Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-5: differenze tra le versioni
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La classe A69 è un progetto di corvette relativamente moderne, idonee per la caccia antisommergibile, il pattugliamento marittimo e costiero, la scorta, ma anche per interventi oltremare (utilizzandole come una sorta di cannoniere coloniali moderne), di realizzazione francese.
La struttura, con il suo scafo molto tozzo e le sovrastrutture basse e larghe concentrate per lo più in una tuga a mezzanave con le pareti in comune con quelle laterali dello scafo, è stata studiata per semplificare i problemi di produzione e per assicurarela tenuta del mare in condizioni oceaniche, cercando di rendere migliore possibile la stabilità e la resistenza al mare grosso di questi piccoli bastimenti.
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Le 'Cassard' sono navi a ponte unico, derivate della 'Leygues' e sono più pesanti nonostante le stesse dimensioni dello scafo, a causa della maggiore stazza richiesta dal sistema di difesa antiaerea. Questo aumenta il pescaggio e quindi la resistenza idrodinamica, ma nell'insieme la cosa è ragionevolmente 'incassata' da queste navi. Lo scafo è in acciaio saldato, con due ponti che aiutano anche ad irrigidirlo longitudinalmente, e il ponte principale che è il ponte stagno. La compartimentazione è ben sviluppata con 16 paratie come sui 'Leygues'. Ma qui vi sono sovrastrutture di maggiori dimensioni, che costringe ad estendere il ponte di volo fino all'estremità della poppa, senza lasciare lo spazio per il sonar rimorchiato dei C70 ASW. Lo scafo, in piena tradizione francese, ha forme solo leggermente insellate, prora molto stellata, poppa discretamente aggettata, cavallino negativo a prora estrema e bordo libero piuttosto alto. Lo scafo ha un bulbo prodiero per il sonar e due alette antirollio.
Le sovrastrutture sono imponenti per navi medie, estendendosi per 92 m continuativamente e quindi circa il 70% della lunghezza dello scafo. Hanno 3 blocchi che si elevano da un ponte, il che permette di passare agevolmente da un blocco all'altro (plancia, elettronica/fumaioli, e hangar) senza uscire allo scoperto e senza scendere sotto la coperta (con intuibili vantaggi in ambiente contaminato NBC e cattivo tempo in generale). Non vi sono se non limitati interventi per la stealthness, con solo alcune modifiche in corso d'opera. Il progetto del C70 era del 1974 e quindi non era certo l'epoca in cui questo tipo di attenzione fosse standardizzata per le navi NATO. La plancia è sul blocco di prua, con 3 ponti. Dietro vi è un albero a tripode che raggiunge i 43 metri d'altezza sul livello del mare. Dato che il motore è adesso un 'tutto diesel' che permette di eliminare le grosse prese d'aria per turbine, con solo dei piccoli scarichi laterali nella sovrastruttura di mezza nave, ai lati del radar 3D che quindi è libero di essere sistemato in maniera ottimale, senza intralcio per eventuali fumaioli,svettando sul blocco centrale. Inoltre, ai lati della cupola del radar 3D vi sono anche le piccole cupole chiare del sistema satellitare e altro ancora. Dietro questa torre vi sono anche due motolance di tipo chiuso, praticamente dei piccoli pattugliatori.. Il blocco dell'hangar ha una rimessa con una saracinesca. Ai suoi lati,essendovi solo un elicottero, è stato possibile sistemare i sistemi Sadral, mentre il ponte di volo è di 16x11 m di larghezza.
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*Velivoli: 1 elicottero Lynx WG-13
L'apparato motore è su diesel, 4 grossi motori in configurazione CODAD, dello stesso tipo delle fregate 'Madina' saudite. I diesel sono costruiti dalla Alsthom-Atlantique, con riduttori idraulici e gruppi riduttori, che muovono eliche a 5 pale da 4.2 m, che per semplicità sono a passo fisso. Con un dislocamento di 4.230 t e con carena pulita la nave arriva a 29.5 nodi.
Il sistema di combattimento vede anzitutto un apparato da difesa aerea completo. Similmente ai caccia antiaerei italiani sono presenti 2 radar SPG-51 per l'illuminazione dei missili SAM SM-1MR, ma differentemente dai caccia italiani come gli 'Audace' o i de la Penne', veri equivalenti in cronologia dei 'Cassard', non solo il radar bidimensionale a lungo raggio, ma anche quello a medio raggio 3D sono nazionali. Il DRBV-26 nella nuova versione C lavora in banda L con emissione di 2.5 kW.
La principale zona elettronica è quella a mezzanave, letteralmente devota ai sensori di scoperta, ECM e comunicazione: qui svetta la cupola protettiva del radar tridimensionale, davanti vi sono i due SATCOM, e appena oltre questi, le mensole del disturbatore ARBB-33 (in posizione estremamente delicata, dato che vi sono alte probabilità d'interferenza tra le comunicazioni e le ECM, vedi la perdita dell'HMS Sheffield). Dietro vi sono le due AN/SPG-51C e dietro ancora un radar Decca. E per i sonar, vi sono un DUBA-25A chiamato anches semplicemente Tarpon, a media frequenza (7 kHz), e nonostante questo, pesante ben 16 tonnellate (con i sonar non è facile fare miniaturizzazioni decisive), usato anche per le A-69. Il trasdutture, di forma cilindrica, è stabilizzato in rollio con modulatore di frequenza da 36 fasci sonori per una potenza di 36 kVA. Nonostante tutto, è più che altro un sistema d'autodifesa. Vi sono anche un telefono subaqueo TUUM-2D, uno scandaglio NUBS-8A, batitermografo SSQ-60A, antisiluro Nixie.
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Le navi potevano operare con macchine ad ala fissa e rotante, ospitabili in un hangar di 152 x 24 x 7 m, erano dotate si sistema francese di elaborazione dei dati di combattimento SENIT-2, un antisignano delle tante realizzazioni francesi in questo campo. Dopo i lavori di raddobbo degli anni 1980-agosto 1981, il gruppo di volo era costituito da 16 nuovi Super Etendard, 10 F-8E della versione appositamente sviluppata per la Marine Nationale, 7 aerei ASW Alizé, 2 elicotteri pesanti Super Frelopn e due leggeri Aluette III, oppure, come portaelicotteri pure, con 30-40 macchine. L'equipaggiamento era notevole: per esempio, le navi erano dotate di un sonar, tra le pochissime portaerei così equipaggiate. Per il resto vi erano 9 radar e alcuni sistemi di comunicazione e ECM. L'armamento comprendeva quelli che all'epoca erano le armi standard della Marina: i cannoni automatici da 100 mm, con una torretta singola e cadenza di tiro di 60 colpi/min, una nuova generazione che oltrepassava quelle dell'epoca bellica sopratutto per l'alimentazione automatica. Ve n'erano ben 8, una coppia su ciascun lato della nave con un radar di tiro DRBC 31 o 32 annesso, un poco come nel layout delle navi sovietiche con i CIWS e radar 'Bass Tilt' (in particolare le 'Kiev', simili in dimensioni ma molto più armate e incapaci di far operare aerei convenzionali, avevano 8 CIWS e 4 radar di tiro tra il loro armamento). I cannoni da 100 mm erano una buona difesa, ma in seguito vennero gradualmente considerati obsoleti, apparentemente non reputati del tutto adatti alla difesa antimissile. La metà venne sostituita da 2 lanciamissili ottupli Crotale Navale nei tardi anni '80. In seguito anche gli ultimi cannoni vennero rimpiazzati da un armamento, in realtà un poco leggero costituito da due lanciamissili SADRAL.
In ogni caso la FOCH doveva uscire dal servizio nel 1998 (la Clemenecau nel 1992) ma venne trattenuta più a lungo per aiutare l'Aeronavale dopo che alla nuova portaerei nucleare De Gaulle non s'era prontamente aggiunta la prevista sorella, indispensabile per avere almeno una nave sempre in servizio. Così dopo il rimpiazzo della Clemenceau, la 'De Gaulle' ha avuto per vari anni la Foch come compagna. La FOCH aveva meno autonomia, ma era più veloce, con 32/33 nodi grazie ai 126.000 hp su due assi. Quando venne ceduta ai brasiliani ebbe rimosso tutto l'armemento difensivo (e anche i sistemi ECM), e fin'ora non è stato sostituito. Così una nave nata con un pesante armamento difensivo si è ritrovata disarmata. Anche ad alcune navi inglesi capitò lo stesso, ma se non altro perché dovettero essere adattate ai nuovi aerei a reazione, persino i Phantom. Invece la nave nella marina brasiliana ha avuto solo piccoli A-4 Skyhawk ed elicotteri.
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