Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Francia: differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Forze armate mondiali}} Un Mirage III della Royal Australian Air Force *Ruolo: Caccia multiruolo *Equipaggio: 1 *Primo volo: 25 giugno 1956 *Entrata in servizio: 1961 (C) *...
 
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Dopo i precedenti MD 550 Mirage I e II, rimasti senza nessun seguito operativo, la Dassault continuò a sviluppare il concetto del caccia con ala a delta con un nuovo progetto che esprimeva appieno il potenziale di questa architettura aerodinamica. E così si giunse al Mirage III, un aereo da caccia degli anni '60 ed uno dei più famosi della storia dell'aviazione militare. Prodotto in innumerevoli versioni, esportato in 5 continenti, ha partecipato ai più vari conflitti combattuti tra gli anni '60 e '80, ed è ancora in servizio in alcuni paesi, seppure con compiti di seconda linea.
 
Un Mirage III della Royal Australian Air Force
 
*Ruolo: Caccia multiruolo
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*Armamento: 2 DEFA da 30 mm con 125 colpi, 3 missili, circa 3.000 kg di armi
Lista di aerei militari
Il Dassault Mirage III è un aereo da caccia di produzione francese impiegato negli anni '60 ed uno dei più famosi della storia dell'aviazione militare. Prodotto in innumerevoli versioni, esportato in 5 continenti, ha partecipato ai più vari conflitti combattuti tra gli anni '60 e '80, ed è ancora in servizio in alcuni paesi, seppure con compiti di seconda linea.
 
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1 Storia
2 Tecnica
2.1 Struttura
2.2 Motore
2.3 Armamento
3 Versioni
4 Impiego all'estero
5 Voci correlate
 
 
Storia [modifica]
Dopo i precedenti MD 550 Mirage I e II, rimasti senza nessun seguito operativo, la Dassault continuò a sviluppare il concetto del caccia con ala a delta con un nuovo progetto che esprimeva appieno il potenziale di questa architettura aerodinamica.
 
L'aeronautica francese aveva bandito un concorso in cui le specifiche salienti erano la salita a 18.000 metri in 6 minuti ed una velocità massima largamente supersonica. Migliorato il progetto del Mirage attraverso una maggiore potenza propulsiva, il prototipo volò nel 1956 e dimostrò presto di raggiungere una velocità di Mach 2. I risultati furono talmente validi da non lasciare dubbi sulla scelta finale, e l'ordine che ne seguì per le prime 100 macchine chiuse la questione, relegando nell'oblio gli altri concorrenti. Il primo Mirage IIIB era dotato di un motore a razzo ausiliario, in alternativa ai cannoni, ma questa scelta non ha avuto molto seguito pratico, a causa della scarsa praticità della soluzione.
 
 
Tecnica [modifica]
 
Struttura [modifica]
Secondo quanto riportato da molte fonti, Dassault chiamò l'aereo così perché gli avversari avrebbero potuto solo vederlo, ma senza poterlo raggiungere. Sempre secondo Dassault, "ciò che è bello vola anche bene". Il suo aeroplano dimostrò di tenere bene fede a queste due affermazioni.
 
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Aveva a disposizione fin dalle prime versioni un radar di ricerca e controllo del tiro, del tipo Cyrano II, un sistema di comunicazione e navigazione radioassistita e un apparato di allarme radar, mentre nei modelli evoluti esisteva un complesso di navigazione ed attacco con piattaforma inerziale e radar altimetrico di precisione, per il volo a bassa quota.
 
In questa foto è evidente l'ampia ala a delta del Mirage III
Motore [modifica]
IL motore era lo SNECMA Atar 9, derivato dal BMW 003 del periodo bellico, ma con prestazioni molto superiori. L'architettura generale è la stessa, a flusso assiale, ma l'aggiunta del postbruciatore ha introdotto un nuovo concetto di super-potenza, ideale per ottimizzare le prestazioni con un motore ragionevolmente leggero, a scapito però del consumo. Il sistema dei serbatoi comprendeva circa 3.300 litri, distribuiti tra le ali e la parte centrale della fusoliera. Considerando la potenza installata, è un quantitativo assai consistente, che dava una buona autonomia. La salita e l'accelerazione erano invece poco impressionanti, se comparate con quelle di alcuni progetti contemporanei, a causa del relativamente basso rapporto potenza-peso. Era possibile usare un motore a razzo ausiliario, ma rinunciando ai cannoni. Le prese d'aria comprendevano un cono mobile che si adattava alla variazione della pressione, arretrando ad alta velocità, e una piastra per la separazione dello strato limite dalla fusoliera.
 
 
Armamento [modifica]
L'armamento era basato su cannoni DEFA calibro 30 mm derivati dall'MG 213 calibro 20. Avevano 125 colpi per arma, sufficienti per 6 secondi di fuoco, e sparavano granate da 0,270 kg.
 
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I francesi non hanno mai fatto mancare niente ai clienti dei loro aerei: per ottimizzare al meglio il limitato numero di punti d'aggancio erano disponibili anche contenitori subalari misti, con 19 razzi da 68 mm davanti e 230 litri di carburante nella parte posteriore.
 
*Mirage IIIA: la prima versione di preserie, 10 esemplari in tutto.
*Mirage IIIB: versione biposto, allungata di 60 cm. Primo volo 20 ottobre 1959.
*Mirage IIIC: modello operativo basico, intercettore multiruolo.
*Mirage IIID: versione biposto del Mirage IIIE, migliorata rispetto al primo modello "B".
*Mirage IIIE: versione pensata per essere fin dall'inizio un velivolo multiruolo, con una certa enfasi nell'attacco ed interdizione.
*Mirage IIIO: versione per l'Australia, con un motore inglese Avon, unica eccezione allo standard francese dell'Atar
*Mirage IIIR: modello da ricognizione, privo di radar e con macchine fotografiche nel muso.
*Mirage IIIS: versione per la Svizzera, con sistema d'arma statunitense di produzione Hughes.
*Mirage 5: modello d'attacco al suolo, privo della maggior parte dell'elettronica del modello "E".
*Mirage 50: versione del precedente con motore Atar 9K-50, opzioni per un'elettronica migliorata.
*Mirage IIING: aereo sperimentale con alette canard, antesignano del successivo Mirage 2000.
 
Versioni [modifica]
Mirage IIIA: la prima versione di preserie, 10 esemplari in tutto.
Mirage IIIB: versione biposto, allungata di 60 cm. Primo volo 20 ottobre 1959.
Mirage IIIC: modello operativo basico, intercettore multiruolo.
Mirage IIID: versione biposto del Mirage IIIE, migliorata rispetto al primo modello "B".
Mirage IIIE: versione multiruolo, pensata per essere fin dall'inizio un velivolo multiruolo, con una certa enfasi nell'attacco ed interdizione.
Mirage IIIO: versione per l'Australia, con un motore inglese Avon, unica eccezione allo standard francese dell'Atar
Mirage IIIR: modello da ricognizione, privo di radar e con macchine fotografiche nel muso.
Mirage IIIS: versione per la Svizzera, con sistema d'arma statunitense di produzione Hughes.
Mirage 5: modello d'attacco al suolo, privo della maggior parte dell'elettronica del modello "E".
Mirage 50: versione del precedente con motore Atar 9K-50, opzioni per un'elettronica migliorata.
Mirage IIING: aereo sperimentale con alette canard, antesignano del successivo Mirage 2000.
Il Mirage 5 venne progettato soprattutto per le esigenze israeliane, ma non venne mai fornito a causa dell'embargo successivo alla Guerra dei Sei Giorni, da molti vista semplicemente come una guerra d'aggressione. Tuttavia la combinazione costo-efficacia era vantaggiosa e l'aereo, capace di 4.000 kg di carichi, venne venduto in oltre 500 esemplari a vari clienti. Gli israeliani ne costruirono un clone, alla base di molti altri successivi, chiamato per l'export Dagger. I circa 40 esemplari superstiti vennero venduti all'Argentina. Erano quasi indistinguibili dai normali Mirage III, in quanto pare fossero stati riequipaggiati con un radar da intercettazione. I Mirage e i loro derivati israeliani vennero usati nella guerra del Kippur, e come nei conflitti precedenti, si dimostrarono fondamentali per i compiti di superiorità aerea, pur non avendo margini rilevanti contro i MiG-21 "J", eccetto che per l'autonomia.
 
 
Impiego all'estero [modifica]
Argentina: è stato uno dei principali clienti, dal momento che ricevette circa 40 Mirage IIIB/C/D/E e altrettanti Dagger. I suoi velivoli attaccarono la flotta inglese nel 1982 durante la guerra delle Falkland, ma non ottennero successi aerei, dando invece un'involontaria spinta al morale inglese. Il 1 maggio 1982, dopo alcuni ingaggi da lunga distanza, i Sea Harrier abbatterono i velivoli argentini, distruggendo 3 Mirage IIIE e Dagger. Gli argentini non tentarono più di abbattere i goffi ma letali caccia inglesi, che per quanto in origine ridicolizzati dalla loro stampa (e con molti scettici anche in quella mondiale), a media quota e con missili Sidewinder L si dimostrarono ben più temibili della controparte. Questo anche a causa del pessimo addestramento dei piloti argentini nel combattimento aereo, come gli inglesi rilevarono fin da subito. In ogni caso l'unico vantaggio dei Mirage, la velocità supersonica, veniva annullato se la macchina scendeva alle normali quote di volo dei Sea Harrier, ben sotto i 6.000 metri. Successivamente i Mirage/Dagger entrarono in azione contro la flotta inglese, con vari successi, ma persero una decina dei loro e il Perù dovette intervenire in soccorso con la fornitura di 10 Mirage 5 della propria aviazione.
Belgio: alcune decine di Mirage 5 hanno prestato servizio fino agli inizi degli anni '90, come cacciabombardieri e aerei da caccia.
Brasile: come quasi tutti i paesi sudamericani, tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo il Brasile intendeva equipaggiare la propria aeronautica con un paio di squadroni di Mirage. Il programma per la loro sostituzione, con 700 milioni di dollari stanziati, è stato sospeso per dare la precedenza al progetto "fame zero" avviato per aiutare quel 15% di brasiliani afflitti da questo problema.
Cile: è uno dei pochi, se non il solo, tra gli acquirenti del Mirage 50, macchina interessante in quanto rimotorizzata con l'Atar 9K-50 del Dassault Mirage F1, con 1.000 chili di spinta in più, opzioni per radar come il Cyrano IV o l'Agave. Non ha avuto successo, con 28 esemplari costruiti, per via della concorrenza sia interna del Mirage F1, sia esterna, dell'General Dynamics F-16 Fighting Falcon.
Francia: il Mirage III ha militato nell'Armèe de l'Air dal 1961 in poi, con tutte le versioni importanti, B/C/E/R/50 (questi ultimi dopo un embargo sulle forniture ad Israele, dopo la guerra del 1967) per un totale di alcune centinaia (forse 400) di esemplari. È stato affiancato dal SEPECAT Jaguar e dal Mirage F1, che lo hanno sostituito progressivamente nei ruoli di caccia, attacco e ricognizione, ma ancora una dozzina d'anni addietro vi erano alcune decine di velivoli in servizio operativo di prima e seconda linea.
*Argentina: è stato uno dei principali clienti, dal momento che ricevette circa 40 Mirage IIIB/C/D/E e altrettanti Dagger. I suoi velivoli attaccarono la flotta inglese nel 1982 durante la guerra delle Falkland, ma non ottennero successi aerei, dando invece un'involontaria spinta al morale inglese. Il 1 maggio 1982, dopo alcuni ingaggi da lunga distanza, i Sea Harrier abbatterono i velivoli argentini, distruggendo 3 Mirage IIIE e Dagger. Gli argentini non tentarono più di abbattere i goffi ma letali caccia inglesi, che per quanto in origine ridicolizzati dalla loro stampa (e con molti scettici anche in quella mondiale), a media quota e con missili Sidewinder L si dimostrarono ben più temibili della controparte. Questo anche a causa del pessimo addestramento dei piloti argentini nel combattimento aereo, come gli inglesi rilevarono fin da subito. In ogni caso l'unico vantaggio dei Mirage, la velocità supersonica, veniva annullato se la macchina scendeva alle normali quote di volo dei Sea Harrier, ben sotto i 6.000 metri. Successivamente i Mirage/Dagger entrarono in azione contro la flotta inglese, con vari successi, ma persero una decina dei loro e il Perù dovette intervenire in soccorso con la fornitura di 10 Mirage 5 della propria aviazione.
Un Mirage israelianoIsraele: con l'entrata in servizio del Mirage III, l'aviazione israeliana divenne una delle più potenti del Medio Oriente. Grazie all'aiuto francese, gli Israeliani costruirono tutta la loro prima linea di aerei da combattimento, e quando entrarono in guerra nel giugno 1967, possedevano circa 60 Mirage IIIC e 12 B. Gli aerei, che pure avrebbero dovuto essere poco più che intercettori, vennero usati aggressivamente per i ruoli di attacco strategico e tattico, nonché per la superiorità aerea. Il caccia ottenne 48 vittorie contro 4 perdite, una delle quali ad opera di un Sukhoi Su-7 egiziano. Dopo la conclusione vittoriosa delle ostilità, la HHA era padrona di una tecnica e una potenza senza paragoni in medio Oriente, ma gli aiuti sovietici riuscirono presto a ripianare le perdite subite dagli arabi, perlopiù al suolo, e la situazione bellica continuò ad essere "calda" dopo la fine delle ostilità. I Mirage continuarono ad essere i caccia standard degli Israeliani e negli anni successivi ci furono molti altri scontri aerei con gli arabi, specialmente contro gli egiziani nella guerra d'attrito del 1969-70. In questa, gli arabi tentarono di causare pesanti perdite agli israeliani con l'artiglieria, ma dovettero cessare le ostilità perché gli attacchi aerei nemici erano ancora più logoranti. I Mirage ottennero decine di vittorie, approfittando del vantaggio tattico del loro armamento. I MiG-21 "D" erano dotati solo di missili Atoll, assai inefficaci a bassa quota, mentre gli israeliani, che avevano i missili R.530 altrettanto inaffidabili, serravano le distanze e aprivano il fuoco con i cannoni. I missili R.530 ottennero poche vittorie, una delle quali ad 8 km, il meglio che tali missili abbiano mai dimostrato in azione.
*Belgio: alcune decine di Mirage 5 hanno prestato servizio fino agli inizi degli anni '90, come cacciabombardieri e aerei da caccia.
*Brasile: come quasi tutti i paesi sudamericani, tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo il Brasile intendeva equipaggiare la propria aeronautica con un paio di squadroni di Mirage. Il programma per la loro sostituzione, con 700 milioni di dollari stanziati, è stato sospeso per dare la precedenza al progetto "fame zero" avviato per aiutare quel 15% di brasiliani afflitti da questo problema.
*Cile: è uno dei pochi, se non il solo, tra gli acquirenti del Mirage 50, macchina interessante in quanto rimotorizzata con l'Atar 9K-50 del Dassault Mirage F1, con 1.000 chili di spinta in più, opzioni per radar come il Cyrano IV o l'Agave. Non ha avuto successo, con 28 esemplari costruiti, per via della concorrenza sia interna del Mirage F1, sia esterna, dell'General Dynamics F-16 Fighting Falcon.
*Francia: il Mirage III ha militato nell'Armèe de l'Air dal 1961 in poi, con tutte le versioni importanti, B/C/E/R/50 (questi ultimi dopo un embargo sulle forniture ad Israele, dopo la guerra del 1967) per un totale di alcune centinaia (forse 400) di esemplari. È stato affiancato dal SEPECAT Jaguar e dal Mirage F1, che lo hanno sostituito progressivamente nei ruoli di caccia, attacco e ricognizione, ma ancora una dozzina d'anni addietro vi erano alcune decine di velivoli in servizio operativo di prima e seconda linea.
*Israele: con l'entrata in servizio del Mirage III, l'aviazione israeliana divenne una delle più potenti del Medio Oriente. Grazie all'aiuto francese, gli Israeliani costruirono tutta la loro prima linea di aerei da combattimento, e quando entrarono in guerra nel giugno 1967, possedevano circa 60 Mirage IIIC e 12 B. Gli aerei, che pure avrebbero dovuto essere poco più che intercettori, vennero usati aggressivamente per i ruoli di attacco strategico e tattico, nonché per la superiorità aerea. Il caccia ottenne 48 vittorie contro 4 perdite, una delle quali ad opera di un Sukhoi Su-7 egiziano. Dopo la conclusione vittoriosa delle ostilità, la HHA era padrona di una tecnica e una potenza senza paragoni in medio Oriente, ma gli aiuti sovietici riuscirono presto a ripianare le perdite subite dagli arabi, perlopiù al suolo, e la situazione bellica continuò ad essere "calda" dopo la fine delle ostilità. I Mirage continuarono ad essere i caccia standard degli Israeliani e negli anni successivi ci furono molti altri scontri aerei con gli arabi, specialmente contro gli egiziani nella guerra d'attrito del 1969-70. In questa, gli arabi tentarono di causare pesanti perdite agli israeliani con l'artiglieria, ma dovettero cessare le ostilità perché gli attacchi aerei nemici erano ancora più logoranti. I Mirage ottennero decine di vittorie, approfittando del vantaggio tattico del loro armamento. I MiG-21 "D" erano dotati solo di missili Atoll, assai inefficaci a bassa quota, mentre gli israeliani, che avevano i missili R.530 altrettanto inaffidabili, serravano le distanze e aprivano il fuoco con i cannoni. I missili R.530 ottennero poche vittorie, una delle quali ad 8 km, il meglio che tali missili abbiano mai dimostrato in azione.
Sembra che gli israeliani riutilizzarono persino missili Atoll catturati nel Sinai, ma poco tempo dopo giunsero anche i Sidewinder e gli Shafir. Il fatto è che i francesi all'epoca non avevano un missile per il combattimento aereo da offrire senza il consenso degli Stati Uniti, che fino al 1967 non erano interessati a fornire ad Israele armi avanzate, differentemente dai francesi, che invece vendettero tutto quello che di meglio avevano. Le "imboscate" dell'HHA nei confronti dei caccia egiziani divennero molto pesanti per questi ultimi, e i sovietici giunsero a schierare un reggimento da caccia almeno in Egitto, ma in una battaglia aerea persero, cadendo anche loro nella trappola dei loro più esperti avversari, 5 MiG.
Pakistan: in tale Paese i 24 Mirage III originariamente ordinati, nonostante l'esiguità della fornitura, hanno contribuito a contenere il successo indiano nella guerra del 1971. Gli aerei, inclusi 3 preziosissimi ricognitori Mirage IIIRP, sono stati seguiti poi da altri, che hanno portato ad un totale di almeno 96 le macchine fornite, nei modelli D/E/R e Mirage 5. In seguito, i pakistani hanno istituito un vero "refugium peccatorum" per i Mirage, accaparrandosi tutti quelli disponibili sul mercato dell'usato, tra cui almeno 50 Mirage IIIO australiani tenuti in riserva, pare, in ottime condizioni, ed al costo di soli 100 milioni di dollari. I Mirage III, giudicati i migliori aerei che parteciparono all'ultima guerra indo-pakistana, dove colpirono bersagli al suolo ed eseguirono missioni di ricognizione fino sui più difesi obiettivi indiani, hanno modelli specifici per l'attacco antinave, come i Mirage 5 equipaggiati di radar Agave multimodale e missili Exocet, in servizio in uno squadrone appositamente addestrato per l'impiego antinave.
*Spagna: 30 velivoli, prevalentemente del modello "E", hanno militato per oltre 20 anni con un totale superiore alle 70.000 ore di volo. L'acquisto venne effettuato nei tardi anni '60 e i caccia andarono fuori servizio solo dopo che l'ambizioso programma "Matador", che avrebbe dovuto tra l'altro adeguare l'abitacolo agli standard dei connazionali McDonnell Douglas F/A-18 Hornet, è stato annullato agli inizi degli anni '90.
*Sud Africa: almeno 40 Mirage IIIZ hanno prestato servizio per decenni in tale paese, eseguendo spesso missioni belliche contro l'Angola e il corpo di spedizione cubano. Sono stati autori di vari abbattimenti, ma a poco a poco i Mirage F1 li hanno rimpiazzati nei compiti di prima linea. Alcune macchine sono state però aggiornate a standard recenti, come l'Atlas Cheetah.
 
Voci correlate [modifica]
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Estratto da "http://it.wikipedia.org/wiki/Dassault_Mirage_III"
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I Mirage III sono stati impiegati massicciamente dall'A de l'A, che ha usato quasi tutte le versioni, prima i caccia IIIC e i biposto IIIB e D, poi gli interdittori E che di fatto sono stati utilizzati come cacciabombardieri piuttosto che come caccia intercettori. La versione R è stata usata da un intero stormo da ricognizione, basato a Strasburgo. I 50 Mirage 5 sono stati presi in carico solo perché, dopo la guerra del '67, i francesi cambiarono politica con gli israeliani e questi caccia vennero requisiti e messi in carico all'A de l'A, che li aveva ancora in servizio negli anni '90, anche se erano praticamente privi di un sistema d'arma.