Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/USA: differenze tra le versioni
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==I missili 'Nike'==
[[Immagine:NikeAjax.jpg|240px|left|thumb|Un Ajax pronto al lancio]]
Il primo missile SAM statunitense fu il [[w:Nike Ajax|Nike Ajax]], inaugurante la serie 'Nike' di missili dedicati alla mitologia e alla cultura dell'antica Grecia. L'Ajax aveva una struttura semplice,
[[Immagine:NikeHercules.jpg|240px|left|thumb|Il successore dell'Ajax, il MIM-14 Nike Hercules]]
Il nuovo membro della famiglia Nike, chiamato [[w:MIM-14 Nike Hercules|-14 Nike Hercules]] entrò in servizio nel 1958, con una massiccia produzione per sostituire gli Ajax, che essendo stati prodotti in quantità con sovrastrutture fisse di lancio, era conveniente sostituire con qualcosa che avesse una comunanza con i sistemi di controllo che utilizzavano, pur offrendo maggiori prestazioni. Era 4 volte più pesante e altrettanto più potente, con una gittata a tutt'oggi impressionante, di 140km ad alta quota, e fino a 30.000m di altezza. La sua potenza derivava dal fatto che possedeva 4 motori a razzo nel primo stadio, ciascuno con la stessa potenza di quelli dell'Ajax, ovvero circa 100 t di spinta. Poi subentrava il motore del secondo stadio da circa 5 t di spinta, e il missile arrivava ad un massimo di 3,35 mach, poi aumentati a 3,65 nei missili successivi. La sua aerodinamica era caratteristica, con una quaterna di alette anteriori, lunghe alette fisse posteriori, superfici di controllo alle estremità di queste. Al 1963 l'Esercito degli Stati Uniti ne aveva 134 batterie in servizio, segnando il massimo dispiegamento operativo. Esso venne nondimeno attrezzato anche per svolgere movimenti tattici, ma in genere rimase in postazioni di lancio fisse, a causa della complessità e del peso dei vari componenti. Aveva una potente testata convenzionale, ma in alternativa poteva montarne una nucleare e venire utilizzato, se necessario, come arma d'attacco contro bersagli di superficie fino a 180 km con una speciale modalità operavita. Divenne molto diffuso, con un totale di oltre 25.000 ordigni prodotti. In Europa venne presto utilizzato da alcune nazioni, in Giappone venne costruito con la testata convenzionale, dalla Mitsubishi che ancora alla fine degli anni '70 stava costruendo tali ordigni. Le versioni più recenti cercavano di introdurre miglioramenti sostanziali per ingaggiare anche bersagli a bassa quota, per esempio il MIM-14C dei primi anni '70, probabilmente la versione costruita dal Giappone negli ultimi tempi, anche se si dice che la capacità d'ingaggio di bersagli sotto i 300-500 m fosse praticamente al di fuori delle sue possibilità, per via dell'elettronica di controllo del tiro, che restava alquanto obsoleta. Anche Taiwan ne ebbe fin dal 1958 un battaglione da 48 rampe. In ogni caso, nel 1960 un Hercules ne intercettò un altro, a 30480 m di altezza, velocità di incontro mach 7, a 48 km dal punto di lancio, oltre che altri tipi di missili tattici, e non v'è bisogno di aggiungere che si trattava di un risultato notevolissimo per l'epoca, grazie anche a sistemi radar migliorati schierati per valorizzarne le capacità. Alcuni Hercules restano in servizio, nominalmente, in qualche nazione come l'Italia, che non si è potuta permettere il loro rimpiazzo, il MIM-104 Patriot. Dimensioni: 12,5-12,65 m (lunghezza) x 80 cm (diametro) x 1,88 m (apertura alare). Peso 4720 o 4845 kg. Guida radio con inseguimento radar.
[[Immagine:NIKE_Zeus.jpg|220px|left|thumb|immagine quasi pittorica di uno Zeus che ascende in cielo, tra nubi infuocate, durante un test]] Il [[w:Nike Zeus|Nike Zeus]] era, come il nome lascia capire, il più potente della serie Nike. La sua potenza 'divina' gli consentiva di realizzare
Si procedette con lo sviluppo del Nike X, conosciuto come Spartan, molto migliorato e con un'accelerazione ancora superiore, dotato di una gittata extra atmosferica di 600 km e quota massima di 160 km, nonostante fosse più piccolo dello Zeus, mentre per colpire le testate nucleari sopravvissute venne sviluppato lo Sprint, da 46 km di gittata e forte accelerazione, dotato di una testata nucleare 'pulita' (con bassa emissione radioattiva) per colpire nell'atmosfera le testate sopravvissute. Si trattava di un sistema che anticipava le 'guerre stellari' di Reagan, ma l'unico sito di lancio venne dichiarato operativo nel 1975 e chiuso il giorno dopo in accordo con i trattati ABM stipulati con Mosca, che invece si tenne il suo sistema Galosh/Gazelle di difesa per la capitale. In verità il gioco non valeva la candela, perché i costi di questi impianti erano mostruosi e anche disponendo di un centinaio di missili pronti al lancio, ciascuno con testate nucleari, non vi era modo di fermare un attacco di saturazione da parte di una salva di ICBM, che all'epoca stavano rapidamente venendo armati con testate multiple, moltiplicando il numero delle 'H' di parecchie volte: un centinaio di missili SAM non avrebbero potuto fermare migliaia di tali testate, in compenso avrebbero potuto mettere KO i satelliti e i sistemi di telecomunicazioni con gli impulsi EMP.
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