Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Canada: differenze tra le versioni

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Per quello che concerne la tecnica, la nave è suddivisa in numerosi compartimenti stagni, e come dimostra l'alto bordo libero esiste una generosa riserva di galleggiabilità che agevola la sopravvivenza in caso di danni sotto la linea di galleggiamento. Le sovrastrutture sono state progettate per resistere in maniera ottimale alle esplosioni, e sono suddivise in: blocco plancia, estremamente basso e largo con una antenna di scoperta aerea sistemato proprio sopra la plancia. IL fumaiolo, enorme e squadrato, che supera in maniera netta l'altezza della plancia. E' sito dietro il traliccio a pianta quadrata della parte posteriore del blocco plancia. Non è molto armonioso ma ha una struttura tanto grande per via dei sistemi di schermatura delle radiazioni IR, ovvero per ridurre il calore emesso. Infine vi è un blocco strutture poppiero, che ha lo spazio per un hangar, anche se capace di portare un solo elicottero, ma anche di tipo molto grande e pesante, come l'EH-101. La sovrastruttura ha anche una buona parte dell'armamento, tra cui gran parte di quello antiaereo. Per resistere alle esplosioni e agli incendi, tutte le sovrastrutture sono realizzate, al pari dello scafo, in acciaio ad alta resistenza, che nelle zone critiche come la plancia è di spessore maggiorato per offrire una protezione balistica ai punti vitali della nave. Giova inoltre che le sovrastrutture condividono i loro lati esterni con la murata dello scafo, di cui costituiscono una struttura senza soluzione di continuità. Le 'Halifax' sono decisamente diverse dalle fregate stealth 'Lafayette' francesi, ma con esse condividono la costruzione modulare, che contempla sia la possibilità di essere aggiornate senza problemi nei vari moduli, sia uno spazio maggiore per la manovra degli apparati eventualmente da cambiare o riparare. In ogni caso, anche le doti stealth sono state marginalmente prese in considerazione, tentando di eliminare tutti gli angoli pericolosamente riflettenti in termini radar. In altri campi sono state adottate misure di riduzione della segnatura che sono meno appariscenti ma tutto sommato più efficienti. La segnatura IR è stata ridotta sopratutto nelle bande di 3-5 e 8-12 micron, ovvero le due finestre di maggiore propagazione delle radiazioni IR nell'atmosfera. Questo significa utilizzare sistemi di raffreddamento dei gas di scarico con un sistema IRSS, che pare sia molto efficace anche se certamente piuttosto ingombrante. Viene ridotta l'emissione di rumore con motori montati su giunti elastici e un sistema chamato THORNDON, usato anche dai sottomarini dell'US Navy: probabilmente si tratta di un sistema di cancellazione 'attiva' delle onde sonore. In effetti nonp pare invece montato il PRAIRIE-Masker, il sistema che genera bollicine sotto lo scafo per costruire un 'cuscinetto' capace di attenuare con la sua natura gassosa l'emissione sonora. Questa è una specialità canadese, a suo tempo molto diffusa su navi NATO o giapponesi. Ovviamente questo sistema avrebbe ridotto anche la sensibilità dei sonar di bordo, come altra faccia della medaglia.
 
[[Immagine:HMCS_Toronto_%28FFH_333%29_4.jpg|350px|left|thumb|Finalmente una bella foto in cui una fregata canadese si staglia bene sul mare grazie all'illuminazione del Sole..]]
La motorizzazione è mirata all'ottenimento di una grande autonomia, e questo si è potuto fare praticamente in un solo modo, adottando dei motori diesel, che data la taglia della nave e le richieste di velocità massima dell'ordine dei 30 nodi. Per questo è stato adottato un apparato in configurazione CODOG, che verte su un diesel e due turbine a gas. I diesel sono i SEMPT-Pielstick 10 PA 6 V280, ovvero la versione più potente della famiglia di motori che tra l'altro, nella vrsione a 16 cilindri aziona anche le La Fayette. La cosa notevole è che in genere i motori sono uno per asse, ma qui all'unico diesel è affidato l'azionamento di entrambi gli assi. La potenza del diesel arriva a 8800 hp, ed è contenuto in un modulo insonorizzato, per evitare che le sue tipiche onde sonore a bassa frequenza si irradino in mare. Le turbine sono le 2 LM-2500 da 25.350 hp, e anche per schermare le loro onde sonore-in questo caso ad alta frequenza- esiste un modulo insonorizzato, ovvero uno per ciascuna turbina. Le eliche sono a 5 pale a passo variabile e reversibile e normalmente girano verso l'interno dello scafo, anche se quella di destra ha un sistema per cui può invertire il senso di rotazione se necessario. 4 diesel elettrogeneratori svolgono un altro compito fondamentale, dare energia ai sistemi di bordo: sono a 16 cilindri e da 1155 hp l'uno, con corrente a 450 V e 60Hz. Il tutto viene controllato da un ssitema della CAE, chiamato IMCS, ovvero Integrated Machinery Control System, che permette il monitoraggio a distanza e il controllo dell'intero sistema motore grazie a 6 consolle multifunzione servite da due soli operatori. I sottosistemi sono interconnessi con un triplo sistema databus e non si occupano solo dei motori, ma di molte altre cose, come i sistemi di raffreddamento e i depositi. In tutto si tratta di gestire oltre 4000 segnali provenienti dalle varie parti della nave sotto controllo.
 
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In tutto le 'Halifax', spina dorsale della Marina canadese, sono navi ben riuscite e molto moderne, con la sola doppia limitazione del cannone di bordo e dell'elicottero, che è rimasto il Sea King in quanto il programma per l'EH-101 PETREL venne annullato.
 
 
===Sottomarini: Oberon e Ulpholder===
[[Immagine:HMAS-Onslow-2.jpg|300px|left|thumb|Il caratteristico aspetto con il sonar di prua svettante sul tagliamare di un 'Oberon', qui uno dei battelli australiani]]
I grossi sottomarini 'Oberon' inglesi hanno goduto di molta popolarità nell'ambito delle marine mondiali per anni. Di fatto, sono stati i principali sottomarini NATO a propulsione diesel-elettrica. La loro carriera riguardò il Cile, con l' 22 O'Brien e il 23 Hyatt, l'S20 Humaita, S21 Tonelero e S22 Riachuelo per il Brasile, Ojiba (72), Onondaga (73) e Okanagn (74) per il Canada, l'S57 Oxley, S59 Otway, S60 Onslow, S61 Orion e S70 Ovens per l'Australia. I battelli canadesi e australiani sono stati aggiornati con standard elevati, che hanno comportato capacità operative maggiori di quelli in servizio (S09 Oberon, S10 Odin, S11 Orpheus, S12 Olympus, S13 Osiris, S14 Onslaught, S15 Otter, S16 Oracle, S17 Ocelot, S18 Otus, S19 Opossum, S20 Opportune, S21 Onys, del 1960-67). In sostanza si tratta di sottomarini simili ai precedenti 'Purpoise', ma a parte l'aspetto esterno, all'interno hanno ricevuto molti accorgimenti per ridurre al minimo il rumore irradiato, e con l'utilizzo di acciaio ad elevata resistenza per aumentare la quota operativa. Le prestazioni non sono eccezionali, con 12 nodi in superficie grazie ai 2 diesel da 7300 hp complessivi, e 17.5 immersi usando i due motori elettrici, 200 m di quota operativa e 340 m massima. Ma anche così, questi grossi scafi da 2030-2410 t e 90 m, con 69 marinai e 8 tubi di lancio di cui 2 di tipo 'corto', tutti da 533 mm (22 siluri in tutto o carichi equivalenti) si sono dimostrati preziosi e validi nei decenni in cui hanno prestato servizio. Si dice, come termine di paragone che i sottomarini nucleari inglesi siano grossomodo silenziosi, nei loro più recenti tipi, come gli 'Oberon'. Certo questo non è un complimento da poco, ma i successivi sottomarini convenzionali, come gli 'Ulpholder' sono ancora più silenziosi, a parità di tecnologie applicate.
 
Le navi canadesi sono state armate, come anche quelle australiane, con siluri Mk 48 ad alte prestazioni, e missili Sub-Harpoon. Il loro rimpiazzo avvenne tramite i loro successori, gli 'Ulpholder', che la Royal Navy ha comprato in 4 esemplari e poi, nell'ambito dei soliti tagli di spesa post-Guerra fredda, ha scioccamente messo da parte eliminando definitivamente la componente sottomarina 'convenzionale', pure molto utile in tante occasioni, specie in zone costiere. I sottomarini sono stati poi venduti al Canada, pagati esattamente con 1 sterlina per l'intera classe.. oltre all'affitto per decenni dei poligoni d'addestramento di cui il Canada è il maggior 'fornitore' in ambito NATO, con i suoi spazi immensi e disabitati dove gli aerei possono volare a quote minime, tempo permettendo, cosa molto utile per le missioni di attacco e ricognizione tattiche in stile 'Guerra fredda' (meno adesso, con l'attuale supremazia aera dell'Occidente).
 
[[Immagine:HMCS_Windsor_SSK_877.jpg|300px|left|thumb|L'HMCS Windsor, SSK-877]]
Gli 'Ulpholder' canadesi sono stati presi in carico nei tardi anni '90, ma non pare che il loro servizio sia stato estremamente soddisfacente, pur essendo tra i più avanzati sottomarini convenzionali mai prodotti. In particolare, inconvenienti tecnici e qualche incidente li hanno afflitti. Questo finale di carriera canadese è quanto resta della tradizione sottomarina non-nucleare inglese, dopo che in origine dovevano essere costruiti ben 12 'Ulpholder', il cui capoclasse era omonimo del sottomarino britannico di maggiore successo nell'ultima guerra mondiale. Tra i sensori di bordo di questi potenti battelli da 70.3 m e 2160-1400 t (sono molto più voluminosi dei vecchi Oberon avendo adottato la forma a 'goccia allungata'). La loro velocità era di 12-20 nodi, e l'equipaggiamento era dato dal solito radar di scoperta per sottomarini della RN, ovvero il Type 1006, un sonar Type 2400, un ecogoniometro rimorchiato Type 2024 e un altro sistema noto come Type 2019. I siluri sono 18 lanciabili da 6 tubi tutti a prua e di calibro 533 mm.
 
==Aviazione==