Impresa sociale di comunità/Monitoraggio e autovalutazione: differenze tra le versioni
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|Cosa troverete in questo capitolo:
*Perchè, come e cosa valutare
*
*L'auto-valutazione delle imprese sociali trentine
*La check-list di auto-valutazione
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Per quanto riguarda più specificamente
===Il profilo organizzativo===
<ol>
<li>Il profilo organizzativo viene presentato attraverso un diagramma che riassume i valori ottenuti nei vari criteri e li traduce in un’area per far capire a colpo d’occhio i picchi di eccellenza. La superficie non coperta rappresenta lo spazio delle criticità all’interno del quale sviluppare dei percorsi di miglioramento. Con questa modalità di rappresentazione dovrebbe risultare più facile il confronto tra l’area coperta dall’organizzazione, l’area massima ottenuta dai valori migliori del campione e l’area media del campione (fig. 16.7).
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[[Image:istogramma_comparativo_c6.png|thumb|550px|center|Fig. 16.7 – Esempio di istogramma comparativo per il criterio 6]]
</li>
<li>Infine,
[[Image:profilo_qualita_isA.png|thumb|550px|center|Fig. 16.8 – Valori del profilo qualità dell’impresa sociale A]]
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{{In_pratica|1='''''La check list di auto-valutazione: alcuni suggerimenti per utilizzarla al meglio'''''
La check list di auto-valutazione ['''''link'''''] ha lo scopo di stimolare e guidare questo processo di riflessione da parte dell’impresa sociale, ma anche quello di suggerire i comportamenti che potrebbero aiutarla a migliorare sia i propri processi organizzativi interni (ad esempio in relazione all’utenza, al personale, alla gestione delle risorse, alla valutazione dei risultati), sia il sistema di relazioni col territorio (ad esempio per quanto riguarda la lettura dei segnali di cambiamento, l’allargamento della governance, l’attivazione di risorse locali).
I tredici ambiti sopra descritti rappresentano altrettante aree tematiche all’interno delle quali sono state articolate una serie di domande per stimolare i soggetti coinvolti nella compilazione a interrogarsi in maniera puntuale sulle diverse sfaccettature del proprio lavoro e a considerare i processi e non solo gli esiti.
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