Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA-11: differenze tra le versioni

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Il B-70 Valkirie era una macchina straordinaria, pensata come una sorta di antisignano del Concorde o forse, più ancora, del Tu-144. Era capace di Mach 3 e oltre con una tangenza di 22.000 m, e una autonomia di 11000km quindi era di qualcosa più lento dell'SR-71 ma con maggiore autonomia. Non ebbe seguito a sua volta, dopo due esemplari costruiti, uno dei quali precipitò con una collisione in volo con un F-104. L'altro prototipo è conservato come cimelio aeronautico, ultimo esponente di una filosofia oramai abbandonata, ma bellissimo esempio di aereo ad alte prestazioni.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
*Equipaggio: 13
*Primo volo: 1966 (AC-130H)
*Entrata in servizio: 1972 (AC-130H)
*Costruttore: Lockheed
*Esemplari costruiti: 43
*Dimensioni: lunghezza 29,8 m, apertura alare 40,4 m, altezza 11,7 m, superficie alare 162,1 m²
*Peso massimo al decollo: 69.750 kg
*Propulsione: 4 turboelica Allison T56-A-15, 4.910 sHP
*Prestazioni: velocità massima 480 km/h, autonomia 4.070 km, tangenza 9.100 m
*Armamento: una GAU-12/U da 25 mm a canne rotanti, un cannone L70 da 40 mm e un M102 da 105 mm
 
 
Il Lockheed AC-130 Spectre ("Spettro" in inglese) è una cannoniera volante in servizio presso l'USAF a partire dalla fine degli anni Sessanta fino ai giorni nostri.
 
L'AC-130 Spectre è il successore di altre cannoniere volanti ricavate modificando vari aerei da trasporto, come il C-47, il C-119 e persino C-123. Ma mentre queste trasformazioni furono per lo più estemporanee o interinali, l'AC-130, basato sul C-130 Hercules (velivolo dotato di motori a turboelica), ha costituito un mezzo che dai tempi della fase finale della Guerra del Vietnam costituisce una piattaforma di osservazione e di tiro micidiale, aggiornata nel corso degli anni nelle sue componenti, fino a giungere all'attuale AC-130U 'Spooky', che ha un cannone da 25 mm a 5 canne al posto del Vulcan da 20 a 6 canne rotanti. In origine, le armi di bordo erano limitate, per modo di dire, a 4 minigun da 7,62 mm, e a 4 Vulcan da 20 mm M61, con puntamento televisivo e radar. Le sistemazioni si giovavano di una considerevole capacità di carico data da una macchina capace di base, di portare 20 t di materiali. Ma non tutte le suddette sistemazioni erano così efficienti: per osservare il lancio dei missili SAM o magari eventuali attacchi aerei posteriori uno dei membri dell'equipaggio era incaricato di dare l'allerta nel sequente modo: doveva stare esposto con il portellone posteriore semiaperto, da cui scrutava l'orizzonte, e sebbene fosse dotato di un cavo di sicurezza, il rischio di essere risucchiati in caso di manovre violente dell'aereo o di una improvvisa apertura del portellone era alto. Così in seguito vennero apportate delle modifiche, per esempio un oblò ricavato dal portellone per permettere la visuale posteriore senza tali rischi. Indubbiamente, una postazione difensiva tipo quella dell'equivalente An-12 avrebbe giovato (consentendo tra l'altro anche la difesa attiva e l'osservazione laterale) ma non c'era nulla di simile nel C-130. Gli apparati di osservazione erano, nel primo esemplare realizzato,ovvero un C-130A modificato -il 54-1626- era dato da un visore Starlight, un proiettore IR da 20 kW, e un computer per l'inseguimento automatico dei bersagli. Nondimeno, questa dotazione era ancora primordiale rispetto a quello che sarebbe venuto poi. Eppure, si trattava di un miglioramento notevole, il cui artefice sarebbe un giovane aviatore già veterano degli AC-47, il capitano Terry, che ebbe l'autorizzazione a costruire il primo esemplare, che sarebbe poi volato sulla base di Wright-Patterson, poi venne spedito assieme al suo mentore in Vietnam, a Nha Drang. Là iniziò le operazioni con un contrasto notturno ad un attacco di vietcong contro una postazione d'artiglieria il 27 settembre 1967, mentre il 9 novembre distrusse un convoglio di sei automezzi lungo la Pista di Ho Chi Minh. In ogni caso, le differenze erano tali, tra il numero rivendicato dalle cannoniere volanti e i relitti localizzati dalla ricognizione aerea il giorno dopo, che ci si inventò una bestia fantastica, 'La grande mangiatrice laotiana di autocarri'. IN seguito vennero utilizzati altri aerei C-130A modificati con un FLIR AN/AAD-4 della TI, un computer di controllo del tiro e un radar con MTI (indicatore bersagli in movimento) e assegnati dal 1969 al 16 Special Operation Squadron di base ad Ubon, Thailandia. Un AC-130A venne invece modificato negli USA allo standard 'Surprise Package' con due cannoni Bofors da 40 mm e l'eliminazione dei minigun, dal raggio d'azione troppo corto, mentre altri sensori come l'LLTV ASQ-145 della GE, L'aereo venne chiamato Spectre. Altri sensori vennero poi: non bastando la capacità di agganciare e inseguire automaticamente bersagli con radar e sensori ottici, trasformando la notte in giorno e rovesciandogli addosso una potenza di fuoco micidiale e continua, gli AC-130A vennero talvolta utilizzati per laserare obiettivi per i caccia F-4D armati con LGB, ma privi di sensori di pari efficacia, specie di notte, per utilizzarle. Ma non sempre gli AC-130 erano al di fuori della reazione nemica: le postazioni protettive con cannoni da 37 e 57 mm erano spesso in azione lungo la Pista di Ho Chi Min, mentre dopo un certo tempo apparvero anche i SAM portatili SA-7, che colpirono alcuni aerei e ne abbatterono almeno uno. I duelli tra le artiglierie antiaeree e gli AC-130 divennero frequenti, ma spesso gli Spectre avevano anche gli F-4D per la scorta che colpivano le posizioni contraeree e SAM, oltre a tenere lontani i MiG. Uno dei primi AC-130A cadde a Ubon dopo essere stato danneggiato sul Laos il 24 maggio 1969. Altri 9 ottennero un altro aggiornamento, visto che i ricercatori americani non smettevano di escogitare ogni diavoleria elettronica. Stavolta si trattava del sensore Black Crown che captava addirittura le radiazioni del sistema di accensione di un automezzo. Questi aerei del programma Pave Pronto iniziarono le operazioni nel tardo 1970, poco dopo seguiti da 11 AC-130E (dotati degli oblò per l'IO, Illuminator Operator, ovvero il tizio che stava sporto per oltre la metà del corpo oltre il portellone semiaperto, esposto alle schegge delle contraerea e al rischio di scivolare fuori dopo le manovre evasive che venivano compiute proprio in base ai suoi segnali d'allarme), anche perché gli aerei più vecchi erano oramai logorati. Comuni anche i pod ECM di autoprotezione sistemati in piloni subalari. L'AC-130H era dotato dei cannoni da 40 mm, ma per eliminare i carri nordvietnamiti che cominciarono ad operare massicciamente si pensò ad altri armamenti piò pesanti, per esempio cannoni SR da 106 mm, e alla fine si adottò l'obice da 105 mm, che seppure a caricamento manuale, era considerato un'armamento formidabile per ogni tipo di bersaglio, anche corazzato, se non altro perché attaccava dall'alto ove la corazza era minore.Uno degli AC-130E venne abbattuto, senza perdite per l'equipaggio, il 24 marzo 1973: aveva appena distrutto tre autocarri e mentre faceva un passaggio per assicurare la distruzione del terzo venne colpito da 2 micidiali granate da 57 mm: si era dilungato troppo. L'aereo riuscì a portarsi sulla Thailandia prima di precipare come una palla di fuoco.
 
La parte postbellica della carriera non iniziò prima del 1975, visto che questi aerei continuarono ad operare nel Sud-Est asiatico fino alla caduta della Cambogia e del Vietnam. La colorazione nero lucido venne cambiata con un nero opaco, e sopratutto tutti gli C-130E vennero rimotorizzati con nuovi motori a turboelica, gli Allison T56-A-15 rispetto agli A-7. Questo faceva la differenza tra il C-130E e l'H, e anche gli Spectre vennero ridefiniti AC-130H, con armamento standardizzato in due cannoni da 20 Vulcan, due Minigun, e un obice da 105 mm e venne introdotta la sonda per il rifornimento in volo. Uno di questi, nel 1983, duellò con le postazioni d'artiglieria a Grenada rimanendo in azione per 16 ore con tre rifornimenti in volo. Successivamente la versione definitiva è apparsa come AC-130U con un cannone da 25 mm Gatling, simile a quello messo a punto per gli AV-8B. In ogni caso, la questione dell'armamento, ora costituito da un cannone Bofors, un pezzo M102 da 105 mm e il cannone da 25 mm. Ma non sempre le cose vanno bene nemmeno con questi formidabili apparecchi, che sono, come facilmente comprensibile, una costante di tutte le missioni militari americane, specie alla di tipo 'controguerriglia'. Nel 1991, durante Desert Storm uno venne abbattuto con la morte dell'equipaggio, che essendo di 15 elementi, costituiva obiettivamente una perdita molto pesante. Più di recente sono aumentati i problemi per l'armamento: pare che il cannone Gatling, che è stato l'innovazione maggiore dell'ultima versione (a parte i soliti programmi d'aggiornamento elettronico) non ha mai funzionato 'veramente bene', mentre il Bofors è di un vecchio modello (60 calibri? Forse la disponibilità del cannone M1 o l'altrimenti eccessiva lunghezza del tipo L70 hanno fatto sì che solo il vecchio tipo sia stato istallato a bordo) a corto di ricambi, quindi l'unica arma realmente funzionante è il pezzo da 105 mm, sia nel bene che nel male.
 
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