Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Argentina: differenze tra le versioni

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==Dal dopo guerra agli anni '80==
Oltre a vari programmi nazionali, l'Argentina comprò numerosi armamenti da nazioni di quasi tutto il mondo occidentale. Uno di questi acquisti fu il bombardiere Camberra inglese, seppure in un limitato numero di esemplari. Un altro, di cui si dirà successivamente, era il Mirage III. Prima ancora, però, l'Argentina cercò di costruire aerei ad elica e a pistoni anche di prestazioni relativamente alte. Uno di questi progetti era il Pulqui, un caccia simile al MiG-15 come impostazione e rimasto senza seguito, progettato dalla FMA. Un mezzo simile fu l'F-86F Sabre consegnato in 28 esemplari di seconda mano nel 1960, dal 26 settembre di quell'anno e immatricolati con sn. C-101/128. La loro carriera fu molto breve, ma nondimeno ebbero modo di mettersi in luce allorchèallorché attaccarono la base navale di Punta Indio distruggendo un C-54 della marina. Questo scontro fratricida aveva una motivazione molto seria: si trattava di reprimere il tentato colpo di stato dell'aprile 1962. In seguito gli F-86 continuarono il servizio con la FAA, anche se i compiti principali di combattimento erano passati ai Mirage e agli A-4. Ancora nel 1976 erano disponibili per una vendita al Venezuela, ma quell'anno la dittatura argentina attirò pesantemente l'attenzione dell'ONU che mise sotto embargo la vendita, e un altro tentativo venne fatto senza successo con l'Uruguay. I vecchi caccia erano ancora in Argentina,abbastanza conservati perché qualcuno proponesse di schierarli a Port Stanley durante la guerra dell'82, ma la cosa venne considerata 'poco pratica' e i velivoli vennero trattenuti nel continente. La loro sorte non è ben chiara, forse vennero radiati poco dopo, ma già da anni apparentemente non avevano nessun ruolo importante nella FAA, come dimostrano anche i tentativi di vendita all'estero.
 
 
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La nave diventò operativa nel 1945, ma allora la guerra era finita e i compiti meno chiari per la surdimensionata marina britannica. Venne data in prestito alla marina canadese per due anni, poi venne dotata di un ponte di volo di nuovo concetto, addirittura di tipo 'flessibile' (proprio gli inglesi, per ironia della sorte, avevano inventato il ponte corazzato) per consentire l'atterraggio di aerei muniti di pattini speciali. Questo era possibile perché le macchine sperimentate erano aviogetti, oramai in uso anche con le marine mondiali più avanzate. Nel biennio 1952-53 si ritornò ad un concetto strutturalmente ortodosso, ma il ponte venne angolato di 5 gradi in orizzontale (la prinicpale innovazione postbellica), e la nave dopo altri aggiornamenti venne usata come unità comando dell'Operazione Grapple, ovvero i test nucleari britannico con bombe H sull'isola di Christmas, Oceano pacifico. Questo accadde nel 1957, e poi venne fornita alla Marina argentina, che a partire del 1958 l'adottò come Indipendencia nell'estate, facendola entrare in linea già per il dicembre dell'anno. La dptazione era di 12 impianti binati o quadrupli da 40mm, ridotti subito a 8. Poi, nel 1962 si decise di elevarlo a 1 quadruplo e 8 binati. Nell'agosto 1963 arrivarono i primi aviogetti della Marina, che fino ad allora aveva macchine come i Corsair delle ultime versioni. La prima macchina fu il Grumman F9F Phanter, già obsoleto da circa 10 anni. In tutto vi erano fino a 24 tra Phanter mono e biposto addestrativi, F4U-5 (capaci di portare anche 1800 kg di bombe e volare a 720 kmh), T-28 armati (nella versione Fennec francese). Alla fine degli anni '60 essa aveva una funzione ASW: radiati gli F9F, si era ridotta a 6 S-2 ASW e 14 Fennec, ma già nel 1970 passò in riserva e venne avviata alla demolizione l'anno dopo. Venne sostituita dalla sorella Karel Doorman dalla marina olandese, diventata 25 De Mayo.
[[Immagine:ARA25mayo - 1985.jpg|300px|right|thumb|La Venticinquo de Mayo]]
Questa era una nave similare, ma fu l'Olanda ad riceverla nel dopoguerra, prestando servizio nella sua marina militare dal 1948 come Karel Doorman . 20 anni dopo ebbe un grave incendio in sala macchine e le riparazioni, ancorché possibili, non vennero giudicate convenienti. La Karel Doorman venne a quel punto comprata dall'Argentina, che si fece carico delle sue riparazioni, da esegursi nei cantieri olandesi. Tali riparazioni finirono nel 1969 e il primo settembre di quell'anno salpò per l'emisfero Australe, per servire con il nome di Venticinquo de Mayo, la festa nazionale argentina. La sua dotazione elettronica comprendeva un avanzato sistema Ferranti CAAIS per l'elaborazione dati di combattimento e display Plessey. Questo sistema, britannico, era in grado di scambiare i dati con i caccia Type 42, anch'essi comperati dalla Gran bretagna, essenzialmente come scorte per la nuova ammiraglia. Perché l'Argentina non abbia ammodernato direttamente la Indipendencia è difficile dire; forse le condizioni generali della nave lo rendevano antieconomico. Fatto sta che nel mentre la vecchia nave veniva posta in disarmo, la 'nuova' unità veniva accettata nella flotta, inizialmente con un reparto di volo di 8 A-4Q, 6 S-2E e 4 Sea King. L'equipaggio era di 1000 uomini e 500 del reparto volo, distribuiti su quasi tutti i 211,3 metri di lunghezza e i 24,4 (42,4 col ponte di volo angolato) di larghezza dello scafo. Come armamento conservava 9 impianti singoli da 40mm. La velocità era di 24,25 nodi con i motori a turbina da 40.000hp e dislocamento a pieno carico di 19.900 t circa. Da notare, che i motori erano praticamente della stessa potenza che consentivano ai cacciatorpediniere britannici degli anni '40 di arrivare a 36 nodi circa: nonostante l'aumento del dislocamento di circa 8 volte e delle dimensioni circa doppie (con un pescaggio che arrivava a ben 7,6 m), la nave era ancora capace di una velocità pari a 2 terzi di queste unità, il che dimostra come l'attrito (che aumenta al quadrato della velocità, ma può essere incentivato anche da altri fattori) renda estremamente 'costoso' raggiungere velocità molto alte. Se 20 nodi sono una velocità da nave economica ma troppo limitata, 30 sono ideali, ma troppo costosi da ottenere per una portaerei (con la necessità per una simile nave di circa 100.000hp) e con macchinari pesanti e costosi ai tempi delle turbine a vapore. In seguito, con le turbine a gas è cambiato (in meglio) molto, ma i consumi si sono dimostrati rilevanti. La scelta di un valore intermedio, comunque migliore della ventina scarsa di nodi di altre portaerei di scorta, venne evidentemente fatta per ottenere una classe di portaerei leggere di ragionevoli prestazioni velocistiche, con una buona autonomia e uno scafo abbastanza grande per ospitare molti aerei. La Venticinquo, che nonostante tutto quanto sopra avrebbe frequentemente sofferto di problemi meccanici (nonchènonché del semplice fatto che, non essendo abbastanza veloce, non poteva distanziare eventuali SSN inglesi che la inseguissero) ebbe un altro aggiornamento nel 1980 con aumento dello spazio per ospitare due aerei in più sul ponte, e quest'ultimo venne rinforzato per aerei più pesanti. La portaerei ebbe un ruolo importante per la conquista delle Falklands, tentò di attaccare la flotta inglese ma poi ritornò in acque metropolitane per via della minaccia dei sottomarini. La composizione del reparto imbarcato, dopo la guerra, venne costituita da 4-6 [[w:A-4|A-4]], 8 [[w:Dassault-Breguet Super Etendard|Super Etendard]], 6 Tracker e 4 Sea King, per ottimizzare la polivalenza dello stormo imbarcato, ospitabile parzialmente nell'hangar di 135,6 x15,8 x5,3 m.
 
 
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Non meno di 50 uomini di cui 10 piloti (al comando del cap. Italo Lavezzo) vennero inviati in Francia per ottenere l'abilitazione iniziale volando una cinquantina di ore e usando il simulatore (Il Super Etendard era solo in versione monoposto). La prima fornitura avvenne nel dicembre 1981 sulla base di Espora, e riguardava 5 aerei e altrettanti missili. Da notare, incidentalmente, che questi bombardieri antinave vennero consegnati esattamente 40 anni dopo Pearl Harbour (7 dicembre 1981).
 
La guerra scoppiò solo pochi mesi dopo e non vi fu modo di completare l'organico, previsto per il 1984. La forza di combattimento potèpoté disporre di un solo missile per aereo, e venne posizionata sulla base di Rio Grande. Imparando ad evitare al meglio i radar 965 e 992Q dei caccia Type 42 argentini, per uno straordinario caso gli unici esportati al di fuori della Gran Bretagna in un periodo di relativa distensione con gli Argentini, i Super Etendard compirono 5 missioni con tanto di rifornimento in volo, e precisamente: 2 maggio, il cap.corvetta J.Colombo e il ten. fregata C. Machetanz decollarono per ricercare le navi inglesi, il giorno precedente protagoniste di attacchi contro le Isole Malvine. La missione subì un annullamento per cause tecniche. due giorni dopo altri due piloti, con gli stessi gradi, A.Betacarratz e A-Mayora decollarono alle 9.45 e si diressero sulla posizione segnalata dal P-2H del cap.corvetta Proni Leston. Non erano soli, in quanto un Super Etendard volava in avanti con funzione di scout, e gli altri due li rifornirono in volo, sia all'andata che, forse, al ritorno. Uno dei caccia localizzò due navi a 23 miglia nautiche, passò le informazioni agli altri due e questi da 27 miglia (quasi 50 km) e alle 11.04 lanciarono contro lo Sheffield (D80), classe Type 42 e la Yourmouth. Stava comunicando con il sistema satellitare e non aveva, a quanto pare, le ESM attive, a causa di una mutua interferenza. Così, solo 6 secondi dall'impatto il missile venne localizzato da marinai inglesi sulla plancia comando, e colpì il caccia. Non è chiaro se vi fu l'esplosione della testata, ma l'impatto avvenne a 2,4 m di altezza e causò una falla di 3x1,2m. Lo Sheffield, incendiato dal micidiale propellente residuo (che pure era in gran parte consumato durante il volo di quasi 50 km), venne abbandonato dall'equipaggio a 70 miglia da P.Stanley (58°48'S-57°41'O), poi venne preso a rimorchio dopo che gli incendi l'avevano distrutto, ma affondò a causa del mare grosso 5 giorni dopo. La missione dei Super Etendard 0752/3-A-202 e 0753/3-A-203 terminò invece alle 12.04, dopo avere eseguito un rifornimento in volo. Gli inglesi vennero colti di sorpresa, aspettandosi il lancio degli Exocet da media quota, sfruttandone così la gittata massima utile. Visto che le distanze erano troppo elevate, e che i Dagger di scorta non avevano sonde per il rifornimento in volo, la loro tattica invece consistette nel volare a pelo d'acqua a circa 930 kmh e riuscirono a localizzare le navi inglesi a circa 50 km, senza essere localizzati. La Yarmouth fu più fortunata, pur essendo una nave vecchia e priva di efficaci difese antiaeree, e riuscì a evitare il missile, forse con le ECM. L'arma si infilò in mare a 300 metri dalla prua della fregata inglese meno di un secondo dall'impatto!
 
La terza missione avvenne il 23 maggio, ma il duo di aerei del cap. R.Agotegaray e del ten. J.Rodriguez Mariani non trovarono i loro bersagli, dimostrando i problemi di targeting contro navi in movimento in mare aperto, cosa che mandò a vuoto parecchie altre missioni argentine.
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I cannoni Rheinmetall Rh-202 erano su affusti binati da circa 2t, e si trattava di armi realmente eccellenti, quanto costose, per il calibro 20mm. Rispetto ai cannoni da 20mm dell'epoca bellica (830ms, 400 colpi/min) questi erano capaci di 1000 c.min e 1000 ms, con per giunta, un'affusto motorizzato, un congegno di tiro computerizzato e una abbondante riserva proiettili di primo impiego. Gli Argentini, che già comprarono gli eccellenti Oerlikon da 35 e i Bofors da 40mm, pensarono bene di comprare anche gli Rh-202, completando una notevole panoplia di armi contraerei campali, le migliori della loro categoria. La gittata massima sull'orizzonte era di 6 km, quella antiarea pratica 2km, massimo 4 in tiri di sbarramento.
 
I SAM compresero i Blowpipe inglesi, gli unici portatili europei dell'epoca, i vecchi ma abbastanza efficaci Tigercat su rampa tripla, missili SA-7 forniti quasi di certo dai libici, e sopratutto i missili Roland in versione trainata, un impianto dei quali venne portato a Port Stanley. Venne spostato di continuo per evitare che lo localizzassero e non venne mai messo fuori uso. La Euromissile dichiarò che abbattèabbatté 5 Harrier e Sea Harrier, gli inglesi smentirono e dichiararono che ne aveva abbattuto solo 1, come del resto i Blowpipe argentini. In ogni caso, con Blowpipe, SA-7, Roland, Rh-202, GDF, Bofors e anche altre armi, gli argentini si erano dotati di una difesa aerea a corto raggio di tutto rispetto.
 
==1982==