Macroeconomia: differenze tra le versioni

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Questo wikibook di '''macroeconomia''' è finalizzato ad ottenere le basi per un normale corso universitario.
Spero che possa risultare utile a qualcuno e che venga abbondantemente migliorato.
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Gettare un occhio ai temi globali rappresenta un possibile modo di migliorare il sistema come lo conosciamo.
Al momento del 2005 uno dei temi più importanti è la globalizzazione, in particolare dei mercati
 
== Parte prima ==
 
=== Introduzione a macroeconomia ===
=== Il mondo oggi ===
=== La storia della macroeconomia ===
=== Gli strumenti usati in macroeconomia ===
=== Economia chiusa ed economia aperta ===
=== Il mercato dei beni ===
=== Il tasso di interesse ===
=== La moneta ed il moltiplicatore ===
=== La curva is: i beni ===
La curva IS sintetizza graficamente tutte le combinazioni reddito - tasso d'interesse che garantiscono l'equilibrio sul mercato dei beni e dei servizi. Come si puo' vedere dal grafico si tratta di una relazione negativa, ovvero il reddito aumenta al diminuire del tasso d'interesse.
 
=== La curva lm: i mercati finanziari ===
=== Le aspettative e gli investimenti ===
Le aspettative costituiscono le previsioni del [[w:mercato|mercato]] da parte di investitori, consumatori ed altri soggetti economici.Le aspettative spesso spiegano molte delle fluttuazioni [[w:borsa|borsistiche]]; il mercato assorbe le notizie, le interpreta e reagisce in base alle previsioni effettuate.
 
Naturalmente ognuno interpreta a suo modo, per cui si possono avere comportamenti diversi al sopraggiungere di una qualsiasi notizia.
 
Per fare un esempio, è capitato che dopo la comunicazione di un buon bilancio da parte di una azienda le azioni siano salite o siano crollate, senza che vi sia stata una spiegazione comprensibile. Il mercato si comporta frequentemente in modo non razionale, imprevedibile.
 
=== Bolle ===
La bolla, in termini economici, è un processo speculativo in cui il prezzo di una merce di un'azione ecc. cresce fino ad un livello tale da superare abbondantemente il prezzo reale.
 
Sono fenomeni che si verificano con una certa frequenza nel mercato azionario. Non bisogna nascondere che abbiano in sè una certa pericolosità.
 
La storia antica cita non poche bolle speculative: la bolla dei tulipani scoppiata tra il 1634 ed il 1637 è un caso di studio un po' in tutti i libri di macroeconomia. Quell'esempio è calzante soprattutto perché chi acquistava un bulbo pregiato lo faceva nella speranza di rivenderlo presto e lucrare in fretta un sacco si soldi. Molti bulbi, anche di scarsa qualità, cominciarono a salire di prezzo in maniera vertiginosa: caso emblematico fu il bulbo di tulipano ''admiral van de eyck'', che in tre anni raggiunse l'astronomica cifra di 7500 euro attuali, cifra allora sufficiente per costruirsi una bella casa.
 
L'idea che accomuna tutti gli investitori è che il prezzo effettivo di una azione sia pari al [[w:valore attuale|valore attuale]] dei dividendi attesi o valore fondamentale.Si presuppone quindi che i valori di azioni obbligazioni ecc. siano calcolabili, e che salvo qualche fattore di disturbo, tali prezzi oscillino di poco.
Le cose vanno così solo in teoria. Praticare i mercati significa stare a stretto contatto con fluttuazioni pazzesche anche di merci comuni.
 
Tali terremoti economici dovrebbero accadere in seguito a qualche evento di non poco conto (una notizia di importanza mondiale) ma non necessariamente.
 
L'indice [[w:Nikkei|Nikkei]] aumentò di sette volte dal 1980 al 1989 (da circa 5000 a circa 35000). Poi crollò di un botto.
Nel 19 ottobre 1987 il [[w:Dow Jones|Dow Jones]] perse oltre il 20% in un solo giorno.
In questi ed altri casi gli economisti non hanno ancora capito come e perché siano accaduti tali disastri.
 
Cosa porta all'aumento o alla diminuzione del valore di un titolo è assolutamente irrazionale.
Può accadere per i motivi più disparati. Incredibile a dirsi, buoni bilanci hanno fatto crollare le azioni, perdite ed esposizioni debitorie enormi non hanno frenato i rialzi.
 
A volte però possono avervi parte grandi speculatori, come il famoso Soros.
 
=== Estendiamo il modello: un'economia aperta ===
=== L'inflazione ===
Con il termine inflazione si indica quel fenomeno economico caratterizzato dall’aumento persistente del livello generale dei prezzi che provoca la diminuzione del potere d’acquisto della moneta.
In Italia, come nella maggior parte dei paesi, il calcolo dell'indice è affidato all'Istituto nazionale di statistica.
L’inflazione si misura generalmente con riferimento a:
1. Indice dei Prezzi alla Produzione (IPP)
2. Deflatore del PIL
3. Indice dei Prezzi al Consumo (IPC)
 
- Indice dei Prezzi alla Produzione
L’IPP misura il costo di un paniere di beni e servizi nel primo stadio di commercializzazione.
In Italia, l’ISTAT calcola l’IPP in due versioni:
1. IPP per destinazione economica (beni finali di consumo, beni finali di investimento e beni intermedi)
2. IPP per settore di attività economica (ad es. Prodotti delle miniere, prodotti alimentari etc.) I prodotti inclusi nel calcolo sono quelli dei settori industriali, con esclusione di quelli dei settori dell'edilizia (oggetto di indici specifici), delle costruzioni navali, aerospaziali e ferroviarie e degli armamenti.
I prezzi rilevati sono al netto dell’IVA e si riferiscono ai beni venduti sul mercato interno da imprese residenti in Italia.
 
- Il Deflatore del PIL
Esso è dato dal rapporto fra il PIL nominale di un dato anno e il corrispondente PIL reale 1 , e misura la variazione dei prezzi intercorsa dal periodo cui si riferiscono i prezzi base usati nel calcolo del PIL reale fino al periodo corrente.
Dato che il deflatore del PIL è ottenuto da un calcolo che si riferisce a tutti i beni prodotti nel sistema economico, è un indice di prezzo a base larghissima il cui paniere di beni può cambiare da un anno all’altro, a seconda di cosa è prodotto ogni anno nel sistema economico. Quest'ultimo non è altro che un indice dei prezzi che se rapportato al PIL nominale consente di ottenere il PIL reale, ovvero il prodotto interno lordo depurato dell'aumento dei prezzi.
 
- Indice dei Prezzi al Consumo
L’IPC misura il costo di un paniere di beni e servizi acquistato da una famiglia “media”.
 
L’inflazione viene misurata con indici elaborati dall’Istat . Un indice dei prezzi al consumo, infatti, è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno.
In particolare, l’Istat produce tre diversi indici dei prezzi al consumo:
 
a) l’Indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC);
b) l’Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI);
c) l’Indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell’Unione europea (IPCA).
 
=== La disoccupazione ===
=== La curva di Phillips ===
=== La curva di Phillips modificata ===
=== La pressione fiscale ===
=== Il tasso di inflazione ===
=== Il sistema monetario europeo ===
=== Iperinflazione ===
=== Risparmio e accumulazione ===
=== La crescita ===
=== Politica e macroeconomia ===
 
== Appendice statistica ==
== Reperimento dati statistici ==
 
== Appendice matematica ==
==Sezione aggiornamento==
 
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[[Categoria:EconomiaMacroeconomia|Macroeconomia]]