Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Taiwan-3: differenze tra le versioni

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Con tutti questi radar disponibili, integrati da quelli per le armi antiaeree, quelli navali, dei caccia e degli aerei E-2T, v'era da mensionare a quel punto le capacità dei missili antimissile, che dovevnao essere portate a questo valore. La serie di armi per la difesa ABM era impressionante ed erano pre giunta implementati nel programma TSENG HSI: questo integrava le batterie missilistiche che erano: 3 batterie di Patriot PAC 2+ MADS, 6 batterie TIEN KUNG 2 e anche le varie batterie di HAWK modificati allo standard PIP III. Ma per migliorare le capacità antimissili balistici l'Amministrazione Bush premeva per 6-9 batterie di PAC-3, con intercettori ERINT.A partire dal 2001 i taiwanesi sono stati ammessi, con il loro Ministero della Difesa alla discussione sullo sviluppo del PAC-3, e nel 2003 un team di 10 esperti americani ha visitato Taiwan per 'sensibilizzare' le autorità sulla preferenza per la lotta antimissile. Bush è arrivato a mettere in dubbio la volontà di Taiwan di assicuare la propria difesa antimissile.
 
Ma il problema di questa operazione non è tanto di volontà o di tecnica: è che il programma congiunto dei due super-radar e dei PAC-3 costava complessivamente oltre 31 miliardi di dollari.. qualcosa come un milione di $$ per kmq dell'isola e oltre 10.000 dollari per ciascuno dei 23 milioni di abitanti taiwanesi. E'È chiaro, con tali numeri, che vi fossero parecchi dubbi sulla reale efficacia di tutto questo sistema e l'esitazione del governo taiwanese era tutt'altro che immotivata.
 
Ma il problema era anche un'altro: un missile balistico classe Scud costava circa 1 milione di dollari o poco più, il che significava che con gli stessi soldi del sistema antimissile taiwanese era possibile comprare 30.000 missili balistici: come si sarebbe potuto competere con una tale minaccia missilistica? La risposta, evidentemente, è che non si poteva: la difesa costa sempre molto di più per l'attacco e una forza di missili balistici tattici cinesi, in sinergia con aerei, missili cruise e mine avrebbe potuto piegare una difesa che i taiwanesi potessero mettere in campo, anche perché non sarebbero bastati tutti i Patriot prodotti nel mondo per fermare le migliaia di missili balistici che i cinesi volendo avrebbero potuto costruire e schierare. LA cosa non stupisca: le V-1 tedesche, per quanto primitive, ebbero un rapporto costo:efficacia di 5:1 contro le difese inglesi, ma la guerra era persa contro un nemico troppo forte. Qui la potenza di maggiore forza, delle due, è la Cina e la sua minaccia missilistica è nominalmente impossibile da superare in termini di rapporto-costo efficacia. In ogni caso, qualcosa bisognava pur fare e allora l'adm. Bush ha anche minacciato anche di bloccare altre commesse, come quelle degli elicotteri Apache LONGBOW.
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La prima è stato il tentativo di superare le limitazioni di aeromobilità con 18 CH-47D, ma di questi, solo 9 sono stati risparmiati dai tagli al programma dato il modesto budget che è disponibile per le forze di terra, certamente la 'cenerentola' della situazione. Peggio che mai, i 100 elicotteri UH-1 ancora in servizio nel 1996 si erano ridotti nel 2004 a 60 e questi non avevano trovato sostituti. I 48 carri M1 Abrams erano importanti per cominciare ad avere un carro moderno, ma vennero abbandonati per concentrarsi sull'acquisto di ben 75 AH-64 Longbow. In pratica, nonostante l'aggiornamento dei carri e dei blindati CM-21 e M113A3 con piastre di corazze ERA, l'Esercito di Taiwan ha abbandonato la speranza di ottenere una linea carri moderna, e da qui la decisione di usare in sua vece un gran numero di missili controcarro e proiettili d'artiglieria anche di tipo 'intelligente'. Resta comunque a dire il minimo, strana la volontà di comprare un'intera flotta di elicotteri AH-64D quando vi sono già circa 60 recenti AH-1W con non meno di 1000 missili HEllfire. Questo, e il programma d'aggiornamento allo standard AH-1Z non dovrebbe causare ansie per nuovi apparecchi d'attacco, invece i taiwanesi sono riusciti anche a togliere i fondi per gli Abrams pur di avere gli Apache, nonostante che la loro linea di carri sia, a dire il minimo, obsoleta. Anche i turchi del resto hanno ordinato l'A.129 nonostante avesserò già gli AH-1W, ma si trattava di pochi velivoli, consegnati anni fa e necessitanti di incremementi che gli americani non hanno voluto assicurare data la minaccia che la Turchia pone ai loro alleati Kurdi, oltre che per le violazioni dei diritti umani e le pretese di trasferimento tecnologico pressoché totali. Per motivi politici anche i francesi (e i sudafricani per via dei motori francesi dei loro elicotteri) sono stati boicottati (per l'ostacolo all'entrata in Europa della TUrchia e per la mancanza di rispetto dei diritti umani). Russi e italiani invece hanno pensato che evidentemente, tutto questo non era un problema e che pecunia not olet, così non hanno avuto problemi a partecipare a questa gara per l'esercito turco.
 
La forza dell'artiglieria doveva essere potenziata da 146 M109A5, ma in loro vece si è scelto l'M109A6 nello stesso numero, forse con canna da 52 calibri. NEl 2001 una grossa commessa ha riguardato anche il lanciarazzai REI TING 2000 da 227 mm, ordinato in circa 100 esemplari. Questo è un sistema a 12 tubi da 227 mm, montato su di un autocarro M-977 americano. E'È disponibile in configurazione Mk 15 con 60 razzi da 117 mm, Mk 30 con 27 da 180, e Mk-45 con 12 razzi da 22 mm con gittata di 45 km. L'MLRS non verrà quindi ordinato, mentre i sistemi ordinati adesso sostituiranno i precedenti KUNG FENG 6A.
 
Altri acquisti riguardano i costosi missili Javelin con 40 lanciatori e 360 missili (ciascuno da 70.000 dollari), ma i missili TOW 2A e B sono disponibili per ben 40 brigate e costano solo 12.000 dollari l'uno.