Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/India: differenze tra le versioni

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In pratica, questa forza aerea era stata concepita per operare ai massimi livelli di potenza possibili per un Paese del Terzo mondo: il numero di caccia a reazione di prima generazione arrivava a circa 700 esemplari, ed era basata sugli eccellenti caccia Hunter Mk56 inglesi, appoggiati dai Folland Gnat, minuscoli ma agili apparecchi, mentre un cospicuo numero di aerei era costituito dai Mystere francesi, gli stessi apparecchi che consentirono alla HHA israeliana di sopraffare i MiG-15 egiziani nel '56. Macchine ben più vecchie erano i Vampire, mentre gli Ouragan, chiamati localmente Toofani erano abbastanza efficaci, ma obsoleti.
 
La componente da bombardamento verteva su quasi 100 Camberra ultima versione, che costituivano un fatto insolito per una forza aerea del Terzo mondo, equipaggiata con un potente strumento di attacco a lungo raggio, nonchènonché da ricognizione ad alta quota. Gli aerei da trasporto vertevano su macchine inglesi, americane e sovietiche. Tra quelle significative vi erano ben 65 Cub, che erano gli equivalenti russi del C-130. Missili di vario tipo cominciavano ad entrare in servizio, con gli AA-2 Atoll per i MiG, e gli SA-2 per i siti terrestri. Gli elicotteri erano numerosi e nel caso dei Mi-4, potenti.
 
Nonostante questa potenza, superiore in numero di 3-4:1 a quella pakistana, l'IAF non fu capace di surclassare i suoi oppositori pakistani. I caccia supersonici erano, da entrambe le parti, solo una manciata ma i missili aria-aria erano maggiormente diffuse nella PAF pakistana, con una parte degli F-86 già equipaggiati in merito.
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A tutto questo si aggiungevano gli aerei d'addestramento e gli elicotteri dell'aviazione dell'Esercito.
 
Dopo la guerra la fornitura di macchine supersoniche continuò, con il potenziamente dei reparti su MiG-21 fino all'introduzione dell'MF. In ogni caso l'FL era già un modello migliorato dell'F, in quanto aveva ɵn cannone da 23mm in aggiunta ai poco affidabili missili AA-2. Una delle innovazioni rispetto al 1971 fu l'introduzione del Marut, un progetto indigeno per un cacciabombardiere supersonico. Esso ottenne un successo limitato, ma comunque rappresentò un esercizio progettuale notevole per l'India. Un Marut abbattèabbatté durante la guerra un F-6 pakistano con i suoi 4 cannnoni da 30 mm. I Su-7 erano un'altra innovazione, che comunque non mancò di suscitare perplessità. Esso venne ampiamente utilizzato e i pakistani reclamarono 32 vittorie a suo danno, mentre gli indiani ne riconobbero 14. Esso si dimostrò una macchina dai comandi pesanti, dal modesto raggio d'azione ed avionica. Tuttavia, nonostante questi ed altri difetti come l'alta velocità d'atterraggio, esso era una stabile piattaforma di tiro, molto robusto e capace di portare attacchi tattici devastanti. Non aveva il raggio e l'avionica del suo omologo americano F-105, ma era un cacciabombardiere d'appoggio tattico che superava notevolmente quanto in precedenza era a disposizione della IAF. Infine erano entrati in servizio le copie indiane degli Gnat, gli Hajeet, ora prodotte in quantità dalla HAL.
 
Tra gli episodi meritevoli di mensione l'uso degli An-12 Cub come bombardieri pesanti a lungo raggio. Già i pakistani usarono in tal modo, pur avendo anche i B-57, i C-130A durante la precedente guerra, e gli indiani utilizzarono allo stesso modo gli An-12, tutto sommato più adatti in tale ruolo degli omologhi americani, essendo molto più veloci (con oltre 700 kmh) e dotati di una torretta caudale, utile anche per dare l'allarme ai piloti. Non uno di questi Antonov fu in effetti abbattuto, nonostante tentativi di intercettazione dei Mirage pakistani.
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I carri ARJUN venne lanciato nel 1974. Estremamente ambizioso, puntava ad un mezzo di nuova generazione e al 1992 aveva assorbito quasi 290 milioni di dollari (quasi 400 Crore, ovvero milioni di rupie). Il programma inizialmente aveva un budget di 15 milioni, aumentati a 56 nel 1979, 90 nel 1981, 292 nel 1986. Questo carro armato da 57 t. avrebbe dovuto avere elevata mobilità con bassa pressione specifica dei cingoli, motore tedesco periscopio per il comandante, motore MTU da 1400hp, sospensioni idropneumatiche, corazze avanzate.
 
Innumerevoli gli inconvenienti che hanno plagato questo programma. Esso doveva essere da 45 t, aumentato a 57. I 17 prototipi vennero provati dal 1988, ma già dall'anno precedente rapporti dettagliati dimostrarono che la cadenza di tiro era di 4 colpi al minuto, i colpi pronti al tiro in torretta 3 anzichèanziché 12, e aumento di peso di 12 tonnellate. Nel 1988 i prototipi funzionali dimostrarono che; il sistema di raffreddamento, il radiatore era corroso da 600 km di percorrenza, i cingoli da 5000 km garantiti erano ridotti ad appena 300 di percorso utile, e nuove unità basate su quelle del T-72 vennero richieste. Le sospensioni idropneumatiche perdevano di continuo gas, ed erano di complessa manutenzione con 8 ore di lavoro e un veicolo specifico; richieste 130 bombole di azoto per reggimento, e 10 volte tanto se anzichèanziché sul deserto sabbioso si trattava di zone rocciose. Le prove di questo carro in sviluppo da 14 anni vennero interrotte dopo 600 km rispetto ai 4000 previsti. Le ruote del treno di rotolamento dovevano essere sostituite nella ragione di 3 per 3000 km, ma invece accadde che ne venissero sostituite 130 per 3000 km. Questi sono solo alcuni dei problemi mostrati nel 1988, e l'anno dopo il cannone da 120 mm ha mostrato altri problemi, non direttamente correlati con esso ma con il sistema di movimentazione, esclusivamente elettrico senza il back-up meccanico richiesto, e infine la protezione, richiesta anche contro munizionamento attaccante dall'alto, e invece assente, pur essendo abbondante sul resto della torre. I sistemi di comunicazione avanzata, infine, non era ancora stato installato. In una prova ulteriore, l'Arjun nome del mitico arciere del Bagavad Gita, è rimasto operativo 5 giorni su 28, mentre ancora le prove di tiro non erano possibili senza gli appositi algoritmi di tiro, all'epoca non ancora approntati.
 
==Anni '90==