Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Thailandia: differenze tra le versioni

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In tutto: 190 aerei di prima linea della RTAF, 479 in totale. RTAI: 231, RTN 56, RTBP 64 e quindi un totale di ben 830 apparecchi, anche se per lo più di vecchio tipo, o leggeri o tutt'e due. Notevole in particolare il numero di aerei dell'Esercito.
 
 
 
==Marina, al 1997==
L'ASEAN all'epoca comprendeva, oltre alla Thailandia, anche Brunei, Filippine, Indonesia, Malaysia, Singapore e da non molti anni, anche il Vietnam. La Marina thailandese era all'epoca in fase di rapida espansione, per svolgere le sue missioni sempre più oltre la linea di costa. Vi erano da proteggere gli interessi marittimi nazionali e favorire lo sviluppo del Paese, assistere in caso di disastri naturali, controllare le attività di pesca, proteggere l'ambiente ed eseguire rilievi idrografici e oceanografici, sebbene la Thailandia fosse principalmente interessata dal Golfo di Thailandia, che letteralmente 'racchiudeva tra le sue coste, ma condividendolo con la Cambogia, Vietnam e Malaysia.
 
L'organizzazione era all'epoca basata su di una suddivisione in 5 settori principali: Stato Maggiore, Nucleo Operativo Supporto Logistico, Addestrameno, Servizi Speciali. In tutto erano disponibili, con una straordinaria crescita rispetto ad una decina d'anni prima ben 66.000 effettivi per questi soli settori, eppure non era proprio 'tutto' quello di cui era responsabile la Marina Thailandese. Lo Stato Maggiore era strutturato su 8 Dipartimenti: Segretariato Navale, Personale, Intelligence, Operazioni Navali, Logistica, Comunicazioni, Affari Civili, Sovrintendenza, col compito di coordinare le forze disponibili anche con gli altri servizi nazionali o di Paesi 'amici', oltre che di servire il Comandante in Capo della Marina.
 
Il nucleo Operativo naturalmente comprendeva tutte le unità navali e le principali installazioni: copriva anche il grosso Royal Thai Marine Corps, l'Air Defence and Coastal Command, le basi navali di Sattahip, Bangkok, Songkla e Phang-Nga nonché infine il Reggimento Polizia Navale.
 
Il Supporto Logistico era suddiviso in diversi dipartimenti: Arsenale Navale, Elettronica, Armamenti, Lavori Pubblici, Rifornimenti, Sanità, Finanze e Trasporti.
 
Il settore Addestramento comprendeva varie istituzioni tra cui l'Accademia Navale, Istituto Studi Avanzati NAvali, etc.
 
I Servizi Speciali comprendevano vari Dipartimenti: Idrografico, Assistenza, Scienza navale, Ricerca e Sviluppo.
 
 
La Flotta vera e propria era ripartita in 3 settori fondamentali: Navi, Marines, Comando difesa aerea e costiera.
 
Le navi anzitutto erano circa 130 oltre a 150 unità fluviali, il tutto ripartito su 3 flotte: la Prima, Seconda e Terza, oltre alla Flotta per la Difesa Costiera che in pratica era la Guardia Costiera della situazione. Questa componente comprendeva anche la Divisione Aviazione Navale,Unità per Operazioni Speciali e Centro Addestramento della Flotta.
 
Quanto alle flotte, la Prima era basata a Sattahip non tanto distante da Bangkok, la Seconda a Songkhia che era quanto di più distante dalla capitale potesse essere, e la Terza a Phang Nga che era l'unica grande installazione navale sulla costa Orientale. Siccome tra le due coste, suddivise da un sottile lembo di terra, v'era da superare la Malaysia in effetti non era semplice coordinare le forze; la Seconda Flotta era di fatto orientata solo nell'Oceano Indiano mentre le altre due erano nel Golfo. Da ricordare che nel primo caso v'era da fronteggiare la Birmania, anche per proteggere Phuket, una delle principali città thailandesi.
 
Gli otto Gruppi navali che nell'insieme costituivano la flotta erano:
*1o Gruppo Fregate
*2o Gruppo Fregate
*Gruppo Pattugliamento
*Gruppo MCM
*Gruppo Anfibio
*Gruppo di Supporto
*Gruppo Fluviale
*Gruppo Portaelicotteri (quest'ultimo chiaramente il più recente e importante).
 
A parte i servizi come il Gruppo Incursori e il Centro Addestramento, giova ricordare la base principale dell'Aviazione Navele, a U-Tapao che a suo tempo era un importante base americana. Tra l'altro proprio per questo comando di recente sono arrivati due tipi di aerei da combattimento ad ala fissa, ma di questo si parlerà poi.
 
La componente dei Marines thailandesi era una forza davvero notevole, che raggiungeva, proprio come 12 anni prima una forza di 20.000 unità. Con un QG a Sattahip, e comandava una forza equivalente ad una Divisione, suddivisa in 2 reggimenti di fanteria, 1 artiglieria, 1 battaglione assalto anfibio, 1 battaglione da ricognizione.
 
Come in tante altre realtà simili, la consistenza dei Marines thailandesi, indubbiamente una forza d'assalto ben addestrata e poderosa numericamente, era quella necessaria non tanto per compire assalti anfibi, ma in generale per difendere le coste e le frontiere, oltre che per compiti di sicurezza interna.
 
Il Comando della difesa Aerea e Costiera comprendeva a sua volta ben 8.000 uomini e contribuiva a fare della Marina Thailandese una tipica 'marina di terra' ovvero una forza di dimensioni umane eccessive rispetto alla consistenza della flotta stessa. Esso coordinava la difesa delle Coste da Sattahip, con due reggimenti per la difesa aerea, uno per la difesa costiera, 2 centri per la sorveglianza e il controllo, ed aveva una vasta gamma di artiglierie da costa e missili di vario genere.
 
Ed eccoci al 'piatto forte' di ogni marina: le sue navi. Detto dell'organizzazione, delle componenti terrestri e di quelle ausiliarie, ecco la lista di quello che all'epoca era disponibile:
*1 incrociatore portaelicotteri, il CHAKRI NARUEBET, in realtà ancora da immettere in servizio al 1997, ma era una questione di pochi mesi. Si tratta di una portaelicotteri di costruzione spagnola, da parte dei Cantieri Bazan. E' sostanzialmente un diretto adattamento della PRINCIPE DE ASTURIAS della Marina spagnola, ovvero una grossa nave che ha una concezione moderna, ma anche standard commerciali per mantenere basso il costo altrimenti proibitivo.
*4 fregate 'Chao Phrya' missilistiche, derivate dalle 'Jianghu III' cinesi. Curiosamente, la Cina che potrebbe benissimo essere un avversario nell'area è invece un fornitore di armamenti senza tanti problemi anche della Thailandia. Queste fregate sono vecchie navi in termini concettuali, ma piuttosto recenti come costruzione (che iniziò negli anni '80 per la Marina Cinese). Caratteristiche: circa 1600 t di dislocamento, 200 uomini d'equipaggio, 2 impianti binati da 100 mm e due lanciamissili antinave binati a centro nave,il tutto distribuito in uno scafo di circa 100 m motorizzato da alcuni diesel per un totale di circa 26 nodi. Navi modeste, abbastanza valide, certamente poco costose.
*2 fregate 'Naresuan' o 25T. Queste navi, pure di progettazione cinese (ma senza più riferimenti con le 'Riga' sovietiche) sono navi moderne, simili per non pochi aspetti alle navi europee come quelle italiane classe 'Lupo'. Armate di un cannone da 127 mm (americano), lanciamissili Sea Sparrow, 2 torrette binate da 37/75 mm nella zona poppiera delle sovrastrutture, dove esiste anche l'hangar per un elicottero, hanno fatto fare un deciso salto di qualità alla flotta thailandese. Sono caratterizzate da un ponte continuo e dall'apparenza piuttosto bassa sul mare, sovrastrutture imponenti e dalle forme piuttosto squadrate con un corto albero sopra la plancia, che ospita il radar di scoperta a medio raggio, il sensore principale della nave.
*2 fregate 'Phuttayofta' ex-Knox americane, e quindi come tali armate di un cannone Mk 42 in versione 'leggera', un elicottero e un ASROC, oltre a un discreto set di apparati elettronici.
*1 fregata, la MAKUT RAJAKUMARN, di progettazione britannica.
*2 fregate 'Thachin' ovvero unità ex-americane classe 'Tacoma'
*2 fregate 'Tapi' ex-americane classe PF 103
*2 corvette 'Ratanakosin', navi simili alle saudite classe 'Badr' e costruite negli USA. Entrate in servizio nel 1986 e nel 1987, sono grosse navi ben armate con un cannone da 76 mm OTO a prua, una torretta Breda immediatamente dietro, lanciamissili ad 8 celle Albatros per missili Aspide posteriore, 8 missili Harpoon, 6 lanciasiluri (non è chiaro se italiani o americani, idem per le armi), due mitragliere da 20/85 mm. Sfoggiano anche la caratteristica antenna racchiusa in un radome sferoide del radar WM-28 olandese, un altro best seller dei sistemi di controllo del tiro a livello mondiale.
*2 corvette 'Khamronsin' costruite in Thailandia su progetto britannico
*3 motocannoniere missilistiche 'Ratcharit': rappresentano alcune delle curiosamente non molte navi missilistiche leggere di concezione italiana realizzate ed esportate (nonostante i successi con le navi tipo fregate e corvette, e l'uso esteso di cannoni da 76 e 40 mm di costruzione italiana su tante navi della categoria). Sono del progetto MBM-230 realizzate dai Cantieri Naali Breda di Marghera.
*3 motocannoniere missilistiche 'Prabrarapak', che invece sono navi più comuni essendo delle tedesche Lurssen FPB-45, ma realizzate nei Cantieri Navali di Singapore.
*3 motocannoniere 'Chonburi' pure quete italiane, della Breda (progetto MV-400)
*6 vedette 'Sattahip', altra prova dell'insolita collaborazione con l'Italia nel campo delle navi leggere, sono navi di progetto italo-thailandese e costruite dai cantieri Italthai Marine, Bangkok
*7 vedette 'T-11' ex-USA tipo PGM-71
*2 vedette 'T-91' di concezione e realizzazione thailandesi
*7 vedette 'T-93' idem,
*2 cacciamine 'Bang Racham' Lurssen M48, realizzate in Germania
*3 dragamine costieri 'Ladya', ex- americane classe 'Albatross'
*5 dragamine litoranei 'MLSM-6 ex- USA classe 'MSB' da 50 piedi
*8 drone per il dragaggio mine Type 312
 
 
In tutto: 1 incrociatore portaelicotteri (in realtà una portaelicotteri), 13 navi classificate come fregate (anche se la maggior parte sono di fatto poco più che corvette), 4 corvette, 6 motocannoniere missilistiche, 3 motocannoniere, 22 vedette, 10 navi MCM.
 
Tra le navi ausiliarie, qui non ricordate, ve n'é tuttavia almeno una di questa nutrita componente della Marina che merita attenzione: il rifornitore di squadra SIMILAN da 20.000 t consegnato nel settembre '96 e che è destinato ad operare con il nucleo della portaelicotteri. Una nave davvero importante e possente per la RTN, era uno dei due di questo tipo in servizio. Si tratta delle moderne navi da rifornimeto classe 'Fuquing' cinesi, con un ponte di volo poppiero e 4 stazioni centrali per il rifornimento in mare. Hanno una struttura assai snella per essere navi petroliere, quasi da grossa fregata con una prua molto angolata.
 
 
 
L'addestramento era fatto in 3 grandi infrastrutture: L'Accademia navale per gli ufficiali, la Scuola di Marineria per i sottufficiali, il Centro di Reclutamento Navale per i marinai semplici. Durante il primo anno nell'Accademia Navale vengono addestrati alle operazioni subacquee, che è curiosamente simile all'addestramento per gli incursori della Marina, poi per i 4 anni successivi venivano trascorsi 70 giorni in mare nelle acque territoriali e 90 in visita ad altri Paesi. I Sottufficiali erano tenuti ad una simile formazione, ma ridotte nella durata e nei corsi.
 
L'addestramento dei giovani marinai thailandesi era fatto con un concetto più realistico possibile per addestrare il meglio possibile gli uomini a difendere le acque territoriali. Le esercitazioni comprendevano anche la collaborazione con l'US Navy con le 'Cobra Gold', Australia con le AUSTHAI e le KAKADU, le PASSEX con altre Marine amiche etc. etc.
 
Quanto all'aggiornamento, da ricordare che negli ultimi 5 anni la Marina aveva comprato la portaeri, le fregate Chao Phrarya,le 'Naresuan', le 'Knox', i 2 rifornitori.
 
Ma sopratutto non mancavano gli apparecchi, che erano il vero salto quantico delle capacità della Marina Thailandese. Si trattò anzitutto dei 3 P-3 Orion di seconda mano (versione A), pur sempre macchine all'altezza della situazione malgrado l'età. Si aggiungevano alla flotta da pattugliamento che ammontava ad altri 7 aerei armati: 3 F-27 Mk 200 e 4 S-2F Tracker, che per quanto vecchi sfoggiavano: radar di ricerca navale, un MAD estraibile in una sonda caudale, un faro sotto l'ala destra, un set di comunicazioni e sistemi ASW vari. A parte questo, da non dimenticare che la CHAKRI era una portaeromobili. Come tale aveva aerei e sarebbe stato incongruo possedere uno sky jump solo per macchine ad ala rotante. Ma dove reperire i rari apparecchi STOL? La soluzione fu che quando la Thailandia comprò la nave ordinandola ai cantieri Bazan, la Marina spagnola si stava dotando di un altro lotto di AV-8B Harrier di seconda generazione. Dal momento che a suo tempo ebbe 11 AV-8A e 2 TAV-8, e che questi aerei avevano avuto un rateo di perdite piuttosto contenuto, specei rispetto a quelli dei Marines americani, allora la Spagna acconsentì come 'extra' a consegnare nel contratto anche i 9 apparecchi superstiti alla Thailandia dato che li stava sostituendo con il nuovo lotto di AV-8B Plus. In questo modo, anche se si tratta di aerei decisamente superati, hanno potuto equipaggiare la portaeromobili thailandese con un minimo di capacità operative in termini di difesa aerea, anche perché la Thailandia non aveva navi con missili SAM di difesa d'area: al massimo i Sea Sparrow, che non erano, nononstante le buone prestazioni, la stessa cosa, e i similari Aspide. Per quello che riguarda l'aviazione di base a terra, una rivoluzione ulteriore, oltre ai 9 Harrier, l'hanno fatta i 16 A-7E e i 2 A-7C biposto consegnati ai thailandesi, sufficienti per equipaggiare un gruppo d'attacco e di supporto, anche come macchine per l'appoggio ai marines ma in generale questi apparecchi hanno capacità di attacco navale e TASMO (Supporto tattico alle navi) notevoli, essendo aerei navali. Naturalmente non possono operare dalla portaelicotteri, in quanto è di qualcosa più piccola di quanto desiderabile, e allora operano da basi terrestri: con un raggio d'azione di oltre 1000 km hanno comunque capacità d'intervento sulle acque thailandesi pressoché ovunque necessario. La storia ha corsi e ricorsi: l'A-7, che non venne prescelto quando ebbe luogo la selezione per l'aereo d'attacco (vinta nominalmente dall'AMX) ha poi trovato il modo di 'ritornare' sia pure per l'Aviazione navale, mentre l'aereo italo-brasiliano non ha avuto nessuna fortuna.
 
La Marina Thailandese era anche interessata a potenziare l'ala rotante, con 7 S-70B Sea Hawk ed elicotteri policalenti S-76.
 
Cuìiò detto, nonostante questi programmi notevoli dal 1986 la percentuale del PIL non ha fatto altro che diminuire, rendendo molto oculata la scelta dei nuovi mezzi da comprare: per esempio nel FY 96 sono stati comprati 2 cacciamine e alcuni pattugliatori, ma nell'organico della RTN vi erano ancora navi della Seconda guerra mondiale che andavano sostituite (verosimilmente vari tipi di navi ex-americane). Tra l'altro, da notare che nella Marina Thailandese brillava un'assenza: i sottomarini, e a dire il vero, anche grossi pattugliatori d'altura erano mancanti all'appello.
 
La RTN era anche forte della Flotta per la Difesa Costiera, raggruppata nell'Area I: Golfo di Thailandia interno, Area II G.dT. esterno, Aerea III Mare delle Andamane.
 
Per quello che riguarda la flotta mercantile thailandese, da notare l'importanza della protezine per la pesca in quanto si trattava di un'attività che riguardava 25.000 unità di cui circa la metà a motore, capaci di operazioni d'altura, e 1200 almeno erano i pescherecci effettivamente adatti ad operazioni in mare aperto. La RTN doveva difendere i pescherecci, ma anche ispezionarli, con circ 3000 perquisizioni l'anno, ricerca e soccorso (in media 2 al mese), calamità naturali come il terribile tifone Gay che nonostante il nome non molto agguerrito nel 1989 affondò 629 navi e distrusse 47.000 edifici, oltre a provocare oltre 600 vittime. I danni economici furono stimati in 467 milioni di dollari. All'epoca la RTN non aveva nella sua pur nutrita linea operativa alcuna nave per far fronte concretamente ad una tale situazione. Una catastrofe, anche se non molto grave rispetto ai disastri che colpiscono di continuo il Bangladesh. Certamente anche lo Tsunami del 2004 ha rappresentato una durissima prova, specie nell'area di Pukhet, dove ha colpito con grande violenza.
 
 
 
 
 
==Thailandia, alla fine del XX secolo==
 
Alla fine del secolo scorso la Thailandia si ritrovava ben armata ed equipaggiata, del resto era una regione molto importante per i commerci e le comunicazioni. La nuova Costituzione del 1997 diceva anche che la nazione avrebbe dovuto avere F.A. sufficienti per garantire sicurezza e sviluppo. Le F.A. Thailandesi all'epoca erano suddivise in 4 branche: l'ufficio del Ministro, Ufficio del Sottosegretario, Reggimento della Guardia Reale, Comando Supremo delle F.A. Thailandesi. Il primo ministro all'epoca, prima dell'era del 'Berlusconi di Thailandia' Taksin, era Chuan Leakpai, un civile per la prima volta ricoprente anche il compito di capo del Ministero della Difesa, mai prima d'allora occupato da un civile. Comunque il Primo Ministro, a buon peso, era spesso ritratto in uniformi militari. All'epoca era in essere un esame critico della difesa Strategica che avrebbe dovuto comportare la riduzione delle F.A. da 330.000 a 'soli' 250.000 uomini in servizio attivo, ovvero un taglio di circa il 25% entro il 2007. Tanto che, mentre il reclutamento dalla leva selettiva (erano in sostanza scelti tra un eccesso di giovani di leva, i Paesi del Terzo Mondo hanno problemi di soldi, non di giovani) era usato fin'allora si sarebbe arrivati forse alle F.A. solo costituite da professionisti.
 
L'Esercito era già da anni impegnato in azioni di pace ONU tipo lo schieramento INTERFET a Timor Est, e in generale con impieghi per il soccorso di popolazioni disastrate nei frequenti disastri della regione.
 
Era struttaro in sette componenti: comando, combattimento, logistica, comando di aerea, istruzione e addestramento, supporto per lo sviluppo. Le aree di impiego erano 4:
*La Prima, settore centrale, era con le divisioni 1, 2 9 e 11ima divisione di fanteria e la 1a divisione di supporto
*Seconda, N-E, con la 3, 6 e la 12ima divisione di fanteria e 2a di supporto
*Terza, Settentrionale, con la 4a divisione di fanteria, 1a corazzata, 3a supporto
*Quarta, Meridionale, con la sola 5a Divisione di fanteria e la 4a di supporto.
 
Dal momento che l'Esercito è la F.A. più grande e con la minore 'qualità' in genere è quello che con i tagli subisce maggiori riduzioni di organico, con una decurtazione di 45.000 uomini e scendendo sotto i 200.000. Tra i vari cambiamenti vi fu la riduzione delle Divisioni di supporto da 4 a 2. Un'altra forza da formare, era quella d'Intervento Rapido. Le Forze di Reazione Rapida sono diventate importanti per vari motivi: paradossalmente, la crisi economica della metà anni '90 era stata determinante. Le forze d'intervento rapido sono unità leggere che consentono di economizzare le risorse rispetto alle unità convenzionali e assai pesanti da schierare e lente da mobilitare. Le Forze di Rischieramento Rapido erano tuttavia non intese per interventi all'estero, ma per la difesa dei suoi confini da attacchi e minacce. Solo nell'ONU è possibile mobilitare queste unità. Le esercitazioni e missioni thailandesi sono tenute anche a livello internazionale, come l'UNIKOM in Irak, UNGCI che era sempre in Irak, UNTAC in Cambogia, INTERFERET per Timor Est. L'esercito ha iniziato le sue attività fuori aerea già durante la guerra in Corea dei primi anni '50.
 
Quanto riguarda le esercitazioni vi sono eventi come COBRA GOLD, BALANCE TORCH e altre con gli USA, TEMPLE JADE, CHAPEL GOLD e altre con l'Australia, altre con la Gran Bretagna, Singapore e altre nazioni specie dell'ASEAN.
 
La forza armata aveva come 'ariete' i carri armati pesanti: erano infatti arrivati dagli USA 53 M60A1 e 125 M60A3, tra le forze corazzate più potenti della regione e abbastanza moderna.
 
La Marina thailandese aveva invece il compito preminente di difendere il traffico marittimo: il 95% dei traffici commerciali andavano per mare. Al solito, gli interessi erano sempre più integrati e la Thailandia era sempre più interessata a quello che accadeva a grande distanza, per questo era necessario passare ad una sempre più costosa marina d'alto mare. Futuri piani comprendevano sottomarini e una LST 'Newport News', una nave con il ponte abbassabile per arrivare alla spiaggia con i mezzi corazzati. La classe è stata radiata da tempo nell'US Navy, ma è numerosa, con grosse navi, abbastanza moderna e così è diventata un best-seller: molte delle circa 20 navi della classe sono andate a nazioni come l'Australia e la Spagna. In programma erano anche elicotteri SH-2G Sea Sprite, riequipaggiamento di una compagnia carri dei marines, dotati solo dei T-69 cinesi che peraltro erano decisamente più leggeri degli M60 e quindi più facili da manovrare nelle operazioni anfibie-. La difesa costiera era assegnata a ben 10 batterie di Exocet autocarrati, pare del tipo originale MM.38 da 42 km.
 
L'Aereonautica Thailandese era invece mossa da circa 50.000 uomini ma in predicato di perdere 11.000 effettivi, chiudere ben 6 basi e addirittura 12 gruppi di volo. Essa e dotata di caccia F-16 ma era anche intenzionata a comprare gli F-18, risultati troppo costosi per un concreto impiego con i thailandesi.
 
Erano in contrattazione 18 F-16 Block 15 ex-USAF, che si aggiungevano ai 24 già consegnati in tutto. Strano a dirsi, gli F-18 avevano già messo piede nella Thailandia, sotto forma di parti di ricambio per 1.6 miliardi di bath, già consegnate e da rivendere (chiaramente un brutto esempio di management), tentando anche di comprare missili AMRAAM. In tutto per il FY2000 la RTAF aveva un bilancio di 15 miliardi di bath di cui 3.2 per ammodernamento. Vi erano all'epoca 25 Alpha Jet tedeschi, altro aereo d'attacco leggero comprato grazie alla radiazione da parte dei tedeschi, che si aggiungevano agli L-39 del 1o Stormo. Ogni Alpha Jet era comprato ad un costo di un milione di bath, veramente poco (un Bath pochi anni prima valeva 50 lire) ma erano poi necessari altri 49 milioni per la revisione (classica 'controindicazione' degli aerei usati). Anche così sarebbe valso la pena di tenere questi aerei capaci di colpire un obiettivo a 500 km di distanza con 1 t di bombe, e di essere usate con molta facilità come addestratori. Nondimeno, i timori che fossero troppo vecchi per essere utilizzati c'erano e come. Ma del resto, gli aerei da sostituire erano gli OV-10 Bronco, ancora più vecchi. e gli AU-23 'Peacemaker'. Altre macchine erano in predicato: un C-130 era da costruire come macchina AEW con 5 milioni di bath, francamente poco per una macchina del genere.
 
 
 
 
===Caccia USA===
Degno di nota, la Thailandia siglò un contratto in modalità FMS per 4 F-18C e 4D nel 1996, con missili AGM-84 e AIM-120 AMRAAM associati. La consegna doveva avere luogo per l'ottobre 1999, ma la catastrofe economica delle 'tigri asiatiche' a causa di speculazioni selvagge in borsa che le affosserono per anni, sopratutto venne colpita proprio la Thailandia e a quel punto l'ordine, tra gli altri (tra chi 40 AMX. sostituiti da una trentina di L-159) venne cancaellato, lasciando agli F-16 già presenti il compito di prima linea thailandese. Gli F-5 thailandesi, per non venire totalmente resi obsoleti dalla loro età, vennero aggiornati dalla Elbit israeliana. Gli F-18 erano già stati prodotti, e allora nonostante tutto, vennero posti in servizio, ma nell'USMC Aviation, preventivamente tutti convertiti allo standard più moderno Night Attack, e tutti biposto D.
 
 
 
Nell'aprile 1985 vennero fatte richieste per comprare 12 F-16A, prima del tipo con il motore J79, nel luglio 1987 vennero ordinati gli F-16 con i motori F100 per la Kongtap Agard Thai, l'Aeronautica thailandese, e la lettera d'accordo venne firmata nel dicembre 1987 per 14 F-16A e 4 F-16B, in conto FMS e con il nome dell'operazione come 'Peace Naresuan', ma questo finì per riguardare solo 8 F-16A e 4 B del Block 15 con motore F-100-PW-220.
 
I primi aerei vennero consegnati a Forth Worth nel maggio 1988, e assegnati al 103 imo squadrone di Korat. Avevano il radar APG-66S, e alcune particolarità come la compatibilità con i missili Python 3, e un pod Thompson TRT ATLIS III per la designazione dei bersagli con un sistema TV per vedere e designare il bersaglio, e poi seguiti da 6 pod Rubis di navigazione a bassa quota e cattive condimeteo, dati alla Thompson-TRT nel novembre 1993.
 
Altri 16 aerei Block 15 OCU ovvero aggioranti sono stati poi ordinati nel 1992 ed erano 12 A e 4 B, sempre consegnati a Forth Worth nel settembre 1995. Questi aerei erano per il No.403 Squadron di Takhli, che prima aveva gli F-5E/F.
 
La Thailandia voleva anche un terzo squadrone con gli F-16 e considerò F/A-18 contro gli F-16 Block 52 e vinse il primo, nonostante anche la concorrenza dei Su-27/35. Vennero ordinati gli F-18 ,ma poi l'ordine venne cancellato e al posto suo, dopo avere trovato i soldi, almeno 12 F-16 vennero considerati per comprare gli F-16 ex-USAF. Alla fine del 1999 gli USA autorizzarono 18 aerei e l'ordine venne firmato dai thailandesi, ma ridotto a 16 macchine. Si trattava di Block 15 ADF da difesa aerea con consegne dai primi del 2002.
 
I serial numbers erano BK-19-13/37, BK 19 si riferisce al tipo che nella RTAF è l'F-16. Poi venivano gli ultimi due numeri del calendario buddista. Sono trattenuti assieme a quelli originari USAF. Ma vi è anche un altro sn. che è riportato da Joe Brennan sul suo sito (da cui vengono tutte le informazioni sui caccia americani in Thailandia), e che viene riportato almeno per parte degli aerei:
 
 
*86-0378 General Dynamics F-16A Block 15AA OCU Fighting Falcon, poi in Thailandia come sn. 10305
*86-0379/0381 General Dynamics F-16B Block 15AA OCU Fighting Falcon come sn. 10301/10303
*87-0702/0708 General Dynamics F-16A Block 15AB OCU Fighting Falcon come sn- 10306/10312
*87-0709 General Dynamics F-16B Block 15AB OCU Fighting Falcon come 10304
*91-0062/0067 General Dynamics F-16A Block 15AJ OCU Fighting Falcon come 10313/10318
 
Per esempio, Sn. 10301 significava 'il primo aereo (01) assegnato allo squadrone 103'.
 
 
 
Gli F-5 thailandesi iniziarono ad arrivare nei tardi anni '60 grazie ad un accordo con gli USA che in cambio avrebbero avuto l'autorizzazione ad usare l'importantissimo territorio thailandese per le azioni anti-Vietnam.
Nei tardi anni '70 arrivarono gli F-5E con radar nonché motori di tipo potenziato, con due lotti di 17 F-5E e altri 3 F-5F ciascuno, per un totale di 40 aerei. Vennero consegnati nel 1977 il primo lotto, e nel 1980 il secondo. Inoltre, 10 aerei vennero ordinati di seconda mano, reduci dal compito di 'aggressor' con le PACAF americane, fino quando venne chiusa la Clark AFB nel 1988.
 
Vennero forniti al No.102 del No.1 Wing di Nakhom Ratchasima, come si chiamava prima Korat. Poi arrivarono al No.403 Sqn del 4 Wing di Takhli, che prima operava con gli A-37B ,mentre il No.103 di Nakhom Ratchasima di Ubon usava i vecchi F-5A- In servizio con la RTAF questo caccia venne chiamato B.Kh.18 per il modello A, e B.Kh.18 per il modello E.
 
Naturalmente questo non fu la fine: nel giugno '85 venne stabilito di aggiornare 20 F-5E con l'INS LN-39, sistemi ALR-46 RWR, lanciatori ALE-40, e un moderno HUD della GEC Avionics. Altri 18 aerei sarebbero stati aggiornati solo con l'HUD e l'INS ma senza ECM. Inoltre venne comprato il potente pod GPU-5/A da 30 mm. Si tratta di un cannone molto alleggerito rispetto all'originale Avenger dell'A-10 che era il GAU-13/A, con 7 canne. Qui invece aveva 4 canne con 2400 colpi al minuto (altre fonti parlano di 3000).
 
Dato che il 102 Squadron ricevette l'L-39ZA nel 1994, gli F-5E vennero trasferiti a quel punto al No.711 sqn. della 4 Divisione aerea e del 71 Stormo di Surat Thani, che tolse a sua volta i suoi OV-10 dalla linea trasferendoli al 411 Sqn. Nel frattempo arrivarono anche gli F-16 nel 1988 per il No.103 sqn mandando i suoi vecchi F-5A e RF-5A al 231 imo sqn nel 1989. Infine il No.403 venne riequipaggiato con l'F-16C nel 1995. Così altro cambiamento venne fatto: con il 403imo pianificato per dare i suoi F-5E al 211 e 231 mentre riceveva gli F-16.
 
Ad un certo punto le unità con gli F-5 erano:
*2nd Air Division, 21 Wing, Ubon Ratchathani:
211 Squadron
*2nd Air Division, 23 Wing, Udon Thani :
231 Squadron
*3rd Air Division, 4 wing, Takhli:
403 Squadron
*45h Air Division, 71 Wiong, Surat Thani:
711 Squadron