Impresa sociale di comunità/Motivazioni e incentivi: differenze tra le versioni
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Gli economisti ed in generale gli studiosi della gestione dei rapporti di lavoro stanno volgendo sempre più attenzione all’importanza delle motivazioni intrinseche o non economiche dei lavoratori, alla loro componente altruistica e alla loro percezione di equità. Componenti psicologiche e sociologiche assumono un ruolo centrale nelle analisi teoriche e nelle applicazioni pratiche in tema di gestione del personale. Lo studio del rapporto tra persona ed organizzazione diviene un concetto sempre più ampio, guardando ben oltre l’ottica del lavoratore come "agente economico interessato esclusivamente al proprio benessere
Queste affermazioni sono supportate dalle analisi empiriche e dallo studio del settore non profit, le cui organizzazioni sembrano in grado di selezionare lavoratori motivati ed altruisti.
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In un approccio più completo si può assumere che non vi sia una netta distinzione tra motivazioni estrinseche ed intrinseche, ma piuttosto un continuum motivazionale che pone le motivazioni su una scala che va dall’assenza totale di motivazione alla motivazione intrinseca vera e propria. In questo approccio è essenziale il progressivo passaggio da una motivazione spinta dall’esterno, e quindi determinata dalla remunerazione e dal controllo, a motivazioni sempre più integrate nella volontà e nelle preferenze del lavoratore e quindi autonome.<br/>
Così, a seconda della prevalenza della natura estrinseca o intrinseca, le motivazioni che possono spingere il lavoratore ad impegnarsi possono essere legate all’interesse per il salario o
Ne deriva la necessità di inserire nella valutazione del comportamento del lavoratore e delle motivazioni tutti quei fattori che rispondono alle sue ''esigenze di persona'' oltre che di lavoratore promuovendo così ''autonomia'', ''competenze'' e ''crescita personale''.
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===Il ruolo ambivalente della remunerazione economica===
La distinzione tra motivazioni intrinseche ed estrinseche permette così di comprendere fenomeni di bilanciamento, sovrapposizione o contrapposizione tra le motivazioni e le preferenze materiali e psicologiche degli individui. Questa teoria pone inoltre l’accento sulla possibilità che l’incentivazione economica, sulla quale la teoria classica si è incentrata, possa a volte non essere incentivante, ma anzi ''demotivante'' e causa di
Ovviamente, non sempre l’incentivo economico è percepito come demotivante, poiché anzi esso può essere interpretato come un riconoscimento per l’attività svolta ed uno stimolo, quindi, all’impegno e alla propria autonomia, con aumento anche della motivazione intrinseca. Ciò dipende, comunque, anche dall’ambiente di lavoro e dalla capacità del principale (cioè il datore di lavoro) di trasmettere le sue buone intenzioni. In questo senso, diventano essenziali, accanto all’aumento di salario, anche le relazioni sviluppate con il management e la proprietà dell’impresa, il coinvolgimento, l’ascolto, la cooperazione, la trasparenza delle informazioni e delle regole.
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==Le preferenze sociali: altruismo, reciprocità, equità==
Le “''preferenze sociali''” degli individui emergono quando
Tra le preferenze sociali, quella certamente più studiata è l’''altruismo'',
Tali elementi sono emersi in maniera chiara nell’analisi del volontariato e del lavoro nelle organizzazioni non profit. È inoltre da osservare che l’utilità che il soggetto trae dall’essere altruista potrà essere tanto più elevata quanto più egli sarà informato delle ripercussioni della sua azione, ad esempio tenendo un contatto diretto con i clienti o in presenza di una chiara comunicazione sulle ripercussioni sociali dell’attività (bilancio sociale, certificazioni di qualità, informazione, ecc.).
Ma l’altruismo non è l’unico tipo di preferenza sociale. Le persone sono anche molto attente alla ''reciprocità'' e all’''equità''.
*Un soggetto è detto
*Strettamente legato al concetto di percezione di giustizia è anche quello di ''equità'', nelle sue componenti ''distributiva'' e ''procedurale''. Nel primo caso il giudizio del soggetto è influenzato dalle differenze tra il benessere proprio e quello di altri individui. Ad esempio possono emergere sentimenti di invidia se il benessere del soggetto si riduce quando le risorse da esso possedute sono inferiori a quelle degli altri. Si parla invece di equità procedurale con riferimento alla giustizia nel trattamento (non economico) ricevuto nell’organizzazione, nelle procedure seguite per raggiungere alcuni scopi e risultati, nel modo in cui le decisioni sono prese e nella completezza delle informazioni trasmesse.
{{Collegamento|1=''Per una trattazione approfondita del concetto di equità si rimanda ancora
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==La catena della soddisfazione nell'impresa sociale==
La presenza di diversi elementi che influenzano la motivazione al lavoro fa sì che sia necessario identificare non solo
Nei punti seguenti viene presentata una sorta di “catena della soddisfazione”, proponendo così al management delle imprese sociali alcune indicazioni gestionali relative a quella che si può senza dubbio definire la risorsa più importante per queste organizzazioni.
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