Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del sud: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 315:
 
 
===I KDX===
[[Immagine:DN-SD-03-16841.jpg |300px|left|thumb|]]
La marina della Corea del Sud iniziò la sua tradizione moderna il 5 marzo 1955, quando venne lasciata, da parte della United States Far East Naval Command, responsabile della difesa della nazione nel settore navale. All'epoca era formata da appena 4 fregate leggere classe 'Tacoma', 12 pattugliatori ,18 dragamine e un certo numero di navi minori. Era ben poca cosa ma col tempo la Corea del Sud ha saputo costruire la sua forza economica e assieme a questa la tecnologia e la capacità operativa per diventare, poco alla volta, quasi indipendente dalle forniture estere, quantomeno come prodotti finiti e completi. I cantieri navali si sono notevolmente rafforzati e attualmente sono tra i principali costruttori mondiali di naviglio mercantile e civile, e al solito in questa situazione non potevano mancare anche i programmi militari, nonostante che in Corea del Sud la democrazia sia piuttosto 'approssimativa' e che differentemente dal vicino Giappone, le contestazioni e gli scioperi siano stati numerosi, da parte di una popolo nell'insieme consapevole e impegnato in termini di lotta politica (sostanzialmente, anche qui vi è una decisa differenza con il Giappone). La realizzazione delle navi militari ha visto piccoli passi e questi si sono concretizzati con la realizzazione di navi leggere come le 'Asheville' prodotte su licenza. Poi, negli anni '80 iniziò la costruzione di 4 corvette che erano le DONG HAE, da 1080 t, entrate in servizio nel 1982-83. Non era che l'inizio perché nel periodo 1979-89 vennero realizzate anche le navi da 2.200 t ULSAN (che con le dovute differenze in scala, sono un poco come le 'Maestrale' italiane in termini cronologici e di importanza: a questo punto si potrebbe dire che le precedenti sono grossomodo come le 'Lupo': in entrambi i casi esiste anche una quasi perfetta equivalenza in numero). Infine comparve un numero spropositato di PO HANG; ben 25 navi tra l'087 e il 1990. Così rapido fu lo sviluppo economico e tecnologico dei sudcoreani negli anni '80. che cominciarono a pensare anche a navi per rimpiazzare i Gearing e Sumner in servizio, rimodernati ma di età troppo avanzata. Il progetto, conosciuto anche come DW 4000 D o OKPO, divenne noto sopratutto come KDX e venne completato nel 1993-94 dopo alcuni anni di gestazione. I 'Korean Destroyer type X che ne sono risultati non corrispondono all'idea 'occidentale' di cacciatorpediniere, ma sono piuttosto delle fregate missilistiche, anche se ben equipaggiate. Complice anche l'artiglieria scelta, nonché la plancia comando con la sala nautica sopra di essa, sembrano una sorta di fregate 'Maestrale' in versione 'super'. Di fatto queste navi hanno ponte continuo ('Flush Deck'), anche se scafo molto largo, e dietro l'inconfondibile sagoma del COMPATTO da 127 mm della OTO, hanno un lanciamisissili che però non è l'Albatross/Aspide, ma il Mk 48 Sea Sparrow. Anche la parte posteriore delle sovrastrutture è simile, con un doppio hangar affiancato per elicotteri medio-leggeri. La parte centrale non potrebbe essere più dissimile, invece, in quanto queste navi hanno al posto di un grosso fumaiolo un doppio fumaiolo gemellato, con una base comune da cui si diramano le canne inclinate su entrambi i lati (sostanzialmente una architettura all' olandese o alla tedesca, vedi i TROMP). La loro dotazione di elettronica e armi è buona, ma per la loro taglia queste navi appaiono di qualcosa meno 'armate' di quanto forse dovrebbero. Le dimensioni di queste navi comprendono una lunghezza di 135 m per lo scafo (circa il 10% più delle 'Maestrale'), larghezza di 14.2 m, altezza scafo di 9 m, pescaggio di 4.3. IL dislocamento arriva a 3.900 t e la velocità a 33 nodi. L'autonomia è di 4.500 miglia a 18 nodi. L'apparato motore comprende 2 turbine a gase LM-2500 e due diesel MTU 20V 965 TB 92, che comporta, in configurazione CODOG una potenza massima delle turbine di 59.000 hp e di 10280 hp sui diesel, e 3.200 kW per la generazione di elettricità, possibile grazie ai 4 generatori autonomi di bordo da 800 kW l'uno. L'equipaggio è di 286 uomini. Insomma, come diversi tipi di navi moderne le fregate KDX sono navi di dimensioni generose, capaci di ospitare senza costrizioni e compromessi un armamento e equipaggiamento che alcuni anni prima sarebbe stato magari compresso in circa 120 m e 3000 t. L'armamento, anzitutto, comprende la torretta da 127 mm OTO, capace di 45 c. min anche se pesante 34 t, ma nondimeno, per le sue capacità di fuoco antiaereo è stata prescelta rispetto all'eterna concorrente, la più leggera Mk 45 americana. Sono state fornite direttamente dalla OTO, anche perché non conveniva granché impiantare una linea di produzione per appena 3 torri. Queste sono del modello più moderno in termini di impiantistica, ma pur sempre della prima generazione, non dei tipi alleggeriti e -o stealth. 9 Marine hanno adottato questo cannone, 7 invece hanno adottato il Goalkeeper, che è stato prodotto in 70 esemplari e scelto, per l'appunto, per le KDX. E' forse la differenza maggiore rispetto alle navi tipo 'Maestrale', e anche la disposizione lo è con un sistema a prua e uno a poppa, molto più razionali che i due Dardo sistemati 'nel sottoscala', ovvero in quella specie di insenatura dietro la plancia che non permette né di sparare direttamente a prua né a poppavia. Da notare che per quanto efficace il Goalkeeper è meno adatto del Dardo ad ingaggiare unità navali o anche aerei ad una certa distanza, essendo pur sempre un 30 mm anziché un 40 mm, con proiettili da 350 gr e gittata utile di 3 km contro circa 1 kg e 4 km (max addirittura 12), e che il 40 mm Breda/Bofors era già ampiamente diffuso nella Marina sudcoreana. Nondimeno, il sistema olandese si è imposto sul Dardo. Per il resto vi sono 2 lanciasiluri Mk 32 con armi Mk 46 da 11 km e 45 nodi, presente nel mod. 5 con sensori avanzati. Altre armi sono i lanciatori Mk 48 con i missili Sea Sparrow VL, mentre non mancano due classici lanciamissili quadrupli Mk 141 per Harpoon, con gittata di oltre 100 km, specialmente nella versione RGM-84C con gittata maggiorata. In tutto non meno di 23 marine utilizzano l'Harpoon, di cui sono stati prodotti oltre 6.000 esemplari. Ovviamente la maggiore utilizzatrice è l'US Navy. I due elicotteri Lynx hanno a loro volta siluri ASW, missili Sea Skua antinave a volo radente con gittata di 15 km e al posto della guida radar attiva (piuttosto ingombrante e costosa) un sistema più semplice di tipo semiattivo. I missili Sea Sparrow lanciati dall'Mk 48, presente in 2 moduli da 8 celle l'uno sono capaci di ingaggiare bersagli a giro d'orizzonte fino a 15- 22 km di distanza. Nella più recente versione P, le capacità di ingaggio della 'M', la prima con sensore monopulse, sono state ulteriormente aggiornate con tanto di predisposizione per un datalink in banda doppia -X e S-, mentre esiste un sistema di guida inerziale e un computer di missione riprogrammabile. Il motore Hercules Mk 4 aumenta la gittata di qualche km, e per la guida finale sono disponibili diverse opzioni, come la guida semiattiva, ma anche quella antiradar e IR. Cose piuttosto sorprendenti, perché a dire il vero non si sono mai visti sensori IR montati su di un missile tipo Sparrow passato in produzione, né si spiegherebbe allora, se esiste la guida 'anti-radar' l'esistenza dei missili RAM come apparato di difesa CIWS su molte navi che hanno anche il Sea Sparrow VL. Sarebbero aspetti da approfondire per capire se sono reali o meno, e in che misura. I moduli Mk 48, per la cronaca, sono disposti in 4 file di 4, essendo appaiati, per dimensioni complessive di 4.77 m di larghezza, 4.17 m di lunghezza, 4.74 m di altezza. Si tratta della versione Mod. 2 ovvero quella 'sottoponte', anche se in realtà qui esiste una piccola tuga prodiera che lo ospita.
Riga 339:
Per quello che riguarda i sistemi ASROC, infatti è possibile usare un missile della nuova versione VL dai lanciatori Mk 41, ma nel batch 2, per non sprecare le celle di lancio dei missili è stato realizzato a mezzanave un lanciatore di concezione coreana da 10 celle dedicato solo a questi missili. Quanto riguarda gli elicotteri Lynx, anzi i Super Lynx, al solito mettono a disposizione i missili Sea Skua, siluri e i sensori di bordo che costituiscono un completo sistema di scoperta: infatti essi sono un radar Seaspray Mk 3, un ESM Racal, un sonar filabile Allied Signal AQS-18(V), e un MAD ASQ-504(V). Tuttavia, con l'arrivo di tante navi (in tutto nove) non si può certo dire che la fornitura dei dodici Super Lynx Mk 99 originari, ordinati nel 1991, sia sufficiente per tutte, almeno nella dotazione di 2 elicotteri per nave.
 
[[Immagine:071111-N-4010S-005.jpg|300px|left|thumb|La nuova portaelicotteri d'assalto anfibio coreana]]
Per ottenere una nave dotata di un radar multifunzione moderno, tuttavia, anche le KDX-2 non sono sufficienti: il passo successivo, da 2.31 miliardi di dollari, sono le KDX-3 da 7.000-9.000 t dotate di un sistema AEGIS che da solo ha significato un esborso di 1.2 miliardi alla Lockheed Martin nel 2002. Per il resto la massa impone di abbandonare la configurazione, relativamente economica, del tipo CODOG e puntare sulla COGAG con 4 LM-2500 che consentiranno di disporre di ben 120.000 hp. Da ricordare che le LM2500, di grande successo, derivano niente di meno che dai motori CF39 del C-5 Galaxy.