Linux multimedia/Introduzione: differenze tra le versioni

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Analogamente, si possono sfruttare caratteristiche note della vista per ridurre le informazioni, e quindi il bitrate, senza incidere troppo sulla qualità. È noto ad esempio che l'occhio è più sensibile alle variazioni di intensità luminosa che alle variazioni di colore. Inoltre, i fotorecettori della retina sono di soli tre tipi, e ciascuno è specializzato su un piccolo intervallo di frequenze, grosso modo corrispondenti a rosso, verde e blue. Infine, i fotorecettori del verde sono notevolmente più sensibili di quelli dl rosso, a loro volta nettamente più sensibili di quelli per il blu.
 
Per questo motivo, già nella televisione tradizionale, le informazioni relative al colore non sono memorizzate in [[w:RGB|RGB]] (rosso, verde e blu, i tre colori fondamentali), ma in [[w:YUV|YUV]]: una informazione per la cosiddetta [[w:luminanza (elettronica)|luminanza]] e due per la [[w:crominanza|crominanza]], calcolate a partire dall'RGB per sintesi sottrattiva. Esistono trasformazioni invertibili da RGB a YUV, ma la codifica YUV è più vantaggiosa rispetto alla RGB dal punto di vista della compressione, appunto perché mette in risalto parametri più significativi per la vista umana rispetto alla più ovvia codifica RGB.
 
Più in generale, sia per l'audio che per il video vengono sfruttate diverse caratteristiche dell'udito e della vista per ridurre il bitrate senza troppo incidere sulla qualità. Di solito i codec consentono di specificare quali di queste caratteristiche sfruttare in fase di codifica e come.