Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Thailandia: differenze tra le versioni
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==Marina, al 1997<ref>La Marina Thailandese, RID Aprile 1997 pagg. 32-38</ref>==
L'ASEAN all'epoca comprendeva, oltre alla Thailandia, anche Brunei, Filippine, Indonesia, Malaysia, Singapore e da non molti anni, anche il Vietnam. La Marina thailandese era all'epoca in fase di rapida espansione, per svolgere le sue missioni sempre più oltre la linea di costa. Vi erano da proteggere gli interessi marittimi nazionali e favorire lo sviluppo del Paese, assistere in caso di disastri naturali, controllare le attività di pesca, proteggere l'ambiente ed eseguire rilievi idrografici e oceanografici, sebbene la Thailandia fosse principalmente interessata dal Golfo di Thailandia, che letteralmente 'racchiudeva tra le sue coste, ma condividendolo con la Cambogia, Vietnam e Malaysia.
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Tra le navi ausiliarie, qui non ricordate, ve n'é tuttavia almeno una di questa nutrita componente della Marina che merita attenzione: il rifornitore di squadra SIMILAN da 20.000 t consegnato nel settembre '96 e che è destinato ad operare con il nucleo della portaelicotteri. Una nave davvero importante e possente per la RTN, era uno dei due di questo tipo in servizio. Si tratta delle moderne navi da rifornimeto classe 'Fuquing' cinesi, con un ponte di volo poppiero e 4 stazioni centrali per il rifornimento in mare. Hanno una struttura assai snella per essere navi petroliere, quasi da grossa fregata con una prua molto angolata.
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Per quello che riguarda la flotta mercantile thailandese, da notare l'importanza della protezine per la pesca in quanto si trattava di un'attività che riguardava 25.000 unità di cui circa la metà a motore, capaci di operazioni d'altura, e 1200 almeno erano i pescherecci effettivamente adatti ad operazioni in mare aperto. La RTN doveva difendere i pescherecci, ma anche ispezionarli, con circ 3000 perquisizioni l'anno, ricerca e soccorso (in media 2 al mese), calamità naturali come il terribile tifone Gay che nonostante il nome non molto agguerrito nel 1989 affondò 629 navi e distrusse 47.000 edifici, oltre a provocare oltre 600 vittime. I danni economici furono stimati in 467 milioni di dollari. All'epoca la RTN non aveva nella sua pur nutrita linea operativa alcuna nave per far fronte concretamente ad una tale situazione. Una catastrofe, anche se non molto grave rispetto ai disastri che colpiscono di continuo il Bangladesh. Certamente anche lo Tsunami del 2004 ha rappresentato una durissima prova, specie nell'area di Pukhet, dove ha colpito con grande violenza.
==Thailandia, alla fine del XX secolo==
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