I promessi sposi/Analisi del capitolo 13: differenze tra le versioni

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In questo capitolo Renzo diventa, entrato nella folla, spinto un po' dalla curiosità, un po' dall'eccitazione, diventa così un osservatore interno del tumulto, presentandoci le voci e i personaggi. Tra questi spicca la figura del ''vecchio malvissuto'', emblema della violenza e della degenerazione dell'uomo quando perde la sua identità e diventa folla: gli aggettivi ''affossati'', ''infocati'' e il ''sogghigno di compiacenza diabolica'' ricordano una dimensione diabolica e infernale, accentuata dalla presenza dei 'quattro chiodi'' con il quale il vecchio vorrebbe ''attaccare il vicario a un battente della sua porta'', che rimandano alla crocifissione di Gesù Cristo.
 
[[Immagine:I promessi sposi - ch13.jpg|thumb|left|Il cancelliere Ferrer in un'illustrazione dei Promessi Sposi]]
Nella seconda parte del capitolo spicca invece la figura del '''cancelliere Antonio Ferrer'''.
<br/>Egli è amato dal popolo al quale mostra benevolenza, ma in realtà egli ''gode di una popolarità mal acquistata''. Il popolo infatti lo ama per via del suo provvedimento con il quale aveva imposto un limite al prezzo del pane: sebbene la mosse avesse avuto un forte impatto demagogico (aveva acquistato la benevolenza del popolo) era in realtà segno di una grave miopia politica. Il provvedimento, infatti, invece di risolvere la crisi, l'aveva inasprita, in quanto i fornai non riuscivano più a sostenere la loro attività vendendo il pane ad un prezzo così basso.