Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Corea del sud: differenze tra le versioni

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Il programma per il KNMBT invece cominciò a prendere forma nel 1995 ma venne rivelato solo nel 2004, dopo ch erano già stati spesi 239 milioni di dollari. Esso comporta una notevole riprogettazione del mezzo, anzitutto perché basato su di un cannone da 55 calibri anziché 44, con acciao con limite di snervamento di 1100 MPa anziché 1030, pressione nella camera di scoppio di 780 MPa anziché 740, è la migliore dei cannoni per carro armato, adottata finora solo sui Leopard A6. La granata DM 53 associata a questo cannone ha una velocità di 1730 ms iniziali, consente in 21 kg di cui 9 di carica di lancio di sparare un penetratore da 5 kg e 745 mm di lunghezza, con il 30% di energia cinetica in più e capace di perforare praticamente tutte le corazze di carro armato esistenti. La stessa munizione è sparabile anche dal 120/44 mm con v.iniziale di 1670 ms. La granata plurimpiego con spoletta selezionabile per esplosione ritardata, all'impatto o in aria arriva a un raggio di 80 m di letalità. I coreani hanno anche prodotto munizioni speciali di loro ideazione per il cannone da 120 mm. IL caricatore automatico riduce l'equipaggio e cambia la forma della torretta, ora simile a quella del LEclerc. Le munizioni pronte al tiro sono circa 20 e sono stipate nella parte posteriore della torre, che quindi è più alto di quella anteriore. In caso di esplosione le munizioni vengono fatte sfogare da pannellli di sicurezza al di fuori della torre, come sull'M1. La rotazione della torretta non è più oleodinamica, ma per maggiore sicurezza di tipo elettrico (il liquido usato dai circuiti idraulici è potenzialmente infiammabile). Le sospensioni sono idropneumatiche su sei ruote, al solito nonostante il maggiore peso. Le innovazioni sono in ogni campo, come il motore, un MTU 883 HSWL con dimensioni di 2.06 x 2.1 x 1.183 m e nondimeno capace di 1500 hp, che equipaggia anche il nuovo poderoso semovente da 155 mm THUNDER, sempre sudcoreano, ma nella versione a otto cilindri, mentre la trasmissione automatica è una Renk 295 a 5 marce. Il motore è estremamente avanzato, il migliore per carri armati attualmente disponibile, e dotato di due compressori a geometria variabile e controllo elettronico, a parità di potenza rispetto al motore del Leopard 2 ha un volume di appena il 60% nonostante i suoi 12 cilindri. La protezione è del 70% maggiore rispetto a quella del K-1, include anche corazze ERA sul tetto anti munizioni HEAT, radar di scoperta missili controcarro collegato a lanciagranate fumogeni speciali, protezione NBC e anti-neutrone. Inolte il veicolo è anche un mezzo da combattimento 'networkcentrico' con sistemi di comunicazione sofisticati. In sostanza, questo percorso verso l'eccellenza ha fatto sì che la Corea del Sud riuscisse pienamente dove l'India, troppo spavaldamente ha tentato e fallito, ovvero nella creazione di un carro armato efficiente e moderno. D'altro canto non va nemmeno dimenticato che il K-1 originariamente venne progettato dalla GD americana, poi passato per la produzioen in serie alla Hyundai.
 
===Marina al 2007===
 
La Corea del Sud ha una popolazione, attualmente, di oltre 70 milioni di abitanti, nonostante una superficie di 220.000 km. La linea di costa è di 8700 km che aumenta a 17270 se si considerano anche le isole, 3962 di cui una parte non abitate. Dal 1990 in particolare la Corea del Sud ha perseguito con particolare impegno il rinnovo della flotta, per competere appieno con la Corea del Nord, peraltro ben inferiore, ma forse anche il Giappone e la Cina. La Corea del Sud ha diversi piani di ammodernamento per la flotta, che hanno ottenuto molto denaro ed un efficace sviluppo tecnico. Le missioni a cui risponde la ROCN sono 5: deterrenza, controllo del mare, protezione linee commerciali, proiezione di potenza e supporto di operazioni di pace internazionale, cosa che in definitiva testimonia bene il cambiare dei tempi, con le nazioni sempre più protese 'oltremare' sotto la spinta di una globalizzante spinta di interessi economici e impegni politici. Questo, nonostante la presenza dei fratelli-nemici della Corea del Nord, ancora nominalmente capaci di bombardare Seoul con le artiglierie a lunga gittata.
 
Ecco l'organico della ROCN al 2007. Anzitutto il personale: vi sono pochi problemi di personale, 64.000 effettivi di cui 7000 ufficiali, 210 navi e 90 velivoli. I sudcoreani che fanno parte della Marina vera e propria sono 40.000, e le navi sono ripartite in 3 flotte: Stretto di Corea Mar Meridionale, Mar Giallo. Il Q.G. è a Pohang dove hanno sede anche altri servizi, come l'ospedale di marina, centro meteo della flotta e altri reparti. Il Comando Operazioni Navali di Chinhae che è la principale base navale del Sud-Est, e i comandi di flotta: 1a a Donghae (Kangwan), 2a a Pyongtaek (Kyonggi), 3a a Pusan. Altri comandi sono quello Sommergibili, Aviazione Navale, Truppe Anfibie, Addestramento.
 
Dal Comando Operazioni Navali dipendono le flotte, ripartite in squadrons:
*La 1a flotta ha gli squadrons No. 11, 12 e 13 caccia-fregate, 101 e 102 da difesa costiera, 121 cacciamine, 111, 131, 181 e 191ima unità per la Difesa costiera, e la 1a unità NBC.
*La 2a Flotta ha i 21, 22 e 23 squadrons caccia e fregate, 201, 202, 211 e 212 ima unità difesa costiera, 522 squadron cacciamine, 2 unità decontaminazione
*La 3a Flotta ha il 301,302 e 303 per i caccia e fregate, 304 e 406 ima unità difesa costiera, e la 3a unità NBC.
 
 
Quanto alle basi e istutuzioni varie, la principale base è Chinhae, le altre sono Cheju, Inchon, Mokpo, Mukho, Pukpyongni, Pohang e Pusan. L'accademia navale è Chinhae.
 
Ma per il futuro sono previste novità importanti, che di fatto mettono un inizio alla creazione di una flotta d'alto mare, chiamata Flotta Mobile Strategica. Questa sarebbe stata basata sulla rapidità d'impiego in caso di necessità e la sua progettazione venne annunciata dal presidente Kim Dae-Jung il 20 marzo 2001. Questa flotta, annunciata dal presidente all'Accademia navale in quel giorno, fu anche accompagnata al contempo dalla notizia della costruzione delle navi classe DOK-DO, ovvero le portaelicotteri d'assalto anfibio. Questa flotta era annunciata come necessaria per 'proteggere gli interessi nazionali nei 5 continenti', e particolare interessante, questa decisione era antecedente all'era dell '11 settembre'. In seguito, attorno al 2015 sarebbe arrivata la flotta stragegica vera e propria, con 2 o 3 flotte di Reazione rapida, ciascuna con una portaelicotteri, 1 caccia KDX-III, 2 KDX-II, fregate FFX, 1-2 sottomarini KSS-II. Il totale previsto è di 24 cacciatorpediniere, di cui 12 antiaerei e 12 ASW.
 
 
L'organico della Flotta sudcoreana era nel 2007 basato su queste navi:
*9 sottomarini convenzionali e almeno 10-12 per operazioni speciali
*7 cacciatorpediniere
*9 fregate
*28 corvette
*5 motovedette lanciamissili
*75 pattugliatori veloci
*8 navi MCM
*28 navi anfibie e trasporti
*14 navi supporto
 
Questa forza di navi era in larghissima misura rinnovata rispetto a 20 anni prima, quando v'erano essenzialmente vecchi caccia americani e altre unità ex-US Navy, sempre obsolete. La Corea del Sud è rimasta ancorata per molto tempo ad una concezione particolare delle sue necessità operative: anzitutto sono state messe in servizio moltissime navi piccole e medie, il che significa di fatto una marina 'costiera', e in effetti propensa più che altro a contrastare le azioni clandestine dei nordcoreani con i loro minisommergibili e altri mezzi insidiosi, e anche altre eventuali minacce. La dotazione d'armamento delle singole navi, spesso costruite con progetti assai originali, è caratterizzata da molti missili antinave, ma sopratutto da moltissime artiglierie moderne. La OTO-Melara ha trovato nella ROCN uno dei suoi più affezionati clienti, come del resto per la Breda e i suoi cannoni Bofors svedesi, prodotti su licenza.
 
La marina Sudcoreana è attualmente equipaggiata con cacciatorpediniere del tipo KDX-II da 5100 t a pieno carico, suddivise in 3 serie. La prima è quella della DDH-975 Chung Mugong Yi Sun Shin, DDH-976 Munmudae Wang Ham e il DDH-977 Dae JoYoung, consegnate ed entrate in servizio nel 2004-2005. Poi nel 2006 è arrivato il DDH-978 Wanggun Ham, mentre è stato varato il 16 marzo 2006 il GAM GAM-CHANG, seguito il 20 ottobre dal CHOI YOUNG. Entrambi sono destinati ad entrare in servizio nel 2008. Queste 6 navi si aggiungono a 3 KDX-I già in servizio da anni: KWANG GAETO (DDH-971), ULCHI MUN DOK (DDH-972) e YANG MAN CHUN (DDH-973). Questa prima sottoclasse era chiamata anche 'Classe Okpo', le prime grandi navi di progettazione interamente sudcoreana, da costruire in 10 esemplari ma poi ridotte a 3 per cercare navi di progetto più potente e moderno. Queste sono navi simili alle 'Maestrale' italiane per molti versi, a cominciare dal cannone OTO di prua, costruite nei cantieri Okpo Daewoo nel 1995-98, nell'isola di Koje. Entrarono in servizio nel 1998-2000, una per anno. Le dimensioni di 135.4 x 14.2 m, 3900 t a pieno carico, con motori in configurazione CODOG con 2 LM-2500 da 29500 hp per 30 nodi, e due MTU 20 V956 da 4800 hp, il che dà un'autonomia di 4500 miglia a 18 nodi. L'equipaggio è di 286 marinai. L'armamento di un pezzo OTO da 127 mm, 2 Goalkeeper da 30 mm, 8 missili Harpoon del modello G, lanciamissili Mk 48 Sea Sparrow e lanciasiluri Mk 32 con missili Sea Sparrow P e siluri Mk 46 Mod. 5, e infine due elicotteri Super Lynx. I sistemi elettronici sono tutti di provenienza europea e americana, testati con l'aiuto dell'US Navy. Si è trattato di un intelligente primo passo verso le incognite di un difficile e potenzialmente disastroso tentativo autarchico: ma la Corea del Sud non è l'India, e i suoi programmi militari sono pragmatici a sufficienza (vedi K-1 contro Arjun) da ottenere risultati non strabilianti, ma affidabili.
 
Detto dei caccia attualmente in servizio, le navi dei lotti più recenti potenziati, con un cannone per la prima volta non italiano come arma di medio calibro, con l'Mk 45 americano in versione stealth con canna da 62 calibri. Anche i CIWS sono importanti: prima vi erano impianti binati Emerson da 30 mm, poi i Breda da 40/70 mm , ma per i caccia KDX sono stati adottati i Goalkeer da 30 mm gatling, nonostante l'affetto per i cannoni da 40 mm Breda-Bofors. I KDX-III sono invece previsti come mezzi di grandi capacità del tipo AEGIS.
 
Per le navi più piccole vi sono serie formidabili di fregate leggere e corvette, costruite in decine di esemplari e anche proposte per l'export.
 
Le ULSAN, innanzi tutto, sono fregate designate FFK ovvero Frigate Korea, costruite da 4 cantieri che sono quelli della Daewoo, Hyundai, Korea Tacoma, Korean Shipbuilding and Engeneering nel periodo 1980-93, costruite in due versioni: 'Early' e 'Late': le prime sono la ULSAN, SEOUL, CHUNGNAM, MASAN e KYONGBUK che hanno distintivi ottici 951-93 e 955-56. Le altre sono le CHONNAM, CHEJU, PUSAN e CHONGJU, con pannelli 957/59 e 961. A vuoto hanno un dislocamento di 1496 t, a pieno carico le prime hanno 2180 t, e le seconde 2300. Sono navi con scafo in acciaio e sovrastrutture in lega d'alluminio da 102 m di lunghezza e 11.5 m di larghezza, con due motori LM-2500 da 58200 t e un paio di MTU diesel 538 TB82 da 5940 hp. L'esuberanza di questa potenza consente, in uno scafo cos' piccolo una velocità di ben 37 nodi, 18 con i soli diesel che garantiscono 4000 miglia a 15 nodi. Queste fregate leggere sono di circa 300 t e 10 m inferiori alle 'Lupo', per esempio. La loro forza d'armamento era, nella prima serie di 2 cannoni da 76 OTO, 4 impianti binati da 30 mm Emerson, 8 missili Harpoon nei soliti due complessi quadrupli, 2 complessi lanciasiluri Mk 32 Mod.5 con 3 tubi da 324 mm. La seconda serie invece ha: 1 cannone da 76, 2 impianti binati da 40 mm e per il resto sempre i missili e i siluri di cui sopra. I radar di tiro sono i WM-28 nella prima serie, gli ST-1802 nella seconda. A dire il vero le serie sono tre, visto che esiste l'ultima delle 'early' che ha i cannoni da 40 mm al posto dei 30 mm: forse si è trattato di un esperimento di potenziamento, che ha dato origine a qualche problema di peso e si è preferito di aumentare la stazza di qualcosa, dando origine ad un progetto revisionato e in questo facilitata dal lungo tempo in cui queste navi sono state messe in servizio.