Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Giappone: differenze tra le versioni

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La rotta posta in atto dall'espansionismo dei giapponesi, poveri di materie prime e alla ricerca dello 'spazio vitale', la portò allo scontro diretto con la Russia (altra nazione in via di 'modernizzazione') con la terribile guerra, la prima vera guerra moderna, del 1904-5. Qui i giapponesi sconfissero duramente i russi in mare, mentre a terra la situazione fu incerta e le perdite molto pesanti. Tuttavia, Vladivostok cadde e la Russia, proprio quando era pronta ad affrontare i sottovalutati e bellicosi giapponesi, dovette accettare una pace ingloriosa. La guerra era finita per il momento, ma i giapponesi comandavano oramai sul continente: erano anzitutto in possesso della Corea, e ben presto anche di gran parte del decadente ex-impero cinese, da cui il Giappone ha tratto gran parte della sua cultura. L'occupazione giapponese della Corea e della Cina fu brutale e spietata. I Giapponesi erano alleati ai russi durante la Prima guerra mondiale, ma più nominalmente che sostanzialmente. Altre campagne militari videro coinvolta anche la Mongolia, e nel 1939 dopo vari anni di battaglie, i giapponesi vennero sconfitti dai sovietici nel cosidetto 'incidente di Nomohan'. L'occupazione giapponese rimase salda su gran parte della Cina e la Corea, e nemmeno la Seconda guerra mondiale non alterò molto tale condizione. Di fatto, i giapponesi vennero sconfitti sul mare dagli americani, fermati nell'avvicinamento all'Australia con la battaglia del Mar dei Coralli, poi sconfitti a Midway, e ricacciati indietro a Guadalcanal. Troppo lungo elencare le tappe di questa lunga e dolorosa sconfitta per l'Impero del Sol Levante, che nonostante il fanatismo dei suoi soldati, ereditanti la tradizione dei Samurai, venne battuto a Tarawa, in Nuova Guinea, nelle Filippine, nel Golfo di Leyte. Alla fine gli americani erano in grado di attaccare direttamente il territorio giapponese, e lo fecero con i B-29. Inizialmente non si trattò di grandi risultati, pagati con un costo enorme e perdite rilevanti. La successiva differenza venne fatta dalla campagna dei B-29 decollati dalle Marianne, conquistate appositamente per ridurre grandemente le distanze dai bersagli. I B-29 erano il programma più costoso di tutti quelli americani eccetto il progetto Manhattan, e il rischio era quello di spendere una cifra maggiore di quella di tutti i B-17 e B-24 senza ottenere nulla di più che una serie di missioni infruttuose, pagate con la morte di migliaia di aviatori. La campagna voluta dal giovane e spietato Curtis LeMay era quella del firebombing, approfittando della fragilità delle cittaà giapponesi: costruite in maniera tale da resistere abbastanza bene ai terremoti, erano fatte in carta e legno, pertanto ideali per essere distrutte dal fuoco che aveva già distrutto le ben più robuste città tedesche. La fine di quasi tutti i centri abitati giapponesi di dimensioni medio-grandi venne data dalle 6 tonnellate di bombe al napalm scaricabili dai B-29. Meno orribile ma più devastante ancora era la campagna di minamento, in cui i B-29 operarono con il lancio di 12000 mine magnetiche, difficili da bonificare per i giapponesi, e che di fatto annullarono i traffici navali tra il Giappone e il continente asiatico. Poi arrivarono anche le portaerei americane e i giapponesi consumarono le loro forze nella difesa di Okinawa, anche con migliaia di aerei Kamikaze, la peggiore minaccia portata dai giapponesi agli americani nell'ultimo anno di guerra, mentre la Flotta imperiale, la più potente del mondo nel 1941, era solo un'ombra di sè stessa: sconfitta ma non doma a Midway, vincitrice i numerosi scontri a Guadalcanal (dove andarono perse 24 navi da guerra giapponesi e altrettante americane, con il risultato che la flotta americana non era stata altrettanto indebolita di quella nipponica), venne devastata alle Marianne, a Leyte e alla fine, la distruzione della Yamato diretta a Okinawa (per una missione senza ritorno) fu un funesto presagio per l'Impero. Il fungo di fumo che salì al cielo era un'anticipazione per Hiroshima e Nagasaki nell'agosto successivo. Alla fine della guerra il Giappone venne trattato da nazione sconfitta, e l'armata giapponese della Cina venne di lì a poco distrutta da una poderosa offensiva sovietica, che occupò gran parte dei territori giapponesi sul continente.
 
==Dopoguerra fino agli anni '80==
Privato di ogni forza armata per anni, il Giappone venne privato della maggior parte dei poteri di uno stato sovrano, ma il governo d'occupazione americano fu abbastanza saggio e la nazione riuscì a riprendersi negli anni successivi, mentre l'Imperatore, che parlò al popolo per la prima volta al momento dell'armistizio, continuò a rappresentare il 'garante' per il nuovo stato. L'appoggio da parte delle basi giapponesi alla Guerra di Corea e la minaccia potenziale della flotta sovietica, che occupava anche le isole Kurili, suggerì di ripristinare le F.A. giapponesi, cosa che accadde attorno alla metà degli anni '50 con massiccie forniture di F-86 Sabre, navi, tecnologie varie e armi americane, abbastanza valide anche se oramai obsolete. Al Giappone venne però imposto di non esportare armi, e le sue stesse Forze armate non si dovevano chiamare così ma 'Forze di autodifesa giapponesi', in sigla JSDF (in inglese, che in formato 'decompresso' sta per Japan Self Defence Forces).
 
L'industria della difesa giapponese risalì lentamente la china e così, su basi rifondate in termini del tutto rivisti, basati sul mercato nazionale, perché al Giappone, mai grande esportatore d'armamenti, era stato letteralmente proibito di esportare armi. Questo non è stato vero per Germania e ancora di più per l'Italia, che sono diventati esportatori d'armamenti in grande quantità. La Germania ha esportato in numerose nazioni, sopratutto NATO. L'Italia invece ha fornito grandi quantità di sistemi d'arma, anche sofisticati, anche a clienti tutt'altro che affidabili o democratici (Libia, per esempio, che da sola ha ricevuto 200 semoventi corazzati d'artiglieria da 42 t, 20 aerei da trasporto, decine di elicotteri, circa 250 aerei leggeri d'addestramento-attacco, 4 corvette e centinaia di missili). Al Giappone non è stato concesso nulla di tutto questo, e i sofisticati armamenti che sono stati adottati per le sue F.A. 'di autodifesa'sono stati forniti dagli USA, o prodotti su licenza (con tempi bliblici) o sviluppati e prodotti localmente ma con costi improponibili e quindi, nonostante le somme spese, in quantità piuttosto modeste. Tutto questo è causato anche dall'inefficienza dei programmi pluriennali che devono essere approvati con ordini per ciascun anno finanziario, per cui la quantità da produrre, in base al budget annnualmente previsto è modesta, con ritmi lenti ed economicamente inefficienti. La cantieristica non ha mai smesso di funzionare con progetti indigeni anche se largamente basati su 'filosofie' proprie dell' US Navy.
 
===Aviazione===
====F-86====
I caccia che la JDAF ha messo in servizio, per primi, sono stati gli F-86F. Questa macchina ha avuto un impiego vasto e importante, anche perché non essendo le forze aeree giapponesi intese per funzioni offensive, non ricevettero apparecchi come gli F-84 e quindi vennero direzionate totalmente su questo apparecchio. Nel tardo 1953 venne deciso di far rinascere le forze da combattimento giapponesi, con l'eccezione dell'URSS, che aveva interesse al che questo non accadesse, anche perché occupava le Isole Kurili, che a tutt'oggi sono contese. Tra i mezzi scelti vi sono stati gli F-86F ultima versione, selezionati nel 1954. In questo modo la JASDF, o in giapponese, la Nihon Koku Jetai, iniziò ad esistere. Prima i Sabre vennero forniti dagli USA grazie ai surplus disponibili, poi vennero costruiti su licenza a Nagoya, dalla Mitsubishi. E' stato un altro caso storico, fino a 10 anni prima il principale produttore di caccia giapponesi, come gli Zero, adesso produceva i principali caccia americani dell'epoca.
 
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L'aggiornamento degli aerei vide almeno un elemento di spicco, i missili Sidewinder che già dal novembre 1959 divennero disponibili per la JASDF. D'altro canto già l'anno prima erano stati utilizzati in combattimento dai taiwanesi, e con successo, e quindi non vi era ragione di non fornirli ad un'altra nazione in prima linea come il Giappone. Il servizio finì nel 1980 con l'Hitokai n.6, che poi ricevette gli F-1 e cambiò missione diventando una unità d'attacco. L'ultimo F-86, il 63-7497, volò esattamente il 15 marzo 1982. Visto che questi apparecchi erano stati forniti secondo lo schema MAP, molti ritornarono negli USA, anche se all'epoca del tutto superflui, con le ultime spedizioni sempre entro quel mese. Probabilmente questi vecchi apparecchi vennero utilizzati come bersagli aerei radiocomandati, l'unico impiego 'in combattimento' che videro, a parte qualche incidente con l'URSS. In ogni caso, ancora nel 1991 ve n'erano ancora una trentina di riserva.
 
====T-33, T-1, T-3====
Un'altro aereo americano che servì con l'aviazione giapponese fu il T-33, che venne costruito dalla Mitsubishi in 210 esemplari. Esso venne utilizzato per moltissimo tempo: ancora attorno al 1991 ve n'erano 128, chiamati Wakataka ('Giovane falco'). Ma non era l'unico aereo da addestramento giapponese, solo il primo tipo di una lunga serie. Il suo successore era il T-1 Fuji T-1A e B, che sono stati realizzati come un 'quasi clone' (il primo di molti) dell'F-86. La realizzazione di apparecchi che costituivano una estesa riprogettazione di altri modelli esistenti, con costi notevoli e tempi di realizzazione altrettanto notevoli (il che significava in sostanza, una certa obsolescenza al momento dell'entrata in servizio) è una caratteristica degli aerei giapponesi, fino almeno al recente F-2. Quanto ai T-1, questi erano importanti essendo i primi jet progettati e realizzati in Giappone, e anche se si trattava solo di una macchina addestrativa (notare bene, mentre in URSS, data la mancanza quasi totale di aerei validi di prima generazione, si passò direttamente alla seconda, utilizzando ampiamente il MiG-15UTI, e in Cina addirittura i successivi MiG-17 e 19 biposto, in Occidente non si ritenne di sviluppare versioni biposto dell'F-86 e del Mystere, demandando al vecchi TF-80 la questione dell'addestramento ai jet. L'unica eccezione fu la Gran Bretagna, che non ebbe remore a realizzare l'Hunter in versioni biposto, per giunta con sedili affiancati). Ancora nel 1991 ve n'erano 57 in carico, mentre non mancavano gli aerei basici T-3 o Fuji KM-2B 'Komadori', una interpretazione dei T-34 che all'epoca era presente in circa 50 esemplari. Naturalmente si trattava di macchine superate, ma i giapponesi avevano pensato anche alla loro sostituzione, come si dirà in seguito.
 
====Arriva il '104====
Ciò detto, arrivò anche l'era del bisonico Starfighter. Fu nel novembre 1960 che il governo annunciò la partecipazione al programma internazionale che tuttavia, assunse (come già nel caso del Canada) un connotato particolare, con alcune modifiche rispetto al tipo G, che diedero origine al modello J, ovviamente significante Japan. Esso era costruito da un cartello di industrie guidate dalla Mitsubishi. Visto che al Giappone non erano concesse armi offensive in base al trattato di pace, mentre molto del senso dello Starfighter era diventato questo, allora nella versione J si tornò al vecchio ruolo per cui l'F-104 venne pensato: la caccia e intercettazione rapida dei bombardieri. Questi F-104 eran motorizzati dal J79-IHI-11A, così chiamato in quanto costruito dalla Ishikawajima-Harima su licenza. Il sistema d'arma NASARR F-15J-31 era una versione ottimizzata per l'intercettazione e l'uso di missili AIM-9 e cannoni Vulcan, con i primi utilizzabili in 4 esemplari di cui due, eventuali, sotto la fusoliera in un aggancio doppio, che era simile a quelli posti sotto le ali dei Phantom (il che aiuta a capire i problemi pratici di carico delle corte ali dell'F-104). Il primo F-104J venne costruito dalla Lockheed, ed era l' 683-07-14, che volò il 30 giugno 1961, poi seguitono 29 macchine assemblate dalla Mitsubishi con kit americani, e dopo questa fase intermedia, durata fino al 1965. Seguirono altri 178 aerei costruiti di sana pianta in Giappone, il che prese poco tempo tanto che le consegne terminarono nel 1967. Vennero costruiti anche 20 DJ, ma erano tutti costruiti dalla Lochkeed e poi assemblati in Giappone. Nonostante la comunanza di impiantistica, non venne ritenuto conveniente costruirli in Giappone, e le consegne durarono dal luglio 1962 al gennaio 1964, circa 1 aereo al mese.
 
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La preziosa esperienza di questa produzione non venne dispersa. Gli F-104 vennero sostituiti dai Phantom e infine con gli F-15.
 
====I Phantom con la 'J'====
Quanto all'era dei Phantom, la JASDF la cominciò con un ordine datato 1 novembre 1968. Si trattava di un aereo 'epurato' dai sistemi d'arma offensivi e quindi di sistemi con l'AN/AJSB-7, il sistema di bombardamento normalmente istallato nel Phantom E, che come (stranamente) tutte le generazioni di Mirage, corrispondeva ad una macchina multiruolo, particolarmente adattata per il bombardamento. I primi 2 Phantom vennero costruiti a St. Louis ed erano i 17-8301 e 17-8302. I voli di prova cominciarono dal 14 gennaio 1971. Altri 11 vennero costruiti come componenti dalla MDD, e poi spediti in kit alla Mitsubishi che li assemblò. Volarono dal 12 maggio 1972. Questo, al solito, fu lo schema da cui la Mitsubishi estrapolò le tecnologie e l'esperienza per la produzione su licenza, mentre la MDD ebbe un ritorno in termini di linee di montaggio e ore lavorative di un certo valore. Nonostante l'assenza di aerocisterne nella JASDF gli aerei vennero successivamente alla loro costruzione forniti di ricettacolo per il rifornimento in volo dorsale, che rispetto alla sonda non dà problemi di resistenza aerodinamica e di complessità, ma necessita di un apparato di rifornimento più complesso e preciso, con il cosidetto 'flying boom' e un'unica postazione di rifornimento per ciascuna aerocisterna. In tutto, altri 127 Phantom vennero costruiti fino al 20 maggio '81, per un totale di 140. Poi arrivarono anche 14 RF-4EJ che vennero costruiti dalla MDD, tra il novembre 1974 e il giugno dell'anno successivo.
 
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====Il Giappone in F.1====
Quanto all'era dei Phantom, la JASDF la cominciò con un ordine datato 1 novembre 1968. Si trattava di un aereo 'epurato' dai sistemi d'arma offensivi e quindi di sistemi con l'AN/AJSB-7, il sistema di bombardamento normalmente istallato nel Phantom E, che come (stranamente) tutte le generazioni di Mirage, corrispondeva ad una macchina multiruolo, particolarmente adattata per il bombardamento. I primi 2 Phantom vennero costruiti a St. Louis ed erano i 17-8301 e 17-8302. I voli di prova cominciarono dal 14 gennaio 1971. Altri 11 vennero costruiti come componenti dalla MDD, e poi spediti in kit alla Mitsubishi che li assemblò. Volarono dal 12 maggio 1972. Questo, al solito, fu lo schema da cui la Mitsubishi estrapolò le tecnologie e l'esperienza per la produzione su licenza, mentre la MDD ebbe un ritorno in termini di linee di montaggio e ore lavorative di un certo valore. Nonostante l'assenza di aerocisterne nella JASDF gli aerei vennero successivamente alla loro costruzione forniti di ricettacolo per il rifornimento in volo dorsale, che rispetto alla sonda non dà problemi di resistenza aerodinamica e di complessità, ma necessita di un apparato di rifornimento più complesso e preciso, con il cosidetto 'flying boom' e un'unica postazione di rifornimento per ciascuna aerocisterna. In tutto, altri 127 Phantom vennero costruiti fino al 20 maggio '81, per un totale di 140. Poi arrivarono anche 14 RF-4EJ che vennero costruiti dalla MDD, tra il novembre 1974 e il giugno dell'anno successivo.
 
Il servizio iniziò nell'agosto 1972, e 6 gruppi da 15-20 aerei l'uno vennero equipaggiati. Erano gli Hitokai 301-306, mentre gli RF-4EJ andarono al 501.
 
Nel 1992 vi erano ancora 125 Phantom EJ in servizio, oramai in parte sostituiti dagli F-15. Oramai, dai tardi '80 cominciarono le conversioni allo standard Kai, che significa tradizionalmente, per gli aerei giapponesi, migliorato. In effetti vennero modificati in pochi anni 96 dei 110 pianificati aerei, entrando in servizio dal 1989 con il 306 Hitokai. Nel frattempo vennero migliorati anche 11 RF-4, il che vide la sostituzione del radar AN/APG-99 con il 172, dotato di processatore d'immagine digitale, mentre il sistema RWR, originariamente l'J/APR-2 (i sistemi americani erano stati omessi per la fornitura), rimpiazzato con l'APR-5. Per rinforzare la piccola forza da ricognizione, 17 dei 29 Phantom non aggiornati vennero convertiti come RF-4, e gli ultimi 12 vennero radiati dal servizio. I lavori in questo caso non furono molto rapidi e al 2000 solo 9 aerei erano stati modificati a questo standard da ricognizione. Queste macchine non hanno sistemi di ricognizione interna, pur omettendo il cannone Vulcan, ma hanno pod come il TACER, avanzato sistema da ricognizione elettronica con datalink per la trasmissione dati, il TAC, con sistemi da ricognizione su camere KS-135A e 95B, più il sistema D-500UR ad infrarossi (praticamente una sorta di pod Orpheus), e il pod LOROP, con le camere KS-146B a lungo raggio.
 
Al 1994 solo 3 squadroni di Phantom erano ancora operativi, tutti allo standard Kai: 8, 301 e 302 Hitokai basati rispettivamente a Misawa (3 Kokudan, stormo), Nyutabaru (5 Kokudan), Okinawa (83 Kokutai) . Da notare che lo standard Kai presupponeva il radar APG-66T, che deriva da quello dell'F-16. Il Phantom poteva utilizzare anche radar medi, per esempio il Phantom ICE tedesco ha il radar APG-65 dell'F-18. Oltre alla capacità Look Down-Shoot down esistono altre migliorie, come la capacità di sferrare attacchi al suolo, che grazie alla maggiore autonomia sono tutto sommato più efficienti con questi aerei che con gli F-1. Tra gli equipaggiamenti sono segnalati 2 missili ASM-1, ma vi sono anche altre armi 'normali' come pod lanciarazzi e bombe. I serial dei Phantom hanno 4 cifre, di cui la seconda è il 7, essendo il numero del tipo di aereo nella JASDF, e il primo numero l'anno di consegna (ultima cifra). I serial costruttivi dei Phantom giapponesi sono invece: 27-8303/8306 , 37-8307/8310, 37-8311/8313, 37-8314/8323, 47-8324/8352 , (RF)47-6901/6905 , (RF) 57-6906/6914, 57-8353/8376, 67-8377/8391, 77-8392/8403, 87-8404/8415, 97-8416/8427, 07-8428/8436, 17-8437/8440. Il Giappone, a seguito della lentezza di costruzione dei F-4, ha dato alla luce gli ultimi Phantom costruiti nel mondo, circa 2 anni dopo che negli USA la produzione era cessata.
 
 
 
I caccia e addestratori F-1 e T-2 furono i primi supersonici 'quasi giapponesi'. Essi erano molto simili ai Jaguar, e come tali, erano sia previsti come addestratori avanzati supersonici, in stile T-38, che aerei d'attacco supersonici a medio-corto raggio. I T-2 arrivarono per primi, con una specifica del 1966 per rimpiazzare i T-33 e i T-2 (cosa che non avvenne mai nei termini previsti) con il T-X. Il 30 marzo 1968 venne accettata la proposta della Mitsubishi e sotto la supervizione dell'Ing Kanji Ikeda venne approntato il mock-up già nel gennaio 1969. Nel 1970 venne firmato il contratto per due prototipi e una cellula per le prove statiche, e il volo del primo di questi apparecchi avvenne il 20 luglio 1971.Il costo salì rapidamente dai 3,5 milioni di dollari a oltre 5, cosicché il programma venne aspramente criticato. Dopo la realizzazione di 4 prototipi e due cellule statiche, nel 1975 venne autorizzato anche il monoposto d'attacco F-1, che ometteva il secondo abitacolo, perché il muso era sufficientemente grande per ospitare il radar previsto fin dall'inizio. Oltre al nuovo radar di navigazione e attacco venne sistemato un INS Ferranti, radio altimetro computer di gestione carichi bellici e altro ancora. I prototipi ordinati già nel 1972 vennero consegnati dal luglio 1975. A quel punto la denominazione T-2 KAI venne sostituita da F-1. Il velivolo venne ordinato in 31 esemplari T.2, 29 T-2A con dotazione d'armamento simile a quella del F-1 (il tipo base è disarmato). I T-2 vennero consegnati al 21 e 22 Kukotai e al 4 Kokutai sulla Matsushima AB. I caccia F-1 vennero ordinati in 18 esemplari nel marzo del '76, altri 8 nel '77, 51 nel '80. Sostituirono i Sabre nel 3 e 4 Kokutai. Nel 1983 un T-2 venne modificato come prototipo CCV con stabilità rilassata e controlli BFW.
 
Tecnicamente, l'F-1 ha una struttura in alluminio e per il 10% in titanio, usato nel settore di coda, che ha in effetti una struttura a trave di coda sovrapposta ai due motori, con due piani di coda con forte diedro negativo di 15 gradi, mentre la freccia alare è composita variando tra 68 e 35 gradi circa. Nell'insieme si tratta di un aereo con una notevole similarità con il Jaguar, di cui riprende i ruoli, i pesi, i motori (due Adour con postbruciatore). E' molto più aggraziato con curvatura costante del muso e della parte anteriore della fusoliera al posto della struttura squadrata dei velivoli europei, con un design molto giapponese. La dotazione avionica comprende un radar di ricerca aria-superficie, un sistema RWR sofisticato del tipo APR-1 capace di analizzare emissioni tra 1 e 18 GHz, pod di disturbo, sistemi d'arma vari tra cui in particolare i missili ASM-1, due dei quali trasportabili sotto le ali. Nonostante tutto, il raggio d'azione è relativamente ridotto, 320 km con 1.8 t di bombe e 2 serbatoi ausiliari a bassa quota, e così il carico bellico, 2722 kg totali, mentre il tutale del Jaguar arriva a 3.600-4.700 kg e il raggio d'azione massimo a 1400 km, con 3600 di autonomia di trasferimento. Difficile dire perché il F-1 è valutato così poco in termini di raggio d'azione visto che ha gli stessi motori e 3.800 l di carburante, eppure arriva solo, ufficialmente a 2.600 km in raggio d'azione massimo di trasferimento. Non ha mai avuto sonda per il rifornimento in volo e nell'insieme una macchina calibrata per la difesa della isole giapponesi da navi avversarie, e per addestramento avanzato, anche acrobatico con i 'Blue Impulse', sebbene la piccola ala non è certo ottimale per l'acrobazia stretta, anche se giova alla stabilità.
 
====Un F-15 per DJ: gli Eagle giapponesi====
Il Giappone è stato anche il primo e unico Paese a prendersi la briga non solo di comprare ma anche di costruire l'F-15, il nuovo e possente caccia da superiorità aerea americano, degno discendente del Phantom. Dopo una valutazione attorno al giugno 1975 ad Edwards, l'aereo divenne ufficialmente materia d'interesse per i militari giapponesi e nel tardo 1977 venne annunciato dal National Defense Council che quest'aereo era stato selezionato come caccia del futuro per la JASDF. Era costoso da produrre e mantenere, e non dev'essere stata una decisione a cuor leggero, ma di fatto il Giappone in pieno boom economico da anni era in grado di sopportare tale impegno. Questo progetto ebbe naturalmente l'ennesimo nome in codice, 'Progetto Peace Eagle', e si articolò sulla fornitura di 2 monoposto e 12 biposto DJ dalla MDD, e il resto sarebbe stato prodotto in Giappone dalla Mitsubishi a Komaki.
 
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====L'ultimo Mitsubishi: l'F-2====
 
L'F-2 era il successore dell'F-1, ma stavolta non si trattava del clone di un aereo d'attacco, ma di un caccia multiruolo: l'F-16. Tutto iniziò nel 1982, con l'annuncio ufficiale del Governo per un nuovo caccia successore dell'F-1, e ne derivò il NFSA, oFS-X. Dopo avere valutato opzioni del tutto nazionali, l'F-16, l'F-18, il Tornado, tutti demandati per utilizzare in ogni caso i missili antinave ASM-1 e i datalink di tipo giapponese. Ufficialmente vennero emessi i requisiti per il nuovo aereo il 22 novembre 1985, con la direttiva di avere 2-4 missili antinave, o altrettanti AAM, raggio d'azione di circa 830 km. Nonostante le tante macchine disponibili, non ne vennero individuate di già esistenti, e venne deciso di realizzare un nuovo aereo di concezione giapponese, suscitando proteste da parte sopratutto degli USA, che premettero per far riconsiderare la decisione, anche perché vi era già un pesante deficit commerciale verso il Giappone. Aprile 1986, venne riconsiderata la questione, e tutti gli offerenti ritornarono alla carica. Eliminato il Tornado, che era stato considerato 'difficile' per via della collaborazione con un programma europeo, che non era nello 'standard' dei giapponesi. Eppure, avevano messo in servizio una sorta di clone del Jaguar, forse non furono soddisfatti della collaborazione all'epoca ottenuta dagli europeri? L'F-18 seguì nella serie dei 'cestinati' essendo troppo costoso. Alla fine, l'11 settembre dell'87 venne ridotta la partecipazione tra l'F-15-16 e un aereo 'indigeno', un pò come i taiwanesi con l'IDF stavano all'epoca tentando di dare vita ad un nuovo aereo da combattimento nazionale. Il 21 ottobre venne trovata la soluzione che salvava salomonicamente capra e cavoli: venne scelto un modello che sarebbe stato co-sviluppato con la GD, che avrebbe fornito alla Mitsubishi un grande ammontare di tecnologie, tanto che la cosa venne criticata all'epoca. Ma per 130 caccia FS-X programmati all'epoca, si trattava di un gioco che valeva la candela. Il lavoro sarebbe stato di competenza GD per il 40%, e per il 60 per la Mitsubishi Heavy Industries. Questa ebbe la responsabilità per la fusoliera anteriore e assemblaggio finale, la Kawasaki ebbe responsabilità per la fusoliera centrale, la Fuji per il radome e le prese d'aria, oltre che per parte dell'ala e altre parti ancora. I motori sarebbero stati gli F-110GE-129 prodotti su licenza dalla Ishikawajima-Harima ed erano, gli stessi dell'F-16 Block 50. E non era un caso: l'intero progetto somigliava 'molto' ad un F-16, tanto che se ne faticherebbe a distinguere le differenze. E' per molti aspetti la stessa cosa che è accaduta a Taiwan e Corea del Sud con i loro progetti autoctoni.
 
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===Marina===
 
 
 
Navi in carico alla Marina (al 1995):
 
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*18 Sommergibili:
** ȳ3 'HarusɨioHarushio migliorati' in ordine: 3.000Ƞt000 t immersi, siluri e Sub-Harpoon
** 6+1 'HarushiɯHarushio': 2.750 t, sil䉵risiluri e Su聢Sub-Harpoon
** 10 'Yuushio': 2.400 t, siluri e Sub-Harpoon su 7 navi
** 2 'UrushioȧUrushio': 2.400 t, siluɲisiluri, naviȠaddestrɡtivenavi addestrative.
 
Ȫ** 3+3 aɬiscafialiscafi, 4 SSM-1
** 3 LST 'Atsumi': 1.500 t, 89 m
** 3 LST 'Miura': 2.000, 98 m
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** 30 cacciamine 'Hastushima/Uwajima'
** 3 cacciamine d'altura 'Yaeyama'