Chimica organica/Carboidrati3: differenze tra le versioni

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I polisaccaridi presentano proprietà più articolate rispetto a quella dei mono e disaccaridi, grazie alla notevole lunghezza che permette loro di influenzare il comportamento di volumi di acqua grandi rispetto al loro peso, aumentando la viscosità dei liquidi o formando gel, fibre e ddirittura pareti cellulari. Ecco perchèperché è opportuno dedicare loro una specifica sezione.
Grazie alla capacità di incidere sulla viscosità, alcuni polisaccaridi trovano impiego come additivi alimentari addensanti, emulsionanti o stabilizzanti. Ad essi sono stati attribuiti dalla commissione per il Codex Alimentarius i numeri dal 400 al 499. Molti nomi descrivono spesso non un singolo polisaccaride, ma una intera famiglia, accomunata spesso più dal comportamento reologico o dalla fonte dalla quale si produce, più che dalla chimica. Questo ne complica spesso la descrizione.
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La cellulosa è la sostanza organica più abbondante in natura, poichèpoiché costituisce le pareti cellulari delle piante superiori e delle alghe. <ref>Cellulosa: [http://dx.doi.org/10.1038/426611a M. Jarvis. Cellulose stacks up. ''Nature'' '''426''':611-612 (2003)]</ref> BenchèBenché la sua importanza le abbia meritato molti studi, il dibattito circa le sue caratteristiche rimane molto acceso. Questi sono alcuni elementi sui quali c'è unanime accordo:
* Si trova sottoforma di cristallo fibroso con un diametro di 2-20 nm e lunghezza di 100 - 40000 nm. Un cristallo è un solido caratterizzato da una struttura atomica altamente regolare.
* E' un polimero lineare di 2000 - 14000 unità di β-(1->4)-D-glucopiranosio in conformazione a sedia <sup>4</sup>C<sub>1</sub>. Tale conformazione assicura che i monomeri siano uniti gli uni agli altri in direzione equatoriale, minimizzando gli ingombri sterici. L'elevata stabilità di tale conformazione porta ad una ridotta flessibilità del polimero, tanto che questoè di solito descritto come un vero e proprio nastro.
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* Nell'amilopectina legami 1-6-α-glicosidici danno origine a ramificazioni lunghe 15 unità (di tipo A) e 40 unità (di tipo B). Il complesso delle catene di tipo A e B è descritto, ormai in modo universalmente accettato, dal modello a grappolo, schematizzato sopra in due modi.
Secondo il '''modello a grappolo''' <ref>Amido: [http://dx.doi.org/10.1002/bip.360270803 A. Imberty and S. Perez. A revisit to the three-dimensional structure of B-type starch. ''Biopolymers'' '''27'''(8):1205-1221 (1988)]</ref> le catene di amilopectina di tipo B sono disposte radialmente al granulo di amido, con la parte riducente rivolta al centro del granulo (detto ilo). Complessivamente formano una struttura molto ordinata, quasi cristallina. Le catene A sono direttamente legate a quelle B e sono disposte in modo concentrico rispetto al granulo. Da ciascuna catena di tipo B si dirama una sola altra catena A. L'insieme di tali catene costituisce una zona amorfa, cioè a bassa regolarità. Le zone cristalline e le amorfe si alternano dal centro del granulo verso la superficie in modo concentrico. <ref>Amido: [http://links.jstor.org/sici?sici=0002-9122%28196908%2956%3A7%3C696%3AOTMSOS%3E2.0.CO%3B2-S A. Frey-Wyssling. On the Molecular Structure of Starch Granules ''American Journal of Botany''. '''56'''(7):696-701]</ref> <ref>Amido: [http://www.cermav.cnrs.fr/glyco3d/lessons/starch S. Perez and A. Imberty Cyber Starch. Laboratoire du CNRS associé à l'Université Joseph Fourier]</ref> Le molecole di amilosio si trovano inframmezzate a quelle di amilopectina, probabilmente disposte radialmente al granulo di amido. <ref name=Coultate_starch>Amido: T.P. Coultate Polisaccaridi (pag 40) I "La Chimica Degli Alimenti", Ed. Zanichelli, Bologna (2005)</ref> </br>
'''Impasti con acqua''': L'amido a temperatura ambiente è insolubile in acqua, poichèpoiché i gruppi idrossilici delle catene polisaccaridiche sono già impegnati in legami ponte idrogeno con altre catene. In seguito a riscaldamento i legami ponte idrogeno intercatena si scindono, rendendo l'amido solubile (a amorfo). Le caratteristiche dell'impasto, quali la capacità di trattenere acqua, la viscosità e l'elasticità, dipendono da tutti i fattori che regolano la forza di tali legami. Tra di essi è opportuno citare il rapporto amilosio amilopectina, la temperatura, il pH. All'interno di un impasto acqua-amido alcuni legami tra catene di amilosio scissi per aggiunta di acqua e riscaldamento possono riformarsi nel tempo, facendo tornare l'amido alla forma cristallina. Qesto fenomeno, che prende il nome di '''retrogradazione''' porta alla espulsione di acqua. Una conseguenza macoscopica di questa serie di reazioni si può osservare nel pane. Questo infatti, col trascorrere delle ore dalla cottura, perde croccantezza e diviene progressivamnte raffermo e la sua mollica bianca. Per quanto detto non risulta inaspettato che la consistenza del pane non più fresco possa essere migliorata per inumidimento e riscalamento. </br>
'''Reazione con lo iodio''': Le immagini al microscopio dei granuli di amido e degli amiloplasti sono state ottenute per aggiunta di sali di iodio. La colorazione è dovuta alla capacità delle doppie eliche di amilosio e amilopectina di complessare gli ioni di iodio.