Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-8: differenze tra le versioni

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===Strategici===
[[Immagine:Usaf.u2.750pix.jpg|320px|left|thumb|Un U-2 di ultimo modello]] Da non confondersi con la famosa rock band, l'U-2 è uno degli elementi meno noti del potere aereo americano al grande pubblico, ma nondimeno fondamentali, specialmente per i primi anni in cui prestò servizio, sia con la CIA che con l'USAF. Per quanto possa sembrare strano, l'U-2 è stata una estrema rielaborazione del progetto dell'F-104, come si intravede ancora dalla lunga fusoliera di sezione cilindrica. L'ala però è totalmente diversa, con una struttura ad alta portanza che somiglia molto di più a quella di un aliante che ad un caccia da mach 2. Questo venne considerato importante per riuscire ad evitare le difese antiaeree semplicemente sorvolandole a quota elevatissima. Il risultato di questo programma della Lockheed fu una sorta di motoaliante a reazione, e si dice che questa capacità di veleggiatore fosse anche sfruttata in alcuni casi, con planate per migliorare l'autonomia in maniera consistente. A parte questo, il pilota (tutte queste macchine sono state realizzate come monoposto) era destinato a estenuanti missioni lunghe parecchie ore per sorvegliare obiettivi anche nel territorio dell'URSS, sperando che i missili SA-2, entrati in servizio grossomodo nello stesso periodo, ma inizialmente senza apparati radar capaci di sfruttarne le elevate prestazioni in quota. Ma questo non sarebbe durato a lungo, e gli americani lo sapevano. Nel frattempo si impegnarono in un altro programma super-segreto che avrebbe portato ad una macchina ancora più straordinaria dell'U-2. Il pilota doveva volare praticamente sulla verticale per ottenere le foto che interessava di scattare sugli obiettivi strategici, e collimarli tramite una specie di visore periscopico, che rendeva visibile quanto era presente esattamente sotto l'apparecchio. Non erano molte le particolarità dell'U-2 a parte l'ala, ma non va dimenticato che questo velivolo fu il primo dotato di almeno un accorgimento stealth, sebbene non di grande efficacia data la struttura che possedeva: le sue superfici erano protette da una vernice scura che aveva una certa capacità di assorbire le onde dei radar, riducendo l'eco di ritorno. Ovviamente era anche utile per la mimetizzazione. Nonostante il colore nero possa sembrare adatto sì a missioni notturne, ma non anche a quelle diurne, in realtà alle quote tipiche a cui l'U-2 opera il cielo è talmente blu.. da risultare quasi nero. Oltre i 20.000 metri tutto è molto diverso dal 'senso comune' riguardo l'atmosfera. E'È agevole perfino osservare, ancora di giorno, le stelle più luminose. Quanto alla maneggevolezza, l'U-2 non è certo stato immaginato per figure acrobatiche, anzi si presenta come un velivolo piuttosto rigido da pilotare, ma a circa 20.000 metri può ancora tirare 2-3 g in manovra che possono non sembrare molti, ma che sono sufficienti a surclassare eventuali caccia intercettori, anche perché a quella quota ben pochi riescono semplicemente ad operare, e comunque al limite delle loro capacità: una virata un pò troppo stretta e fatalmente perdono quota o addirittura cadono in stallo. I missili, invece, sono tutto un altro discorso.
 
L'U-2, pur dotato di ottime apparecchiature fotografiche cominciò a diventare un bersaglio per i missili e il 1 maggio 1960 se ne ebbe la conferma, anche se ancora non è ben chiaro come l'intercettazione dell'aereo di Francis Gary Powers sia stato abbattuto. In ogni caso, accadde vicino a Sverdlovsk. I dettagli di questo episodio, che influenzò a lungo in modo negativo le relazioni fra Stati Uniti ed Unione Sovietica, risultano ancora oggi poco chiari. Si sa però che il primo ministro sovietico, Nikita Kruscëv, nel periodo immediatamente precedente a questo accadimento, aveva avuto parole molto dure nei confronti della difesa anti-aerea, incapace di abbattere i fastidiosi aerei spia U-2 che regolarmente sorvolavano punti nevralgici del paese.
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Di conseguenza, nell'occasione del volo di Gary Powers, i militari sovietici furono molto risoluti nella loro azione: mentre due coppie di MiG-21 erano pronte a decollare e un Sukhoi Su-9 tentava inutilmente l'intercettazione, ben 14-16 missili furono lanciati da terra contro l'U-2. Non si può affermare con certezza che questo sia stato colpito in pieno, anzi inizialmente vi fu solo una perdita di controllo, non la devastazione che si può immaginare dopo l'impatto diretto di un SAM. Forse fu danneggiato gravemente dallo spostamento d'aria provocato da quella raffica di esplosioni appena al di sotto della sua quota di volo, e danneggiato al punto da obbligare il pilota a lanciarsi con il seggiolino eiettabile. La salva di missili colpì anche un caccia MiG-19 che non aveva fatto in tempo ad allontanarsi dall'area, uccidendone il pilota. Nonostante questo 'danno collaterale', il premier Kruscëv poteva dirsi soddisfatto, avendo ottenuto la vittoria che aspettava da tanto tempo, e avendola per di più ottenuta nel giorno delle celebrazioni del 1 maggio, la festa più importante del calendario sovietico. Da allora l'intera filosofia delle missioni ad alta quota, che venivano ritenute le più sicure contro le difese aeree, venne ripensata e le tattiche di bombardamento e ricognizione vennero pensate con maggior enfasi sulla penetrazione a bassa quota. Non sarebbe del tutto corretto dire che prima non si fosse provato a fare: le macchine navali come l'A-5, A-6 e Buccaneer erano già bombardieri ottimizzati per le missioni a bassa quota. Ma non va certo ignorato che appena l'anno prima l'USAF introdusse il B-58 da mach 2 e pensasse ancora al B-70 da mach 3, ultimo dei super-bombardieri a seguire la linea evolutiva delle alte prestazioni. Tra l'altro, non va dimenticato che originariamente gli americani sostenessero (al di là delle acrobazie per definire Powers semplicemente 'un civile') che l'U-2 fosse stato costretto da una piantata al motore, a scendere di quota rispetto alla sua abituale tangenza operativa, ma che l'U-2 fosse a non meno di 19.800 m al momento dell'abbattimento sembra definitivamente acclarato, una tangenza fin troppo alta per parlare di 'problemi tecnici'. Il fatto che i sovietici, in sostanza, avessero un missile capace di intercettare bersagli ad alta quota fu inizialmente negato, ma l'abbandono da parte del SAC di simili profili di missione fu la conferma indiretta che le quote stratosferiche non offrivano più protezione dalle difese antiaeree sovietiche.
 
Il progetto basico dell'U-2 non è stato tuttavia utilizzato solo per compiti strategici: il suo derivato TR-1 'Dragon Lady' è una macchina tattica, dotata di SLAR e pensata per controllare obiettivi a terra di tipo tattico. E'È dotata di vari aggiornamenti, e in particolare ha strutture ingrandite e serbatoi ausiliari sotto le ali, in guisa di pod per motori (nel senso che a vederlo sembra dotato di motori sotto le ali). L'U-2S di ultima generazione ne riprende le fattezze, ma ritorna al ruolo di ricognitore strategico. Sorprendentemente questi aerei sono sopravvissuti anche ai loro successori designati, che potevano contare su velocità parecchie volte maggiori ma anche caratterizzati da un costo altissimo. La loro carriera sembra peraltro decisa un poco dall'età, un poco dall'avvento di macchine come il Global Hawk, che praticamente offre lo stesso tipo di prestazioni, ma grazie al collegamento via satellite con i centri di controllo negli USA non ha bisogno di un uomo a bordo (e quindi niente casi 'Powers').
 
 
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*Prestazioni: velocità massima 602 km/h, autonomia 4 h a 370 km dalla base o 2.500 km, gli ultimi esemplari arrivano a 3.060 km, tangenza massima 9.400 m
 
Le versioni si sono succedute in fretta; il modello A aveva il radar APS-96, con capacità quasi esclusivamente di scoperta su mare piuttosto che su terraferma, poi venne seguito dal modello B con l'APS-120, e dal 1970, circa 6 anni dopo i primi esemplari in servizio, arrivò il tipo C, con migliorate capacità di scoperta sulla terraferma e di inseguimento bersagli multipli. I radar si evolsero nei modelli APS-120, 125, poi tra la fine degli anni '80 e gli anni '90 sono apparsi gli APS-38, 39 e 45. Già a metà anni '80 gli E-2 erano dotati dell'APS-125, e potevano scoprire su distanze di circa 370 km fino a 250 bersagli aerei dirigendo fino a 20 intercettazioni simultanee, ma con l'APS-45 la capacità si è estesa fino a circa 550 km e altrettanti bersagli grazie ad un elaboratore con molta più memoria. Imbarcati in squadriglie AEW di 4 macchine per portaerei, sono stati l'elemento fondamentale della difesa americana, specialmente in collaborazione con gli F-14. La loro carriera continua a tutt'oggi, gli unici apparecchi di quell'epoca ancora in giro assieme agli EA-6B. Sono stati esportati in 4 esemplari ad Israele, 2, poi altri 2 in Egitto, 4 nella minuscola Singapore, 4 nei primi anni '80, 4 nei tardi anni '80 e altri 5 successivamente in Giappone, e non meno di 3 per la Francia che ne ha bisogno per la Charles de Gaulle. Gli E-2T, praticamente C ultima generazione (originariamente dovevno essere solo B), sono stati dati a Taiwan. Le piccole dimensioni e il ridotto costo di queste macchine, ospitabili in ogni hangar di media grandezza sono indubbiamente paganti per l'impiego a terra, ma molte forze aeree, come quella italiana, si sono fatte abbondantemente abbagliare da aerei più capaci e costosi, che poi non sono state in grado di comprare, come l'E-3A. E dire che l'E-2 ha anche, da anni, un sistema di analisi passiva ESM che solo ultimamente l'E-3 ha ottenuto. Un altra macchina è il Greyhound, ovvero il C-2B. E'È la versione da trasporto di questo progetto. Quella ASW, in sostituzione del Tracker non ha mai avuto luogo, l'US Navy ha ritenuto migliore il bireattore Viking.
 
[[Immagine:EA-6B_Prowlers_over_Mount_Rainier.jpg|320px|left|thumb|]]
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Durante gli anni, oltre che essere considerato la miglior piattaforma al mondo per il disturbo elettronico, è stato dotato anche della possibilità di effettuare missioni di soppressione delle difese aeree nemiche (SEAD) tramite i missili AGM-88 HARM (dal 1984), ed anche a tal scopo è stato impiegato nei Balcani, in Afghanistan e in Iraq. Gli aggiornamenti, che hanno visto un progressivo affinamento delle sue capacità sono noti come ICAP e hanno permesso tra l'altro di aumentare da 2 a 9 le bande di disturbo dell'apparato. Questo, differentemente dal Raven, non è sistemato internamente ed è meno automatizzato (ma molti lo ritengono più efficiente, dopotutto oltre al pilota vi sono ben 3 altri d'equipaggio), mentre i sistemi di disturbo veri e propri sono contenuti in 5 grandi pod con mulinelli generatori d'elettricità. Raramente sono tutti istallati: in genere condividono i 5 piloni con 1-3 serbatoi e talvolta un paio di HARM. Una combinazione tipica può essere, per esempio, 3 pod e due serbatoi, oppure due pod, un serbatoio e 2 HARM ,in questo caso con un minor raggio d'azione: ma sarebbe pericoloso affidarsi ad un solo pod per aereo, gli Intruder infatti lavorano con una tecnica di 'barrage' che esige grande potenza, per accecare i radar entro i 100 km di distanza. L'organico, anche in questo caso, comprende 4-5 apparecchi per Stormo imbarcato, organizzati in una apposita squadriglia. Da notare che essi non sono solo macchine offensive: sebbene il loro ruolo sia quello di accompagnare le formazioni in attacco, la loro capacità si estende anche alla ricognizione elettronica e alla difesa delle portaerei, quando operano eventualmente per disturbare i radar di ricerca nemici. Sebbene coordinare E-2, F-14, navi con gli EA-6B sia potenzialmente difficile, la somma delle eccellenze nei rispettivi campi dava una difesa quasi insuperabile. Da notare che, nonostante l'aspetto goffo, il Prowler si comporta bene a bassa quota, con una maneggevolezza sufficiente per trarsi d'impaccio, in molte occasioni, dai caccia intercettori. Deve farlo, d'altro canto, visto che non ha nessuna arma difensiva.
La lunga vita operativa del Prowler dovrebbe concludersi con l'introduzione del nuovo E/A-18 Growler.
E'È particolarmente noto, in Italia, per la tragedia del Cermis, dove nel 1998 provocò la morte di 20 ignari sciatori.
 
[[Immagine:S3A.jpg |320px|left|thumb|L'S-3 Viking, con la sua caratteristica alta coda e l'aspetto rotondeggiante e assai grazioso]]