Confessione di fede di Westminster/Introduzione/Senso confessioni: differenze tra le versioni

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Al fine di adempiere il suo ruolo nel difendere la purezza dei suoi membri, la chiesa deve necessariamente avere un modello dottrinale, ed un modello siffatto deve essere pubblicato apertamente, perché tutti hanno diritto di sapere su che cosa saranno giudicati. Richiedere che la chiesa eserciti la disciplina contro l'errore dottrinale senza una confessione di fede pubblicata significa chiedere che vengano prodotti mattoni senza la paglia. Nulla di meno che una confessione di fede può soddisfare le legittime esigen­ze di una chiesa e dei suoi membri l'uno rispetto all'altro.
 
Come fu osservato da J. Bannerman: "E'È dovere della Chiesa...con una dichia­razione formale e pubblica della sua fede, assicurare i suoi membri della correttezza della sua professione di fede, ed essere assicurata della loro".
Una chiesa senza confessione di fede come se pubblicizzasse d'essere pronta a coltivare nel suo interno ogni sorta di dannata eresia e d'essere il terreno adatto per coltivare ogni pianta di indebita innovazione. Una chiesa senza confessione di fede l'equivalente teologico ed ecclesiastico dell'AIDS, con nessun agente d'immunità contro i venti infettivi della falsa dottrina. Quello che è vero poi nella vita di una chiesa, è anche vero della comunione fra chiese locali. Quale chiesa che valuti la preservazione della propria purezza dottrinale, come pure la propria pace ed unità, potrebbe senza pericoli avere comunione con un altro corpo, non conoscendo affatto la sua posizione in materia di verità ed errore? Senza alcuna definita fede e prassi, una tale chiesa non‑confessionale sarebbe fonte di inquinamento anziché di edificazione. In tali circostanze, noi non apriremmo i nostri pulpiti od incoraggeremmo la comunione fra le comunità senza coscienza pulita.