Storia delle Forze armate tedesche dal 1945/Al culmine della Guerra fredda: differenze tra le versioni

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In ogni caso, alla sua apparizione -attorno al 1979- il '''[[w:Leopard 2|Leopard 2]]'''era considerato il miglior carro a livello mondiale e stabilì standard di qualità mondiali. Esso aveva corazza composita, motore turbodiesel da 1500 hp e cannone da 120mm. Quest'ultimo era un progetto Rheinmetall, e sebbene più pesante (2000 kg contro 1250 per la massa oscillante) del 105 mm esso aveva una potenza e una compattezza straordinarie. Differentemente dalla scuola inglese e similmente a quanto fatto dai sovietici fin con il T-62, si trattava di un cannone a canna liscia. Questo consentiva pressioni di esercizio molto elevate senza eccessiva usura, ma imponeva proiettili con alette di stabilizzazione e impediva l'uso di alcuni tipi come le granate HESH e al fosforo. Di fatto, il Leopard 2 utilizzava solo munizioni APFSDS e HEAT/MP ovvero perforanti decalibrate stabilizzate ad alette e anticarro-multiruolo. Le granate originarie come la DM-12 HEAT e la DM-23 perforante erano sufficienti contro i carri sovietici, che risultavano assai difficili da distruggere con i cannoni da 105 mm (specialmente con le munizioni allora disponibili). Il 120 mm, capace di perforare oltre 500 mm d'acciaio a 2 km era oltretutto suscettibile di future migliorie. La compattezza era estrema, con una lunghezza di soli 44 calibri, praticamente non diversa dal 105/51 mm precedente.
 
Il Leopard 2 aveva una mobilità eccellente per un simile mostro corazzato, riuscendo ad erogare 27hp/ton contro i 20-21 del Leopard 1. Aveva una corazza multistrato che lo rendeva frontalmente pressochèpressoché invulnerabile a quasi ogni arma nemica, e un sistema di tiro comprendente un apparato termico di mira montato nella parte anteriore destra della torretta (peraltro causando un punto debole nella zona), un sistema computerizzato di tiro, un telemetro laser e un sistema di stabilizzazione con ottica master, asservito cioè alla linea di mira. In altre parole, questo mezzo era capace di ottenere una decisiva superiorità sul campo di battaglia, specialmente in occasione di impiego su ampi campi di tiro e-o di notte. L'unico limite era dato dalle munizioni, solo 42 di cui la metà nello scafo, a costituire ancora un certo pericolo potenziale in caso di perforazione, per esempio dai fianchi.
[[Immagine:Leopard_2A4_Main_Battle_Tank_%28Finland%29.JPG|300px|right|thumb|Un Leopard 2A4, ultimo dei modelli anni '80,attualmente servente in Finlandia]]
In sostanza, il Leopard 2 assumeva il ruolo del [[w:Tiger I 1|Tiger 1]], ma con in più una notevole mobilità e in meno una dotazione proiettili esattamente dimezzata. La sua corazza speciale gli dava un aspetto squadrato, ricordante quello del Tiger, di cui aveva anche quasi esattamente la stessa massa: attorno alle 55 tonnellate. Lo scafo era però più lungo e la torretta più bassa.
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[[Immagine:MBB_Bo-105_HB-ZHS.jpg|300px|right|thumb|L'MBB BO 105, il piccolo biturbina tedesco di grande successo anche all'estero]]
Infine, l'aviazione dell'Esercito era anch'essa un elemento importante della struttura. Esso aveva all'epoca una dotazione imponente di macchine: 107 elicotteri CH-53G, numerosi UH-1D, Aluette III, e i nuovi '''[[w:MBB BO-105|BO-105]]'''. I CH-53, usati al posto dei soliti CH-47, erano la componente da trasporto pesante, un elicottero insolito perché normalmente usato solo dai Marines e Israele. Essi erano capaci di trasportare ingentissime quantità di equipaggiamento e soldati. Non è chiaro se fossero migliori dei CH-47, di certo la loro struttura convenzionale (con trave di coda) li rendeva meno compatti, dimensionalmente parlando. I BO-105 erano presenti con la versione M per compiti vari, raramente armata con mitragliere, mentre era in corso un ordine per i ben più temibili BO-105P PAH-1. Questi elicotteri, molto piccoli e agili, dotati -per la prima volta per macchine di tali dimensioni- di due motori, nonchènonché di un rotore rigido, erano riccamente equipaggiati con dispositivi adatti per combattere in prima linea. Il loro armamento comprendeva 6 missili HOT, capaci di colpire con precisione e potenza (sono gli equivalenti europei dei TOW) bersagli posti fino a 4,25 km perforando, con la testata da 6 kg e 165 mm di calibro, non meno di 800 mm di acciaio. Pare che l'ordine fosse stato posto per circa 212 elicotteri PAH-1, non noti i tempi di consegna del lotto, ma certamente una volta consegnati avrebbero rappresentato il principale potenziale controcarro eliportato della NATO in Europa durante la Guerra Fredda, ben più numerosi dei 120 Gazelle 342M (4 HOT) e degli 80 Lynx inglesi (TOW) disponibili. I BO 105 vennero adottati in oltre 70 esemplari-28 con missili HOT- anche dalla Spagna mentre quelli olandesi non erano armati. Attualmente i BO 105 PAH-1, oramai piuttosto superati, aspettano ancora la sostituizione cone i Tigre PAH-2, che all'esatto contrario, sono stati un programma caratterizzato da inefficienze e ritardi con pochi eguali nella storia aereospaziale.
 
====La Marina tedesca====
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Nella sua terza fase, l'Aviazione tedesca introdusse in servizio, durante i tardi anni '70, gli [[w:Alpha Jet|Alpha Jet ]]A, riccamente equipaggiati con sistemi avionici notevoli per la navigazione e attacco. Sostituirono i G.91R e tre stormi ne vennero equipaggiati con una squadriglia addestrativa basata a Beja, Portogallo. Gli Alpha Jet, bisognosi di un minimo di infrastrutture, nati come programma franco-tedesco, erano capaci di operare con un sistema ECM interno ALQ-73 sistemato al posto del secondo abitacolo, lancia-chaff, HUD con funzione CCIP, navigazione di precisione con sistema doppler e un programmatore-registratore di missione simile a quello del Tornado. Avevano un cannone da 27 mm BK 27 (uguale a quello del Tornado) con 120 colpi, e potevano trasportare fino a 2,5 tonnellate di carico. Con 1500 kg di bombe potevano decollare da piste di 500 metri e operare per 35 minuti a 200 km di distanza, oppure colpire a 380 km. Con profilo prevalentemente ad alta quota potevano arrivare a 550 km, mentre era possibile sostituire le bombe dei piloni interni con serbatoi per aumentare l'autonomia di volo, che come massimo, giunge ad oltre 2900 km grazie ai due piccoli ed economici turbofan. L'Alpha Jet ha anche eccellenti qualità di manovra e può volare a quasi 1000 kmh di velocità massima, competendo con molti dei cacciabombardieri 'veri' in termini di autonomia, agilità e carico bellico (per esempio, un MiG-21 ha un raggio di appena 370 km con 1000 kg di carico bellico). I limiti erano la mancanza di armi di precisione e di capacità ognitempo. Tra i compiti vi erano anche la ricognizione tattica e la lotta antielicottero, da compiere con l'eccellente cannone di bordo (oltre 1000 ms di velocità iniziale, 1700 colpi/min per proiettili da 265 grammi).
[[Immagine:Panavia_Tornado_1.jpg|300px|right|thumb|Il Tornado ha segnato una svolta netta in capacità d'attacco per la LW e MF. Totalmente ne entrarono in servizio 328 dal 1982]]
I Tornado entrarono in servizio con la Luftwaffe dall'agosto 1983 con non meno di 4 stormi completi, a cui venne dedicato il grosso dei 324 apparecchi ordinati. Essi divennero la macchina portante delle capacità operative tedesche, con possibilità mai prima d'allora raggiunte nell'attacco a bassa quota e ognitempo. Esse erano simili al Su-24 o all'F-111, ma molto più compatte, tanto da dover portare sempre sotto le ali le ECM e serbatoi ausiliari. Tra i carichi vi erano le spezzoniere MW-1, ordinate in oltre 300 esemplari. Essi erano enormi contenitori con 112 tubi l'uno, pesanti oltre 4,5 tonnellate e capaci di portare submunizioni di vario genere. Con le bomblets KB-44 arrivavano a oltre 4700 ordigni controcarri da disseminare su aree fino a 400x4800 metri, regolabili dall'operatore dei sistemi d'arma. Altre munizioni alternative erano 672 MIFF, mine anticarro. Il gruppo 2 di armamenti era contro gli aeroporti, non disponibile fino alla fine degli anni '80. Comprendeva bombe antipista STABO, mine antipista MUSA e MUSPA e bombe anti-shelter ASW. Fino a 224 bombe antipista o varie combinazioni di bombe e mine potevano essere selezionate. L'AMI italiana richiese un centinaio di MW-1 con munizionamento STABO. Non si sa molto dell'efficienza reale dell'MW-1, molto pesante e impossibile da portare per altri aerei eccetto il Tornado. Di fatto non è stato mai impiegato in combattimento, nemmeno dall'AMI in Desert Storm. Apparentemente, l'uso di più semplici e leggere bombe a grappolo, con submunizioni ottimizzate per i vari ruoli è stato preferito a questa tipologia di armamento, e attualmente i Tornado volano con BL-755, Mk 20 Rockeye o altri tipi simili. Usare le MW-1 sopra un campo di battaglia, sottoposti al fuoco dei reparti corazzati sovietici non dev'essere stato considerato una opzione molto sensata, anche perché il costoso Tornado non nasceva certo come macchina d'appoggio ravvicinato, alla mercèmercé anche di un semplice lanciamissili Strela portatile.
[[Immagine:F-4F_Phantom_flies_a_refueling_mission.jpg|300px|right|thumb|Un F-4 con la mimetizzazione originaria, verde scuro]]
I [[w:F-4|Phantom II]] vennero scelti con la versione F, un modello semplificato e allegerito dell'E, senza missili AIM-7 Sparrow. Ordinati in 175 esemplari, entrati in servizio nel 1972-75, erano in servizio negli stormi JG-71,72,73,74. Due degli stormi erano da caccia, gli altri cacciabombardieri. Al 1984 vi erano state alcune modifiche significative, come la compatibilità con missili AIM-9L recentemente aggiunta, e la possibilità di lanciare un paio di missili AGM-65 B Maverick. Per il resto i Phantom avevano bombe da 227 kg e razziere. Il programma ICE, lungo e tribolato (iniziò non dopo il 1983), non portò prima del 1992 qualche Phantom modificato ai reparti, iniziando con il JG-71. Questo programma verteva sull'aggiornamento avionico, specialmente con l'APG-65, e missili AMRAAM, che però vennero ordinati in pochi esemplari e forniti solo nei tardi anni '90. Prima ancora degli F-4F vennero ordinati gli RF-4E, ben 88 macchine ordinate attorno al 1969. Normalmente gli RF-4E sono stati ordinati in una dozzina d'esemplari, sufficienti per uno squadrone, come accaduto per il Giappone e altre nazioni. Nel caso della Germania Occidentale ne sono stati ordinati a sufficienza per due stormi (tutti gli RF-4E sono stati realizzati in 160 esemplari), ed essendo tanto numerosi e capaci, a partire dai primi anni '80 sono stati modificati per un doppio ruolo, quello di cacciabombardieri-ricognitori con un massimo di 2270 kg di bombe. Verso la fine degli anni '80 persero questa capacità ritornando solo ricognitori.