Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia: differenze tra le versioni

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L'Ouragan in un museo dell'aviazione
Descrizione
Ruolo Aereo da caccia
Equipaggio 1
Primo volo 1949
Entrata in servizio 1950
Costruttore Dassault Aviation
Esemplari costruiti 450 circa
Dimensioni
Lunghezza 10,74 m
Apertura alare 13,16 m
Altezza 4,14 m
Superficie alare 23,8 m²
Peso
A vuoto 4.142 kg
Normale
Massimo al decollo 7.900 kg
Propulsione
Motore turbogetto Hispano-R.R Nene 104B
Potenza 2.270 kg/s
Prestazioni
Velocità massima circa 940 km/h
Autonomia 920 km
Tangenza 13.200 m
Armamento
Mitragliatrici
Cannoni 4 da 20 mm
Altro 1.000 kg di armi varie
Note
Il Dassault MD 450 Ouragan è stato il primo aereo da caccia con motore a reazione di progettazione francese. Mai veramente eccellente come macchina da combattimento, era tuttavia un velivolo che nel dopoguerra diede all'industria un'esperienza operativa di grande valore per i successivi, rapidi sviluppi. Il velivolo somigliava molto in termini operativi all'F-84 statunitense, ma l'armamento era di tipo "europeo" dato che si basava su armi da 20 mm. Circa 450 di queste macchine robuste e tozze vennero prodotte per le esigenze nazionali e per l'esportazione in Israele, India e Honduras.
 
Questa macchina doveva molto al disegno dell'F-84 statunitense. Vi era molto da imparare da parte francese sui nuovi aerei da combattimento a reazione, dopo la pausa bellica, e questo progetto costituiva un'esempio di rischio calcolato, per non fare veri e propri balzi nell'ignoto, come invece facevano all'epoca molti connazionali di Dassault.
 
L'aereo era metallico, aveva un'ala dritta (ancorché con un profilo del bordo d'entrata sensibilmente a freccia) e dei piani di coda moderatamente a freccia, con quelli orizzontali sistemati alla base di quello verticale. La presa d'aria era nel muso e questo impediva di installare un radar di ricerca aerea. Il motore era uno dei potenti R.R. Nene costruiti dalla Hispano-Suiza. Era lo stesso motore del MiG-15, aereo di ben altre caratteristiche, ma l'Ouragan era anche un cacciabombardiere di tutto rispetto, anche se tendeva ad essere chiaramente sottopotenziato a causa del peso elevato.
 
Con i 4 Hispano da 20 mm sotto il muso e 16 razzi o 2 bombe sotto le ali, l'Ouragan era una macchina dalle prestazioni interessanti, robusta ed agile alle quote medio-basse. Caratteristica era la presenza dei serbatoi d'estremità alari, non sganciabili.
 
Il velivolo divenne operativo solo nel 1953, dopo un periodo di maturazione molto lungo. Tre stormi francesi lo ebbero in dotazione: il 2°, 4° e il 12°. Le missioni comprendevano anche la difesa aerea della Germania, all'epoca occupata. Gli aerei militarono in prima linea solo fino al 1957, e la carriera come addestratore terminò nel 1960. Gli Ouragan ebbero un numero elevato di incidenti, nonostante l'affidabilità del progetto nel suo insieme.
 
Nel mercato esterno la macchina andò a diversi utenti. Israele ne ebbe inizialmente 24, usati sia nelle guerre del 1956 che del 1967. Ottennero alcuni successi aerei, in qualità di primi caccia jet dell'aeronautica Israeliana (eccetto alcuni Meteor intercettori notturni) e risultarono molto efficaci contro obiettivi al suolo. I primi velivoli vennero ceduti nal 1955 direttamente dalle squadriglie francesi. In seguito, un totale di 71 aerei venne ceduto a prezzo ridotto. Gli ultimi 18 vennero ceduti all'Honduras nel 1976.
 
Le doti acrobatiche e di robustezza dell'aereo erano ben note anche all'estero e l'India, per non dover dipendere solo dalla Gran Bretagna nel campo delle forniture militari, ordinò 131 macchine nuove, entrate in linea già dal 1953. Ribattezzati Toofani (lo stesso significato di Ouragan, ma in lingua Hindi), vennero usati per gli anni successivi anche come macchine acrobatiche, oltre che per combattere alcune guerre, inclusa quella del 1965.
 
Nell'insieme l'Ouragan è il capostipite della dinastia di caccia francesi: col tempo questo progetto basico fu potenziato nei motori e affinato nelle linee.
 
 
 
 
 
Dassault Mirage G8
 
I prototipi Mirage G4 e G8 in volo. Il G8 è l'aereo con le ali estese.
Descrizione
Ruolo caccia multiruolo
Equipaggio 1
Primo volo
Entrata in servizio
Costruttore Dassault Aviation
Esemplari costruiti 2
Dimensioni
Lunghezza 18,80 m
Apertura alare da 8,7 m a 15,40
Altezza 5,35 m
Peso
A vuoto 14.740 kg
Normale 32.500 kg
Propulsione
Motore due turbogetti SNECMA Atar 9K50
Spinta 70,1 kN
Prestazioni
Velocità massima 2,2 Mach
Autonomia 3.850 km
Tangenza 18.500 m
Armamento
 
Il Dassault Mirage G fu un progetto per un aereo da caccia multiruolo con ali a geometria variabile, capace di operare come intercettore e come aereo d'attacco al suolo capace di impiegare missili con testata nuclare.
 
Un prototipo monomotore fu approntato per valutare l'impiego della geometria variabile, designato Mirage G, in seguito fu sviluppato il G4 una versione biposto e bimotore del precedente. Visto che le esigenze della aviazione francese erano variate nel corso dello sviluppo del progetto si convertirono le caratteristiche dell'aero verso un impiego operativo da intercettore puro. Il Mirage G8 che ne scaturì fu un tentativo di mitigare i costi e il peso associati alle ali a geometria variabile. Nonostante ciò lo sviluppo dell'aereo continuava a richiedere ingenti investimenti a fronte di richieste sempre mutevoli da parte della aviazione francese: alla fine ciò condusse alla cancellazione dell'intero progetto alla metà degli anni settanta.
 
 
 
 
Dassault Étendard II
Descrizione
Ruolo Aereo da caccia
Equipaggio 1
Primo volo 23 luglio 1956
Entrata in servizio
Costruttore Dassault Aviation
Esemplari costruiti 1
Dimensioni
Lunghezza 12,89 m
Apertura alare 8,74 m
 
Altezza 3,80 m
Superficie alare 24,2 m²
Peso
A vuoto 4.210 kg
Normale
Massimo al decollo 5.650 kg
 
Propulsione
Motore 2 turbogetti Turbomeca Gabizo
Potenza
Spinta 18,4 kN (1.100 kg)
Prestazioni
Velocità massima 1.054 km/h
Autonomia 1.100 km
 
Tangenza 15.000 m
Armamento
Mitragliatrici
Cannoni 2x 30 mm
Bombe
Missili
 
Altro Fino a 1.500 kg di carico bellico
Note
Il Dassault Étendard II era un prototipo di caccia francese sviluppato a metà degli anni'50, inizialmente come derivato della famiglia dei Dassault Mystère. Lo sviluppo venne presto abbandonato in quanto il velivolo risultò sottopotenziato. Étendard significa stendardo in francese.
 
Designato originariamente come Mystère XXII, il velivolo era stato sviluppato in seguito ad una specifica dell'Armée de l'Air per un caccia leggero con propulsione a getto, e la costruzione del primo prototipo, poi ribattezzato Étendard II, venne finanziata dallo stato.
 
L'aereo era un monoplano ad ala medio-bassa con una freccia di 45°. L’apertura alare era leggermente inferiore rispetto a quella dei Mystère e l’apparato propulsivo era costituito da due turbogetti Turbomeca Gabizo da 1.100 kg di spinta ciascuno. L'armamento previsto era di due cannoncini da 30 mm e attacchi per 450 kg di carico bellico.
 
L'unico prototipo volò per la prima volta il 23 luglio 1956, ma il velivolo risultò sottopotenziato ed emersero anche problemi ai motori; lo sviluppo venne pertanto presto abbandonato. La Dassault Aviation preferì concentrare i suoi sforzi su altri progetti giudicati più promettetenti. Due derivavano direttamente dall'Étendard II ed adottavano una diversa motorizzazione. Erano l'Étendard IV, un velivolo più grande con abitacolo pressurizzato e l'Étendard VI destinato al concorso NATO per un caccia/cacciambombardiere leggero. Quest'ultimo si trattava essenzialmente di un Étendard II ottimizzato per operare a bassa quota e su campi non preparati. Parallelamente era iniziata la carriera dei Mirage: il primo caccia sperimentale, l'MD 550 Mirage aveva volato già il 25 giugno 1955, mentre il primo dei Mirage III, volerà pochi mesi dopo i prototipi dell'Étendard II e IV, il 18 novembre 1956.
 
Della famiglia degli Étendard solo il IV, l'unico sviluppato privatamente dalla ditta, raggiunse la produzione di serie come caccia multiruolo imbarcato.
 
 
 
Dassault Étendard IVM
 
Un Étendard IVM della Marine Nationale la Marina francese.
Descrizione
Ruolo caccia imbarcato
Equipaggio 1
Primo volo
Entrata in servizio
Costruttore Dassault Aviation
Esemplari costruiti
Dimensioni
Lunghezza 14.40 m
Apertura alare 9,60 m
Angolo di freccia alare
Altezza 3,79 m
Superficie alare 29 m²
 
Peso
A vuoto 5.900 kg
Normale 8.170 kg
Massimo al decollo 10,200 kg
Capacità combustibile l o kg
Capacità di carico kg
Propulsione
Motore turbojet SNECMA Atar 8B
Potenza CV
Spinta 43,16 kN
Prestazioni
Velocità massima 1.099 km/h
 
Autonomia 3.300 km
 
Tangenza 15.500 m
Armamento
Mitragliatrici
Cannoni 2× 30 mm
Bombe 1.360 kg (3.000 lb) in bombe e missili
Missili
Piloni
Altro
Note
 
Il Dassault Étendard IV è stato un aereo da caccia imbarcato francese in servizio con la Marine Nationale.
 
La storia dell'Étendard comincia con due commesse dei primi anni cinquanta: una era per un caccia leggero per l'aviazione francese, l'altro per un caccia leggero che potesse essere utilizzato ampliamente nelle varie forze aeree della NATO. La Dassault usò delle variazioni dello stesso progetto di base per produrre prototipi per entrambe le specifiche richieste, chiamando i nuovi velivoli Étendard II e Étendard VI rispettivamente, senza però riuscire ad ottenere nessun ordinativo. Contemporaneamente la compagnia sviluppò una versione pià grande e con una motorizzazione più potente (originariamente designata Mystère XXIV).
 
Avendo generato un certo interesse nella Marina francese la Dassault produsse un prototipo navalizzato di quest'ultima versione, che volò, come dimostrazione di impiego operativo, nel 1958 ottenendo l'ordinativo di 69 esemplari in versione da caccia designati Étendard IVM e 21 in versione da ricognitore indicati come Étendard IVP. Dal 1962, questi esemplari iniziarono ad essere schierati a bordo delle portaerei classe Clemenceau.
 
Le caratteristiche dell'Étendard IV non furono mai di alto livello, e negli anni settanta era già chiaro che si doveva procedere ad un rimpiazzamento dell'aereo. Per qualche tempo, si ipotizzò l'impiego di una versione navalizzata del SEPECAT Jaguar (detta Jaguar M), ma vari inghippi politici riguardanti la joint-venture anglo-francese bloccarono lo sviluppo di questo progetto, e la Dassault, dal canto suo, propose una versione aggiornata e migliorata dell'Étendard, il Super Étendard. L'ultimo degli Étendard IVM fu ritirato dal servizio nel 1991, nonostante che un piccolo numero di IVP rimase operativo fino al 2004.
 
 
Etendard IVB : un prototipo con un motore Atar 51.
Etendard IVM : caccia monoposto per la Marine Nationale.
Etendard IVP : ricognitore monoposto per la Marine Nationale.
 
 
 
 
Descrizione
Ruolo Caccia da appoggio tattico
Equipaggio 1
Primo volo 15 marzo 1957
Entrata in servizio
Costruttore Dassault
Esemplari costruiti 1
Dimensioni
Lunghezza 12,90 m
Apertura alare 8,53 m
 
Altezza 3,76 m
Superficie alare 23 m²
 
Peso
A vuoto 3.720 kg
Normale
Massimo al decollo 5.860 kg
 
Propulsione
Motore Un turbogetto Bristol-Siddeley Orpheus
Potenza
Spinta 21,6 kN
Prestazioni
Velocità massima 912 km/h
 
Autonomia 890 km
 
Tangenza 13.400 m
Armamento
Mitragliatrici
Cannoni 2x 30 mm in una stiva interna
(in alternativa 4 mitragliatrici da 12,7 mm
o 55 razzi da 70 mm )
Bombe
Missili
 
Altro 2 attacchi alari esterni fino a 1.000 kg
Note
Carico alare 255 kg/m²
Spinta/Peso: 0.38
 
 
Il Dassault Étendard VI era un prototipo di caccia destinato anche a compiti di appoggio tattico sviluppato in Francia a metà degli anni'50. Étendard significa stendardo in francese.
 
Parallelamente all'Étendard II, un caccia leggero sviluppato per una specifica de l'Armée de l'Air del luglio 1953, venne avviato lo sviluppo di una variante in grado di rispondere ad un concorso NATO per un caccia destinato all'attacco al suolo ed in grado di operare da piste non preparate.
 
Le specifiche di questo concorso del 1954, designato NBMR-1 (NATO Basic Military Requirement N°1), richiedevano un velivolo dal peso compreso tra i 3.630 kg e 4.530 kg in grado da operare da piste non preparate, destinato ad essere equipaggiato con un motore turbogetto Bristol Orpheus il cui sviluppo era sovvenzionato dalla NATO. In un primo tempo venne scelta la versione BOr 3 da 2.200 kg, ma poi si richiese il più potente BOr 12 da 3.700 kg di spinta con postbruciatore.
 
L'Étendard VI, il cui progetto era stato inizialmente designato Mystère XXVI era un caccia destinato ad operare prevalentemente a bassa quota, quindi privo dell'abitacolo pressurizzato adottato sul Étendard IV, un'ulteriore progetto sviluppato privatamente dalla Dassault e caratterizzato da maggiori dimensioni. Il primo volo del 15 marzo 1957 venne effettuato con il motore BOr 3. Gli altri due velivoli della famiglia, Étendard II ed Étendard avevano già volato l'anno prima, rispettivamente il 23 ed il 24 luglio del 1956.
 
Per venire incontro alle richieste di flessibilità operativa richieste dal concorso NATO l' Étendard VI non disponeva di mitragliatrici o cannoni fissi (Come la coppia di DEFA da 30 mm installati sulle versioni II e IV), ma di un alloggiamento ventrale in cui potevano essere installati in alternativa:
 
2 cannoni da 30 mm;
4 mitragliatrici da 12,7 mm;
55 razzi da 70 mm;
In aggiunta disponeva di due attacchi subalari.
 
La fase finale del concorso NBMR-1 per il nuovo caccia leggero NATO si tenne alla fine del 1957 presso l'aeroporto di Bretigny-sur-Orge. L'italiano Aeritalia G-91 ed i francesi Breguet 1001 Taon ed Étendard VI, erano gli aerei che avevano superato la fase preliminare di valutazione dei progetti e la cui costruzione dei prototipi era stata sovvenzionata da Stati Uniti ed i rispettivi paesi. Ad effettuare le valutazioni piloti statunitensi, britannici, francesi ed italiani. Nel gennaio successivo il G-91 venne proclamato vincitore e l'Étendard VI si classificò secondo, le sue pur brillanti prestazioni erano state surclassate da quelle del piccolo caccia italiano.
 
Fallito l'obiettivo del caccia NATO la carriera dell'Étendard VI si concluse. La Dassault Aviation preferì puntare sul più grande e versatile Étendard IV, che era stato provato assieme ai 3 velivoli del concorso NATO riscuotendo l'interesse della Aéronautique Navale, mentre per il ruolo di caccia terrestre per l'Armée de l'Air si profilava il promettente Mirage III che aveva volato per la prima volta il 18 novembre 1956.
 
 
 
Il Dassault Super Mystère era un caccia di costruzione francese impiegato durante gli anni '50. Ultimo dei Dassault con ala a freccia di prima generazione, poteva superare la velocità del suono e fu il primo aereo europeo a mantenere tale prestazione in volo orizzontale.