Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Regno Unito-1: differenze tra le versioni

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*Armameno: 4 mitragliatrici da 20 mm, armamento 16 razzi da 27 kg o un siluro
 
[[Immagine:Hawker_Sea_Fury.jpg|300px|left|thumb|Un Fury nel 2004, ancora in splendida forma]]
 
Il '''Sea Fury''' era un'altra macchina apparsa verso la fine della guerra ma ebbe una carriera solo postbellica. Era stato sviluppato in base ad una specifica del '42, ebbe una una fusoliera e ali a flusso laminare del Tempest. Il prototipo volò nel febbraio del '45. La RAF non ebbe più interesse q auesto aereo ma la Royal Navy sì e così si sarebbe chiamato Sea Fury. Era un apparecchio estremamente veloce, era agevole da manovrare (differentemente dai Typhon e Tempest) e poteva vantare una buona autonomia, con oltre 1600 l di benzina, che tuttavia a piena potenza sarebbe stata consumata in appena 1 ora e 28 minuti!. L'ottimo Sea Fury venne prodotto in 615 esemplari di cui 50 F.Mk 10 con cannoni, 505 FB.Mk 11 con bombe e razzi, e razzi ausiliari per il decollo, 60 addestratori TT.Mk 20. I Sea Fury erano macchine tanto veloci, da riuscire persino ad abbattere almeno un MiG-15 e danneggiarne altri durante alcune violente mischie sulla Corea, dove operarono massicciamente a partire dal 7 dicembre 1950, incrementando subito la forza della F.A.A britannica, fin'allora basata su superstiti Seafire FR.Mk 47 e sui Firefly. In una sola giornata si arrivò a sferrare fino a 123 missioni. I Sea Fury iniziarono le loro operazioni col 807 gruppo della THESEUS, poi arrivò anche l'802 della OCEAN, 801 e 804 della GLORY, 805 e 808 della Sidney. L'aero venne tenuto in servizio fino alla metà anni '50, poi venne sostituito da caccia a reazione. La loro carriera però non terminò qui, infatti vennero esportati in Australia, Birmania, Canada, Cuba, Irak, Olanda. Gli Irakeni ebbero i Baghdad Fury in 5 esemplari, poi passati all'Egitto e usati nella guerra contro Israele del '48-49. A dire il vero, il Fury non ha mai cessato di volare: anche oggi vi sono macchine utilizzate come racers negli USA. Alcuni dei B-26 Invader abbattuti durante il fallito assalto della Baia dei Porci (la versione 'remix' della spedizione dei Mille) furono colpiti dai Fury cubani. Il pilotaggio di quest'aereo era con comandi pastosi, bastava una forza leggera per tenerlo sotto controllo, e le prese d'aria per il radiatore sul bordo d'attacco delle ali squadrate lo faceva rassomigliare ancora di più ad un jet 'ad elica'.