Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia-1: differenze tra le versioni

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Insomma, è difficile valutare i francesi nel loro dopoguerra. Per esempio, pur avendo accumulato delle carenze (es- bombardieri moderni medi tipo Tornado), hanno avuto il merito come e più degli svedesi, per non parlare degli inglesi, di seguire con coraggio una loro 'via' realizzando per i loro veicoli, aerei e navi praticamente tutto: armi, motori e sensori. Il tentativo di sganciarsi dalla schiacciante 'omologazione' americana e tedesca ha comportato mezzi non eccezionali, ma nemmeno disprezzabili. Meglio è andata in particolare quando si è seguita la via di programmi binazionali, ma in generale il costo e la complessità dei nuovi sistemi d'arma militari è tale da rendere praticamente infattibile lo sviluppo interamente indigeno di mezzi moderni. Anche per le armi portatili, per esempio, i francesi hanno manifestato luci ed ombre. Non hanno mani brillato per le pistole, per esempio, e i loro fucili semiautomatici non erano un granché. Poi però hanno prodotto il FAMAS, uno dei migliori e più moderni fucili d'assalto. I razzi controcarro francesi sono pure un concetto di successo, con armamenti come l'Apilas, i corazzati medio leggeri sia ruotati che cingolati, i mortai rigati, i cannoni-mortai, SAM a corto raggio e AAM sono tra le migliori realizzazioni francesi e ampiamente note nel mondo. Anche la cantieristica ha un buon successo, mentre gli aerei di ogni tipo francesi o binazionali (es.- Alpha Jet, ATR, Transall) si sono fatti un nome più che rispettabile. Paradossalmente, quando i Mirage francesi raggiunsero grande fama, nel '67 con gli israeliani, la Francia cambiò politica e da allora in Israele, prima praticamente equipaggiato solo con aerei francesi, non venne più esportato un solo aereo.
 
 
 
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In compenso, sciogliendo niente di meno che il potenziale aereo del CAFDA per fornire i caccia al comando tattico, la FATAC avrebbe disposto di 390 aerei di prima linea anziché 270, diventando a tutti gli effetti una vera 'Aviazione tattica completa' e lasciando il ruolo del SAC americano alla sola FAS (benché anche i cacciabombardieri del TAC, a dire il vero, hanno capacità nucleari). Il CAFDA sarebbe rimasto nondimeno in piedi, ma gestendo solo i sistemi antiaerei e gli AWACS.
 
Quanto ai Rafaele, il primo di queste macchine semi-stealth volò il 4 luglio 1986 come prototipo e lo sviluppo procedette velocemente sfruttando il vantaggio delle 'linee interne' rispetto alla complicazione e all'incertezza del consorzio quadrinazionale dell'EFA, a cui pure la Francia all'inizio aderì. Ne uscì perché l'EFA era un poco troppo grosso per ottenerne un caccia navale per la Marina francese, anche se in realtà era più che altro una questione industriale e al dunque, per ottemperare le varie specifiche, anche il Rafaele è 'cresciuto'. Inizialmente l'aereo che volò aveva un compito sperimentale e 2 motori F404 americani, come nel caso dell'F-18 Hornet, e solo dal gennaio 1990 arrivarono gli SMECMA M88-2 da 4.970-8879 kgs. La versione di serie avrebbe dovuto essere nota come Rafaele C con radar RBE-2 della CSF e Dassault Electronique, nonché missili MICA. Il 29 ottobre 1990 venne presentato il caccia Rafaele C 01, primo di 4 ordinati per l'A de l'A. In seguito sarebbero arrivati gli altri, ma questo sarebbe servito inizialmente per le prove di accoppiamento tra comandi e motori, tra le altre cose. Il biposto, previsto nel 1992 era il B01B 01 e poi successivamente la versione di serie C02C 02. L'A de l'A prevedeva ben 250 aerei al costo di 240 milioni di franchi. Previsioni formidabili, ma destinate a ridursi in numero e aumentare in costo e nei tempi di consegna, previsti per il 1996 (come per l'EFA, del resto..). A conti fatti, sarebbe stata sopratutto la Marina ad avere la precedenza data l'obsolescenza degli F-8 e S.Etendard (e la minaccia concreta di passare all'F-18..) mentre l'Aeronautica avrebbe potuto ancora contare sui Mirage 2000, caccia moderni e capaci nonché numerosi a sufficienza per una intera aviazione.
 
Questi apparecchi, assieme ai Jaguar e ai Mirage F.1CT e CR avrebbero costituito la forza dell'A de l'A per il resto del decennio, nel bene e nel male visto che i programmi sarebbero stati poi drasticamente rivisti al ribasso dopo la fine della Guerra fredda.
 
 
==Daguet==
La partecipazione francese alla Seconda guerra del Golfo fu complessa e molto consistente. Di fatto, vennero mobilitati grossi quantitativi di mezzi terrestri, navali e aerei.
 
==In missione col Mirage 2000N==