Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Libia: differenze tra le versioni

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==Gli inizi==
Il petrolio che ne costituisce la ricchezza non era ancora stato scoperto quando la Libia, allora provincia turca, venne attaccata dall'Italia nel 1911, quando vi fu, dopo ben 7 anni dall'invenzione, il debutto di aerei più pesanti dell'aria nel corso della guerra. La Turchia non era in grado, essendo un impero oramai decadente, di tenere la Libia, anche perchèperché persino lo stretto dei Dardanelli risultò superabile da un gruppo di torpediniere italiane al comando di Rosolino Pilo. Nel 1912 gli italiani presero possesso della Libia, ma iniziò una guerriglia feroce contro la loro avanzata, che venne contrastata con una altrettanto feroce campagna anti-insurrezione, che venne interrotta per la prima guerra mondiale e ricominciata subito dopo. Il primo carro da 40 ton. (circa) che mise cingolo sul territorio africano era uno dei due soli Fiat 2000 costruiti, nel 1919, ma senza alcuna reale utilità contro le veloci cabile dei guerriglieri.
 
Meno effimera si dimostrò l'aviazione coloniale, e l'uso spietato di gas asfissianti con bombe e granate, nonchè della deportazione di intere popolazioni. Alla fine di questa misconosciuta guerra 'a bassa intensità dopo quasi 20 anni di guerra nel deserto, gli italiani avevano il controllo della Libia. La usarono come base contro gli inglesi in Egitto ed ebbero il grande vantaggio della contemporanea sconfitta della Francia, che aveva ingenti forze nel Nord-Africa. Questo impedì una catastrofe totale nel 1940-41, poi arrivarono i tedeschi e riuscirono immediatamente a far riguadagnare terreno verso Alessandria, ma l'avanzata si interruppe per sempre a El-Alamein, dove vennero combattute due grandi battaglie, la prima d'arresto e la seconda, più famosa, di controffensiva. Alla fine del 1942 la Libia era già pressochè liberata e l'Asse tentò l'ultima, irrazionale (Hitler non voleva perdere definitivamente l'Africa) difesa in Tunisia fino al maggio 1943, quando ingenti truppe si arresero entro il 13. Un gran numero di rinforzi, tra cui carri Tiger e centinaia di caccia erano stati inviati per rinforzare tale settore, con la perdita totale dei materiali a parte alcuni aerei, mentre sarebbe stato ben più necessario abbandonare a quel punto l'Africa evacuando tutti i soldati. Nel tentativo numerose navi e centinaia di aerei vennero perduti, mentre la situazione era grandemente compromessa. Alla fine, dall'aeroporto di Korba decollarono circa 10 dei 40 caccia Macchi 202 di due interi gruppi appena arrivati in Tunisia e subito mitragliati a terra dagli Spitfire. Uno si fracassò all'atterraggio e i 9 superstiti furono quanto restò del 3% di tutta la produzione dei Folgore inviata qualche giorno prima in un campo senza nemmeno difese aeree. Anche la Luftwaffe perse numerosi nuovi FW-190, principalmente al suolo.
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Nel frattempo la LARAF continuava ad immagazzinare aerei di vario genere: oltre 140 MiG-23 di tutti i tipi già consegnati al 1980, assieme ad oltre 100 Mirage, 80 MiG-25, 30 SU-20M e 60 Su-22M-2 e 3. I libici non riuscirono a tenere in linea tanti aerei, non tanto per il costo, ma per la mancanza di personale, per il fatto che i piloti libici addestrati erano pochi (anche se la situazione era molto migliore dei primi anni), perchèperché i libici non volevano restare a corto di materiali in caso di un conflitto prolungato e infine, perchèperché non era escluso che i sovietici ne avessero pianificato l'uso in caso di guerra con la NATO, a mò di materiale 'pre-posizionato' in un settore strategico. In tutto, circa 155 caccia erano attivi simultanemente nell'estate del 1981. In ogni caso, Gheddafi era in possesso di una potente forza aerea, e cominciò a inviare i suoi apparecchi in ricognizione e missioni 'd'assaggio' verso Malta, Creta e l'Italia meridionale, tanto che i caccia del 18 Gruppo di Trapani vennero continuamente impegnati con il loro rapido tempo di reazione agli allarmi. Una fotografia scattata sulla base aerea di Benina mostrava, nel 1981, un totale di ben 43 Flogger allineati fittamente. Il caso del DC-9 di Ustica, ovvero il DC-9-15 I-TIGI s/n 45724/22 dell'Itavia, perso la sera del 27 giugno 1980 ebbe qualcosa a che vedere con le attività libiche e di contrasto da parte della NATO? Il MiG-23 con un pilota a bordo, che dal caso sembra si chiamasse Ezedelin Koal, ritrovato 20 giorni dopo a 1929 metri sulla Sila.