri come forza da combattimento non era certo una novità: celebri i side-car tedeschi con una mitragliatrice MG3. Però l'idea di trasformare un motociclo in un semovente capace di sparare anche contro i carri armati era decisamente un estremo. Certo è che la predilezione francese per mezzi piccoli, leggeri ed economici trovava massima soddisfazione in questo mezzo che si potrebbe definire un Vespa-cannone (per assonanza con gli auto-cannoni).
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Il veicolo è entrato infatti in servizio in diverse nazioni africane, specie in Africa del Nord, dove ha svolto e svolge missioni di pattugliamento, traino artiglierie, trasporto truppe.
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