Insubre/II coniugazione: differenze tra le versioni

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La II coniugazione è formata dai verbi terminanti in ''-è''. Sono tutti plurisillabici. Fanno parte di questa coniugazione alcuni tra i verbi fondamentali, come "volere" (''vorè''), "potere" (''podè''), "vedere" (''vedèvedé''), e anche "sapere" (''savè'') ed "avere" (''avè-gh''), se non fosse per le loro irregolarità che le confinano tra le coniugazioni particolari. Mostriamo qui un esempio, in cui compare anche l'apofonia, cioè la mutazione della vocale interna del tema verbale.
 
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*La radice ''voeur-'' nasce dal rotacismo (trasformazione in ''r'') del latino ''vol-'' di ''vŏlēre''. È normale in Insubre la mutazione della ''o'' breve latina in ''oeu'', corrispondente etimologicamente al gruppo italiano ''uo''. Talvolta viene mantenuta l'originaria ''l'' per preziosismo. Arcaico il participio ''vorsuu''.
*Il verbo ''podè'' (potere) presenta una forma alternativa per la 1 p.s. del presente indicativo (''mì pòss''), derivata direttamente dal latino (''possum''), a cui si affianca comunque la forma regolare (''pòdi'', rustico ''poeudi''), più utilizzata nel registro popolare. Da ''mì pòss'' può anche svilupparsi per analogia una arcaica coniugazione tutta basata sul tema ''poss-'', sino al participio ''possuu''.
*Il verbo ''vedèvedé'' (vedere) presenta una forma alternativa per il participio (''vist''), derivata direttamente dal latino (''visus''), a cui si affianca comunque la forma regolare (''veduu''), più utilizzata nel registro popolare.
 
[[Categoria:Insubre|II coniugazione]]