Termodinamica: differenze tra le versioni
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Gli argomenti di termodinamica possono essere utilizzati per un percorso di studio scientifico. Questo corso si interessa principalmente di termodinamica, dove i concetti di questa scienza devono essere utilizzati per la risoluzione di problemi. Potrebbe essere utile arricchire il corso di esercizi.<br/>▼
La termodinamica è utilizzata dagli ingegneri per calcolare l''''efficienza dei motori''' sotto il profilo del consumo, oltreché per trovare nuovi modi per rendere efficienti i sistemi basati su leggi fisiche, sia che si tratti di un'automobile, un apparecchio, un locale ecc..▼
L'ingegnere che si occupa di calcoli termodinamici deve utilizzare una mole enorme di dati, spesso di provenienza empirica (''p.e.'' tabelle del vapore), dal momento che, quando si lavora con materiali concreti, le equazioni di stato possono non essere espresse in termini di semplici relazioni algebriche.<br/>▼
La termodinamica studia anche teorie e tecniche per rendere efficace l'uso di tali dati empirici. Naturalmente anche in questo campo l'avvento dei computer ha avuto un ruolo chiave nell'alleggerire gran parte del lavoro e l'informatica ha fatto un passo avanti enorme anche nel creare applicazioni ritagliate per rispondere a specifiche situazioni di progetto.
▲Questo corso si interessa principalmente di termodinamica, dove i concetti di questa scienza devono essere utilizzati per la risoluzione di problemi. Potrebbe essere utile arricchire il corso di esercizi.
▲La termodinamica è utilizzata dagli ingegneri per calcolare l''''efficienza dei motori''' sotto il profilo del consumo, oltreché per trovare nuovi modi per rendere efficienti i sistemi basati su leggi fisiche, sia che si tratti di un'automobile, un apparecchio, un locale ecc..
▲L'ingegnere che si occupa di calcoli termodinamici deve utilizzare una mole enorme di dati, spesso di provenienza empirica (''p.e.'' tabelle del vapore), dal momento che, quando si lavora con materiali concreti, le equazioni di stato possono non essere espresse in termini di semplici relazioni algebriche.
==Cominciamo==
La
==Struttura del libro==
*Il '''primo capitolo'''
*Il '''secondo capitolo''' definisce i termini di base del libro, focalizzando soprattutto il concetto di ''processo'' e ''sistema''. Svilupperemo il concetto di temperatura e di legge zero-esima.
*Il capitolo successivo, [[/Prima
▲Il capitolo successivo, [[/Prima Legge/]], sviluppa idee necssarie per affermare la prima legge della termodinamica.
*[[/Applicazioni/]] degli strumenti sviluppati nei capitoli precedenti, incluso l' uso della termodinamica nelle situazioni di ogni giorno.▼
▲[[/Seconda Legge/]] tratta dei motori del calore e del concetto di entropia.
▲[[/Applicazioni/]] degli strumenti sviluppati nei capitoli precedenti, incluso l' uso della termodinamica nelle situazioni di ogni giorno.
▲[[/Appendice/]] da' una lista delle tabelle piu' comunemente usate.
Questo corso istruisce lo studente sulle
I concetti sopra illustrati potranno essere utilizzati per nuovi approfondimenti.
== Un po' di storia ==
L'antica Grecia comincia a farci conoscere alcuni timidi approcci di sfruttamento del calore: sostanzialmente si cercaa di ideare e realizzare piccoli esperimenti come il ''termoscopio'' di Filolao (480-400 a.c) o l<nowiki>'
Occorre citare il '''termoscopio''' sia come lontano antenato del moderno termometro sia perché in seguito fu realizzato da Galileo. Era costituito da un recipiente ed un palloncino di vetro , collegati tramite un tubicino. Questa cannula aveva un estremità aperta ed immersa nell'acqua : riscaldando i palloncino l'acqua scendeva attraverso il tubo, nel caso contrario saliva.
L<nowiki>'
I primi esperimenti sul calore risalgono al secolo sedicesimo in particolare con Galileo ed i suoi studi sulla dilatazione dei fluidi: questi primi tentativi di misurare il calore dei corpi lasciavano presumere che vi fosse una energia che poteva essere sfruttata.<br/>
C'erano due teorie che si erano formate intorno alla natura del calore: la teoria del ''calorico'' e la teoria del [[w:flogisto|flogisto]].
<br/>La teoria del calorico interpretava il calore in modo
La teoria del '''flogisto''' differiva perché definiva il calore in un modo
=== Introduzione alla
La Termodinamica
Se la
La
La battaglia per l' energia non
=== Forme di
Il '''moto'''
Il secondo tipo di energia
La terza ed ultima manifestazione di energia , che poi
In breve la termodinamica classica studia le succitate forme di energia.Quelle forme di energia possono trasferirsi sia attraverso i corpi sia attraverso i sistemi . Termodinamica fornisce essenzialmente alcune definizioni necessarie per lo studio dei sistemi termodinamici.Due importanti regole riguardano un
== Energia ==
Useremo la nozione di energia di un corpo partendo dalla seconda legge di Newton, e quindi l'energia totale
Le forme
L'
== Lavoro ==
Con lavoro si intende l'effetto di una forza che si traduce in uno spostamento. Quando parliamo di lavoro in fisica intendiamo l'effetto di una forza nello spostare un [[w:peso|peso]]. Questa definizione intuitiva di lavoro è molto utile, e sarà completa solo con l'affermazione della seconda legge della termodinamica. Consideriamo il classico sistema cilindro pistone. Quando il gas si espande nel cilindro spingendo fuori il pistone si ha un lavoro: in questo caso il lavoro svolto è di tipo meccanico. Ma che cosa possiamo dire riguardo alle altre forme di energia come ad esempio il calore?
La risposta
▲La risposta e' che il calore non puo' essere completamente convertito in lavoro senza nessun tipo di trasformazione come afferma la seconda legge della termodinamica.
Nel caso del sistema pistone cilindro,
Una conseguenza di quanto sopra svolto
L'immagine sopra mostra un diagramma tipico.
La regione delimitata
Il lavoro svolto in un ciclo
<math>
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</math>
Nella convenzione usata dal libro il lavoro svolto '''dal''' sistema
=== Flusso di
In precedenza abbiamo cercato di calcolare il lavoro svolto per comprimere un fluido in un sistema. Supponiamo di introdurre un certa quantità di fluido in un sistema a pressione costante ''p''. Ricordiamo dalla definizione di sistema che in un sistema aperto la materia puo' entrare o uscire. Consideriamo una piccola quantità di fluido di massa ''dm'' con volume ''dV'' che entra nel sistema.
Supponiamo che l' area di sezione comune sia ''A''. Lo spostamento causato dalla forza ''pA'' è ''dx = dV/A''. Quindi lavoro svolto per far entrare una piccola
▲Quindi lavoro svolto per far entrare una piccola quantita' di fluido e' ''pdV'', ed il lavoro svolto per unita' di massa e' ''pv'', dove ''v = dV/dm'' e' il volume specifico.
=== Esempi di lavoro ===
La
Una discussione completa sulla
Le equazioni sopra illustrate danno valori del lavoro per processi quasi-statici ed inoltre possono approssimare molti processi reali.
Non
=== Lavoro in un processo politropico ===
Consideriamo un processo politropico ''pV<sup>n</sup>=C'', dove ''C''
Se il sistema cambia i suoi stati da 1 to 2, il lavoro svolto
<math>
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== Calore ==
Prima che la termodinamica fosse considerata un scienza esatta, la teoria
Il
▲Il calore espulso dal sistema e' considerato negativo, quello assorbito dal sistema positivo.
=== Calore
Il ''calore specifico'' di una sostanza
massa unitaria. Normalmente, la
▲Normalmente, la quantita' di calore trasferito dovrebbe essere una funzione lineare della temperatura.
In generale parleremo soltanto di calore specifico medio, ''c<sub>av</sub> = Q/mΔT''. Dal momento che il calore specifico è stata riconosciuta come una proprietà dei materiali, sono stati sviluppati metodi di analisi utili. Tuttavia dal momento che questo valore è costante per alcuni materiali il problema diventa serio quando si ha a che fare con quelli di nuova concezione. Per esempio, per trovare la quantità di calore trasferito, potrebbe esser utile un diagramma ''Q(ΔT)'' di quel materiale.<br/>
▲Ed e' vero anche per molti metalli e per i gas reali sotto certe condizioni.
Esistono anche della tabelle ''c<sub>av</sub>(ΔT)'' per facilitare i calcoli attraverso soluzioni iterative.
=== Calore
Si
<br/>Quindi
=== Processo adiabatico ===
Un ''processo adiabatico''
I processi adiabatici sono anche approssimazioni ideali di molti processi reali come l'espansione del vapore in una turbina, dove le perdite di calore sono trascurabili rispetto al lavoro svolto.
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[[en:Engineering Thermodynamics]]
{{Avanzamento|50%|2 febbraio 2008}}
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