Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-1: differenze tra le versioni

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==Daguet==
La partecipazione francese alla Seconda guerra del Golfo fu complessa e molto consistente. Di fatto, vennero mobilitati grossi quantitativi di mezzi terrestri, navali e aerei.
 
 
 
 
La base di Al Ahsa era in realtà solo un piccolo aeroporto vicino a Hofuf, a circa 100 km da Dhahran, zona orientale della penisola arabica. Qui venne inviata una forza di 8 Mirage 2000 della 5 Escadre di Orange, poi 6 Mirage F.1CR della 33ima, e 8 Jaguar della 11ima. Il minimo indispensabile per scongiurare l'attacco all'Arabia Saudita, effettivamente un territorio assai vulnerabile e con poco personale addestrato per i sofisticati sistemi d'arma comprati dai petroldollari. Il supporto logistico venne assicurato da 4 KC-135F della 93ima Escadre. Ma dopo questo primo, provvisorio schieramento la forza totale dell'A de l'A è cresciuta di molto cno 6 F.1CR e 10 piloti, 14 Mirage 2000 con 24, 27 Jaguar e 42 piloti, infine aggiunti anche 2 Puma per il SAR. In tutto questa piccola aviazione arrivava a 63 apparecchi e 1500 uomini, che nondimeno erano solo il 10% del totale impiegato dai francesi durante Daguet. Se per esempio l'Italia schierò alcune navi e una squadriglia di Tornado, la Francia non si limitò a pochi carabinieri per la sorveglianza a terra, inviò una forza a livello di divisione leggera. Per quello che riguarda la difesa di Al Asha, era data anche da cannoni da 20 mm binati, missili Crotale e i nuovissimi Mistral. La base araba era tutt'altro che ben attrezzata, con un paio di costruzioni con condizionamento dell'aria in cui furono prontamente alloggiati i piloti. Il bisogno poi aguzzò l'ingegno e poco alla volta la base divenne assai ben attrezzata, ma tutto quell'insieme di aerei era vulnerabile nondimeno ad eventuali attacchi, non essendovi hangar ma solo alcuni ripari realizzati sopratutto per rendere possibile la bonifica degli aerei in caso di attacco NBC. I Mirage F.1 si sono messi in evidenza per le missioni d'addestramento che hanno prodotto la perdita di un aereo durante uno di questi voli; però paradossalmente anche gli irakeni avevano lo stesso tipo di aereo e nonostante le meraviglie degli IFF moderni nei primi giorni i piloti vennero ordinati di non prendere parte a nessuna missione, cosa decaduta solo dal 26 gennaio. I caccia francesi entravano in azione, sia i Jaguar che i Mirage F.1 con un paio di bombe da 250 kg sotto ciascuna ala, serbatoio ventrale, pod ECM. Nel caso dei Mirage F.1CR, veri e propri caccia multiruolo, era possibile anche utilizzare due missili R.550 per l'autodifesa alle estremità alari, ma i Jaguar francesi non avevano i piloni sopra l'ala come i similari inglesi. In questo caso dovevano utilizzare solo un pod ECM sotto un'ala e un missile R.550 sotto l'altra. Ma se non altro avevano ancora il paio di cannoni DEFA cosicché vi erano 2 cannoni e un missile anziché due.
 
I missili e le bombe guidate erano solo presenti per i Jaguar, all'epoca gli unici vettori di armi guidate convenzionali aria-terra dell'Armée (ovvero un modo per escludere sia i missili ASMP che gli Exocet dell'Areonavale) avevano bombe laser e missili AS-30L, ma per i piloti e gli avieri il caldo non era di poco conto. La legge islamica non permetteva l'uso di alcool, ma i militari francesi avevano un grosso vantaggio su tutti: mangiare bene. Le razioni di combattimento le riservavano solo nelle emergenze, almeno per questa base dell'A de l'A. Nel frattempo gli americani erano costretti a problemi sanitari non indifferenti con centiania di casi di salmonellosi e anche di botulismo, o nel migliore dei casi, si facevano fare la 'spesa' da casa. Per gli avieri francesi, 81 del personale tecnico di 7 specialità diverse, avevano sopratutto da fare i conti con la sabbia, finissima, polverosa, che si insinuava dappertutto e l'abitacolo doveva essere pulito con un potente aspirapolvere.
 
==In missione col Mirage 2000N==