Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-21: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 394:
 
I sensori sarebbero stati il BER Systems SAMPSON, il radar a lungo raggio AMS S1850M e un sonar attivo di chiglia. Il SAMPSON ha una tecnologia MESAR che venne sviluppata in Gran Bretagna, inizio anni '90, e consente di avere un radar multifunzione con dipoli in fase, di tipo attivo e adattativo. E' costituito da due antenne contrapposte ciascuna con 2500 trasdutturi all'Arseniuro di Gallio da 2-20W, e in totale ha una potenza di picco di 25 kW e pesa 4.6 t Serve per i missili ASTER, sia come scoperta che come guida sui bersagli. L'S1850M ha invece banda D da 1-2 GHz con antenna SMART-L olandese e elementi del radar MARTELLO, con portata superiore a quella del SAMPSON. Questo è installato sulla sommità dell'albero di prua in una caratteristica cupola bianca rotonda con 4 antenne, che la rendono stranamente simile ad uno Sptunik. L'S1850 ha anche funzioni IFF della Raytheon Per il resto si tratta di sistemi ESM (in testa d'albero, notevolmente soggetti ai disturbi dai radar di bordo), sonar di bordo, sonar allarme siluri, disturbatore SIREN in banda H/J e lancia-decoy GNAT, sistema comunicazioni avanzato e altro ancora. In futuro erano anche previsti eventualmente lanciatori Mk 41VLS al posto dei più limitati Sylver, missili Tomawhak, cannone verticale da 155 mm.
 
 
 
==Navi anfibie==
Le nuove navi anfibie inglesi sono arrivate per rimpiazzare le vecchie navi come le 'Fearless', veterane delle Falklands.
 
Si tratta di diverse classi navali. La prima è quella rappresentata dalla portaereomobili HMS Ocean. I Marines inglesi sono stati protagonisti di innumerevoli interventi, per esempio la conquista della Rocca di Gibilterra nel 1704, gli sbarchi a Gallipoli nel '15, quelli di Zeerbrugge nel '18 e via così fino alla Guerra delle Falklands e con un gran numero di interventi più recenti, anche se senza sbarchi anfibi. I Royal Marines avevano a suo tempo innovato la loro operatività con gli elicotteri, imbarcati su Albion e Bulwark, ex- portarerei. Poi arrivò la HMS Hermes, una portaerei più moderna. Anche le 3 portaerei 'Invincible' erano capaci di assolvere missioni di sbarco verticale, ma di fatto non vennero utilizzate che marginalmente in tal modo. La necessità per i Royal Marines erano per una nave specifica capace di portare 600 uomini e 12 Sea King, 6 elicotteri d'attacco e 4 mezzi da sbarco. Così avvenne che agli inizi degli anni '90 venne iniziato il programma ASS, Aviation Support Ship. Venne sviluppato il concetto, diventando una vera LPH che vide in concorrenza i VSEL, gli Swan Hunter e la GEC Marine. Ma nel 1992 venne cancellata per i soliti tagli del bilancio. A quel punto venne utilizzato un traghetto Ro-Ro, la ARGUS che era una portacontainer modificata per operare con gli elicotteri, e che venne impiegata in Adriatico. Venne ripreso il programma per la nave d'assalto anfibio, che vide vincitrice la VSEL, Vickers Shipbuilding and Engeneering Limited. L'11 maggio 1993 venne firmato un contratto di 149 milioni di sterline, poche per realizzare questa nuova, grande nave anfibia. La VSEL ritornò alla costruzione di grandi navi militari dopo aver operato nei 10 anni precedenti solo coi sottomarini nucleari. Lo scafo venne progettato da una ditta subappaltatrice, la scozzese KGL che aveva un cantiere sul Clyde vicino Glasgow, che era appena modernizzato con un programma di 30 milioni di sterline. La costruzione della nave venne fatta, per ragioni non certo operative ma meramente economiche, con standard commerciali per la maggior parte della struttura e sottosistemi. D'altro canto non vi sono molti modi per ottenere una portaelicotteri d'assalto anfibio a meno di 150 milioni di sterline. La costruzione iniziò con l'uso di moderni sistemi di taglio lamiera al plasma, con le prime lamiere tagliate il 20 maggio '94. Inoltre la costruzione era di tipo modulare, novità assoluta per la RN. Il primo modulo assemblato dentro speciali capannoni uscì sopra un carrello da 400 t dal cantiere il 10 marzo 1995. In tutto vennero prodotte 8 sezioni entro il luglio 1995, lavorando celermente grazie alla produzione in parallelo. Il varo avvenne l'11 ottobre 1995. Ma durante il varo si danneggiò gravemente a causa del cedimento dei supporti. La riparazione comportò 29 mesi di tempo. Nondimeno arrivò il momento del battesimo: il 20 febbraio 1998 venne fatta un'apposita, solenne cerimonia con tanto della Regina presente. L'allestimento ebbe luogo in 18 mesi e alla fine la HMS Ocean arrivò a Devenport, Plymouth che era la sede del Commodore Amphibians Task Group. Il costo, a seguito dei problemi di cui sopra era aumentato a 170 milioni di sterline, ancora una cifra più che ragionevole.
 
La nave HMS Ocean è una nave possente, dall'aspetto particolarmente moderno e dalla linea notevolmente aggressiva, caratterizzata da uno scafo dall'alto bordo libero, con una carena simile a quella delle 'Invincible'. Vi sono due grandi pinne retrattili della Brown-Brothers, che per la prima volta nella RN sono di tipo retrattile.
 
Ma per quello che riguarda la parte visibile, la OCEAN è rimarchevole per l'applicazione estesa di tecniche di riduzione della segnatura radar (e certamente anche acustica e magnetica) per cui, per la prima volta una nave anfibia può contare, per esempio, su di uno scafo senza fiancate verticali, ma piuttosto, per quanto possibile svasato verso il basso con una netta curvatura verso la carena, mentre la plancia comando è preceduta da una specie di 'cofano' ovvero è arretrata rispetto alla sovrastruttura su cui si erge, che è posta alla destra del ponte di volo. Questa sovrastruttura è piuttosto piccola, con la plancia anteriormente che si allarga letteralmente sopra il ponte di volo in maniera asimmetrica rispetto al lato sul mare, un corto albero su base tronco-piramidale, il gruppo fumaioli, un altro albero che sostiene, a poppa della struttura, il radar 996 da scoperta aerea (l'unico sensore attivo importante della nave), e sui lati le bianche cupole dei sistemi satellitari SCOT. Esiste un ingresso laterale per i carichi a destra della nave, per gli imbarchi sul molo, ma per gli sbarchi in mare vi è anche una soluzione unica, che fa a meno del bacino allagabile pur essendo capace di scaricare veicoli anfibi in mare: è come se in questo senso fosse una via di mezzo tra le 'Iwo Jima' e le 'Tarawa' americane. Tale soluzione consiste in un portellone di scarico con un lungo ponte estensibile che si diparte dal centro della poppa , di tipo a specchio, molto squadrata (le IWO JIMA avevano una poppa ad incrociatore), con una specie di pontone galleggiante che resta a galla sul mare, mentre i veicoli possono scendere da questa passerella, che in sostanza fa da tramite tra il ponte veicoli e il mare.
 
*Dimensioni: 203.4 m di lunghezza, 28.5 di larghezza al galleggiamento, 32.6 m di larghezza massima. Ponte di volo: 170x31.7 m
*Dislocamento: 21.578 t p.c.
*Apparato motore: un complesso di 2 turbodiesel con intercooler Crossley-Pielstik PC 2-6 V400 da 11.950 hp l'uno con riduttore (3:1) per due eliche a 5 pale su 2 assi. Velocità 18 nodi, autonomia 8.000 miglia a 15 nodi
*Sensori: 1 radar Type 996, 2 Type 1007, un ESM, un ESM/ECM, 8 lanciarazzi, una civetta antisiluro
*Armamento: 3 CIWS Phalanx, 4 cannoni da 20 mm.
 
 
La nave ha un totale di 6 punti di decollo per elicotteri, 6 punti di parcheggio che servono per un secondo lancio di elicotteri, 2 ascensori Mc Taggart-Scott da 50 t e 19 t di sollevamento. Ha un ponte veicoli con 40 Land Rover e 6 obici leggeri L118 da 105 mm, un ponte hangar collegabile tramite gli ascensori in un minuto. Il sistema motore è dato da un turbodiesel per ciascun asse, capace di portare la nave a 18 nodi in 19 minuti. La caratteristica per la nave è sopratutto quella del tipo di vettoramento: le eliche sono semplici, a passo fisso e allora per la retromarcia è stato ideato un espediente ingegnoso: il motore viene spento e ricollegato al riduttore ruotando in maniera inversa. Per gli spostamenti laterali è disponibile un propulsore trasversale Stone Vickers a prua. Vi sono anche 4 diesel generatori Ruston 12RKC da 2 MW l'un e anche un complesso di riserva Paxman 12V2 Vega da 890 kW. Tutti i sistemi sono controllati da apparati speciali a distanza, i motori da un MCC e i generatori da un sistema simile: entrambi sono forniti dalla Siemens e integrati nel sistema MCAS.
 
La nave ha 17 depositi per 180 t di armi e munizioni, e ha 4 impianti di desalinizzazione capaci di portare la produzione d'acqua di 320 t al giorno tutti insieme. 1.500 t di carburante sono contenuti in serbatoi per il gasolio e altrettanti sono di cherosene per i velivoli.
 
Tutto questo è controllato da un equipaggio di 316 uomini di cui 26 dei Royal Marines, mentre vi sono 680 uomini di cui 180 dello Ship Helicopter Squadron e 500 del personale di sbarco. Un massimo di altre 303 sono trasportabili in caso di necessità.
 
Il ponte di volo è totalmente collegato allo scafo, con una prua totalmente chiusa e raccordata col ponte, su cui si erge un CIWS Phalanx a mò di sentinella. Non vi sono molte armi a bordo, e solo per l'autodifesa. Altri 2 CIWS sono su mensole a poppa, e 4 mitragliere GAM-BO da 20 mm.
 
Il sistema di combattimento è l'ADAWS Mod.1, vi è un Matra-Marconi SCOT 1D SHF SATCOM, link 11 e 14 e predisposizione per il JTIDS ovvero il link 16. Il radar è un radar Siemens-Plessey Type 996, in banda E/F ovvero 2-4 GHz con antenna phased array da 30 giri al minuto che incorpora sistemi ECCM, comprato in 37 esemplari dalla RN anche per le fregate Type 23 e 42, nonché per le 'Invincible'. Le sue prestazioni, piuttosto riservate, parlano di una portata di 150 km contro gli aerei, contro i missili si arriva sui 20 km. Per il resto vi sono 2 Type 1007 della Kelvin-Hughes per scoperta superficie, navigazione e controllo elicotteri.
 
I sistemi di difesa EW sono l'ESM Racal UAT, una ECM attiva Type 675, 8 lanciarazzi sestupli del tipo Gnat da 130 mm. Questi sistemi meritano a loro volta una spiegazione dettagliata. Il primo è un apparato di ricezione passiva sulle onde radar, il secondo anche con due complessi d'antenna passiva con portata di 500 km, copertura di 360 gradi e alzo di 50, con capacità di ricezione passiva e di disturbo attivo se del caso. Infine la generazione di falsi bersagli con i lanciarazzi Sea Gnat, ha i seguenti razzi: l'Mk-214 Mod.1, Mk-216 Mod.1, la TALOS e la SIREN. La prima è per effetto 'seduzione', ovvero contro i missili che hanno già agganciato la nave si attiva simulando una falsa RCS del bersaglio e sperabilmente, attirando il missile su questa ombra piuttosto che sulla nave. La seconda è fatta da 3 carichi rilasciabili ad altezze diverse per ingannare un missile in cerca di obiettivi, la TALOS (Thermal Ant-Missile Launched Off Board Sensor) rilascia 5 decoy IR per ingannare i missili in avvicinamento, e la SIREN ha addirittura un motore a razzo ausiliario che porta ad una certa distanza dalla nave un disturbatore attivo, che rimane in aria appeso ad un paracadute: in pratica si tratta di una sorta di missile -civetta. Vi è infine anche un sistema antisiluro con esca rimorchiata.
 
Per le operazioni vi è il 9 Assault squadron dei Royal Marines, sciolto nel 1986 con la radiazione della Hermes e ricostituito nel 1997. Vi sono anche 4 LCVP Mk 5 in lega d'alluminio da 15 m, della Vosper-Tornycroft con 2 idrogetti PP170 con motori diesel Volvo Penta che consentono, in antitesi con i vecchi mezzi da sbarco di tempo bellico, ben 28 nodi. Trasportano 35 uomini o 1 Land Rover e cannone da 105 mm. Hanno anche un sistema satellitare GPS. Tutto questo rende parecchio diversa la loro capacità operativa rispetto ai precedenti Mk4 che avevano eliche normali e 9 nodi di velocità, penosamente lenta per sbarcare sotto il fuoco nemico. A parte questo la marina britannica può sbarcare gli stessi equipaggiamenti con maggiore rapidità con gli elicotteri Sea King Mk.4, ma sono presenti anche gli elicotteri Lynx e Gazelle. La HMS Ocean non ha un vero reparto aereo organico, ma si avvale del Commando Helicopter Force che dispone di 2 squadron, l'845 e 846 con i Sea King HC.Mk 4 e di uno, l'847 con i Gazelle e Lynx Mk.7. E' possibile anche ospitare elicotteri più grossi se necessario. Un gruppo di volo di 8 Sea King, 2 Chinook, 2 Lynx e 2 Gazelle. E' possibile tenere a bordo anche 15 Harrier, ma non supportarli in quanto ne mancano le predisposizioni logistiche.
 
 
 
Quanto riguarda le due LPD, la 'Albion' e la 'Bulwark', sono le sostitute delle 'Fearless' entrate in servizio nel 1965 e '67, che già nel 1981 si voleva togliere dal servizio (cosa che, se fosse avvenuta, avrebbe reso impossibile la riconquista delle Falklands), ma a causa di tagli conseguenti alla 'fine della Guerra fredda', la decisone definitiva di procedere con la loro costruzione slittò dal 1988 al 1991. Alla fine, nel 1995 la VSEL venne dichiarata la vincitrice per l'appalto su queste due nuove navi. Il prezzo richiesto era di 589 milioni di sterline, ma questo era troppo per le tasche del MoD, così vennero ridotte le richieste in termini di specifiche e si ripiegò per una costruzione di tipo mercantile, tranne che per i sistemi di sicurezza. La cosa permise di realizzare due navi a 429 milioni di sterline, o almeno così si pensò. In realtà nel luglio 2001 venne stimato che la sola capoclasse sarebbe costata 385 milioni, e tutte e due alla fine vennero dichiarate come costanti 631 milioni, 359 la ALBION e 272 la BULWARK
 
La costruzione iniziò nel 1997, con impostazione tuttavia avvenuta, molto simbolicamente oltretutto, solo il 23 maggio 1998 nei cantieri BAE Systems di Barrow-in Furness. Il varo avvenne il 9 marzo 2001 e l'allestimento è stato rapido, tanto che la capoclasse è stata provata in mare dal 16 dicembre 2002 e accettata in servizio il 4 aprile 2003, ma solo il 19 giugno entrò ufficialmente in servizio. Questo per la L-14 Albion; per la L-15 Bulwark si è trattato di aspettare il 27 gennaio 2000 per l'impostazione, il 15 novembre 2001 per il varo e servizio dal 12 luglio 2004, ufficialmente però solo il 18 maggio 2005. Sono state poi basate a Devemport, assieme alla HMS Ocean e alle future, 4 navi classe 'Bay' che sono le navi da sbarco logistiche che succedono alle 'Sir Tristan'.
 
Le 'Albion', incredibilmente, sono risultate molto più costose della HMS Ocean che pure è una grossa portaelicotteri: come è possibile? Il fatto è che si tratta di navi più sofisticate, capaci in particolare di operare come navi comando e controllo. In effetti hanno sia un bacino allagabile, sia la capacità di dirigere un gruppo anfibio, sia la capacità di far operare un gruppo di elicotteri. In pratica, sono molto simili alle radiate 'Fearless' e lo sono sia nella filosofia, che nella forma. . Inoltre, a differenza della 'Ocean' sono capaci di trasportare anche mezzi molto pesanti, come i carri Challenger 2.
 
Ecco le loro caratteristiche sintetiche:
 
*Dimensioni: 176 m di lunghezza, 28.9 di larghezza , 6.1 immersione
*Dislocamento: 14.600-21.500 t p.c. e con il bacino allagato (sennç 18.500)
*Apparato motore: 2 generatori da 6.62 MW con 2 diesel Wartsila Vasa 16V32E da 8377 hp, 2 generatori da 1.56 MW con 2 diesel Wartsila 14R32E da 2091 hp, 2 motori elettrici da 8.000 hp, 2 eliche da 4 m di diametro su due assi, e 1 motore prodiero da 294 hp
*Sensori: 1 radar Type 996, 2 Type 1007, un ESM Racal-Thorn UAT, un ESM/ECM Type 675, 8 lanciarazzi Gnat, una civetta antisiluro
*Armamento: 2 CIWS Goalkeeper, 2 GAM-BO1 da 20 mm, 2-3 elicotteri da trasporto Sea King HC.4 o Merlin HC.3
 
Si tratta di grosse navi simili a traghetti civili, con scafo dotato di bulbo prodiero, robustezza sufficiente per soddisfare gli standard militari, realizzate con costruzione modulare, in 5 moduli prefabbricati da 2400 t l'uno, una certa attenzione alla riduzione della traccia radar (ma onestamente, molto di meno che sulla Ocean, pure precedente e più economica), con ponte di volo poppiero da 64 m. Il bacino allagabile, sotto questo ponte di volo, mentre nonostante la capacità elicotteristica non hanno alcun hangar, anche se hanno altre predisposizioni tecniche e manutentive per consentire l'operatività degli elicotteri per periodi abbastanza lunghi. Le sistemazioni delle sovrastrutture sono caratteristiche: la plancia in avanti, piuttosto bassa, proprio dietro il Goalkeeper di prua, una lunga sovrastruttura con due alberi di cui l'anteriore col radar di scoperta aerea e i due SCOT, entrambi (come sulle 'Fearless') curiosamente non allineati con l'asse della nave, ma spostati a sinistra, mentre i piccoli fumaioli sono due e a destra, senza essere dipinti in nero come accade per le parti alte degli alberi delle navi inglesi. Non manca nemmeno, sopra la plancia, un altro albero con una lunga 'terrazza' per sorvegliare visivamente a giro d'orizzonte fruendo di un punto d'osservazione più alto e meno ostacolato della plancia stessa, pure decisamente ampia. Il bacino ha 4 mezzi da sbarco Mk 10 o 2 hovercaft, i primi dei quali sono stati realizzati con un contratto da 20 milioni di sterline con dislocamento di 170-240 t, dimensioni 30x7.4x1.7 m, capacità di carico di 1 carro o 4 veicoli o 120 uomini, 2 motori diesel che danno 8.5 nodi di velocità e 1000 miglia a 8 nodi di autonomia, manovrati da un equipaggio di 7 uomini.
 
Dopo la consegna di 2 mezzi dai cantieri Aisla-Troon, questi vennero posti in liquidazione, e i rimanenti 8 mezzi vennero costruiti dalla BER Systems (che deteneva la proprietà anche del cantiere originario) per altri 30 milioni di sterline. Oltre a questi veicoli pesanti, sul ponte sono presenti anche 4 Mk 5 per 35 uomini, 12 di questi vennero ordinati alla FBM Babcock Marine il 6 agosto 2001 per 9 milioni di sterline. Hanno un costo ancora ridotto, ma maggiore forse di quello che ci si potrebbe aspettare comparati a quelli più grossi: questo è dovuto principalmente per la loro costruzione in alluminio, nonostante la quale stazzano 24 tonnellate, 15.7 m x 4.3 m come dimensioni, con 390 km di autonomia e 24 nodi di velocità (o 28?). Vi è poi un portellone di carico su ciascun lato per veicoli pesanti, che consente lo sbarco su banchine, e un ponte garage di 550 m2 per 6 carri o 16 autocarri da 2 t o 36 veicoli di piccole dimensioni o altre combinazioni. Non sembra molto, ma è il doppio delle 'Fearless'.
 
Quanto ai motori, questi sono molto innovatori e anche molto costosi, essendo per la prima volta per la RN di tipo elettrico e completamente integrato, capaci di dare 18 nodi (appena sufficiente come velocità massima, a dire il vero) e 14800 km di autonomia, il tutto controllato da un sistema automatizato CAE Electronics. Il sistema ECM e di scoperta di bordo è praticamente uguale a quello della OCEAN, cosa non stupefacente dato che sono quasi coeve. Come navi comando dispongono invece di un sistema C3 GEC-Marconi ADAWS 2000 CMS, un CSS e un ICS per le telecomunicazioni, mentre il CSS è compatibile per i nuovi sistemi di comando e controllo JSCS (Joint Services Command System). In tutto vi sono 73 postazioni di lavoro con display a cristalli liquidi e il software è il Windows, abbinato a computer commerciali (IBM?). Il contrato per lo sviluppo del CSS (Combat Management System) venne dato alla EDS Defence nell'agosto mentre l'ICS è dell'oramai lontano 1994 alla MEL per 35 milioni di sterline (da solo circa il 10% del costo delle navi), e installato anche sui LCU Mk.10, quelli ospitati nel bacino allagabile.
 
 
Da notare che per l'armamento di autodifesa si è tornati ai Goalkeeper, più costosi dei Phalanx della OCEAN, ma anche meno numerosi e più efficaci.
 
Infine, quanto riguarda l'equipaggio di bordo, vi sono solo 325 persone, contro le 550 della HMS Fearless, ed è possibile ospitare 305 soldati e anche 710 per brevi periodi (e che dire della FEARLESS, quando arrivò durante la Guerra delle Falklands ad ospitare più di 1500 persone?), mentre vi sono apprestamenti moderni sia per ospitare le truppe, sia per farle muovere: per esempio corridoi abbastanza larghi da passare con l'equipaggiamento al completo addosso, incluso quello artico, e tunnel telescopici per arrivare direttamente al ponte di volo o ai mezzi da sbarco del ponte (un poco come quelli usati per far uscire ed entrare le squadre di calcio negli spogliatoi), onde raddoppiare nel complesso la velocità di movimentazione truppe.
 
Nel suo complesso, tutto questo rende possibile per la RN una formidabile capacità di assalto anfibio senza pari in Europa, con 7 navi (quando arriveranno anche le 'Bay') perfettamente adatte alle sue esigenze, nonostante la necessaria standardizzazione su costruzioni di tipo 'commerciale' per ridurre i costi.